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Le avanguardie, Svevo, Pirandello, Montale, Appunti di Italiano

Le avanguardie introduzione storica, Futurismo, Crepuscolarismo, Manifesto del futurismo. Svevo, biografia e poetica, Una vita, ali di gabbiano, Senilità Ritratti dell'inetto, La coscienza di Zeno, analisi dei personaggi e paragoni tra le opere, Il fumo, La morte del padre, La medicina vera scienza. Pirandello, poetica, Novelle il treno ha fischiato, ciaula, I romanzi, Fu mattia Pascal, Uno nessuno centomila, teatro. Contesto storico fascismo, Montale, ossi di seppia, Occasioni. P.V. Tondelli

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 19/01/2022

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gaiafarinelli-13 🇮🇹

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Scarica Le avanguardie, Svevo, Pirandello, Montale e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LE AVANGUARDIE ➔ Età caratterizzata dalla presenza di Giolitti e dalla sua attività di mediazione fra destra e sinistra storica, i due momenti fondamentali sono il 1912 con il suffragio universale maschile e il 1913 con il patto gentiloni. L’altro grosso avvenimento ma già ampiamente trattato è la seconda rivoluzione industriale, che porteranno poi ai fenomeni di emigrazione verso l’America e da sud verso nord. Questa vera e propria industrializzazione comporta nel panorama politico la nascita di organizzazioni sindacali ma anche un’altra emigrazione più circoscritta: dalle campagne alle città. ➔ Altro grande evento che caratterizza questo primo ventennio trentennio è la prima grande guerra, industrializzazione bellica, donna coinvolta nelle industrie belliche, anche perché le mani delle donne erano più piccole e quindi si vedeva favorita nel produrre armamenti, e coinvolta anche nella croce rossa. ➔ Non abbiamo ancora una vera e propria un’unità linguistica, ma il processo di immigrazione ed emigrazione favorisce questo processo di italianizzazione, abbiamo una compresenza iniziale di un italiano parlato ovvero il dialetto e di un italiano scritto ovvero il fiorentino di Manzoni. Nascono le esigenze educative per chi va all’estero, e nascono esigenze pratiche quindi le persone erano più propense ad imparare la lingua. Porta alla formazione dell’italiano popolar, per un’esigenza primaria ovvero la comunicazione. Italiano incrementato dalle organizzazioni sindacali. ➔ Italiano che si sviluppa anche grazie alle riviste e alla letteratura di consumo che viene estesa anche non solo alle classi colte, anche alle classi più umili. Il ceto proletario si vede garantiti più diritti come ore garantire di lavoro, un salario fisso, quindi ha maggior tempo libero e più soldi per potersi procurare libri e potersi avvicinare alla letteratura. ➔ nel 1900 infatti si registra anche una diminuzione dell’analfabetismo importante, si arriva al 25%. Fenomeno principalmente diffuso nel sud e nelle campagne. ➔ un terzo elemento che favorisce la formazione dell’italiano POPOLARE è la grande guerra, poiché tanti soldati provenienti da luoghi diversi e quindi che avevano un dialetto diverso fra loro si dovettero sforzare di trovare una lingua comune per poter combattere insieme. Cosa molto visibile anche nelle lettere dei soldati mandate alle loro famiglie. Queste lettere erano sottoposte a censura e controllate perché appunto c’era stata una grande propaganda sull’entrata in guerra dell’italia, soprattutto sotto un punto di vista economico, appunto perché l’italia non aveva le forze economiche per affrontare la guerra. ➔ Per quanto riguarda i soldati erano state ipotizzate delle distribuzioni di terre. Le famiglie italiane non dovevano sapere quali erano le vere situazioni dei figli e dei parenti al fronte, per evitare rivolte. Queste lettere sono molto interessanti per quanto riguarda anche l’italiano, ci fanno capire il livello di alfabetizzazione, la provenienza del soldato appunto dal dialetto, e la loro situazione emotiva. ➨In questo momento si sviluppano delle correnti linguistiche caratterizzata da sottocorrenti letterarie che vengono chiamate dalla critica AVANGUARDIE, con riferimento al linguaggio bellico per indicare appunto le truppe che avanzavano prima, in avanscoperta. PRIMO ORIENTAMENTO: Cambiamento della figura del letterato, molto più introspettivo, introduzione della psicanalisi, con Svevo e Pirandello, abbiamo l’affermarsi della figura dell’inetto , verrà portato all’estremo con Pirandello. ➔ SECONDO ORIENTAMENTO: Un secondo filone che segue l’estetismo e trova concretizzazione nell’idealismo. ● divisione dei critici della letteratura in idealisti o Gramsci e marxisti che rivendicano il ruolo sociale della letteratura ● Benedetto Croce che rivendica con l’idealismo il ruolo formale ed estetico della poesia ● D’Annunzio a altri sono comunque criticati perché la loro letteratura viene considerata falsa e costruita ➔ grossi movimenti culturali ovvero FUTURISMO E CREPUSCOLARISMO. Crepuscolarism ➔ Poesia del banale delle piccole cose che prende le mosse da Pascoli (poetica stilistica e contenutistica), alcuni rappresentanti sono Aldo Palazzeschi e Gozzano ➔ è caratterizzata da una poesia meno barocca e più semplice, racconta le situazioni quotidiane Futurism ➔ Soprattutto in relazione alla produzione dell’opera Forse si forse che no di D’Annunzio, il primo manifesto si fa promotore Marinetti, ma viene pubblicato in una rivista Francese. Anche il secondo Manifesto è pubblicato da Marinetti, questo secondo manifesto si concentrerà principalmente sulla sintassi, poiché i futuristi tendono a scardinare completamente la visione normale della sintassi. 1 ➔ Distruzione totale della sintassi e dello stile appunto per rifondare la nuova era➜ alcune parole in grassetto, spazi in eccesso a livello estetico, errori ortografici fatti di proposito, eliminano gli aggettivi e le coniugazioni dei verbi, sono promotori dell’onomatopea e dell’analogia ➔ I futuristi professano un rifiuto totale per la tradizione e per l’arte, per tutto l’apparato del passato. Vogliono rifondare una nuova era e per farlo devono distruggere tutto quello che c’è. ➔ I futuristi sono interventisti nella prima guerra mondiale, la guerra serve per risanare, e per ricostruire una nuova era. Molti futuristi aderirono poi anche al fascismo perché rivedono appunto l’esaltazione della forza dell’uomo delle macchine, molto simile a d’Annunzio. ➔ L’adesione al fascismo rispetto alla rivangando dell’arte classica e dell’arte romana, e quindi di tutto quello che era artistico nell antica roma, esaltazione della roma antica. Il futurismo nasce all’inizio del 1900 quindi possiamo dire che è un fattore temporale; abbraccia poi una concezione interventista rispetto alla guerra ma non tanto per quanto riguarda la parte politica ma per il vitalismo. Il Fascismo nasce nel 1919 e i vari fatti che portano alla sua affermazione lo portano poi nel 1924 circa quindi circa passano 10 anni. ➔ Inizialmente quindi il Futurismo abbraccia il Fascismo poiché tendeva ad esaltare la forza dell’essere, lo sport, l’interventismo; ma poi andando avanti nel tempo circa nel 1924 gli stessi intellettuali vanno incontro ad un contraddizione, poichè appunto gli stessi intellettuali che rifiutavano l’arte poi si fecero accademici di stato e quindi portatori di fascismo e di questo pensiero ➜ rivangare l’arte romana. ➔ se si tende a pensare che il futurismo sia tendenzialmente di Destra troviamo la smentita del neofuturismo Russo, che appunto affianca maggiormente la branca di sinistra. Il maggiore esponente era Majakoski, prende una linea più bolscevica. appunto per una situazione economica e sociale che era assolutamente diversa dalla situazione europea ➜ rivoluzione d’ottobre ➔ Al futurismo Russo aderirono anche diversi italiano come per esempio Gramsci. ➔ Abbiamo diversi manifesti del futurismo che sono molto differenti rispetto a quelli delle altre correnti letterarie. ➔ L’evoluzione del futurismo (negli appunti della sofia c’è scritto il contrario ovvero che nasce in contrapposizione VERIFICARE) è il Dadaism, (dada significa appunto gioco, per indicare l’elemento surrealistico) trattato soprattutto dal punto di vista artistico. Da essa nascerà poi il surrealism ➔ BOMBARDAMENTO ➔ effetti di un bombardamento resi soprattutto grazie a suoni onomatopeici evidenziati in neretto. Rumore assordante di boati ➔ tra parentesi e in maiuscoletto ci sono indicazioni sulla velocità di azione e sui tempi di lettura ➔ gli spazi indicano pause e silenzi ➔ vampe: parola che verosimilmente fa riferimento ai bagliori e ai lampi scuriti dall’artiglieria ➔ alcune caratteristiche presenti nel manifesto di Marinetti ➤MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA (guarda commento sul libro anche) ➢ Si deve usare il verbo all’infinito, poiché dà movimento e dinamicità (sottrae così anche la connotazione della persona che compie l’azione e il tempo in cui essa si svolge). Dimensione di una durata che non ha né un inizio né una fine. La macchina i mezzi di locomozione e le armi sono i maggiori oggetti rappresentati dai futuristi appunto perché mettono in evidenza la forza ➜ cosa evidenziata anche nel brano di forse che sì forse che no dove la macchina si fonde con l’uomo, rappresentazione della forza umana, esaltazione della forza ➢ eliminazione dell’aggettivo e dell’avverbio per esaltare la consistenza reale delle cose ➢ utilizzo di segni matematici ➢ si deve passare dall’analogia a una gradazione di analogie sempre più vaste ➢ all’ordine dell’arte si contrappone il disordine fino a giungere a una vera e propria estetica del brutto. ➢ all'intelligenza si sostituisce la divina intuizione ➢ bisogna dare voce non alla psicologia, ma alla realtà della materia cercando di riprodurre il rumore il peso l’odore ➢ Bisogna fondere l’oggetto con cosa esso evoca, altro elemento è l’essenzialità. ➢ Sovvertimento delle figure retoriche in particolare dell’analogia, non esiste una gerarchia di immagini e di concetti per i Futuristi. Distruzione di qualsiasi gerarchia. ➤MANIFESTO DEL FUTURISMO (leggere per capire meglio) ➢ ha un significato ideologico dal momento che enuncia i principi fondamentali della rivoluzione futurista ➢ strategia di opporre i futuristi alla rigida mentalità del passato 2 giocattolo per lui, poiché lui ha una famiglia da mantenere. In realtà è un’illusione, una bugia che dice a sé stesso perché crea una sua realtà immaginaria, dato che la “famiglia” da mantenere è solo la sorella che ha sempre avuto una vita triste e ha un lavoro poco retribuito. Emilio si adatterà alla sua inettitudine nella senilità → evoluzione in Zeno. ➢ Stefano balli→ antagonista, rivale di Emilio, ispirato al pittore amico di Svevo: Veruda. Inizialmente sono amici e dato che Emilio non riesce a capire cosa prova per Angiolina chiede aiuto a Stefano per conquistarla, capendo che se ne è innamorato. Alla fine Angiolina si innamora di Stefano e la stessa cosa succede per la sorella di Emilio, che ostacolata dal fratello e stanca di una vita triste, si dà all’alcolismo. ➢ Emilio non trova soddisfacente l’aspetto carnale di Angiolina, poiché si ritrova ad idealizzarla troppo, come uno stilnovista ➢ L’inettitudine di Emilio è nettamente decadente: il decadentismo racchiude le sue figure poetiche in due gruppi principali da cui Svevo riesce a trarre i suoi personaggi → la figura vincente (colui che si adatta maggiormente alla situazioni, che sa dominarle, ispirato dal vincitore della selezione naturale di Darwin, e l’uomo perdente, che compie un viaggio interiore mediante la psicoanalisi. ➢ inettitudine prettamente decadente + narratore esterno con toni ironici Oltre Una vita, Senilità e La coscienza di Zeno, Italo svevo scrive un’opera incompiuta, Il vecchione, nel quale troviamo un personaggio inetto un po’ evoluto e Il diario di una fidanzata, nel quale viene narrata la storia di una ragazza che conduce una vita affettiva tranquilla. I ritra del’ine ➢ momento dell’incontro con Angiolina ➢ la fisionomia del protagonista appare subito evidente dagli interventi del narratore. ➢ il dato essenziale è che mente. Prima di tutto con il suo proposito di procedere con cautela nella relazione con Angiolina, la ragazza a sua detta non potrà essere mai nulla in più di un giocattolo, la seconda menzogna sono (mente pure a se stesso) i doveri a cui è legato ovvero la ‘famiglia’ e la ‘carriera’ che in realtà non esistono. La prima è costituita da una sorella (non da moglie e figli come racconta alla tipozza) non sposata e decisamente triste così come il rapporto che sussiste tra i due. La sua ‘carriera’ è invece costituita da un modesto impiego e da un libro che lo aveva reso in passato noto nel suo paese ma di cui ora nessuno si ricorda più. ➢ falsa coscienza e tendenza a costruire maschere gratificanti ai suoi stessi occhi ➢ paura di affrontare la vita per timore dei suoi pericoli rinunciando così ai piaceri e alle gratificazioni ➢ Emilio si crea una maschera superomistica e si definisce come una potente macchina geniale ancora in costruzione ➢ In emilio però vive una brama insoddisfatta di piacere e di desiderio di vivere. L’occasione per uscire dalla sua comfort zone è data dall’incontro con Angiolina ➢ Angiolina ha una forte valenza simbolica: è l'emblema della giovinezza in opposizione alla senilità e alla mortificazione di emilio. lui si rivela un romantico idealista che non sa vedere nella donna nulla se non l’angelo. ➢ la narrazione del romanzo è eterodiegetica ma il narratore non si eclissa come prevederebbero le leggi imposte dal naturalismo. Interviene spesso a giudicare con alcuni commenti di un sarcasmo tagliente, e ci svelerà le due menzogne che Emilio ha detto, e smentisce anche la visione che Emilio ha di se stesso → come una macchina. L cscienz d zen ➢ Coscienza: rimanda alla mancanza di sincerità che risiede anche nel diario, la storia è idealizzata ➢ Zeno: nome da xenos, che in greco significa straniero e lui è un po’ un estraneo alla società in cui vive ➢ Cosini: piccole futilità in cui lui perde tempo → lo rendono un inetto, diverso da Emilio e Alfonso perché in lui scatta un po’ una reazione ➢ è scritto in prima persona è un diario, ma procede per monologhi interiori. Abbiamo diversi tipi di narratori ovvero io narrato e io narrante → nella prefazione troviamo il Dottor S. il quale spiegherà la situazione di Zeno Cosini, ovvero che lui avesse interrotto la psicoanalisi. Il Dottor S decide quindi di pubblicare il diario di Zeno, e ci raccomanda di stare attenti a quello che leggiamo appunto perché il narratore non è affidabile. ➢ 8 capitoli con 8 nuclei tematici: 1. prefazione → il Dottor S. (che si pensi sia Sigmund Freud pubblica il diario/ un rapporto sulle vicende di Zeno per vendetta → aveva smesso di andare in terapia→ si collega con il fatto che la narrazione sembri un diario personale dato che è scritto in prima persona 2. vizio del fumo 5 3. rapporto con il padre → Cosini è agiato, racconta la sua vita a 57 anni, tuttavia ha perso tempo. Non aveva un obiettivo in ambito lavorativo perché stava bene economicamente e il padre per questo lo giudica. Il tema del fumo è connesso con il tema del padre poiché Zeno da giovane rubava i soldi dal padre per comprare le sigarette e rubava anche le sigarette del padre. Sul punto di morte, il padre dà uno schiaffo a Zeno 4. tematica del padre legato a quello del suo matrimonio con Augusta. vedeva una figura paterna nei panni di Giovanni Malfenti ed è per questo che era deciso a sposare una delle sue figlie, un po’ per non allontanarsi da lui. Augusta è la più brutta delle sorelle, ma ha un senso materno e di equilibrio perfetto per una vita coniugale 5. adulterio con una ragazza giovane, Carla. Il rapporto tra i due riprende lo schema concettuale di “Senilità” → troppa differenza dell’età anagrafica tra i due (lui troppo maturo, lei troppo fresca e spensierata) 6. Zeno diventa collaboratore del cognato Guido Speier, che sposò Ada (la più bella delle tre sorelle) → rivale di Zeno. Guido ha una forte caduta finanziaria e quindi si suicida. Zeno in realtà odia Guido e questo odio profondo gli fa sbagliare corteo del funerale → (lapsus di Freud) 7. Zeno capisce che la sua inettitudine, in confronto agli altri che fanno una brutta fine, gli fa trovare il suo equilibrio e ne esce vincitore ➢ C’è anche il tema della malattie che è vista dal punto di vista fisico e psicologico come una condizione imprescindibile anche la moglie Augusta si ammala, da persona in equilibrio a persona caotica → sarà sviluppato da Pirandello ➢ oltre alla psicoanalisi, anche la relatività influenzò molto il romanzo ➢ fine del romanzo→ presa positiva della sua inettitudine per vivere in modo più dinamico → si chiude con lo scoppio della grande guerra COSCIENZA Rimanda al dottor S, mancanza di sincerità anche nel diario, mentire a se stessi per creare una realtà idealizzata - COSCIENZA MORALE - COSCIENZA SOCIALE - COSCIENZA -INCOSCIENZA= interiore→ psicoanalisi della quale non riconosceva valore MALATTIA= condizione imprescindibile, gioca tra quella fisica e quella morale - elemento importante, oltre la psicoanalisi, la teoria sulla relatività STILE= romanzo Autobiografico + romanzo epistolare, Il diario di Zeno due narratori= 1. IO NARRANTE= Zeno cosini che narra nel diario pubblicato dal dottor S 2. IO NARRATO= Zeno protagonista narrato Da L'io narrante, Che vive L'intreccio del diario → innovativo, prende le mosse del romanzo psicologico - Virginia Woolf con il monologo interiore - Joyce con il flusso di coscienza Ma diventa un flusso di coscienza, ha un rispetto della morfosintassi della punteggiatura. - Una vita, Senilità= linearità - Coscienza di Zeno= flashback, no punto di vista temporale ma semantico, un punto di vista di Zeno, Zeno menzognero→ narratore inattendibile→ narrazione ambigua, senso di ironia sviluppato nell' umorismo di Pirandello Cosini è l'evoluzione di Nitti statico nella sua inettitudine e di Brentani, si adagia nella Senilità, inettitudine in senso vero e proprio → Zeno, inettitudine vincente 1. ‘Una vita’= terza persona, struttura Canonica 2. ‘Senilità’= terza persona MA esprime in modo diretto o indiretto il disappunto per Emilio 3. ‘La coscienza di Zeno’ - struttura sovvertita in modo moderno - io narrante + io narrato - flashback ➢ Stile: romanzo autobiografico ed epistolare messi insieme. ➢ senso di ironia molto profonda→ si trasformerà in umorismo con pirandello ➢ linguaggio è innovativo→ riflette la situazione del protagonista 6 ➢ è una narrazione del romanzo psicologico, ma prende anche le mosse dal flusso di coscienza (senza rispetto della morfosintassi) e dai monologhi interiori di Virginia Woolf (si rispetta la morfosintassi). ➢ La narrazione di “Una vita” e “Senilità” ha uno sviluppo lineare temporale, mentre ne “La coscienza di Zeno” si procede per uno sviluppo lineare delle tematiche (infatti ci sono flashback) ➢ Il dottor S. mette in evidenza che lo scrittore del diario è menzognero nei confronti della terapia, ma anche verso sé stesso→ narratore inattendibile, bugiardo e quindi anche le narrazioni sono ambigue. I Fum ➢ Il capitolo collocato subito all’inizio del romanzo getta subito in luce quelli che sono i meccanismi profondi che dirigono i pensieri e le azioni di Zeno. ➢ Zeno è un inetto che non è mai riuscito a concludere gli studi, non lavora e a 57 anni è ancora sotto la tutela dell’amministratore Olivi. Strimpella il violino per cui non ha nessuna attitudine ➢ di tutto questo è cosciente ma deve trovare un alibi. la presunta malattia di cui è convinto di essere affetto è da lui individuata nel vizio del fumo. ➢ aspira a essere un uomo equilibrato sicuro di sè e affermato nella società quindi si ostina nel tentativo di smettere di fumare ➢ Zeno ci dice anche di come ha contratto il suo vizio: all’inizio prendeva i soldi per le paglie al padre poi si fumava i mozziconi di sigari accesi dal padre e lasciati in giro per casa. ➢ il gesto è di un significato ‘trasparente’ (questa è la versione del libro io mi dissocio): traspare la volontà di appropriarsi della forza virile del padre. per questo si obbliga a fumare nonostante il disgusto e il malessere fisico. E’ un rituale di iniziazione per sancire la sua dignità di uomo schiacciata dalla forza paterna ➢ La rivalità con il padre implica impulsi aggressivi nei suoi confronti che si ritorcono in senso di colpa. Questi ultimi prendono forma nel divieto che zeno vuole imporsi. ➢ Un amico che traccia una diagnosi della sua persona identifica correttamente due persone che coesistono in Zeno: una comanda ed è l’immagine introiettata, autorevole e terrificante del padre, quella che Freud identifica con il super io, l’altra è schiava. ➢ da qui nasce il piacere malsano di sfidare la figura paterna. Il fumare assume così una duplice funzione: rivendicazione di libertà+motivo per essere punito ➢ Zeno comprende che il vizio del fumo è una dipendenza infantile bloccata in uno stadio immaturo che è causa della stessa inettitudine che affligge il personaggio di Zeno (il cerchio così si chiude) ➢ si può così capire come dietro il discorso svagato di zeno si nasconda un labirinto complicato e contorto L mot de padr ➢ il rapporto con il padre è essenziale per gli inetti sveviani che sono tali perché non possono coincidere con la figura paterna che rappresenta il contrario della loro inettitudine e debolezza ➢ dietro alla maschera di affetto filiale si cela un qualcosa di cattivo e corrosivo da cui si può cogliere la radice dell'inettitudine ➢ Zeno vuole inconsciamente essere inetto per contrapporsi al padre borghese e alle sue solide certezze diventando così uno strumento per ferire il padre ➢ gli impulsi aggressivi si scatenano in occasione della malattia del padre che lo priva della sua forza e del suo potere simbolici ➢ dietro al dolore di Zeno si cela infatti il desiderio che il padre muoia anche se lui rifiuta di ammetterlo ➢ nella confusione mentale del padre indotta dalla malattia questo ha la sensazione che il figlio gli tolga l’aria e quindi gli da uno schiaffo. Questo gesto indica come il padre avverta la corrente di odio nei suoi confronti ➢ il fatto scatena violenti sensi di colpa in Zeno ➢ la figura del padre morto appare come la proiezione dei suoi sensi di colpa. si sofferma sugli attributi paterni, sulla chioma bianca e sul suo corpo superbo e minaccioso e le mani potenti pronte ad afferrare e punire L medicin ver scienz ➢ nel libro compare una schiera foltissima di medici che conferma la centralità del tema della malattia. Alla fine del romanzo Zeno proclamerà che la vita stessa è malattia ➢ il dottor paoli incarna una figura paterna con la sua fisicità possente. Zeno è messo a disagio dal suo occhio indagatore perché teme che possa leggere i suoi pensieri 7 terra siciliana. Dall’altro lato le figure contadine sono deformate fino al prossimo di una carica grottesca, le vicende divengono casi paradossali estremizzati fino all’assurdo. ➢ Novelle piccolo borghesi: Vengono chiamate novelle romane, successione di sterminate figure umane che rappresentano la condizione piccolo borghese, ovvero una condizione meschina, grigia e frustrata. Queste figure sono una metafora di una condizione esistenziale assoluta: rapprendersi del movimento vitale in Forma che lo irrigidiscono → la trappola in cui questi esseri umani sono costretti a vivere è costituita da una famiglia soffocante e da un lavoro monotono e meccanico. Opinione che Pirandello ha delle macchine diversa da D’annunzio, infatti vede la macchina come uno di quei fenomeni che contribuisce a creare quella cristallizzazione nella forma della vita. Elemento della macchina lo vedremo estremizzato in uno dei romanzi ovvero nei Quaderni di Serafino Gubbio. Pirandello si concentra sulle convenzioni sociali che impongono all’uomo delle maschere fittizie e dei ruoli fissi da qui ne deriva il suo rifiuto anarchico e irrazionalistico. ➔ IL TRENO HA FISCHIATO: novelle per un anno ★ Vicenda di Belluca che è impazzito, riusciamo a ricostruire la storia mediante il narratore, esterno, che però rappresenta anche le voci dell’ambiente circostante, in questo caso i colleghi di lavoro. ★ Circoscritto ci sottolinea l’alienazione del protagonista per l’impiego specialmente tende a sottolineare l’alienazione delle persone per gli impieghi post-rivoluzione industriale che caratterizzava soprattutto i centri urbani. ★ vecchio somaro che tirava zitti zitto quello che i colleghi pensano di belluca. ★ Il narratore ci da una visione generale dell’ambiente nel quale belluca ha sempre vissuto, e ci anticipa quello che poi sta per succedere e in un certo modo cerca di spiegarci perché lui compie questo atto. ★ vecchio somaro → Visione che gli altri hanno di lui, Belluca è inconsapevole di ciò. Maschera inconsapevole, che quando viene tolta Maschera nuda che porta straniamento in lui, e non trova un riscontro sociale collettivo. ★ Lo straniamento derivato dal togliersi la maschera non è improvviso, ma è appunto graduale e sfocerà poi con l’aggressione al capo ufficio. 1. Arriva in ufficio sorridendo, ma ha un'aria insolita diversa, Non combina nulla tutto il giorno nel suo ufficio 2. Quando il capo entra nel suo ufficio e lo riprende per la sua nullafacenza lo guarda sorridendo → il sorriso è la consapevolezza del protagonista che si è tolto la maschera e ha una visione differente nel mondo. 3. Il treno ha fischiato → elemento di causalità che squarcia il mondo cristallizzato, che è la forma. 4. avvertimento del contrario, avvertimento di un comportamento insolito che però rimane superficiale comicità → i colleghi che sentono il capo che urla contro belluca e ridono entrando nella stanza. 5. Belluca si ribella al trattamento dei colleghi e del capo che gli urla contro → prende consapevolezza della maschera che indossa e compie un gesto che il contesto sociale non capisce e quindi scatena comicità. 6. Guardava tutti con occhi che non erano i suoi → la maschera che gli altri hanno messo a lui, in generale la maschera che gli altri mettono a noi, immagine che gli altri hanno di noi. 7. Ottica del narratore che parla ora si entra nell umorismo → sentimento del contrario, poiché il narratore ci spiega il perchè di questo gesto inconsulto che non è poi così inconsulto. Viene riferito questo fatto ad un altro collega che riflette su questo suo gesto → Incidente più comune, inciampo sopra un ciottolo, cosa che fa scatenare in Belluca il tutto. 8. Esempio del mostro, si riferisce alla parola latina, Monstrum cosa fuori dal normale, non ordinaria. Quindi tutti gli elementi fuori dal normale si rivelano naturalissimi se inseriti nel loro contesto, ma in questo caso non in quello lavorativo. 9. Vive con tre persone non vedenti in casa, le quali volevano essere sempre servite, In più aveva le due figlie vedove con i figli a carico che non avevano mai voglia di badare agli invalidi. Tutti urlavano in casa. In più era l’unico a lavorare, lavorava anche la sera in casa con scartoffie, e doveva provvedere al fabbisogno di tutte queste persone. 10. Quando andarono a trovarlo all'ospizio, rideva di tutti, poiché lo credevano impazzito. Semplicemente si era dimenticato che esisteva il mondo, il fluire impetuoso della vita. Una sera dopo tutto il lavoro non riuscì ad addormentarsi e sul suo divano sgangherato gli parve di sentire il treno fischiare. Velo che cade e che prima copriva gli occhi ora ci mostra il mondo per quello che realmente è → Platone mito della caverna 11. Torna alla normalità ma ad una condizione ovvero quella di poter sfuggire ogni tanto con l’immaginazione → la stessa di cui ci parla Leopardi nel pessimismo storico. 10 ➔ CIAULA SCOPRE LA LUNA: novelle per un anno ★ Dimensione Agreste pastorale che ricorda quella verista di Verga, infatti possiamo vedere dei legami con Ciaula e Rosso Malpelo. Anche ciaula è un personaggio il cui nome ricorda il verso gergale della cornacchia ed è un personaggio semplice. Deduciamo che ha dei ritardi cognitivi ed ha un’età imprecisata, può avere dai 7 come 70 anni. ★ Nella descrizione di Ciaula notiamo dei caratteri che sono simili all’espressionismo tedesco a cui spesso pirandello attinge. ★ Ciaula → Personaggio semplice, è un caruso ovvero un lavoratore della Solfatara Cace (garzone a contratto). La vita di questo ciaula si svolge all’interno di questa miniera all’interno della quale viene maltrattato e sottomesso da diversi colleghi per la sua bontà come essere richiamato con il verso della cornacchia o essere preso in giro per il suo aspetto fisico, come Belluca tutti lo trattano male perché sanno che non ci sarà una reazione. ★ Si ritrova sempre nell’oscurità, appunto perchè è l’unica che conosce, nella solfatara non ha paura delle ombre tenebrose. Ha paura del buio esterno perché lo percepisce come infinito, illimitato, vano. ★ Quando tornava a casa mangiava e si buttava subito a letto cadendo in un sonno profondo dal quale si svegliava solo con il piede del suo padrone. La paura del buio era nata la sera che era esplosa la mina uccidendo il figlio di Zi’ Scarda, Ciaula si nascose in un luogo noto solo a lui, ma quando dovette uscire ebbe paura perché appunto trovò il buio vano ed infinito. ★ Ora si trova con Zi’ Scarda, stanno aspettando che il carico sia pronto, ma la notte incombe, realizza che quando salirà ci sarà buio e sente già la paura. Quando si avvicina all’uscita della solfatara urla Basta Basta → ma deve comunque salire. Risale in superficie capisce che questo buio che reputava infinito e illimitato alla fine è rischiarato dalla presenza della luna. ★ Luna che già intravede mentre sta risalendo, gli fornisce uno stupore positivo → si mette a piangere inconsapevolmente , e lo porta ad una sorta di consapevolezza, ascesa da buio delle solfatare al buio infinito della notte illuminato dalla luna. ★ Oltre al carattere di Ciaula sono presenti anche tanti altri caratteri, ed è per questo che notiamo una somiglianza con il verismo, i quali sono l’uno schiavo dell’altre, e l’uno carnefice del suo sottoposto. Ognuno con i suoi danni morali. ★ Viene rappresentata la condizione misera delle persone che stanno nelle solfatare. La differenza sta nell’attaccamento che Rosso Malpelo ha nei confronti della miniera, il quale è l’obiettivo della ricerca del padre che lo porterà poi alla morte, Malpelo non si sente protetto dalla miniera. Ciaula è come se fosse inglobato in questo ventre materno che è la solfatara, e si sente protetto da essa, ma raggiunge un suo percorso di conoscenza il quale inizialmente gli provoca sgomento ma poi lo porterà allo stupore. ➤ Queste due novelle mettono in evidenza l’epifani del personaggio, ovvero quando esso prende consapevolezza della cristallizzazione della vita nella forma e della maschera che ha avuto, si libera della maschera e diventa appunto una maschera nuda, diventando così il forestiere della vita, che ha la sua evoluzione completa nel letterato filosofo. Un personaggio che all’esterno della propria maschera guarda il ruolo che rivestiva e può avere due finalità: - rigetta il ruolo una volta che ne ha presa consapevolezza, in un comportamento folle➝ Belluca - Volge a suo favore il ruolo che gli è stato dato dalla società rientrando perfettamente negli standard di questo ruolo a livello quasi surrealistico ➝ come nella Patente I Romanz ➢ L’Esclusa → Parte con lo stesso presupposto delle novelle, ovvero il conformismo sociale del Sud-Italia. Storia ambientata in Sicilia di una donna accusata ingiustamente di adulterio, la quale viene cacciata di casa dal marito. Verrà riammessa solamente quando cederà alle avance dell’amante e rimarrà incinta, e quindi dopo essersi resa effettivamente colpevole. →Vuole scardinare il principio del determinismo naturalistico con il principio di casualità, abbiamo due fasi: - prima fase verista : quadro di un costume provinciale, meccanismo sociale, emancipazione. - seconda fase svolta dei personaggi pirandelliani: vengono sottolineati gli aspetti assurdi e paradossali, infatti la moglie viene cacciata quando è innocente e raccolta quando è colpevole → casualità ➢ Il Turno → Un Innamorato dovrà aspettare il suo turno per sposare la donna amata, ovvero dopo la morte di altri due mariti. Interviene la causalità che rende tutto probabilità. ➢ Il Fu Mattia Pascal➝Titolo indicativo nel cambiamento della narrazione: - Fu → senso di indeterminazione, è vivo o no? 11 - Mattia → Versione siciliana di Matteo, e rimanda a Mattìa, follia in dialetto siciliano. - Pascal → filosofo che viene ripreso anche nel saggio dell’umorismo. ➜Storia paradossale di un piccolo Borghese, il quale eredita la fortuna del padre, la quale però verrà mal gestita da un disonesto amministratore che poco a poco si prenderà il patrimonio, così per vendetta sedurrà la figlia dell’amministratore che però poi fu costretto a sposare. Il matrimonio si rivela subito un inferno, sia a causa della moglie che della suocera, l’agio che prima era presente non c’era più così Mattia è costretto a fare il bibliotecario ➜ trappola sociale, costituita da famiglia oppressiva e lavoro precario e insoddisfacente, trappola che spegne la mobilità della vita. ➜ Lascia il paese di nascosto e va a Montecarlo, dove alla roulette vincerà un cospicuo patrimonio, questo evento lo porterà al voler tornare a casa ma la scoperta della sua dichiarazione di morte glielo impedisce➝ La moglie e la suocera hanno riconosciuto il cadavere di un uomo annegato in un fiume come il suo. Liberato dalla prima trappola, si libera della prima forma che la società gli aveva imposto➝ cambia il nome in Adriano Meis, gira l’Europa. Commette l’errore di ricrearsi un’identità poiché troppo legato alle concezioni sociali di essa ➝ comincia a cambiare pettinatura stile, immaginando tutto un nuovo contesto sulla sua nuova personalità. ➜Senso di vuoto, precarietà, appunto perchè questa persona, Adriano Meis, in realtà non esiste, non è registrato all’anagrafe e quindi non può compiere molte azioni che per le altre persone sono normali come per esempio adottare un cane ➝ Nuova trappola, impossibilità di vivere a Montecarlo ma anche di tornare alla sua vecchia vita poiché la moglie si è ormai risposata e ha avuto un figlio. Il suo errore è stato quello di non essere stato capace di viversi la libertà che aveva acquisito fino infondo, ma ha dovuto costruirsi un’altra forma e per di più falsa. ➜ Simula un suicidio per poi ritornare a Genova non resiste più come forestiere della vita, ma dopo che scopre che sua moglie si è risposata 3 identità Mattia Pascal➝Assume l’atteggiamento di estraniato, forestiere della vita che prima non aveva saputo sopportare e tutte le volte ricadeva all’interno di una trappola.➝ Riprende il suo posto nella biblioteca e la assume come osservatorio della vita che ormai scorre lontana da lui. Differenze con Un, Nessun Centomil ➨ L’eroe non si limita più in una condizione negativa o sospesa come nel Fu Mattia Pascal, data da una mancanza di identità, ma bensì trasforma ciò in una condizione positiva e gioiosa, nella liberazione completa della vita ➝ Abbandonarsi completamente al fluire della vita. Diverse teorie vengono poi completamente sviluppate in Uno, Nessuno Centomila: - Teoria del lanternino della filosofia: il lanternino è una sorta di lampada che irradia una luce, questa luce piccola sono tutte le nostre credenza a cui noi siamo attaccati, e che costituiscono la nostra vita. Queste credenze possono essere anche grandi credenze, quello che mette in evidenza Pirandello è la vacuità di queste credenze poichè basta che questo lanternino si spenga che sopraggiunge il buio. - strappo nel cielo di carta, banale considerazione che fa crollare tutte le certezze. Vitangelo a differenza di mattia decide di portare all’estremo queste consapevolezze e condurre una vita nella più assoluta follia, mentre mattia vive nell’esilio più totale. ➔ COSTRUZIONE DI UNA NUOVA IDENTITÀ E LA SUA CRISI → Fu Mattia Pascal ★ Descrizione del suo totale primo cambio di identità → si trova dal barbiere, appunto cambia taglio di capelli e modo di portare la barba. Andrà ad attribuirsi anche un’altro nome: Adriano Meis personaggio al quale creerà un passato fittizio, famiglia fittizia. Una volta creata la sua nuova libertà inizia a viaggiare per Europa e Italia, ma tutta questa libertà inizierà ben presto a pesargli. → verso la seconda trappola. ★ Grave errore che commette, poiché una volta liberatosi della prima trappola non è in grado di vivere il fluire incontrollato della vita ma ha un bisogno irrefrenabile di attribuirsi una nuova identità e quindi di collocarsi all’interno di un contesto sociale, il quale lo porterà ad una nuova trappola. ★ Si accorge che la sua identità fittizia, Forma che egli stesso si è voluto attribuire, inizia a creargli problemi quando vuole adottare un cucciolo di cane ma non può, poiché dovrebbe pagare delle tasse ma non essendo registrato all’anagrafe non gli è consentito. A nche questo evento ci fa notare come in realtà adriano Meis sia legato alla vita quotidiana → fondata sull’identità personale. Nuova identità crea libertà ma anche tiranna. ★ Vorrebbe trovarsi una collocazione fissa e non dover più cambiare città sempre, albergo → non può. Fa un pensiero sul tornare nella vecchia casa, ma subito gli viene male, si troverebbe chiuso in una situazione di trappola, poi è stato dichiarato morto dalla moglie e dalla suocera quindi altra cosa che gli impedisce il ritorno. ★ Realizza di essere un Forestiere della vita → vive ai margini della società osservando lo scorrere della vita degli altri, ma non vivendolo lui stesso. Nel Fu Mattia Pascal parliamo sempre di Forestiere della vita e non di Letterato filosofo che si avrà esclusivamente in Uno, nessuno centomila. Non è riuscito ad elevarsi ad una condizione di filosofo quindi 12 ➢ Seconda fase: si sviluppa nel primo decennio del 1900; questa fase viene chiamata teatro del grottesco. Punta a sovvertire i caratteri del dramma borghese, che si era sviluppato a partire dal verismo e dall’età postunitaria, uno dei maggiori esempi è Ibsen con Casa di bambola. Il dramma borghese → messa in scena di quelle inquietudini e delle situazioni che caratterizzavano la nascente terra e la nascente società borghese. Pirandello sovverte completamente → Mette in scena i drammi ma evidenzi tutte le contraddizioni che fanno parte del mondo borghese, la scena diventa unica e il palcoscenico diventa una sorta di camera di tortura nella quale i personaggi sono sottoposti ad un giudizio da parte dell’autore delle opere e quindi anche del pubblico. La parola si svuota, Pirandello porta all’estremo, esaspera, Grottesco = comico e umoristico. Abbiamo diverse opere principali che sono: ★ Così è (se vi pare )→ I protagonisti sono tre: Signor Ponza, Signora Frola e terzo personaggio senza nome. La Signora Frola è convinta che il Signor Ponza sia sposato con sua figlia, e che tenga segregata la figlia per impedire il rapporto madre-figlia. Il Signor Ponza invece afferma che sua moglie attuale è la seconda moglie, ed è la moglie che ha sposato dopo che la prima ovvero la figlia della Signora Frola è morta. La narrazione si basa sul continuo confronto e quasi su un processo indiziario di questi due personaggi che affermano la propria posizione. Conclusione → comparsa sulla scena del terzo personaggio che è un fantomatico personaggio femminile o figlia della Signora Frola o seconda moglie del Signor Ponza, velata e afferma: “ io sono colei che mi si crede”. Non scioglie il dubbio del processo indiziario Oltre a questi tre personaggi abbiamo un alter ego di Pirandello che rappresenta il forestiere della vita, colui che ha la consapevolezza dello scorrere della vita e dell’illusorietà della maschera, questo personaggio è Lauvisi, carattere disincantato, il quale da giudizi lapidari sull’inutilità di questa ricerca dell’individualità dei personaggi. ★ Il gioco delle parti ★ Ma non è una cosa seria ➢ Terza fase: fase del teatro nel teatro, oppure metateatro. Elemento di forte innovazione, ma non è il primo a farlo, infatti già Shakespeare proprio nell’Amleto aveva proposto questo stratagemma. Amleto nel momento in cui viene messa in scena la rappresentazione della morte di suo padre e fa vedere che nel suo orecchio è stato versato del veleno. Amleto viene anche considerato come l’eroe di passaggio tra l’eroe classico del teatro tragico che aveva tutto già prescritto, non doveva porsi quesiti, aveva un compito che doveva essere portato a compimento. In Amleto invece si aprono dei dubbi, pur avendo un compito da svolgere ovvero la vendetta paterna viene comunque assalito da dubbi e inquietudini. Teatro nel teatro: presenza di una recita dentro la stessa commedia, Gli attori dentro la commedia recitano una commedia che fa parte della storia interna. Le principali innovazioni sono: - La scomparsa della quarta parete, ovvero linea ideale che divide lo spettatore dall’attore. - Scompare anche la linearità del tempo, quella che Aristotele chiamava unità di azione di tempo e di luogo. - Finale aperto che elimina la funzione catartica della commedia e della tragedia. - Elimina la distinzione tra commedia e tragedia. - Conflitto tra verità e realtà, quindi tra vita e forma, tra finzione e vita. - Innovazione per quanto riguarda i rapporti fra attori e spettatori, Attori e attori, attori e regista. Questa fase è scandita da 3 commedie principali: ★ Sei personaggi in cerca d’autore → Comincia con l’irrompere dei personaggi dalla quarta parete sul palco mentre ci sono i tecnici che stanno fissando la scena di un’altra opera ovvero il Gioco delle parti. Questi personaggi che sono arrivati sul palco chiederanno agli attori presenti già sul palco che stanno recitando un’altra commedia di rappresentarli. Questi 6 personaggi sono personaggi che sono stati descritti, delineati dal proprio autore della commedia che però non ha voluto inserirli in un intreccio narrativo, ma ha dato dei caratteri ben definiti. → I personaggi sono: La madre, Il padre, La figliastra, La bambina, Il giovinetto, Il figlio. Vogliono rivendicare un intreccio narrativo, e trattazione delle relazioni interne dei personaggi, poiché hanno una relazione fra di loro ovvero: (prima versione dell’opera 1921 non venne accolta bene) Prima parte ➜ Il padre e la madre inizialmente erano insieme e hanno avuto il figlio, ma la madre ha un’amante e il padre acconsente a questa separazione, Quindi la madre vive questa relazione con l’amante da cui ha la figliastra, il giovinetto e la bambina. La madre rimane vedova e si vede costretta ad andare a lavorare nella sartoria di madama Pace, ma in realtà questa sartoria è un bordello, dove lavora la figliastra come prostituta, poiché la 15 famiglia è rimasta povera. Il padre che si era sempre erto a giudice di moralità è un assiduo frequentatore di questa casa chiusa → sta per avere un rapporto con la figliastra, quando interviene la madre che scongiura l’episodio, ma il figlio rimprovera il padre di averlo abbandonato. Seconda parte ➜ Esito drammatico, poiché la bambina cade nella fontana di un giardino e muore annegata, il giovinetto si suicida sparandosi. Seconda rappresentazione teatrale 1925➝ Rielaborazione, aggiunge una prefazione. In una prova aveva visto che il regista aveva usato il montacarichi per far arrivare e sparire questi 6 personaggi. Allora dopo il suicidio e la morte della bambina fa urlare ad un attore la parola finzione e il padre risponde realtà ➝ si spengono le luci e per un errore in scena si accende una luce verde, che fa intravedere 4 sagome che sono: la madre, il padre, la figliastra e il figlio, senza i due dei quali non si capisce se l’assenza sia data dalla morte effettiva o solo morte nella commedia. Ma poi la figlia irromperà nel palcoscenico ridendo in modo agghiacciante ➝ finale aperto senza soluzione non c’è più la funzione della catarsi. Messa a nudo dell’illusione teatrale. ➔ LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE TRADISCE IL PERSONAGGIO ★ Appena iniziata la seduzione l’attrice giovane esprime le sue perplessità riguardo il cappellino, quello che prima era tragico diventa comico. ★ Viene messo in evidenza il rapporto fra attori e personaggi, fra personaggi e regista, fra attori e regista , mai messo in evidenza prima. ★ Ciascuno a suo modo ★ Questa sera si recita a soggetto ★ Enrico IV → opera che è stata fatta rientrare all’interno di questa fase, Questa trama è improntata su quella di quella di sei personaggi in cerca d’autore. Questo personaggio è un attore che impersonava l’imperatore medievale che cadendo da cavallo ha avuto un'amnesia, e ora è convinto di essere veramente l’ Enrico IV. Intorno a lui viene costruita una rappresentazione per compiacere questa follia, tutti coloro che lo circondano sono vestiti da medievali. In realtà durante l’opera il protagonista prende coscienza della sua situazione, non si capisce quale è il limite fra follia e consapevolezza poiché anche la consapevolezza è follia per uscire dalla finzione come in Vitangelo Moscarda. ➢ Quarta fase: Coincide con l’ultima fase novellistica, ovvero evoluzione del pensiero pirandelliano nel caso delle novelle ricade nell’irrazionalismo misticheggiante, mentre per il teatro ricade nel surrealismo. opere più famose sono: ★ I giganti della montagna → si parla anche di teatro dei miti, poiché trasforma il palcoscenico in un altare rituale, in cui le atmosfere diventano fantastiche quasi fiabesche che rimandano ad un fiabesco che affonda le radici nelle origini dell’uomo quindi sentimenti ancestrali. Caratterizzato da un linguaggio e da una narrazione simbolica ed oscura, trame complesse. All’alba della WWII rappresentano il senso di sgomento dell’avvicinarsi della guerra e dei totalitarismi che si erano diffusi in Europa. Contest storic Fascism guerr ➢ Dopo la prima guerra mondiale si diffuse in Italia un grande malcontento sia per la spartizione dei territori a fine guerra e per quelle promesse che si fecero ai soldati (sempre per divisioni di terre) e c’erano soldati che dovevano rifarsi una posizione nella società. ➢ Gli anni venti furono un grande periodo di scontri tra partiti. 1926 legge sulla censura, 1929 patti lateranensi, alleanza con la Germania, leggi razziali del 1928. Il regime fascista sottopone a controllo tutte le forme di espressione: i giornali avevano le veline, ovvero lista di argomenti di cui discutere. ➢ Gli insegnanti alla fine degli anni ‘30 dovettero fare un giuramento al fascismo e nel 25 Gentile promosse un manifesto degli intellettuale fascista, a cui aderirono D’Annunzio (e sappiamo perché), Marinetti (contraddizione insita nel futuro Pirandello. ➢ La posizione più ambigua era quella di pirandello, appunto perché tutta la sua produzione era totalmente contraria al regime; infatti si limitò al silenzio nei confronti del regime. ➢ Anche Ungaretti era in linea al regime. ➢ Montale invece partecipò al manifesto antifascista, nato nel 1896 e morto nel 1981, partecipò a diversi scontri mondiali ed event, come WWI, WWII, guerra fredda e anni di piombo. Autore trasversale, la sua poetica è sempre stata caratterizzata dall’antifascismo. 16 ➢ I grandi nomi che troviamo durante le guerre sono Saba, Ungaretti e Montale. Ungaretti cerca di compiere una sorta di introspezione, mentre montale si pone in continuità con Svevo e Pirandello con il genere romanzo, con la frantumazione dell’io, considerato con il male di vivere, per esempio in Svevo con l’inettitudine di Zeno Cosini. ➢ Da considerare anche due figure di sinistra, che concorrono a formare l’intellettuale organico, ovvero Gramsci e gobetti. Entrambi furono repressi duramente dal fascismo. Gramsci fu imprigionato per venti anni dal fascismo mentre Gobetti si rifugiò a Parigi dove venne torturato dalle SA. ➢ Il manifesto del partito Antifascista venne firmato anche da Benedetto Croce, uno dei poch che non venne perseguitato dai Fascisti. Firmò anche Palazzeschi. Lingu scuol ➧Da un punto di vista linguistico durante il Fascismo, abbiamo una battuta di arresto dell’evoluzione della lingua. Messuolini dà una battuta di arresto alle migrazione da nord a sud e in generale dalle campagne alle città. Certe contaminazioni dialettali non venivano viste di malocchio. ➔ La censura del 1926 fece sì che non si diffondessero opere americane, propaganda di sinistra anche se solo sospetta. Le parole straniere esistenti vennero viste molto male, poiché mussolini era contrario ➜ ostentazione dell’italianità. ➔ Questa propaganda fascista si avvalse dei progressi della tecnologia, esempio il cinema e la radio, che poteva raggiungere anche persone analfabete. ➔ Riforma Gentiliana della scuola, favorimento delle classi agiate nel continuare le scuole superiori, mentre le classi più abbienti venivano spinte verso uno sbocco professionale. Con questa riforma è stata favorita appunto solo una classe sociale.. unico sbocco lavorativo. ➔ Saluto fascista, propaganda fascista introduce anche un grande valore allo sport. ➔ Letteratura di consumo molto più bassa , romanzetti d’amore rosa destinati ad un pubblico femminile, gli Ala. ➔ Si diffonde anche una nuova corrente letteraria da cui Montale si distacca nettamente ovvero l’Ermetismo: molto difficile, linguaggio sintetico, simbolismo oscuro. - uno dei maggiori esponenti è Salvatore Quasimodo Montal ➢ Nasce a Genova nel 1896, inizialmente la sua salute instabile spinge la famiglia a far intraprende degli studi tecnici, ma grazie all'intercessione della sorella inizia ad avere accesso a delle letture europee. Questo autore è un autodidatta, questa lettura copiosa di autori europei è una attività che gli farà intraprendere la carriera di traduttore di opere inglesi. ➢ Fu anche giornalista per il corriere della sera, oltre a momenti di disoccupazione ➢ La sua vita è scandita da diverse tappe, precisamente 4: la nascita a Genova, poi il trasferimento a Monterosso, poi Firenze e infine Milano. È un autore trasversale appunto perché partecipa a diversi avvenimenti storici come WWI, WWII, dopo guerra, anni di piombo, Guerra fredda, fino al 1981, anno in cui morì. ➢ Era anche un pittore ma studiò pure canto lirico quindi scrisse diverse opere critiche musicali. ➢ Partecipa alla prima guerra mondiale come volontario, al congedo conoscerà un autore ovvero Camillo Sbarbaro, il quale lo influenzerà. ➢ Nel 1920 conosce Drusilla Tanzi, Mosca, che diventerà sua moglie nel 1962 e Irma Brandei nel 1930, Clizia, (a cui dedica le occasioni). ➢ Nel 1925 abbiamo la sua prima produzione, Ossi di seppia (altre edizioni nel 1938 e 1942), la seconda nel 1939 “Le occasioni”, la terza “La bufera” nel 1943 e la quarta “Satura” (durante questa quarta edizione scrive anche “Il diario del 71/72”, “Quaderno di quattro anni”). Nel 1975 riceve il premio nobel per la letteratura: temi principali sono il male di vivere e anche la critica di un autore che Montale conosce e non accetta ovvero d’Annunzio, di cui non promuove la fusione dell’uomo con la natura (vitalismo panico), l’atmosfera sensuale delle opere, i suoni aulici e altolocati. Promuove una critica ai poeti laureati come lui, ai poeti che si ritengono “vate” promotori di una ideologia, che guidano le masse secondo la loro visione soggettiva. Montale elimina il valore sociale della poesia e l’unica cosa che si permette di dire indirettamente è il suo non approvare il fascismo. La seconda produzione presenta un incupirsi delle tematiche e i temi principali sono il dolore personale, il dolore storico, le figure femminili che hanno un ruolo salvifico. La terza produzione, pubblicata dopo la guerra, vede come temi la guerra, la delusione del dopoguerra, il concetto di salvezza individuale e non universale. L’ultima produzione ha un acuirsi del sarcasmo e di un atteggiamento sarcastico e cinico del poeta come anche riflessione e rigetto della società che si stava sviluppando nel dopoguerra (fenomeno del new deal di roosevelt→ primo meccanismo di consumismo e società di massa). Il punto di partenza è che la vita è caratterizzata da desolazione e dolore e la vita di ciascuno di noi è caratterizzata dal meccanismo di causa ed effetto che schiaccia l’individuo provocando il male di vivere (cosa che potrebbe essere associata all’inettitudine). Montale fu influenzato da: ➢ Riprende d’Annunzio→ certe trovate poetiche, certe espressioni ➢ riprende Dante→ analogia della donna angelica ➢ Leopardi→ vena pessimistica della storia(filosofia di schopenhauer, oltre a l'esistenzialismo di heidegger e sartre) ➢ Pascoli→ la poetica delle piccole cose e certe forme espressive e stilistiche ➢ Influenzato dal crepuscolarismo (oggetti umili, soprattutto in ossi di seppia) 17
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