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lazarillo de tormes | letteratura spagnola, Sbobinature di Letteratura Spagnola

appunti discorsivi sui capitoli del Lazarillo

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

Caricato il 06/09/2023

nasimajellal19
nasimajellal19 🇮🇹

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica lazarillo de tormes | letteratura spagnola e più Sbobinature in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! LA TRADIZIONE DEL LAZARILLO le quattro edizioni del 1554 e il Lazarillo astigado Il primo romanzo spagnolo moderno, perché questo è il Lazarillo,non è sopravvissuto alla prima edizione . Le quattro edizioni più antiche conservate del Lazarillo risalgono tutte al 1554, è questo il momento di Massimo splendore dell'impero di Carlo V. Guarda caso proprio nel 19554 il figlio di Carlo 5, il principe Filippo contrasse contrasse matrimonio a Winchester con Maria Tudor. L'egemonia spagnola si estendeva già in tutto il vecchio continente per non parlare del nuovo mondo, quando i 4 tipi di 4 officine tipografiche diverse facevano uscire un libro singolare. Si tratta di un libricino del Lazarillo Quindi il destinato non tanto cambiare, quanto a fondare la storia del romanzo spagnolo moderno. - il titolo completo è ‘La vida de Lazarillo de Tormes, y de sus fortunas y adversidades’ grosso modo una cinquantina di fogli che segnavano l’atto di nascita del romanzo picaresco. Queste quattro quattro edizioni contemporanee , in quattro diverse città, fanno pensare che questo libro dovesse aver conosciuto in un'epoca vicina una certa diffusione. Tuttavia nulla si sa delle edizioni precedenti forse si riducono soltanto alla perdita della prima edizione forse pubblicata qualche anno prima intorno alla metà del XVIII. Nel 1555 ad Anversa fu pubblicata anche una seconda parte continuazione c che non si può in nessun modo attribuire al primo autore, di cui non si conosce il nome perché sappiamo parlando di un testo che circola anonimo Lista delle 4 edizioni Alcala de Henares, da Salcedo Anversa, pubblicata da Martin Nuyts, nel 1554 Burgos di Juan de Junta Medina del Campo , M. y F. del Canto Questo successo fu piuttosto sorprendente, perché il Lazarillo era un'opera pressoché inclassificabile che non assomigliava a nessuno dei romanzi in voga al tempo. In quanto i generi romanzeschi in voga nella Spagna del XVI secolo: -Romanzo cavalleresco - romanzo sentimentale -romanzo bizantino -romanzo pastorale Il tema principale era l’amore e i protagonisti erano dei cavalieri, ma soprattutto il Lazarillo sembrava in qualche modo voler cambiare la stessa meccanica della lettura circocentesca, allora infatti il lettore cercava una sorta di identificazione empatica con gli eroi del romanzo, e tutti gli eroi del romanzo prima del Lazarillo, erano solo delle controfigure dei cortigiani e dei cavalieri, che costituivano fra l'altro la maggior parte del pubblico nella letteratura di svago, quindi questi leggevano questi romanzi e trovavano dei modelli da seguire. Ma come facevano questi cortegiani a identificarsi con la sequenza di disgrazie del povero Figaro, perché alla fine è questo l’argomento del Lazarillo. Quest'ultimo è infatti la biografia desiderabile per antonomasia, perché nessuno vorrebbe desiderare di essere come Lazaro de Tormes, figlio di un ladro esiliato e probabilmente maomettano, e di una madre meretrice che ha tra i suoi spasimanti anche un morisco . E nessuno può desiderare di aver patito la fame e di vedersi costretto a condividere le proprie grazie con un arciprete . Non è certo questo il ritratto idealizzato di un cavaliere. Questo ci fa capire che siamo di fronte ad un testo eccezionale, breve e denso. La forma della superficie corrisponde ad una biografia. Dietro a questa apparente semplicità del testo del Lazarillo si nasconde un congegno complicato, una tecnica retorica innovativa e sorprendente. Lo stesso anonimato dell'autore (il testo circola anonimo) è un elemento stilistico che non va sottovalutato perché rende ancor più perfetto l’artificioso resoconto della propria vita da parte del protagonista Lazaro de Tormes. Naturalmente , l’autore si guardò bene dal nascondere il suo nome non per ragioni stilistiche, ma bensì per ragioni extratestuali, anzitutto per non vedersi esposto alla persecuzione del tribunale della santa inquisizione. Il lazarillo era anticlericale e pericoloso. E’ importante ricordare infatti che il Lazarillo è stato inserito tra la lista dei libri proibiti da Fernando De Valdés , indice pubblicato nel 1559, e da questa data sarà proibita la stampa del Lazarillo, fino al 1973. La censura inquisitoriale dopo aver proibito il romanzo in un primo momento, in parte lo riabilitò dato che l'umanista Juan Lopez De Velasco fu incaricato di mutilare le parti giudicate meno rispettose nei confronti dell’istituzione ecclesiastica , cosi nel 73 venne pubblicata in spagna l'edizione preparata da Lopez De Velasco, del resto il successo del testo era tale che arrivò comunque anche in altri stati (italia , Inghilterra ecc.) e continuava a circolare di conseguenza in spagna, per tale motivo l'inquisizione decide di correre ai ripari affidando a De Velasco un cosiddetto ‘’ lazarillo de Tormes castigado’’ questo termine significa che sia stato sottoposto a censura ma anche che sia stato corretto da errori. L’opera di Velasco eliminò i frammenti anticlericali, ma fece anche altri interventi. La soppressione di due capitoli brevi, il 4 su un frate e il 5 su un venditore di mulas cioè di indulgenze. E’ probabile che la primcheps (prima edizione) perduta, fosse reperibile nel 1573 e quindi si può pensare che l’ abbia usata come testo base per realizzare la sua versione censurata . MODELLI Il lazarillo ha delle fonti, in particolare fonde due modelli in apparenza eterogenei : -modelli risalenti all’Asino d’oro di Apuleio ; -modelli ripresi dall’epistografia umanistica (le cosiddette Carte messaggiere ) L'IMPRONTA DELL'ASINUS AUREUS -Essa si coglie soprattutto nella struttura a 'infilzamento',perchè vengono rappresentati degli episodi in sequenza e perchè c’è un viaggio e un personaggio che va da un personaggio all’altro ed è cio che capita nell’asinus . Questo è il primo elemento che l’autore copia/prende da questo testo. -occorre ricordare che l'autore aveva a disposizione anche altri testi, in particolare bisogna rammentare la traduzione spagnola dell’Asinus di Diego Lopez de Cartagena, con ben cinque edizioni dal 1513 al 1543 ; -inoltre c’è un testo che imita il modello dell’asinus d’oro e che forse conobbe l’omonimo autore , in particolare il testo ‘Trapesonda’ (stampato a Siviglia del 1542), che è un riferimento del Baldus di Teofilo Folengo. LE CARTE MESSAGGIERE E’ importante anche la questione del genere epistolare che imita l'anonimo perché nasce come romanzo epistolare o meglio nasce come missiva romanzo. Il Lazarillo si presenta come una lunga lettera inviata un anonimo Vuestra Merced. Ecco muovendo dall'interpretazione di Francisco Rico si può forse parlare di una commissione tra due generi epistolari, due modelli di lettera ,ben diversi secondo Enrico il ‘Lazarillo’ unisce la lettera iocosa de se all’epistola espurgativa , una lettera in cui prima si raccontano cose divertenti e poi alla fine si affronta un argomento serio, un po' come succede nel Lazarillo dove la fa parte per così dire più seria e alla fine del capitolo 7 quando viene spiegato il caso; invece l’epistola espurgativa si tratta di una lettera scritta per difendersi da un'accusa, però non nega una colpa la giustifica in base alle circostanze . -In ogni caso anche al di là del genere di lettere si sente una certa influenza dell'autobiografia in forma epistolare di Petrarca Ecco ciò è vero, soprattutto per l'artificio del doppio destinatario, ed è evidente sin dal Prologo . Infatti , nelle raccolte che pubblicavano gli umanisti c'era sempre un doppio destinatario Ecco questo succede anche nel Lazarillo ha un doppio destinatario e questo è evidente sin dal Prologo questo memoriale difensivo in forma epistolare è rivolto simultaneamente a Vuestra Mested ma anche a un indistinto pubblico di lettori. lezione 2 Il prologo del Lazarillo, L'incipit è già rivoluzionario del prologo, inizia con una parola proibita ‘’YO’’ , cioè IO. Si poteva parlare in prima persona solo in due circostanze nella letteratura: o per una finalità epidittica di addestramento morale o religioso, come nelle confessioni di Sant'Agostino, quindi, si parlava di sé, per mostrare un esempio virtuoso; oppure per una finalità giudiziale come per esempio, in un processo per scagionarsi da un'accusa o in un memoriale difensivo. Nel romanzo del 500 non era contemplata ancora la possibilità di questo esordio in ‘prima persona’ con questa parola proibita ‘’yo’’ . Ma il lazarillo, si presenta al suo lettore non come una narrazione fittizia, cioè non come un romanzo, bensì come una lunga lettera, che lazaro dice al principio di scrivere per fornire un exemplum morale, quindi per una finalità epidittica, anche se poi dissemina numerosissime tracce perché il lettore capisca subito che la finalità è in realtà una finalità giudiziale. Apparentemente il prologo del Lazarillo sembrerebbe un testo quanto mai convenzionale in quanto infarcito come dei consueti topoi dell'esordio. Inizia il prologo esibendo una strategia di captatio benevolentia.In questo caso per la materia nuova ed elevata che tratterebbe il testo.Una materia nuova, elevata, che sembra poter insegnare e procurare diletto.
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