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LE CROCIATE, DALLA PRIMA ALL'ULTIMA CROCIATA, Sintesi del corso di Storia Medievale

riassunto sulle crociate dall'inizio all'ulltima crociata in riferimento anche a Innocenzo 3. Riassunto da Federico II fino agli ANGIOINI E ARAGONESI

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 06/05/2020

Ariel.
Ariel. 🇮🇹

4.8

(8)

57 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica LE CROCIATE, DALLA PRIMA ALL'ULTIMA CROCIATA e più Sintesi del corso in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! LE CROCIATE: sono guerre religiose promosse dalla chiesa cattolica. Il pellegrinaggio era un fenomeno antico nella cultura dei cristiani. Ci furonoo 3 importanti mete : Gerusalemme,Costantinopoli e Santiago de Compostela. Il bisogno di tornare alle chiesa delle orgini, era un’idea di tutto il popolo. Ciò che riuscì a coinvolgere questo bisogno di rinnovamento fu, L’idea di CROCIATA. Le crociate sono un fenomeno che si diffonde alla fine del 11 sec e 13 sec, in tutto l’occidente medievale. Nel 1088 Urbano 2 fu eletto papa. Nel 1095 spinge i fedeli a combattere, contro gli infedeli (mulsumani), li invita a seguire la pratica del pellegrinaggio. LA CROCIATA DEI POVERI DI CRISTO (1096) Con l’obiettivo di liberare il Santo Sepolcro, i sacerdoti partirono al seguito di Pietro L’eremita, che nel 1096 intorno a Pietro e Gualtieri senza averi ( un cavaliere povero, ma abile nelle armi), si riunì un gruppo di crociata chiamata, La crociata dei poveri di Cristo, la guida fu costituita da predicatori e cavalieri senza averi; tanto che per sfamarsi saccheggiano le campagne,seminano violenze. Ma LA PRIMA VERA CROCIATA fu bandita da URBANO 2. ( 1096- 1099),che chiede ai capi della feudalità del tempo( i sovrani), di partecipare , infatti l’adesione fu favorevole. I cavalieri normanni decidono di partire verso Costantinopoli. Arrivarono nel 1099 a Gerusalemme, dove la popolazione saraà massacrata e assediata e così il Santo Sepolcro era liberato. PREMESSA PRIMA CROCIATA : Le ragioni del successo della 1 crociata sono tante, Urbano 2 mette a bando le lotte fratricide, i cavalieri lottavano tra di loro. Questi cavalieri erano MILITES, CADETTI senza terre. L’idea di combattere contro gli infedeli, li spostava in terre vergini e quindi potevano creare li il proprio potere. Questi CADETTI vedono nelle crociate una possibilità di arricchimento. Nasce il MILES CHRISTI= il soldato di Cristo, colui che combatte per una giusta causa. SECONDA CROCIATA.(1147-1148) Nonostante la protezione dei monaci cavalieri, il regno di Gerusalemme si trovò in difficoltà, quando i turchi minacciarono le conquiste crociate. Bernardo di Chiaravalle progettò una 2 crociata, che fu bandita nel 1147.- 1148 da Eugenio 3, che coinvolse Luigi 7(re di Francia), e Corrado 2(Germania) e Ruggiero 3 (re di sicilia). Per errori militari e per gelosie e rivalità tra i sovrani, questa crociata fu un fallimento. TERZA CROCIATA.(1190-1192) : Si bandì con fretta in occidente una 3 crociata, guidata da Federico I Barbarossa, il re di Francia Filippo Augusto, Riccardo Cuor Di Leone e Guglielmo 2. Federico B. sconfisse i mulsumani, ma morì prima di arrivare in Terra santa, annegato. Gli altri sovrani non riuscirono a liberare Gerusalemme. Anche la 3 crociata fu un fallimento. INNOCENZO III. Il 200 si apre con il trionfo dei poteri locali, grazie alla politica di Innocenzo III. Con lui si è portato a termine un PENSIERO TEOCRATICO, che è in luce già nel DICTATUS PAPAE di Gregorio 7, che però piuttosto andare contro l’imperatore, voleva rafforzare la chiesa. La tappa seguente porta alla metafora del SOLE e della LUNA: dove il SOLE(papa) e la LUNA(l’imperatore, perché la luna brilla di luce propria), secondo questa metafora,il potere universale spetta al papa. Si parla di TEOCRAZIA PAPALE, una politica volta a rafforzare il papa. Ma Innocenzo 3 non si accontentava di regnare la Chiesa e governare il patriominio di San pietro, quindi approffittò delle contese che c’erano tra i pretendendi alla corona imperale, e si mise come punto di riferimento tra loro. Innocenzo diventa temporaneamente sovrano del regno di Sicilia, perché tutore di Federico ed interviene nelle lotte germaniche. Intervenne poi anche nella successione al titolo dell’imperatore, e riconobbe i diritti di uno dei candidati alla corona,Ottone di Brunswick, appoggiato dal re d’Inghilterra, contro quelli del giovane Federico , appoggiato dal re di Francia, Filippo 2 augusto. Tra i 2 ci fu una famosa battaglia nel 1214, chiamata battaglia delle nazioni (LA BATTAGLIA DI BOUVINES),dove ottone e i suoi alleati subirono una dura sconfitta a Bouvines. non potevano risolvere una questione religiosa, senza nominare i due capi della chiesa. Infatti la pace del 1230 di San Germano, tra federico e il papa, pose fine solo temporaneamente la contesa. La situazione precipitò nel 1237, quando Federico scese inItalia con il suoesercito e sconfisse la Lega Lombarda. Il nuovo papa Innocenzo 4, scomunicò Federico, fu una scomunica definitiva: poiché il regno gli procurò solo nemici, le famiglie dedicono di legarsi al papato e nel 1246 organizzano la CONGIURA DI CAPACCIO, attentando alla vita dell’imperatore. Federico lo segue e coloro che fuggono, vennero etichettati PATRICIDI, vengono accecati e gettati in mare, ma l’imperatore cominciò a sospettare dei suoi stessi collaboratori. Poco dopo perònel 1250, Federico muore in Puglia. Nessuno poi si mostrò successore di Federico,ed iniziò un periodo di anarchia, che è chiamato GRANDE INTERREGNO (1254-73), di 19 anni, durante i quali in Germania, non ci fu un re, ma solo una lotta per il trono. L’idea di Federico era quella di un impero universale, che federasse regni forti, ma ci fu però una disgregazione. Fu eletto solo nel 1273 Rodolfo d’Aburgo, che sembrava avere le doti almeno di riportare la pace. FILIPPO IL BELLO E LA MONARCHIA FRANCESE Con Filippo il bello, l’autorità della monarchia francese raggiunse il suo massimo. Francia e Inghilterra si scontrarono per il possesso dei feudi inglesi nel continente. Ma per nessuno dei due si trattò di una fase facile,perché l’autorità pilitica del re di francia era in crisi, in Fiandra e in Inghilterra doveva fronteggiare le rivolte del Galless, e della Scozia. I due, cercarono la pace, con l’intervento di papa Bonifacio 8. Filippo il Bello si accorse che, per amministrare il grande territorio erano necessarie risorse finanziarie . Decise perciò di far fronte alla mancanza di denaro. Confiscò tutti i beni dei cavalieri templari, con cui era indebitato ma, per non pagare li condannò. Poi liberò i contadini e quindi, si sostituì ai signori come destinatario delle imposte. Si appropriò del decimo del raccolto che i fedeli pagavano alla chiesa, ma questo provocò uno scontro con il papa,ma fu anche l’occasione per convocare una riunione nella quale, si è vista la nascita dei cosidetti, Stati generali. Il re poi per far fronte alle decisioni che occorrevano prendere nei confronti del papa, il re chiamò a Parigi i rappresentanti di tutte le città del regno. Il clero, dopo un momento di incertezza, riconosce al re di Francia, la piena e totale sovranità all’interno dei suoi territori. IL MEZZOGIORNO D’ITALIA DAGLI SVEVI AGLI ANGIOINI(1266) In Sicilia, alla morte di Federico 2(1250), sul trono della Sicilia salì Manfredi, che si mise alla testa dei ghibellini d’Italia, e si scontrò con le città guelfe della Toscana e riportò infatti una prima vittoria a Montaaperti(1260). Il suo successo durò poco, infatti papa Urbano 4,trvoò il suo re di Sicilia ideale, Carlo conte d’Angio. Cosiì Carlo d’Angiò e le sue truppe attaccarono Manfredi, e lo uccisero a Benevento(1266). I ghibellini si affidarono al nipote di Federico 2, Corradino, che nel 1286 fu sconfitto a Tagliacozzo. Carlo D’Angiò divenne re di Sicilia. Egli arriva in italia m.non solo per il rapporto con il papa, ma perché l’italia era al centro del Mar mediterraneo, quindi cerca di raggiungere l’oriente, e altre terre (dalmazia,cipro). Si lancia in una politica ad AMPIORAGGIO. C’è anche una politica matrimoniale(fa sposare il figlio con la figlia del re d’ungheria), una politica militare poiché Carlo, doveva dare 8 mila ance al papa crea la SOVVENZIONE GENERALE = sistema di prelievo delle imposte annuali = finalizza il bisogno di denaro per le campagne militari, per pagare il censo. Alla sovvenzione sono fasciate anche le COLLETTE(introdotte da Federico 2,usate per liberare il re e alcune famiglie imperali), ciò accadde realmente dopo la morte di Carlo. I VESPRI SICILIANI (1282) A palermo nel 1282, scoppia una rivolta generale, che non si riesce a sedare facilmente. Secondo una leggenda, questa rivolta sarebbe scoppiata, perché alcuni soldati francesi vollero perquisire le donne, e nel farlo le misero le mani sotto la gonna. Per questo i palermitani insorsero e scoppiò questa rivolta con il nome di Vespri siciliani o rivolta del Vespro nel 1282.Varie conseguenze: Per alcuni la colpa della rivolta, è l’eccessivo fiscalismo che la popolazione non accettava, per altri la colpa è degli ufficiali francesi ed erano scesi con Carlo per riscuotere le tasse. Inoltre Carlo spostando la capitale a napoli, aveva tolto molto ai palermitani.A spalleggiare la rivolta, ci furono i mercanti catalani, che volevano appropriarsi di un’isola centrale. Nel 1282 comincia uno scontro tra angioini e aragonesi. Carlo d’angio aveva i milites, Pietro d’aragona aveva i mercanti, erano due forze diverse. Carlo d’Angiò muore nel 1285, lasciando il regno in guerra. La rivolta del Vespro infatti continua fino al 1302, con la pace di Caltabellotta, con cui gli Angioini sono costretti a lasciare la Sicilia, con la promessa che sarebbe ritornata a loro alla morte del re aragonese, ma ciò non avvenne, infatti nel 1378 gli angioini cercarono in tutti i modi di riappropriarsene. GLI ARAGONESI Gli Aragonesi ottennero a Bonifacio 8, il consenso all’occupazione e alla conquista della Sardegna, da tempo contesa da pisani e genovesi, perché ricca d’argento. La Sardegna era stata organizzata, in 4 regni, ognuno retto da un giudice o un re. La conquista della Sardegna si attuò,con una strategia che passò attraverso una guerra, condotta contro Pisa e i suoi alleati, e si chiuse nel 1410-20 con la cadura dell’Arborea, che determinò un’indebolimento dell’isola, dal punto di visya demografico, agricolo ecc. BONIFACIO 8. Fu eletto papa Celestino 5, nel 1294, da questa elezione si aspirava al rinnovamento della chiesa. I rinnovatori si aspettavano che attuasse grandi cose, ma Celestino 5, consapevole di non poter sfuggire alle pressioni, dell’apparato politico e dei cardinali,tornò ad essere solo un eremita dedito alla vita contemplativa. Gli successe Benedetto Caetani che salì al soglio pontificio con il nome di Bonifacio 8. Si aprì uno scontro tra Bonifacio 8 e Filippo il Bello, il quale chiese al clero francese di non pagare le imposte ma il papa si oppose. L’accordo al quale giunsero, fu nel 1298, e fu che Filippo accettò le sue richieste, come il risultato di un accordo con la persona che era Bonifacio, ma non come papa. All’inizio del 300 a Roma si sviluppò,una credenza secondo la quale chi si fosse recato a pregare sulla tomba di San Pietro, si sarebbe procurato la cancellazione dei peccati. Bonifacio dunque,vedendo il continuo afflusso dei pellegrini, la confermò
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