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La vita e le opere di Giovanni Boccaccio e il Decameron, Dispense di Italiano

La vita e le opere di Giovanni Boccaccio, con particolare attenzione al Decameron, una raccolta di 100 novelle scritte tra il 1348 e il 1353. Il testo fornisce informazioni sulla formazione letteraria di Boccaccio, le sue influenze culturali e la sua vita a Napoli e Firenze. Inoltre, viene descritta la struttura del Decameron e il contesto storico in cui è stato scritto.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 14/04/2023

marishhhmarishh
marishhhmarishh 🇮🇹

20 documenti

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Scarica La vita e le opere di Giovanni Boccaccio e il Decameron e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! Ferrillo Maria Letteratura 3DILO Giovanni Boaio Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 o a Certaldo, da cui proveniva la famiglia legittima, o a Firenze, se era invece il figlio illegittimo del mercante Boccaccino di Chellino. Nel 1327 si reca a Napoli, come socio della banca dei Bardi, grande banca fiorentina, dove entra a contatto con mercanti, avventurieri e gente di mare. Inoltre Napoli era uno dei centri politici ed economici più importanti del mediterraneo dove potè partecipare alla vita raffinata e gaudente, festaiolo, della borghesia e dell’aristocrazia napoletana. Sempre a Napoli si afferma in Boccaccio una vocazione letteraria, che approfondirà da autodidatta con l’influenza della tradizione cortese dei versi d’amore e cavallereschi che erano apprezzati negli ambienti aristocratici da lui frequentati. Ammirava i classici latini ma anche la letteratura volgare Petrarchesca e Dantesca. Le opere di Boccaccio con tutte queste influenze culturali, sono caratterizzate dalla tendenza di sperimentare nuovi generi e forme. Nel 1340, a causa della crisi bancaria, l’autore torna a Firenze, dove vive una vita borghese segnata dalle ristrettezze economiche, nella speranza di trovare una sistemazione presso la corte di Napoli. Nel 1348 vide la peste, causa per la quale perse il padre, ed utilizzò questo scenario per trarre spunto per la cornice narrativa del Decameron. Attorno al 1350 conosce quello che considera il suo maestro: Petrarca; con il quale inizia a scambiarsi lettere anche con informazioni di tipo letterario, anche se Boccaccio coltivava un tipo di letteratura più solenne e moralmente impegnativa. Visse un travaglio religioso, dovuto anche alla crisi politica che lo mise in cattiva luce e lo allontanò da ogni incarico pubblico, decidendo così di diventare chierico. Nel 1362 si ritira a Certaldo dove si dedica allo studio, alla meditazione e alla stesura delle sue opere. La sua casa divenne un centro di incontro per alcuni intellettuali e morì nel dicembre 1375. IL DECAMERON Il Decameron è una racconta di 100 novelle in una cornice narrativa, detta anche struttura unitaria. Venne scritto tra il 1348 e il 1353, e l’autore racconta come durante la peste 7 fanciulle e 3 ragazzi di una condizione sociale decidono di rifugiarsi in campagna, dove decideranno poi di raccontarsi ogni giorno una novella ciascuno con un tema specifico. Il tema veniva scelto dal re del giorno, e tutti dovevano rispettare il tema ad eccezione di Dioneo. Ogni giornata veniva introdotta descrivendo la vita gioiosa della brigata dove tutto si svolge secondo precisi rituali. Tra una novella e l’altra ci sono i commenti degli uditori, e ogni giornata viene chiusa da una conclusione con una ballata. I nomi che Boccaccio utilizza richiamano personaggi o opere scritte prima della sua vocazione letteraria, come Lauretta, la donna amata da Petrarca o Dioneo, dalla mitologia greca la dea venere.
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