Scarica La vita pubblica e privata nell'800 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Gli spazi della vita pubblica e privata cambiarono nella seconda metà dell'800. Un crescente interesse nel paesaggio indirizzò verso il mare e la montagna, e ai luoghi di lavoro tradizionali cioè i campi le botteghe artigiane, si aggiunsero fabbriche e miniere. Anche il sistema di produzione di beni di consumo si allargò e ai mercati cittadini si aggiunsero i negozi e i grandi magazzini, e la crescita dei traffici commerciali vide anche l'aumento dei porti dei volumi dei traffici. Nell'800 la gente del popolo si riuniva nelle osterie dove oltre ai passatempi tradizionali c'era anche spazio per discutere di politica e attualità. I borghesi invece si riunivano nei circoli per leggere i giornali, dibattere sulle questioni politiche e anche intraprendere affari e investimenti. C'erano poi anche le case aristocratiche, i salotti che erano il centro della vita culturale. Queste distanze tra i ceti si azzeravano durante le feste cittadine e nei parchi pubblici che furono aperte nelle città per difendere la natura dagli effetti dell'industrializzazione. Un altro effetto di svago che si diffuse furono i teatri e uno dei grandi successi fu l'opera lirica che fu il mezzo attraverso sui si propagandava un messaggio patriottico. Dopo le sommosse del '48 i sovrani europei spostarono la loro residenza nel centro delle capitali proprio per riallacciare i rapporti con il popolo e crebbe anche il ruolo degli altri centri di potere statale e locale: i parlamenti e i municipi, dove di prendevano decisioni e dove si tenevano i registri civili. Altri ruoli simbolo del potere statale erano le prigioni, gli spazi creati per la cura della salute pubblica, ovvero manicomi e ospedali e le scuole sorte in seguito all'istruzione emendare obbligatoria. Alla chiesa rimase la cura delle anime soprattutto nei paesi cattolici come l'Italia. Un altro luogo oggetto di profondo cambiamento fu la casa, non per i ceti popolari che vivevano in abitazioni modestissime ma la borghesia risiedeva in abitazioni moderne, riscaldate, dotate di acqua corrente e i borghesi riservavano anche più attenzione alla cura e all'educazione dei figli. La mentalità ottocentesca tuttavia rimase legata al modello di società patriarcale. Continuò a prevedere un ferreo controllo sulla vita delle donne ma non su quella degli uomini. All'incremento demografico e alla superiorità tecnologica, l'Europa dell'800 poté aggiungere anche gli effetti della seconda rivoluzione industriale. Fino al 1850 circa le conseguenze più vistose del processo di industrializzazione avevano riguardato due settori: quello della produzione tessile (i vestiti erano diventati meno costosi) e quello dei trasporti, per cui il treno aveva reso i trasporti molto più facili. Durante gli ultimi decenni del 19 sec. nuovi progressi scientifici e tecnologici trasformarono, soprattutto nelle città ma anche nelle campagne, la vita quotidiana. Furono decisive le scoperte riguardanti l'energia elettrica. Già nella seconda metà del '700 Alessandro Volt aveva inventato la pila ma fra gli anni 30 e 60 dell'800 i grandi fisici britannici Faraday e Marxwell dimostrarono scientificamente il rapporto tra l'elettricità e il magnetismo così da rendere possibile la trasformazione dell'elettricità in un flusso costante trasferibile controllabile e utilizzabile come fonte di energia, quindi nacque il motore elettrico. I motori elettrici sostituirono i cavalli da traino nel trasporto pubblico dei passeggeri in città. Ancora più notevoli furono le ricadute sulla vita quotidiana di un'altra applicazione dell'elettricità, quindi nelle strade e nelle case l'illuminazione elettrica prese il posto di quella a gas. Nuove applicazioni dell'energia elettrica furono il telefono e il telegrafo che vennero messe durante la seconda metà dell'ottocento ma lo sviluppo dell'elettricità non sarebbe potuto avvenire così