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Poesia di G. Pascoli: Lavandare - Simbolo dell'abbandono e della nostalgia, Appunti di Italiano

Questa poesia di G. Pascoli descrive le sensazioni del poeta durante una giornata autunnale, immerso in una leggera nebbia. Il campo, l'aratro abbandonato e le lavandaie sono figure simboliche che trasmettono sensazioni di abbandono e nostalgia. figure retoriche come alliterazioni e rime interne.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 30/05/2022

valeria-sarni
valeria-sarni 🇮🇹

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(2)

18 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Poesia di G. Pascoli: Lavandare - Simbolo dell'abbandono e della nostalgia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Lavandare La poesia è una descrizione di ciò che il poeta vede e ode durante una passeggiata in una giornata autunnale, leggermente nebbiosa. Tutti gli aspetti, che a una prima lettura possono apparire come una registrazione oggettiva degli stimoli provenienti dall’ambiente, assumono in realtà una particolare connotazione soggettiva. 5 10 Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! quando partisti, come son rimasta! come l’aratro in mezzo alla maggese. G. Pascoli, Myricae Parafrasi Nel campo arato a metà(la parte grigia sono le zolle secche, non lavorate) C’è un aratro senza buoi che sembra dimenticato, in mezzo alla nebbia. E scandito dalla riva del fiume si sente il rumore delle lavandaie che lavano i panni sbattendoli,e lunghe cantilena: Il vento soffia e ai rami cadono le foglie, e tu non sei ancora tornato! da quando sei partito sono rimasta come un aratro abbandonato in mezzo al campo. Spiegazione La lirica descrive le sensazioni del poeta che, mentre i campi sono avvolti dalla nebbia, sente in lontananza i suoni provenienti dal lavatoio e i lunghi canti delle lavandaie. Nella prima strofa viene descritto un campo immerso nella nebbia su cui spicca un aratro abbandonato. Nella seconda strofa viene descritto il rumore dei panni che vengono lavati nell’acqua e il canto delle lavandaie. Qui prevalgono le sensazioni uditive( suono dei panni,il canto triste,il tonfo). Nella terza strofa viene riportata la canzone cantata dalle lavandaie che parla di una giovane donna abbandonata dell’innamorato e che è rimasta sola come l’aratro in mezzo
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