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La struttura sociale e i ruoli nella società, Sintesi del corso di Sociologia

La struttura sociale e i ruoli che gli individui occupano nella società. Si parla di status, ruoli, aspettative formali e informali, sanzioni, conflitti di ruolo e gestione del conflitto. Vengono inoltre presentate le caratteristiche dei ruoli e le variabili strutturali che li definiscono. utile per comprendere il funzionamento della società e il ruolo che ogni individuo vi svolge.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

In vendita dal 30/05/2022

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Scarica La struttura sociale e i ruoli nella società e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! LA STRUTTURA SOCIALE  All’interno della struttura sociale vivono gli individui. Si tratta di una struttura articolata a livelli diversi. 1. I ruoli  Ogni persona occupa numerose posizioni nella società. Una donna può essere musicista, insegnante, moglie, madre. Ciascuna di queste posizioni sociali, con i diritti e i doveri che comporta, è uno status. Anche se una persona può avere numerosi status, ce ne sarà sempre uno che la definisce in modo particolare; più particolarmente è il lavoro di una persona che fornisce lo status principale.  Alcuni status derivano dalla nascita: un nero, ad esempio, ha lo status di nero nel momento in cui viene al mondo. Anche il genere, l’origine etnica, il luogo di nascita e l’appartenenza familiare sono status legati alla nascita, ossia status ascritti.  Gli status acquisiti, invece, derivano da una prestazione: lo status di scrittore si ottiene pubblicando libri, quello che ingegnere acquisendo una laurea: nessuno nasce scrittore o ingegnere.  Un ruolo è un insieme di comportamenti orientati secondo le aspettative proprie di un certo status.  Ad ogni status corrispondono diversi ruoli . Una persona che ha lo status di insegnante si comporta in un modo con gli allievi, in un altro con gli altri insegnanti in un altro modo ancora con il preside. Tutti ruoli associati a un determinato status costituiscono un complesso di ruoli.  Come si apprendono i ruoli? Questo apprendimento occupa gran parte del processo di socializzazione. I nostri ruoli sono definiti da quello che gli altri si aspettano da noi.  Nelle aspettative inerenti a un ruolo è possibile distinguere tra aspettative formali e aspettative informali. L’esempio più chiaro di aspettative formali e dato dalle leggi. Quando firmiamo un contratto in cui si dice che compreremo una casa, dobbiamo comprarla perché se non lo facciamo possiamo essere citati in giudizio per inadempienza contrattuale. Altre aspettative possono essere informali come per esempio il modo di comportarsi a tavola, di vestirsi e di seguire le regole della buona educazione.  Anche le reazioni al mancato rispetto delle aspettative di ruolo possono essere classificate come formali o informali. Chi aggredisce un’altra persona può essere imprigionato. Altre punizioni sono più informali: un uomo che si ubriaca una festa e insulta la padrona di casa non finirà in prigione ma sicuramente non sarà più invitato.  Le punizioni o le ricompense sociali di questo tipo sono dette sanzioni: le punizioni sono sanzioni negative mentre le ricompense sono sanzioni positive. 1.1 Caratteristiche dei ruoli  I ruoli esistenti in una società sono praticamente infiniti.  Ma come possiamo classificare questi ruoli? Uno studioso, Parsons, ha classificato questi ruoli sociali in base a cinque coppie di caratteristiche o variabili strutturali. Affettività/neutralità affettiva . Alcuni ruoli, come quelli dell’infermiere e del medico, esigono neutralità affettiva in situazioni caratterizzate da forti tensioni emotive. Ascrizione/acquisizione . Alcuni ruoli come quelli di bambino, adolescente o pensionato sono basati su status ascritti. Altri ruoli sono acquisiti: quello di amministratore delegato, ad esempio, è un ruolo che non viene assegnato automaticamente ma basato su una prestazione. Specificità/diffusione . Alcuni ruoli sono più specificamente definiti e circoscritti di altri. I ruoli di medico e paziente ad esempio si limitano agli aspetti che riguardano esclusivamente la salute. Più indefiniti invece sono i ruoli di genitore o figlio che riguardano molti aspetti della vita. Universalismo/particolarismo . Alcuni ruoli implicano l’aspettativa che le persone vengono trattate secondo regole universali. Ad esempio da un bibliotecario ci aspettiamo che conceda libri in prestito per un determinato periodo di tempo e che ci sia il pagamento della stessa multa da chiunque non li restituisca entro il termine prestabilito. Altri ruoli, invece, prevedono un trattamento particolare delle persone con cui abbiamo una certa relazione: di solito non facciamo pagare a un fratello o una sorella il lavoro che abbiamo svolto per loro. Orientamento verso l’io/orientamento verso la collettività . Ruoli diversi richiedono diversi tipi di motivazione. Da un commerciante ci si aspetta che sia motivato dei propri interessi personali mentre da chi lavora in un’istituzione pubblica invece ci si aspetta che agisca per il bene della collettività piuttosto che per il proprio vantaggio personale.  Ebbene secondo Parsons tutti i ruoli presentano una combinazione di queste variabili. 1.2 Negoziazione dei ruoli  È importante affermare che qualsiasi ruolo, formale o informale, non è un modello meccanico di comportamento; infatti, le persone non reagiscono in modo automatico alle aspettative di ruolo ma le assumono attivamente. 1.3 Sistemi di ruoli  Poiché ogni individuo svolge parecchi ruoli in ambiti diversi, i conflitti tra i ruoli sono una costante. Se per esempio la madre intende punire un figlio levandogli la macchina, il padre del ragazzo potrebbe ritenere la punizione troppo severa e quindi si può trovare di fronte ad un dilemma: come marito dovrebbe appoggiare le decisioni della moglie mentre come padre deve preoccuparsi che il figlio non sia punito ingiustamente. Conflitto di ruoli e tensioni di ruolo . Quando l’individuo è investito da aspettative contrastanti relative a due o più ruoli ci troviamo di fronte a un conflitto di ruoli. Ad esempio gli adolescenti devono destreggiarsi tra le aspettative dei loro genitori e quelli dei loro coetanei. A volte ci può essere conflitto tra differenti aspetti dello stesso ruolo. Da un assistente sociale, ad esempio, ci si aspetta che sia comprensivo e sensibile ma per trattare con certe istituzioni assistenziali è necessario essere decisi e in una certa misura autoritari. Queste esigenze discordanti tra loro producono quella che è definita tensione di ruolo. Gestione del conflitto di ruoli . Vi sono dei modi per gestire appunto il conflitto di ruoli. Uno di questi è la priorità di ruolo ossia attribuire maggiore o minore importanza a uno o più ruoli rispetto ad altri. Infine, esistono altri modi meno evidenti di ridurre il conflitto di ruoli: uno di questi è la sdrammatizzazione attraverso lo scherzo (barzellette). I conflitti di ruoli, specialmente quelli che si verificano all’interno della famiglia possono generare ansia. 2. Le istituzioni  Un’istituzione è un insieme di status e ruoli che hanno lo scopo di soddisfare determinati bisogni sociali.  Noi viviamo in una società altamente istituzionalizzata. Il sistema educativo, per esempio, è un’istituzione costituita dagli status e dei ruoli (insegnante, studente, preside, segretario, bidello) adibiti a trasmettere la conoscenza e la cultura da una generazione all’altra.
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