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Totalitarismi: Caratteristiche e Origini del Fascismo Italiano, Schemi e mappe concettuali di Storia

Le caratteristiche dei regimi totalitari, con particolare riferimento al fascismo italiano. Il periodo in cui mussolini guidò l'urss (1924-1953), della situazione politica in italia prima e dopo la prima guerra mondiale, e della nascita e consolidamento del partito nazionale fascista. Vengono inoltre menzionate le leggi di norimberga e i patti lateranensi.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 11/04/2022

Camilla34ggghh
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Scarica Totalitarismi: Caratteristiche e Origini del Fascismo Italiano e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! TOTALITARISMI Si tratta di regimi che hanno le seguenti caratteristiche: • supremazia della classe dirigente sugli organi rappresentativi; • dalla lotta alla libertà di stampa, pensiero e associazione; • Leader carismatico • partito unico; • contrapposizione diretta ai pilastri del pluralismo democratico • Pressione ideologica sulle folle Il termine stalinismo, in senso stretto, indica la politica di Stalin nel periodo in cui fu a capo dell'URSS, dal 1924 al 1953, ma di fatto ebbe profonde peculiarità che lo distinguono sia dalla linea politica di altri teorici comunisti , sia dal leninismo concepito da Lenin. Il popolo italiano, fin dall’unità del paese era stato guidato con autoritarismo da una elite e non aveva ancora conosciuto una politica democratica. I partiti di massa non avevano ancora un progetto culturale e politico che si potesse attuare concretamente nella realtà italiana, tuttavia, la loro forza era sufficiente per contrastare i movimenti liberali. Dopo la grande guerra furono molti gli italiani che erano rimasti delusi nelle loro aspettative, gli ex militari si aspettavano una ricompensa per i sacrifici fatti in guerra, una distribuzione di terre che però non avvenne. Gli ufficiali e sottufficiali delle forze armate, appartenenti alla piccola borghesia, videro che i posti di comando erano stati affidati a persone che non avevano far tacere l’opposizione, i fascisti usarono la violenza, le intimidazioni, il ricatto, e le umiliazioni contro tutti gli elettori degli altri partiti. Un partito che si andava affermando calpestando la dignità delle persone e rifiutando il dialogo con gli avversari, non avrebbe mai potuto portare l’Italia verso un luminoso futuro. La marcia su Roma era stata effettuata nel 1922 da un drappello di camicie nere mentre Mussolini si trovava a Milano, pronte a scappare in Svizzera nell'eventualità che l’esercito italiano fosse intervenuto. Il re Vittorio Emanuele III, non solo si rifiutò di firmare il contratto per far sottomettere i fascisti, ma diede a Mussolini l’incarico di formare il governo. Dopo aver ottenuto così l’appoggio del re, dell’esercito, dei ceti industriali e agrari, Mussolini cercò poi il consenso delle masse. Il 6 aprile 1924, l’Italia votò per eleggere il nuovo Parlamento e un nuovo governo e i risultati furono spaventosi. Il Partito Fascista si presentò alle elezioni con una Lista Nazionale (il cosiddetto Listone), una lista di esponenti politici che avevano come unico scopo quello di combattere il socialismo ed il comunismo. La lista era ovviamente guidata da Benito Mussolini, capo del governo ma non ancora duce e dittatore d’Italia e raccolse ben il 60% delle preferenze, guadagnando una maggioranza schiacciante alla Camera con il suo
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