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La vita e le opere di Aristotele, Appunti di Filosofia

La vita e le opere di Aristotele, uno dei filosofi più importanti della storia. Si descrivono le opere acromatiche ed essoteriche, le scienze teoretiche e pratiche, la metafisica, le quattro cause che spiegano la realtà e l'etica. Si parla delle virtù etiche e dianoetiche, della felicità e dell'amicizia. Il testo è utile per comprendere la filosofia aristotelica e la sua influenza sulla cultura occidentale.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 02/06/2022

martinagrl
martinagrl 🇮🇹

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Scarica La vita e le opere di Aristotele e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Aristotele La vita Aristotele nacque a Stagira (Grecia) nel 384 a.C. All’età di diciassette anni si trasferì ad Atene con la sua famiglia dove incontrò Platone ed entrò a far parte dell’accademia, nella quale studiò per vent’anni. Alla morte del maestro (347 a.C.) si trasferì ad Asso e, insieme ad altri allievi di Platone, fondò una comunità platonica. Si sposò con Pizzia, la figlia del dittatore Ermia. Quest’ultimo era amico di Filippo II il Macedone, padre di Alessandro Magno. Attraverso questa ”raccomandazione“ Aristotele divenne il precettore di Alessandro Magno. Aristotele influenzò Alessandro dal punto di vista culturale, quando Alessandro cambiò il suo stile di vita e divenne orientalizzante il filosofo tornò ad Atene dove fondò il liceo (il porticato che univa il giardino con l’ingresso del liceo si chiamava Peripato, da qui il nome “peripatetici” che sta ad indicare i filosofi seguaci di Aristotele). Nel 323 a.C. Aristotele dovette scappare da Atene a causa della morte di Alessandro e quindi della rivolta antimacedone dirigendosi nell’Eubea dove morì l’anno successivo. Le opere Per valutare le opere di Aristotele dobbiamo evidenziare una differenza essenziale; egli scrisse due tipi di opere: acromatiche ed essoteriche. I libri acromatici sono quelli da lui dettati durante le lezioni (appunti di corsi), scritti perciò in forma poco discorsiva e secca. I testi essoterici erano dialoghi destinati alla pubblicazione ma che sono andati perduti. Le uniche opere rimaste sono quindi quelle acromatiche che possiamo dividere in quattro grandi filoni: opere organon (dodici libri che trattano di logica), opere etiche (divise in tre libri, il più importante è intitolato “Etica Nicomachea”), la “Metafisica” (il suo libro più importante il cui tema è la filosofia teoretica), le opere scientifiche (Aristotele ereditò la passione per le scienze da suo padre il quale era un medico). Nell’incipit della “Metafisica” Aristotele fa una differenza tra tre tipi di scienze: le scienze teoretiche (filosofia) che hanno come metodo la dimostrazione e come oggetto ciò che è necessario; le scienze pratiche (principalmente l’etica e la politica) che hanno come metodo quello probabilistico e come oggetto ciò che è possibile; le scienze poetiche che sono uguali a quelle pratiche ma queste ultime riguardano le azioni degli umani verso se stessi e gli altri, le poietiche riguardano un’azione rivolta verso oggetti. Le scienze teoretiche Aristotele chiama la filosofia “filosofia prima”. Questo nome è stato in seguito sostituto con “Metafisica” (metafisica= filosofia= filosofia prima). Aristotele dà alla metafisica quattro definizioni; la più importante è la seguente: “la metafisica è la scienza dell’essere in quanto essere”. Mentre tutte le altre scienze si occupano di particolari tipi di essere, la metafisica si occupa dell’essere in quanto tale. La filosofia è quindi una “super-scienza”, base di tutte le scienze. Aristotele “arriva all’essere”, che lui identifica come sostanza, attraverso il principio di non contraddizione che si spiega per mezzo di due principi: il principio logico (è impossibile che la stessa cosa insieme inerisca e non inerisca alla medesima cosa secondo il medesimo rispetto); il principio ontologico (è impossibile che la stessa cosa sia e insieme non sia). Come abbiamo capito Aristotele identifica l’essere con la sostanza. Ciò che inerisce all’essere sono gli accidenti che possono essere temporanei o eterni. La filosofia secondo Aristotele nasce per comprendere la realtà e quindi le cause dei fenomeni. Egli dice che esistono quattro cause che spiegano la realtà: materiale, formale, efficiente e finale. La causa materiale di un qualcosa è la sostanza di cui sono fatte, quella formale è la loro essenza, la causa efficiente è quella che ha provocato il mutamento e, infine, la causa finale è il motivo per cui è stata ideata. Queste cause sono la motivazione per le quali la realtà è stata creata; la formale è la più importante in quanto ogni sostanza è costituita da materia e forma. La forma e quindi l’essenza è l’aspetto principale. La somma di materia e forma prende il nome di sinolo. Etica Aristotele ha scritto 3 libri di etica. Quello più importante è intitolata “Etica Nicomachea” ed è dedicata a suo figlio Nicomaco. Secondo Aristotele tutte le azioni dell’uomo hanno una loro finalità; c’è però una finalità universale a cui noi ci interfacciamo costantemente e che è quindi lo scopo ultimo di tutte le nostre azioni: la felicità. Stando ad Aristotele l’uomo felice è colui che possiede le virtù. Le virtù sono di due tipi: etiche e dianoetiche. La virtù etica è una virtù che si applica nel rapporto sociale o con se stessi (es: il coraggio che ha sempre bisogno di una situazione per mostrarsi). Aristotele dice che dobbiamo seguire il principio del giusto mezzo per capire quale è l’azione giusta; in ogni situazione dobbiamo valutare quali sono gli estremi. Il principio si applica comportandosi come farebbe un saggio. La virtù dianoetica non ha a che fare con gli altri necessariamente, è la virtù più alta che noi esercitiamo costantemente. Quest’ultima porta alla felicità poiché controlla la virtù etica. Le virtù dianoetiche più importanti sono la saggezza (phronesis) e la sapienza (sophia). Tra le due la più rilevante è la sophia. Il sapiente infatti è colui il quale già sa quindi è indipendente dall’azione, il saggio invece applica la conoscenza nei casi concreti. Il sapiente è quindi felice e, a parere di Aristotele, deve condividere la felicità con gli amici. Esistono vari tipi di amicizie: l’amicizia per piacere (quella dei ragazzi), l’amicizia per utilità (quella degli anziani), l’amicizia per virtù (è il grado più alto di amicizia ed è la più rara perché è difficile trovare persone con le nostre stesse competenze). L’amicizia ovviamente è diversa anche dall’amore perché quest’ultimo aggiunge un fattore: l’eros; questo elemento non c’è sempre nell’amore infatti dopo
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