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La svolta dell'anno mille, Appunti di Storia

I cambiamenti avvenuti nell'anno mille, tra cui il miglioramento delle tecniche agricole, la rotazione triennale dei campi, l'aumento della popolazione e la fine delle invasioni barbariche. Inoltre, vengono descritte le repubbliche marinare di Amalfi, Genova e Venezia. Il testo fornisce informazioni dettagliate sulle tecniche agricole e sulle repubbliche marinare.

Tipologia: Appunti

2018/2019

In vendita dal 03/03/2023

ooug
ooug 🇮🇹

4.7

(4)

35 documenti

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Scarica La svolta dell'anno mille e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! La svolta dell’anno mille Nell’anno mille c’erano dei cambiamenti con il miglioramento in generale: 1. Cambiamento climatico: più secco + sole che favorisce l’agricoltura. Fu creato l’aratro pesante (molto più efficace rispetto all’aratro semplice usato in Alto Medioevo) che entrava di più nel terreno humus. Gli animali che tiravano l’aratro erano i buoi, animali preziosi. Grazie al collare rigido a spalla gli animali non venivano più legati alle cinghie di cuoio che gli ostacolavano la respirazione ma legati al collare rigido posato sulla spalla. Lavoravano nei campi anche i cavalli però sono meno resistibili alle malattie e costavano tanto. 2. Rotazione triennale: il campo viene diviso in 3 parti e uno rimane sempre a maggese cioè al riposo per non esaurire la fertilità del terreno. In autunno vengono coltivati il grano invece in primavera i cavoli.  porta maggior produzione. I servi erano autorizzati ad avere dei piccoli poderi per la coltivazione in modo autonomo e venivano pagati di canone (denaro). Avevano la stessa condizione dei contadini liberi: casa, terra, moglie e figli. Ci sono delle foreste diboscate con il fuoco e grazie a questo aumentano gli spazi coltivati. 3. Aumento democratico: 23 milioni. Le cause di questa crescita non sono ancora chiare perché gli stessi fenomeni vengono interpretati come cause o come effetti. L’età media aumentava con la gente che guadagnavano di più.si formano migliaia di insediamenti (villanova)centri molto piccoli. 4. Fine delle invasioni barbariche: questo portò la pace e la diffusione dei mercati ed incominciavano ad avere commerci marittimi. Un feudatario dava dei soldi nell’impresa mercantile (investimento dalla parte dei ricchi). Per i commerci venivano prodotte anche le monete. 5. All’interno dei comuni arrivavano tanti contadini e occupavano l’artigianato e la mercanzia si formarono corporazioni (della lana…) dove c’erano dei priori (capi) che tutelavano gli interessi dei vari personaggi. All’interno della città ci sono le attività specializzate per esempio il settore della tessile e esso richiedeva operazioni complesse e aveva funzione trainante sulla stessa produzione agricola e sull’allevamento. In questo campo c’è una novità cioè la produzione della seta. 6. Repubbliche marinare (forme di comuni sul mare):  Amalfi: autonoma. Aveva i commerci con Oriente esportando l’olio e importando tessuti pregiati e spezie. Aveva la coltivazione dei limoni per lo scorbutomalattia che veniva solo ai marinai per la mancanza di vitamina C. Furono create le tavole amalfitane che stabilivano le leggi sul mare. Questa repubblica a causa dei normanni perde l’autonomia.  Geneva e Pisa: grosse repubbliche che collaboravano nel mercato. A un certo punto si scontrano per conquistare il controllo del Mediterraneo centrale e occidentale. Genova vince nella battaglia di Meloria.  Venezia nasce dall’occupazione delle isole della laguna veneta alle quali si era ridotto il ducato bizantino delle Venezie. La loro suprema magistratura si chiama Dogeforma repubblicana. Controlla il commercio nell’alto Adriatico e gli scambi con l’impero bizantino dove stabilirono numerose colonie commerciali che godevano di privilegi ed essenziali fiscali. Il commercio veneziano si specializzò nello scambio di merci orientali (le spezie la seta e il cotone) con i merci orientali (schiavi, ferro). Utilizzavano la bussola e i portolani (carta marittima che contiene l’elencazione dei porti e la descrizione meteorologiche)
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