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Le Crociate e la Reconquista, Sintesi del corso di Storia Medievale

Fra il XI secolo e il XII secolo Normanni e Spagnoli, come del resto i regni Cristiani e l'Impero Bizzantino, conobbero un florido momento di crescita che si tradusse in espansioni ai danni dei regni Islamici

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

In vendita dal 07/09/2023

Luca_Volpi01
Luca_Volpi01 🇮🇹

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168 documenti

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Scarica Le Crociate e la Reconquista e più Sintesi del corso in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! LE CROCIATE E LA RECONQUISTA Normanni e l’Italia Meridionale I territori del meridione d'Italia, agli inizi del XI secolo, erano molto variegati. Di cultura Latina, erano sudditi dell'impero Bizantno, mentre il commercio era strettamente legato agli Arabi che a quel tempo possedevano la Sicilia. Nonostante ciò rimasero abbastanza indipendenti, tanto da compiere le proprie azioni militari. Non potendo disporre però di propri eserciti, e lungi dal chiedere supporto all’impero, si avvalevano di eserciti mercenari. Inizialmente erano pochi i Normanni che combattevano a loro servizio, ma con il tempo crebbero di diverse migliaia con le loro famiglie. Gli Altavilla, nobili della bassa Normandia, guidati da Roberto, detto il Guiscardo, iniziarono a compiere conquiste senza essere assoldati da qualche sovrano del meridione che, al contrario, vedevano le proprie terre assoggettate al conquistatore. Il Papa inizialmente temeva una possibile avanzata sino a Roma di questi cavalieri, tanto da muovere guerra contro di loro, ma a seguito della rottura con l’ortodosso impero d’oriente, e con l’elezione di Papa Niccolò II, nemico dell’impero germanico d’occidente, i Normanni divennero possibili alleati di Roma. Così il Guiscardo, con il beneplacito del Papa, assoggettò l’Italia meridionale. Due anni dopo, una guerra civile in Sicilia, permise al normanno Ruggero di conquistare Palermo e di occupare buona parte della Sicilia. Questa volta però il Papa Alessandro II pronunciò che questa missione fosse voluta da Dio e che perciò Roma l’avrebbe appoggiata. Nello stesso periodo Il Guiscardo era impegnato con la conquista di Bari e la totale cacciata dell’Impero Bizzantino dell'Italia Meridionale. La Reconquista La Penisola Iberica presentava nel X secolo una realtà frammentata, sia nella sua porzione islamica, che in quella cristiana. Nel caso della prima, la sfrontatezza degli emiri, che tassavano pesantemente la popolazione, la portò a dividersi in tanti piccoli emirati. Meglio andò alla seconda. Ferdinando I unì Leon e Castiglia in un unico regno. Con questa nuova potenza il successore, Alfonso VI, attaccò Toledo conquistandola, sottraendo così agli islamici l'importantissima capitale Visigota. Inoltre, nonostante l’intervento degli Almoravidi, chiamati in soccorso dagli emiri iberici, i cristiani riuscirono a conquistare Lisbona, creando la Contea di Portogallo. La serie di guerre che seguirono furono compiute sotto il nome di Reconquista, il cui valore era eguale ad una crociata. Turchie e Impero Bizzantino Agli inizi del XI secolo si affermò la tribù turca dei Selgiuchidi, i quali erano particolarmente inclini alla guerra. Questa inclinazione li portò a conquistare la Persia, fino a che non entrarono a Baghdad. Da qui si diressero poi contro gli sciiti fatimidi e i cristiani d’oriente, conquistando tutta l’Anatolia. La penisola rimase sguarnita a seguito dello smantellamento dei Temi Bizantini, che furono sostituiti da Mercenari professionisti. Nessuno di efficiente salì al trono prima del 1081, quando Alessio Comneno, un comandante militare, riuscì a sottoscrivere una tregua con i Turchi. Inoltre la corona imperiale per un secolo fu ereditata dai membri di questa famiglia. Le Crociate Nel 1092 il Sultano selgiuchide morì e i territori piombarono nella guerra civile. Il comandante bizzantino Alessio decise di approfittarne, mandò così una delegazione al Papa per chiedergli aiuti militari. Papa Urbano II però intravide un’occasione ghiotta per dimostrare all’oriente quanto fosse potente il papato, così decise di intraprendere la campagna autonomamente senza l’aiuto di costantinopoli. I diversi Signori di Italia risposero alla chiamata papale per liberare Gerusalemme dagli infedeli. Era di fatto ritenuto più conveniente fare la guerra contro i Turchi che fra di loro. La prima marcia militare fu quella dei “pezzenti”, ovvero una serie di signori che, partiti prematuramente , condussero raid contro le comunità ebraiche dei Balcani, senza di fatto ottenere nulla di rilevante per la prima vera crociata. Un immenso esercito giunse a destinazione nel 1097 e lo stesso anno Gerusalemme fu conquistata e saccheggiata per giorni. Al governo di queste terre fu posto il duca della Bassa Lorena, Goffredo di Buglione, il quale rifiutò il titolo regio e si fece nominare “protettore del santo sepolcro”. I rapporti con gli islamici furono mantenuti tramite la diplomazia, ma ciò non impedì ai cristiani di farsi continuamente sostenere con rinforzi e rifornimenti provenienti dal mare. Per quanto riguarda le seguenti crociate fu istituito il “voto di crociata” con il quale ci si impegnava a combattere per un anno gli infedeli in cambio della totale remissione dei peccati. Nel caso in cui fosse stato necessario inviare spedizioni più consistenti, il Papa avrebbe emanato una Bolla in cui invitava i sovrani europei ad inviare contingenti in terra santa. In questo clima nacquero gli ordini monastici dei Templari e degli Ospitalieri, che di fatto erano monaci addestrati militarmente che vivevano in comunità.
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