Scarica Analisi di Ruoli, Istituzioni e Società: Status e Strutture Sociali e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! CAP 3 - LA STRUTTURA SOCIALE In questo capitolo studieremo la struttura sociale all’interno della quale vivono gli individui. Si tratta di una struttura articolata su più livelli. Analizzeremo prima status e ruolo, le strutture sociali più vicine all'individuo, e poi la loro aggregazione in istituzioni, ed infine analizzeremo la società nel suo complesso. 1.1 RUOLI Ogni persona occupa numerose posizioni nella società, e ciascuna di queste posizioni sociali è uno status. È possibile che una persona possa avere numerosi status, ma ve ne sarà uno che la definisce in modo particolare. Di solito è il lavoro di una persona che fornisce lo status principale. Alcuni status derivano dalla nascita, i così detti status ascritti (genere, origine etnica, appartenenza familiare, ecc.). Sono invece status acquisiti quelli che derivano da una prestazione (lo status di scrittore si ottiene scrivendo un libro, quello di dottore prendendo la laurea; nessuno nasce scrittore o dottore). Un ruolo, invece, è un insieme di comportamenti orientati secondo le aspettative proprie di un certo status. Ad ogni status corrispondono diversi ruoli (l'insegnante si comporta in modo diverso con gli allievi rispetto che con gli altri insegnanti o con il preside). Tutti i ruoli associati ad un determinato status costituiscono un complesso di ruoli. | ruoli devono essere appresi, e questo apprendimento occupa gran parte del processo di socializzazione. I ruoli sono definiti anche da ciò che gli altri si aspettano da noi. Le aspettative inerenti a un ruolo si dividono in aspettative formali (es le leggi) e aspettative informali (es il modo di comportarsi a tavola). Quando si agisce in conformità con le aspettative di ruolo si ricevono ricompense sociali (sono sanzioni positive - es denaro, il rispetto o l'approvazione); quando non si agisce in conformità con le aspettative si riceve una punizione (sanzione negativa). Il comportamento è determinato da come una persona interpreta il proprio ruolo. 1.1 CARATTERISTICHE DEI RUOLI I ruoli sono stati classificati da Parsons in base a cinque coppie di caratteristiche o variabili strutturali: - Affettività/neutralità affettiva: alcuni ruoli esigono neutralità affettiva in situazioni di forte tensione emotiva (l'infermiere di fronte alla malattia). In altri ruoli l'aspettativa è che le persone manifestino apertamente la propria affettività (amico, parente); - Iscrizione/acquisizione: alcuni ruoli sono basati su status ascritti (bambino, pensionato), altri sono acquisiti (l'amministratore delegato); - Specificità/diffusione: alcuni ruoli sono specificatamente circoscritti (il medico e il paziente riguardano esclusivamente il campo della salute), altri sono più indefiniti (genitore, figlio); - Universalismo/particolarismo: alcuni ruoli implicano l'aspettativa che le persone vengono trattare secondo regole universali (ci si aspetta che il bibliotecario presti i libri), altri invece implicano un trattamento particolare nei confronti delle persone con cui si ha una certa relazione (non ci si fa pagare per un lavoro svolto per il fratello); - Orientamento verso l’io/orientamento verso la collettività: ruoli diversi richiedono motivazioni diverse: ci si aspetta che un commerciante agisca per i propri interessi mentre che un dipendente di un'istituzione pubblica agisca per il bene della collettività. Secondo Parsons tutti i ruoli presentano una combinazione di queste variabili strutturali. 1.2 NEGOZIAZIONE DEI RUOLI Le persone non reagiscono in modo automatico alle aspettative di ruolo, ma le assumono attivamente: il comportamento è il prodotto del modo con cui una persona interpreta le aspettative di ruolo. Ciò significa che tra l'individuo e le aspettative sussiste una relazione negoziata e aperta. 1.3 SISTEMA DI RUOLI Poiché ogni individuo svolge parecchi ruoli in ambiti diversi, i conflitti tra i ruoli sono una costante. C'è un conflitto di ruoli quando un individuo è investito da aspettative relative a due o più ruoli, che però non coincidono; questo conflitto è comune nelle società altamente organizzate dove ogni persona riveste un gran numero di ruoli (es gli adolescenti sono divisi tra le aspettative verso i loro genitori e quelle verso i coetanei). Quando invece c’è un conflitto tra differenti aspetti di un medesimo ruolo si parla di tensione di ruolo (es un assistente sociale, di solito sensibile e comprensivo, a volte deve essere duro per trattare con certe istituzioni assistenziali). Come gestire i conflitti di ruolo? Una soluzione possibile è la priorità di ruolo, cioè attribuire un'importanza prevalente a uno o più ruoli rispetto ad altri. Sia alla famiglia che al lavoro viene spesso assegnata la priorità, per cui è possibile un conflitto tra questi due ruoli primari, che di solito viene ridotto con la separazione dei ruoli cioè della scissione delle aspettative riguardanti ruoli diversi. Un altro metodo per ridurre il conflitto di ruoli è la sdrammatizzazione attraverso lo scherzo, con la s. si mostra ostilità in modo amichevole. 2. LE ISTITUZIONI