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la storia dopo la successione di augusto e il cristianesimo, Appunti di Storia

la storia dopo la successione di augusto: -dinastia giulio-claudia - dinastia flavia -nerva traiano e adriano - il cristianesimo - la tetrarchia

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 10/06/2022

saraaaaaa111
saraaaaaa111 🇮🇹

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Scarica la storia dopo la successione di augusto e il cristianesimo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SUCCESSIONE DI AUGUSTO Alla morte di Augusto l’erede al trono fu Tiberio, figlio di Livia la seconda moglie di Augusto e di Tiberio Claudio Nerone che fu adottato da Augusto. Le famiglie dei giuli e dei claudi diedero origine alla dinastia giulio-claudia (14-68). A sua volta Augusto impose a Tiberio di adottare Germanico (figlio del fratello maggiore Druso), che era pronipote di Agrippa e aveva sposato Agrippina (figlia di Agrippa). TIBERIO Nasce nel 42 a.c. a 9 anni perde il padre, fu proprio il padre a permettere il matrimonio tra Livia e Augusto per dare un futuro migliore ai figli (Tiberio e Druso). Tiberio si sposerà con la figlia di Augusto, Giulio (donna infedele), dopo il matrimonio Tiberio va via da Roma per 7 anni. Tiberio era un ottimo generale ma entrò in conflitto col senato perché il suo scopo era quello di guidare lo stato. La plebe non lo amava perché non spendeva soldi per il benessere pubblico. Tiberio pose fine ai tentativi di Germanico di condurre campagne al di là del reno e lo inviò in Armenia. Nel 19 Germanico morì e pochi anni dopo anche Druso. Nel 26 Tiberio si ritirò nella sua villa di Carpi, e in quel periodo il prefetto Seiano acquisì molto potere, e quando Tiberio sospettò che Seiano mirasse alla successione lo fece arrestare e uccidere. Da allora si moltiplicarono i processi di lesa maestà (reato gravissimo, punito con l’esilio o con la morte, era il tentativo di istituire un potere monarchico). Aspetti positivi o Evitò l’eccessivo sfruttamento delle province e risanò le finanze o Fece costruire una caserma per i pretoriani o Combatté la criminalità o Punì i casi di rivolta CALIGOLA Alla morte di Tiberio i pretoriani nominarono imperatore Caligola (per la calzatura militare che indossava), era figlio di Germanico. Caligola iniziò a fare spettacoli, feste, giochi e prosciugò le casse dello stato. Caligola divenne un monarca orientale (faceva inginocchiare i sudditi) e nominò un cavallo senatore (Incitatus). Nel 41 Caligola venne ucciso. Il volto della statua di Caligola venne gettato nel Tevere, perché il senato ordinò la damnatio memorie (annullare i suoi provvedimenti e monumenti perché era stato un cattivo imperatore). CLAUDIO Il successore di Caligola fu suo zio Tiberio Claudio Nerone Germanico (41-54), era il fratello più grande di Germanico, che fino a quel momento si dedicò alla storia e alla letteratura. Era balbuziente e zoppo ma si mostrò un uomo di governo, un buon comandante e amministratore. Per amministrare l’impero creò una burocrazia (insieme dei pubblici funzionari) e affidò i compiti principali ai liberti. volle integrare le popolazioni provinciali, concesse la cittadinanza a varie comunità, fondò nuove colonie e i provinciali potevano entrare a far parte del senato. Conquistò la Britannia. Fece importanti opere pubbliche, come la costruzione di strade, un nuovo acquedotto e del porto ad Ostia, e fece prosciugare il lago del Fucino (che inondava le colture). Claudio decise di concedere l’accesso a alcuni esponenti gallici (avevano assimilato la cultura romana) ma il senato non era d’accordo. Le mogli di Claudio: 1. Messalina: era bella ma non intelligente, lo tradì molte volte e morì a 23 anni 2. agrippina: (sorella di Caligola), avvelena Claudio con un piatto di funghi Claudio morì a 63 anni avvelenato dalla moglie. NERONE Alla morte di Claudio salì al trono Nerone (54-68) figlio di Agrippina, aveva 17 anni. Era un imperatore controcorrente (mostrava le sue gambe sotto una tunica corta; portava i capelli ondulati e lunghi fino alle spalle, non indossava mai due volte lo stesso abito; si esibiva come musicista, attore, seguiva la cultura ellenica). Nei primi anni andava d’accordo con il senato grazie all’aiuto di Seneca (filosofo, membro del senato, spagnolo, che si toglie la vita su richiesta di Nerone). aumentò le tasse per i ricchi e le sue spedizioni non furono vantaggiose, Assicurò la buona amministrazione delle province. Nel 64 attuò una riforma monetaria, diminuì il peso e la quantità di metallo, migliorò il potere d’acquisto dei più poveri, ma ciò fece aumentare l’inflazione (aumento dei prezzi). Andava d’accordo con la plebe organizzava giochi e spettacoli. Nerone ripudiò la moglie Ottavia (figlia di Claudio) per Poppea Sabina (moglie di un senatore), la madre di Nerone si oppose e lui la uccise nella sua villa con un colpo di bastone e una coltellata. Si accusa Nerone di: 1. L’uccisione di Britannico, figlio di Claudio (NO): morì di malattia 2. Il calcio omicida a Poppea (NO): la gravidanza non andò a buon fine 3. L’incendio di Roma (NO): l’incendio ha coinvolto una zona lontana dalla domus aurea 4. Persecuzione indiscriminata dei cristiani: Nerone ne condannò alcuni per il presunto coinvolgimento nell’incendio (SI) voleva avvicinare Roma a un livello culturale ellenistico (i greci non pagavano le tasse). il baricentro dell’impero si stava spostando troppo a favore delle province orientali. Inaugurò il taglio dell’istmo di Corinto (i lavori furono sospesi alla sua morte e ripresi nell’800). Nel 68 dopo una sollevazione militare, seguita da una ribellione dei pretoriani, il senato dichiarò Nerone nemico pubblico, e mentre fuggiva da Roma si fece uccidere da uno schiavo. Alla sua morte segui una guerra civile (1 anno), e con Nerone morì anche la dinastia Giulio-claudia. Aspetti negativi o Era chiuso e ombroso o Si liberò dei suoi avversari o Non si sforzò di piacere al popolo, ridusse giochi e spettacoli o Fuggì a Carpi per nascondere la sua malattia cutanea L’incendio di Roma: nel 64 una pare di Roma fu distrutta da un incendio, che durò 9 giorni. Con l’incendio Nerone ebbe la possibilità di rinnovare la città e la domus aurea (casa sua). LA GUERRA CIVILE E LA VITTORIA DI VESPASIANO Dopo la morte di Nerone, iniziò un anno di guerra civile, l’anno dei 4 imperatori, Galba (riconosciuto dal senato), Vitellio (comandante delle truppe del Reno), Otone (proclamato dai pretoriani) e Vespasiano (comandante delle truppe impegnate dal 66 in una rivolta in giudea). Vinse Vespasiano, e con lui ebbe inizio la dinastia Flavia, che durò 27 anni con i figli Tito e Domiziano. Vespasiano era originario di Rieti e proveniva da una famiglia di origini modeste. Vespasiano era la massima autorità. L’imperatore poteva concludere trattati con chiunque voglia, convocare il senato, aveva il potere di agire e di compiere tutto ciò che ritenesse utile, gli atti da parte dell’imperatore siano legittimati come se fossero avvenuti per ordine del popolo. Vespasiano decise di mettere una tassa sull’urina (serviva per lavare i panni). Pecunia non olet= il denaro non ha odore Vespasiani= bagni pubblici Vespasiano avviò un vasto programma di opere pubbliche a Roma, come il tempio della pace. Vespasiano muore nel 79 e divenne imperatore suo figlio Tito. TITO La battaglia in giudea di Vespasiano fu portata a termine da suo figlio Tito, nel 70 conquistò e distrusse Gerusalemme. Nell’80 Tito inaugurò il Colosseo con dei giochi. Durante il suo impero ci fu l’eruzione del Vesuvio nel 79. Tito morì nel 81. DOMIZIOANO A Tito succedette il fratello minore Domiziano (81-96). Buon amministratore dell’impero e bravo generale, curò la burocrazia imperiale, rafforzò l’economia, fece costruire palazzi e restaurare edifici, voleva espandere Roma fino alla Dacia (Romania) ma non ci riuscì, fece costruire uno stadio (che oggi non c’è più). Entrò in contrasto con il senato, era un uomo difficile, rafforza i confini al nord. Si faceva chiamare dominus et deus. Il rifiuto di questo atto veniva classificato come ateismo e punito con la morte. Ne seguirono persecuzioni che accrebbero il numero dei suoi nemici e nel 96 Domiziano venne ucciso da una congiura (Patto segreto fra più persone decise a rovesciare un regime politico e chi lo rappresenta). (damnatio memorie). NERVA E TRAIANO Dopo la morte di Domiziano la scelta del successore venne fatta dal Senato. Divenne imperatore l'anziano senatore Nerva (96 -98). Che governò rispettando le procedure e le magistrature tradizionali. Nel 97 Nerva adottò e associò all'impero il senatore Traiano di origine spagnola (ottimo soldato). Per la prima volta un provinciale diventa imperatore. I genitori di Traiano sono umbri, poi si spostarono in Spagna. Traiano era un militare e avviò anche un sistema di assistenza pubblica. In buona parte dell’Italia Traiano promise la distribuzione degli alimenta (assegni familiari/prestiti), per le famiglie bisognose. Plotina: moglie traiano, ricordata per la sua acconciatura, veniva dalla Gallia, si compensavano perché lei ricopriva le cariche nelle quali Traiano era più scarso. GUERRE DACICHE La Dacia aveva miniere d’oro e d’argento e si trova proprio al confine (Danubio), era governata da un re potente (Decebalo). Quindi Traiano prepara 2 spedizioni per conquistarla e la seconda spedizione si concluse con la conquista della Dacia e il suicidio del re. La Dacia divenne provincia romana. La conquista avvenne con uno spargimento di sangue e con la deportazione della popolazione. Colonna traiana= una delle poche fonti della guerra contro i daci, per celebrare la vittoria di Traiano, narra le 2 spedizioni contro i daci, architetto Apollodoro. Si trovava nel foro di Traiano, alta 40m, Apollodoro usava il cementizio, materiale formato da malta, pietra e ghiaia, è un materiale leggero e resistente. Ponte dorbeta= costruito da Apollodoro su richiesta di Traiano durante la guerra dacica, si trova in Romania, attraversa il Danubio. LA GUERRA PARTICA Traiano rivolse la sua politica espansionistica al confine orientale. nel 106, annette il regno dei Nabatei che fu trasformato in provincia d'Arabia. i territori conquistati costituirono 2 province, la Siria e la Mesopotamia. l'impero romano raggiunse la massima espansione. L’ADOZIONE L’imperatore Nerva scegliendo come successore Traiano, aveva reintrodotto la modalità di elezione imperiale che era stata usata da Augusto, l’adozione. Lo stesso criterio fu usato da Traiano che sul letto di morte adottò Adriano. Molti consideravano l’adozione il modo migliore per garantire che l’imperatore fosse la persona adeguata al compito (Nerone, Domiziano= cattivi imperatori). L’adozione fu usata anche per Antonino pio e Marco Aurelio. ADRIANO Traino muore di malattia e alla sua more l’erede è Adriano (117/138), Adrano (spagnolo) era figlio di un cugino di traiano. era capace, ambizioso e misterioso, gli piaceva la cultura greca, buon amministratore, migliora la condizione degli schiavi e dei cavalieri. Rinuncia ad alcuni territori e rafforzò dei confini (pacificatore). Costruì uno sbarramento tra la Britannia romana e quella gallica, segna il confine tra l’Inghilterra e la Scozia, prende il nome di vallo di adriano il muro tagliava la britanna da est a ovest nel punto più stretto allestito per contenere le incursioni dei popoli della scozia. Imperatore che viaggia molto (Grecia), secondo lui la diplomazia lo avrebbe portato più avanti delle armi. Recluta i soldati tra le province (così persone che conoscevano il luogo avrebbero combattuto meglio). Villa adriana: villa di adriano a Tivoli. Fa restaurare il panteon. Fa costruire il suo mausoleo (oggi Castel sant’Angelo). Avviò un vasto programma di nuove costruzioni (terme, teatri, strade..) Sostituì i liberti imperiali con funzionari scelti tra i cavalieri. Aquila: ricorda l’antica Roma, simbolo del potere, simbolo degli stati uniti. Perseguitò gli ebrei, Gerusalemme divenne Aelia Capitolina. Fece costruire un tempio di Giove sul tempio giudaico distrutto 60 anni prima, morti più di mezzo milione, la Giudea divenne provincia romana. Adriano adottò Antonino pio (senatore originario della Gallia) al quale ordinò di adottare Marco Aurelio e Lucio vero. il Vesuvio ha un "dentello" sulla sua sinistra, il Monte Somma. Questo antico vulcano ha una cresta che circonda il Vesuvio per buona parte. Il suo condotto era ostruito da secoli ed è proprio lui ad aprirsi improvvisamente uccidendo migliaia di Pompeiani e città intoro (Pompei, Ercolano, Stabia).
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