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Riassunto de "Le crociate dopo le crociate", Sintesi del corso di Storia Moderna

Riassunto dettagliato del manuale "Le crociate dopo le crociate" di Marco Pellegrini

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 27/06/2019

Giulsama96
Giulsama96 🇮🇹

3.8

(5)

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto de "Le crociate dopo le crociate" e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 1 LE CROCIATE DOPO LE CROCIATE AVVENIMENTI CHE PORTANO ALLA BATTAGLIA DEL KOSOVO TRA OTTOMANI E COALIZIONE ANTITURCA • I vincitori delle crociate del XI e XII secolo furono i sultani del Cairo che presero il possesso di Gerusalemme e della Palestina. − 1250 sale al potere al Cairo la casta dei Mamelucchi, con un colpo di stato che mette fine alla dinastia fondata da Saladino. − XIV secolo tribù turche di nuova immigrazione dilagano nell’Anatolia. − 1290-1300 dall’agglomerato di emirati turchi si inizia a distinguere quello fondato in Bitinia dal bey Othman. Gli antenati di Othman vengono cacciati dall’Asia centrale dai Mongoli di Gengis Khan  migrazione ad Occidente  nascita di un principato di periferia  la qualifica di Ottomani deriva da “seguaci di Othman” ( =\ Turchi) − Il programma di Othman si basa sulla JIHAD cioè la guerra santa che poteva essere combattuta contro gli infedeli ma anche contro i musulmani rei di deviazione • 1302 morte di Othman (fondatore della dinastia ottomana) • 1324 potere a Orhan ambizioni universalistiche • 1331 Stepan Dusan si fa incoronare zar dei Serbi e dei Greci: LA SERBIA è L’UNICO OSTACOLO ALL’AVANZATA OTTOMANA • 1354 conquista turca di Gallipoli + Turchi alleati dell’impero bizantino e favoriti da Genova si insediano in Tracia • 1355 morte dello zar serbo Stepan Dusan: declino della Serbia causato anche dalla contesa contro i Bulgari che non viene risolta nemmeno da un nemico comune. • 1362 avvento al potere di Murad I (primo sultano ottomano) − Convenzione con Genova che per sfavorire Venezia alleata con Costantinopoli mette a disposizione degli Ottomani la sua FLOTTA NAVALE − Attraversamento dello stretto dei Dardanelli − Presenza degli Ottomani in Romània (da loro trasformato in Rumelia) territorio balcanico e danubiano appartenuto ai Bizantini. • 1369 caduta di Adrianopoli (Edirne) che diventa residenza del sultano. − Da Edirne il sultano Murad I condusse le operazioni di risalita verso nord − Obiettivo: frantumare lo sbarramento dell’impero serbo che aveva a capo Lazzaro (successore di Stepan Dusan) • 1371-1385 sconfitte di Serbi, Bulgari + devastazione dell’Albania: gran parte della Bulgaria e della Macedonia nelle mani del sultano. • 1387 unica grande vittoria serba sugli Ottomani • Formazione della coalizione antiturca: Bosnia + Serbia + Ungheria + Bulgaria CAP. 1 2 • 1389 prima battaglia del Kosovo: sconfitta della coalizione ungaro-serbo-bulgara − Alla vigilia della battaglia un sicario serbo assassinò Murad I − Il figlio di Murad I, Bayezid I, gli subentra e riporta la vittoria − Il principe Lazzaro di Serbia viene giustiziato  Il governo di Bayezid I − PIANO RELIGIOSO: a Cristiani ed Ebrei viene lasciata la libertà di culto dietro il pagamento di una tassa supplementare e l’interdizione dalle cariche pubbliche + immigrazione turca che determinava una maggioranza religiosa musulmana. − PIANO MILITARE: LA RIFORMA DELL’ESERCITO  creazione di un nuovo reparto, I GIANNIZZERI, giovanissimi schiavi consegnati dalle popolazioni cristiane assoggettate come contributo  ogni cinque anni le famiglie erano obbligate a consegnare al sultano un quinto dei loro figli maschi che sarebbero stati allevati in caserme come musulmani di stretta osservanza (solo i più dotati intellettualmente avrebbero potuto aspirare a cariche più alte, provinciali o di gran vizir)  questo sistema di reclutamento viene applicato anche alla cavalleria dove un’élite di uomini viene dunque deputata ad essere guardia del sultano • Fine della Bulgaria e della Serbia + ingiuria di Bayezid I che strappa la Valacchia alla soggezione ungherese (  REPLICA DI SIGISMONDO RE DI UNGHERIA) DA QUESTO MOMENTO INIZIA UNA SERIE DI AVVENIMENTI CHE PORTERANNO A NICOPOLI (!) • SIGISMONDO SOLLECITA L’INTERVENTO DELL’OCCIDENTE SOTTOFORMA DI CROCIATA • CHI OLTRE A SIGISMONDO SOLLECITA L’INTERVENTO CONTRO GLI OTTOMANI? IL SULTANO DEL CAIRO CHE PROPONE UN’ALLEANZA A CARLO VI DI FRANCIA (il sultano promise a Carlo un regno molto più grande di quello di Francia che sarebbe stato rappresentato da quella parte di possedimenti ottomani a loro sottratti)  a fungere da ponte per questi contatti è la REPUBBLICA DI GENOVA la quale vuole difendere il proprio teatro commerciale che si sta contraendo a causa di rivali come Venezia, Barcellona, Pisa, Firenze. Carlo VI non risponderà a questo appello perché trattenuto dalle traversie legate alla GUERRA DEI CENT’ANNI.  1389 SI FA AVANTI IL DUCA LUIGI II DI BORBONE.  1390 CROCIATA DI BARBERIA: spedizione franco-genovese che tenta un assalto a Tunisi: FALLIMENTO [DALL’ALTRA PARTE … 1388 I VENEZIANI per coprirsi le spalle da Genova e dall’Ungheria stipulano un trattato commerciale con gli ottomani, ricevendo da questi approvvigionamenti di grano in cambio dell’appoggio in spedizioni crociate (ciò significa che Venezia aiuta la rinascita dell’impero ottomano)]  RUOLO CENTRALE DEI DUCHI DI BORGOGNA CHE TRA IL XIV E IL XVI SECOLO SONO I PIÙ FERVIDI SOSTENITORI DELL’IDEALE CROCIATO: perché? Una volta compreso che non pUò occupare i vertici del regno di Francia, la casa di Borgogna decide di mettersi a capo di questo movimento internazionale sul modello della prima crociata. 5 • Bayezid I intima ai beylicati turcomanni di riconoscere la sovranità ottomana, questi però mantengono il legame di dipendenza dall’impero mongolo di Tamerlano • Le campagne in Anatolia determinano la condizione a singhiozzo dell’assedio a Costantinopoli ma non la cessazione Bayezid mette a punto una tattica: LA SORVEGLIANZA SUI TRANSITI NAVALI, questo significa che la popolazione assediata non riesce più a ricevere approvvigionamenti. • 1397 il re di Francia manda a soccorso di Costantinopoli un drappello di uomini e questo contribuì a liberare la città dall’assedio + l’avvicinamento della battaglia tra Bayezid I e Tamerlano. • All’imperatore bizantino Manuele II Paleologo si offre dunque la possibilità di riguadagnare terreno ma ha bisogno di rinforzi  l’imperatore cerca aiuti in due direzioni: occidente e impero mongolo  a Occidente non ottiene aiuti né dal re di Francia, né da quello di Inghilterra, né dalla corona aragonese. • 1402 ANKARA: L’ESERCITO MONGOLICO SCONFIGGE BAYEZID I • 1403 Bayezid I muore, suicida o per mano di Tamerlano. • L’impero ottomano viene diviso tra i figli di Bayezid • 1405 morte di Tamerlano ed eclissi dell’impero mongolico • 1413 il sultano Maometto I, dopo una lunga serie di lotte fratricide, ottiene il comando dell’intero impero ottomano e proprio da Edirne (base solida dell’impero) riesce a tenere sotto controllo la parte asiatica = RINASCITA PIUTTOSTO CELERE DELL’IMPERO OTTOMANO. • ITALIA QUATTROCENTESCA: LOTTE CONTINUE − 1402 muore Gian Galeazzo Visconti e questo permette a Venezia di espandere i suoi domini nella pianura padana ( + strappa il Friuli alla soggezione dell’impero tedesco) − Guerra a sfondo mercantile tra Genova e Venezia per questioni aperte nel Levante. − La compagine ottomana appare più vulnerabile che mai  in Occidente è totalmente sottovalutata e prevalgono altri problemi, come appunto la rivalità tra Genova e Venezia  l’unico a non sottovalutarla è Sigismondo che conoscendo l’invincibilità dei Turchi sul campo si affretta a tessere una rete di alleanze politiche (confederazione austro-ungaro-balcanica) per prevenire simili esperienze − Venezia riconquista la fascia adriatico-orientale che le era stata strappata dall’Ungheria, inasprendo così la rivalità. − Tra il 1410 e il 1420 si combattono due guerre tra Sigismondo e Venezia che hanno come oggetto il Friuli e la Dalmazia, entrambe sono vinte da Venezia. − Guerra turco-veneziana per il controllo della Grecia, nella quale Venezia dimostrò la sua superiorità quanto a forza navale  1419 raggiungimento di un accordo tra le due parti attraverso un regime di codominio marittimo • La chiesa di Roma non si vuole arrendere di fronte all’avanzata turca • Si diffonde l’idea che i trionfi della Mezzaluna sono un monito che il cielo sta lanciando contro una cristianità corrotta  E’ NECESSARIA UNA RIFORMA DELLA CHIESA • XV secolo : CROCIATE VIRTUALI CAP. 2 6 Tutti i papi che si susseguirono si impegnarono a proclamare crociate che nella maggior parte dei casi non conobbero attuazione  PERCHE’? Perché in questo modo volevano dimostrare la sovranità della Chiesa sulle autorità imperiali • 1417 FINE DEL GRANDE SCISMA D’OCCIDENTE Il concilio di Costanza elegge papa Martino V Colonna, a partire da questo momento la chiesta torna ad essere retta da un solo pontefice. Non venne però subito accettato dalla cittadinanza romana che inizialmente non gli permise di installarsi nell’Urbe e lo accolse solo nel 1420. − La volontà di Martino V è quella di indire una crociata contro i Turchi ed esprime apprensione per il destino di Costantinopoli, auspicando l’aiuto delle forze europee. Non è possibile indire una crociata:  è necessario prima occuparsi della REPRESSIONE DELL’ERESIA HUSSITA che stava fomentando rivolte a Praga  1420 la crociata viene dunque promulgata contro gli eretici cechi e viene affidata ai crociati tedeschi  esito infausto della crociata nella quale i crociati germanici vengono amaramente sconfitti (le truppe hussite erano armate dei più moderni armamenti)  altre cinque spedizioni guidate da Sigismondo di Lussemburgo (re dei Romani dal 1411) vengono proclamate contro gli eretici hussiti, ma tutte con esito negativo.  nuova strategia: proseguire mediante negoziati + campagna di predicazione affidata ai francescani  dopo l’eresia hussita nel 1424 subentra la guerra contro Fortebraccio, condottiero perugino che aveva approfittato della fase finale dello scisma per impossessarsi di un dominio territoriale nell’Italia centrale a spese della chiesa: verrà sconfitto nella battaglia dell’Aquila e morirà poco dopo. PAPATO VS FRONTE CONCILIARISTA IL FRONTE CONCILIARISTA PREVEDE DI RIDIMENSIONARE IL POTERE DEL PAPATO, RENDENDOLO DIPENDE DAL CONCILIO QUALE ORGANO RAPPRESENTANTE DELLA COMUNITÀ CRISTIANA vsIL PAPATO A SUA VOLTA SI RICONOSCE COME UNICO PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA CRISTIANITÀ. [il Concilio di Costanza in una norma stabilisce che ad intervalli regolari debba essere convocata un’assemblea riformatrice) • Divergenze tra Martino V e Sigismondo di Lussemburgo: il primo vuole una sintonia tra papato e impero per la ricostruzione della respublica cristiana e percepisce la RENOVATIO ECCLESIASTICA non come innovazione ma restaurazione di un passato glorioso (crociate) =/ Sigismondo, re dei romani (in linea con il pensiero del concilio di Costanza) vorrebbe una REFORMATIO CORRETTIVA DEGLI ABUSI ECCLESIASTICI  Martino offre a Sigismondo la crociata come esca per distaccarlo dal fronte conciliarista ma i due hanno logiche totalmente diverse, tanto che durante il suo pontificato Sigismondo si rifiuterà di scendere a Roma per farsi incoronare imperatore, evento che avverrà solo sotto il pontificato del successore di Martino V, Eugenio IV, il quale convincerà Sigismondo ponendosi come intermediario tra lui e Venezia e promuovendo la pace tra le due. • 1431 morte di Martino V, elezione di Eugenio IV • L’assemblea riformatrice viene convocata a Basilea, dove si esclude categoricamente l’idea di una crociata contro i turchi, contrariamente alla volontà di Eugenio IV. • L’imperatore bizantino Giovanni VIII si schiera con il papa, distaccandosi dal fronte conciliarista 7 • Dopo aver acquisito il favore del mondo greco e conscio di una nuova forza decisionale, il papa Eugenio IV compie un gesto d’imperio: impone ai basilesi di trasferirsi in Italia, a Ferrara, di modo che il pontefice in persona avrebbe presieduto all’assemblea. • Spaccatura del Concilio di Basilea: una parte riconosce valida l’ingiunzione papale, l’altra rimane sul posto inasprendo la rivalità. IL CONCILIO DI FERRARA-FIRENZE • Il concilio si sposta da Ferrara a Firenze su consiglio di Cosimo de Medici, con la promessa di un aiuto nelle spese di soggiorno (le casse papali vantano legami finanziari con il Banco Medici) • Tra Oriente (  Giovanni VIII) e Occidente (papa Eugenio IV) l’unione religiosa non risulta facile a causa delle innumerevoli divergenze: − dogma della trinità, la chiesa cattolica predica la processione dello Spirito Santo dal Padre al Figlio, quella ortodossa comprende solo il Padre (clausola filioque) − la dottrina ortodossa non contempla l’esistenza del Purgatorio. − la dottrina ortodossa non contempla il rilascio di indulgenze − gerarchia ecclesiastica, in occidente il primato del vescovo gli Roma gli concede supremazia assoluta, in oriente è un puro titolo onorifico • La posizione unionista dunque non è spontanea, ma cosa la incentiva? L’imperatore bizantino Giovanni VIII è angustiato dal poco denaro a sua disposizione perciò spera che la discussione possa risolversi nel più breve tempo possibile (in vista della crociata post-unione spera in maggiori guadagni) perciò convince i suoi ad accettare numerosi compromessi. • 5 luglio 1439 ricongiungimento tra Oriente e Occidente • A Costantinopoli scoppiano sommosse fomentate dai membri del basso clero: la popolazione non è in sintonia con i criteri decisionali dell’imperatore + gli abitanti di Costantinopoli ricevono notizie dai territori ex bizantini passati sotto il dominio ottomano, i quali dipingono un quadro tutto sommato accettabile. • Nell’autunno 1439 il Concilio di Basilea condanna Eugenio IV ed elegge l’antipapa Felice V LA CROCIATA CONTRO I TURCHI • Vuoto di adesioni alla crociata: Papa Eugenio IV vuole il favore di Venezia  la chiesa romana concede alla Serenissima di impadronirsi di Ravenna (dopo l’estinzione della signoria dei Polenta) = Venezia arriva ad avere uno stato di terra che compete con la Milano viscontea per l’egemonia della pianura Padana. •  Filippo Maria Visconti intensifica i rapporti amichevoli con il Sultano • La situazione della Balcania (pre-crociata) dopo la morte di Sigismondo − La Bosnia cade nell’orbita dell’impero ottomano. − La Serbia cade nell’orbita dell’impero ottomano dopo la seconda battaglia del Kosovo tentata dal successore di Sigismondo, Alberto II d’Asburgo, che si concluse con la vittoria di Murad II. − Morte di Alberto II d’Asburgo: faide tra gli avversari Trono di Ungheria  contesa tra il re polacco Ladislao III Jagellone e il figlio di Alberto II d’Asburgo, Ladislao Postumo = Ladislao Postumo ottiene la corona di Boemia e di Ungheria − Le speranze dall’Ungheria provengono da Giovanni Hunyadi: valoroso combattente che apprende diverse tattiche da diversi paesi in cui milita (es. militando al soldo dei Visconti 10 • Venezia subito dopo la battaglia di Varna si affretta a porgere offerte di pace, che vengono accolte. • Murad II lascia il potere al figlio Maometto II ma anche in questo caso si tratta di un abbandono solo temporaneo: lo scoppio di una rivolta di giannizzeri costringe Murad II a tornare in servizio. Una volta rientrato Murad prepara due offensive: una contro il Peloponneso e una contro l’Ungheria. − IL PELOPONNESO è costretto a diventare vassallo dell’impero turco − L’UNGHERIA, al tempo è governata da Hunyadi, come reggente del fanciullo Ladislao Postumo, che sapendo di essere bersaglio dei turchi si dirige con i suoi soldati verso la Piana del Kosovo Polje dove avrebbero aspettato gli uomini promessi da Scanderbeg(comandante di Albania) in aiuto. L’armata turca però si muove più velocemente e prima che possa arrivare il contingente albanese parte l’offensiva. Inizialmente però gli ungari guidati da Hunyadi sanno rispondere e pensano di poter vincere, tanto che si spingono a pensare di catturare Murad II in persona. Il tentativo non riesce e il giorno dopo, stremati e privi di forze, vengono abbattuti (notare che sono anche numericamente inferiori). 1448 la terza battaglia del kosovo polje è nuovamente un disastro. 1452 Ladislao Postumo si sbarazza di Hunyadi come reggente, lasciandogli solo il potere dell’esercito con il titolo di “capitano generale del regno d’Ungheria” • Subito dopo la battaglia del Kosovo, nel 1449, Murad II si scaglia contro l’Albania e conduce sotto le mura di Croia 70 mila uomini. TATTICA VINCENTE DI SCANDERBEG: all’interno di Croia lascia 1/3 dei suoi uomini (4000) mentre i restanti (8000) si posizionano nei dintorni, nascosti, ad effettuare sortite a sorpresa  i turchi non riescono ad attaccare senza essere disturbati. Murad II decide di togliere l’assedio e di proporre la resa di Croia ma Scanderbeg boccia questa proposta. • Scanderbeg decide di legarsi piuttosto al re di Napoli, Alfonso d’Aragona, siglando un trattato in cui si pone sotto la sua protezione ed in cambio ottiene una leadership nei territori albanesi attraverso la nomina di “luogotenente” di re Alfonso che lo colloca al di sopra degli altri capiclan. La coalizione napoletano-albanese però ha breve durata perché al momento dello scontro con gli ottomani le truppe di Alfonso d’Aragona si dimostrano nettamente inferiori subendo sconfitte. • LA FIGURA DI PAPA NICCOLO V Eugenio IV muore dopo il disastro di Varna, nel 1447, e come suo successore viene eletto Tommaso Parentuncelli che prende il nome di Niccolò V e ricopre questa carica fino alla sua morte, nel 1455  è dunque lui il Papa durante la caduta di Costantinopoli (1453). Nella prima parte del suo pontificato privilegia l’impiego di mezzi di dissuasioni per mantenere un clima di pace (tanto che il biografo Vespasiano parlerà di lui come di un “dono della divina misericordia per consentire la pace”) mentre nella seconda parte del suo pontificato si fa banditore di un’offensiva contro gli ottomani. • LA FIGURA DI ALFONSO D’ARAGONA DETTO “IL MAGNANIMO” CAP. 3 11 1443 Alfonso d’Aragona prende il possesso del regno di Napoli (attraverso l’accordo con Eugenio IV sulla crocita, che egli non rispetta) aggiungendolo a quello della Catalogna, Valenza, Baleari, Sardegna, Sicilia e Malta. Nemico dichiarato di Genova, tanto che arriverà a definire i genovesi “i turchi d’Italia” (per i loro buoni rapporti con i turchi finalizzati al mantenimento del modus vivendi) e (anche se in toni minori) anche di Venezia. L’appellativo “Magnanimo” deriva da una politica di immagine che Alfonso si procura ingaggiando umanisti con il compito di scrivere opere che nobilitassero le sue gesta. • GENOVA: principato con funzionamento monarchico signorile che a metà 400 vede al potere la famiglia Fregoso la quale istituisce un collegamento tra il progetto di crociata del papato e il rilancio della presenza genovese tra il Tirreno e il Levante. . • AMBIZIONI FRANCESI OSTACOLATE DA ROMA La Francia avvicinandosi alla vittoria della guerra dei cento anni (NB. Si concluderà nel 1453 con l’esercito inglese costretto ad abbandonare la Normandia e la Guienna) ritrova l’antico prestigio e cerca di tornare alla massima potenza. Il programma è: − Togliere il regno di Napoli ad Alfonso e ridarlo agli Angiò − Assicurarsi in controllo dello scalo italiano (con l’aiuto di Genova) − Procedere alla spedizione crociata  PERCHÉ? Perché se il re di Francia fosse riuscito a spodestare il sultano ottomano sarebbe potuto diventare imperatore cristiano d’Oriente sopperendo all’inferiorità della natio gallica rispetto alla natio germanica che da secoli deteneva il titolo imperiale d’Occidente. Questa ambizione viene ostacolata da Roma, la cui volontà era una Francia rispettata in Europa ma distante dall’Italia (che invece la Francia avrebbe voluto ridurre nella propria orbita) • MILANO: Filippo Maria Visconti muore senza eredi nel 1447 e con il benestare di Niccolò V il potere passa agli Sforza. NB. FRANCESCO SFORZA, DUCA DI MILANO è VICINO A CARLO VII, RE DI FRANCIA =/ FILIPPO IL BUONO, DUCA DI BORGOGNA è VICINO AD ALFONSO IL MAGNANIMO • I borgognoni chiedono a Papa Niccolò V di indire una crociata: perché? Per far concludere con la pace la guerra dei cento anni che altrimenti sta portando alla vittoria della Francia. Alfonso garantisce la sua presenza a patto che vi fosse anche il re di Francia, il quale però nonostante le richieste di Niccolò V rifiuta, a favore della guerra dei 100 anni. • LA FIGURA DI PICCOLOMINI (PIO IX): egli fu un umanista che iniziò la sua carriera nel concilio di Basilea divenendo poi segretario dell’antipapa Felice V e infine segretario nella cancelleria imperiale di Federico III d’Asburgo. La catastrofe di Varna gli fece capire che vi era la necessità di una reformatio (attuabile con il riconoscimento di un’unica fonte suprema di autorità) nella cristianità lacerata dalle divisioni così prese forma in lui la conversione. Quindi nel 1445 giunse a Roma e chiese perdono al Papa per i trascorsi conciliaristi, dopo di che prese gli ordini e divenne prima vescovo di Trieste e poi di Siena, sua città natale. 12 Il suo obiettivo era il rilancio della respublica cristiana attraverso una cooperazione tra papa e imperatore. 1452: Piccolomini per sancire l’unione papato-impero convince Federico III a scendere a Roma per farsi incoronare (lo persuade nominando la crescente autorità del re di Francia). Federico III scende a Roma con l’intento di riproporre la questione della reformatio ecclesiae e la convocazione del terzo concilio (1. Costanza/ 2. Basilea) ma la curia romana, con l’aiuto di Piccolomini, devia tutta l’attenzione sull’argomento della crociata anche se non riescono a storcere a Federico III la minima promessa di compartecipazione • Morte di Giovanni VIII Paleologo  Costantino XI ultimo imperatore romano d’oriente. • 1451: muore Murad II e gli succede Maometto II. Maometto II utilizza il metodo della “strage preventiva” riconoscendolo formalmente e facendolo diventare legge, uccide dunque il fratellastro ancora bambino e tutti i parenti più stretti che avrebbero potuto rivendicare il suo potere. LE CAUSE CHE PORTANO ALLA CADUTA DI COSTANTINOPOLI • OCCIDENTE DIVISO: − Estate 1453 scontro tra genovesi e catalani per la cattura da parte catalana di una grossa nave da trasporto genovese  LA CONTESA TRA CATALANI E GENOVESI PER IL CONTROLLO DEL MAR TIRRENO è UNA DELLE CAUSE D’IMPOSSIBILITÀ DI ALLESTIMENTO DI UNA SPEDIZIONE A SOCCORSO DELL’ORIENTE BIZANTINO. − Venezia non riesce ad accordarsi con Genova e Napoli per passare all’azione, restano nemiche. − Genova per mantenere la città di Pera (di fronte a Costantinopoli) non vuole intervenire contro i turchi. − Mancata partecipazione di Francia ed Inghilterra, ancora impegnate nella guerra dei 100 anni che si concluderà proprio nel 1453 (la Francia più che accordarsi con l’Europa vede di buon occhio una crociata gallica) − Mancata partecipazione di Federico III d’Asburgo • SOTTOVALUTAZIONE DI MAOMETTO II: in Occidente preferiscono cullarsi nell’illusione che il pericolo per Costantinopoli sia più che mai remoto. • Maometto costruisce una SECONDA FORTEZZA SUL BOSFORO, DENOMINTA “TAGLIAGOLA”, costringendo cosi Costantinopoli alla dipendenza dai turchi per ricevere approvvigionamenti. • DISINTERESSE DI ALFONSO D’ARAGONA Niccolò V richiama Alfonso d’Aragona al suo dovere di intervenire nella crociata + Costantino XI chiede aiuti.  Papa Niccolò V sovvenziona 200 mila fiorini ad Alfonso per far partire le navi, facendogli pervenire un largo anticipo  Alfonso li usa per: − Ridurre Cipro sotto la sua orbita − VS Firenze per le coste della Toscana meridionale + tentativo di sabotare il pontefice  il Papa dunque riesce a far arrivare solo un piccolo aiuto che si compone di 200 arcieri pagati da Roma e 5 galee veneziane • DISINTERESSE DI GENOVA 15 − I confini non sarebbero stati alterati da guerre di conquista che sarebbero state vietate − Il potere delle dinastie sarebbe stato garantito da un vincolo di solidarietà reciproca − La chiesa romana avrebbe tutelato lo spazio italico dall’invadenza di potenze oltremontane (prima su tutte la Francia  cosi la Lega italica ostacola la crociata gallicana) − Alfonso però proibisce l’ingresso di Genova e gli aiuti a quest’ultima in un futuro scontro e le altre potenze (Venezia, Savoia e Firenze) accettano, Milano atteggiandosi a protettrice di Genova si interpone e convince Alfonso a siglare quantomeno una tregua delle ostilità L’obiettivo era  AUTOCONSERVAZIONE + PRECONDIZIONE PER LA CROCIATA • DUE APPUNTAMENTI FONDAMENTALI: 1. CONGRESSO DI ROMA  Niccolò V raduna tutti i rappresentanti degli stati italiani 2. DIETA DI RATISBONA  Federico III unisce il mondo germanico contro il turco PIANO: − potenze italiane  spedizione navale verso lo stretto dei Dardanelli − Europa continentale guidata dall’imperatore  spedizione via terra (Balcani  Danubio  Costantinopoli) FINANZIAMENTI: − Vendita di indulgenze − Decima sui beni del clero(con carattere coattivo) • Niccolò V rende nota l’imminente proclamazione di una crociata ma le adesione (sia italiane, sia europee) sono deludenti: l’invito viene accolto da Filippo il Buono, duca di Borgogna, che pronuncia il giuramento di partenza sopra un fagiano ma riesce a tirarsi indietro speculando sull’assenteismo di altri principi di rango pari al suo. • Marzo 1455 muore Niccolò V  successore Callisto III Borgia • Callisto III promulga la bolla di crociata nel 1455 e la spedizione è fissata per l’anno seguente ma nessuno ritiene praticabile questa mossa al di fuori del pontefice ottomano che ostinatamente prepara la sua flotta e ottiene alcune galee da Alfonso d’Aragona. La spedizione risulta così un fallimento. LA BATTAGLIA DI BELGRADO • Una nuova ondata di aggressioni turche parte dalla Balcania nel 1454: l’idea di Maometto II è quella di cancellare la Serbia indipendente, sopprimendo la sua funzione di stato cuscinetto, per poi procedere allo scontro diretto con l’Ungheria, quindi muove la sua armata ad occupare il territorio serbo. • Il re Ladislao Postumo delega ad Hunyadi il comando in sua vece e nella dieta ungherese la nobiltà si sottrae ad ogni responsabilità stabilendo che la strategia sarebbe stata di tipo difensivo: i difensori di Belgrado avrebbero dovuto resistere ad oltranza. • CHIAMATA ALLA GUERRA SANTA: − 8000 volontari di umili origini, popolani e contadini, si armarono per difendere Belgrado  PERCHÈ HA COSI SUCCESSO? Perché la sede apostolica promette l’indulgenze plenaria a chiunque si sia arruolato o abbia contribuito al finanziamento della spedizione. 16 − + la spedizione è promossa e coordinata dai francescani, tra cui una delle loro colonne portanti Giovanni da Capestrano, trascinatore di folle (caratterizzato da incontenibile ardore, spesso invita le gerarchie ecclesiastiche a condannare alla dannazione infernale i renitenti all’appello) PARTECIPANTI: HUNYADI + GIOVANNI DA CAPESTRANO + CROCIATI DI UMILI ORIGINI. • LA BATTAGLIA: − Gli ottomani guidano una manovra a tenaglia, condotta dal alto di terra e da quello di fiume = avvio positivo − La peste (importata dalle truppe asiatiche) si diffonde nel campo ottomano (!) − Hunyadi con i suoi uomini riesce a sconfiggere le truppe ottomane che presidiavano il ponte galleggiante, impedendo agli assediati di ricevere rifornimenti e vi penetra portando rinforzi. − SCONTRO FINALE: Hunyadi ordina di gettare nel fossato ogni genere di materiale infiammabile e poi di appiccare il fuoco, gli assalitori finiscono arsi o ustionati e devono ripiegare. + Giovanni da Capestrano con una tonante arringa smuove i suoi soldati che si mettono in marcia verso l’accampamento nemico e riescono ad aprirsi un varco grazie alla paura dei turchi che si danno alla fuga. + Hunyadi e i suoi soldati raggiungono Capestrano  FINE DELL’ASSEDIO E SALVEZZA DI BELGRADO CON CON CONSEGUENTE SALVEZZA DEL REGNO DI UNGHERIA. • Hunyadi muore poco dopo, probabilmente a causa della peste  successore : Corvino, suo figlio, eletto dal partito indipendentista ungherese come nuovo re. • Podebrady, governatore della Boemia, dà in sposa la propria figlia a Corvino e si fa eleggere re di Boemia  egli unendosi al fronte antiottomano avrebbe ottenuto dalla chiesa latina la conferma del trono, ma la sua formazione hussita gli impedisce di accettare e anzi diventa fermo oppositore della crociata. • 1459 Maometto II conquista tutta la Serbia tranne Belgrado • 1463 Maometto II conquista la Bosnia
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