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le dittature di SILLA E CESARE (LTIMO SECOLO DELLA REPUBBLICA), Schemi e mappe concettuali di Storia del Diritto Romano

Le dittature di Silla e Cesare nell'ultimo secolo di vita della Repubblica romana. Si analizzano le riforme costituzionali introdotte da Silla, come la Lex Valeria de Sylla Dictatore, che confermava la legittimazione popolare del potere, e l'esautoramento dei poteri del tribunato della plebe. Si parla anche della dittatura cesariana di Cesare, che culminò nella decisione di assumere una dittatura a vita. le conseguenze di queste dittature sulle istituzioni repubblicane.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 22/02/2023

giuliamariatarallo___
giuliamariatarallo___ 🇮🇹

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Scarica le dittature di SILLA E CESARE (LTIMO SECOLO DELLA REPUBBLICA) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia del Diritto Romano solo su Docsity! DITTATURE DELLA FINE DELL’ETA REPUBBLICANA L’età dell’ultimo secolo di vita della Repubblica è infatti caratterizzato da queste due dittature: la prima di Silla, la seconda di Cesare, Silla venne nominato, tra l’80 e il 79 a.C., dittatore. Egli intervenne in una maniera nuova perchè viene dotato del potere attraverso una legge pubblica del popolo romano ovvero la Lex Valeria de Sylla Dictatore, la quale conferma quella riforma elettorale che risale al tribunato di Tiberio prima e poi codificata in seguito da Caio Cracco in base alla quale si disponeva la legittimazione popolare del potere. Nell’anno in cui sale al potere Silla non c’erano consoli, si era consumata l’ennesima guerra civile (in cui vediamo contrapposti da una parte i fautori di Silla, dall’altra quelli di Caio Mario) dalla quale ne era uscito vincitore Silla . La lex Valeria de Sylla dictatore creando è un punto di non ritorno dell’istituzione repubblicana il dictator veniva nominato dal console in carica e non c’era bisogno di una legge pubblica che legittimasse questo potere Il fondamento della sovranità popolare dei poteri affonda le proprie radici nell’età della crisi dell’età repubblicana e in modo particolare nasce nell’esperienza costituzionale di Tiberio e Caio Cracco che poi viene sviluppata proprio da Silla con questa lex. Durò pochi anni della dittatura sillana (Silla poi si ritira nel 79) ma furono sufficienti alla ricognizione di quelle riforme in senso democratico, in modo particolare ricordiamo una massiccia istituzione di quaestiones che trovano il proprio fondamento nell’età sillana, l’età di Silla è un’età di persecuzioni, non solo sul piano politico ma anche sul piano giudiziario ed è questa infatti l’età in cui IL SISTEMA DELLE QUAESTIONES SI ACCRESCE CON NUOVE QUAESTIONES sorte proprio in età sillana e sono tantissime (che poi troveranno conferma nell’età di Augusto. Il secondo passaggio delle riforme sillane riguarda L’ESAUTORAMENTO DEI POTERI DEL TRIBUNATO DELLA PLEBE, si vuole infatti evitare un ritorno all’esperienza di Tiberio e Caio Cracco, si dice che il tribunato della plebe sotto Silla si riduce a imago sine re( immagine senza sostanza ) e ciò significa che I TRIBUNI DELLA PLEBE VENGONO SVUOTATI DEL LORO POTERE, perdono l’intercessio e l’auxilium, dunque il tribuno diventa un organo di rappresentanza svuotato delle proprie funzioni. A tutto questo è poi coerente l’aumento dei poteri del senato, i senatori da 300 diventano 600 e cominciano a essere l’organo di supporto del dittatore stesso Proprio in questo periodo viene attribuito al senato quel potere della SOLUTIO LEGIBUS, ovvero il potere di scioglimento dall’osservanza delle leggi: il senato poteva stabilire che taluno potesse muoversi fuori dall’ordinamento giuridico. Dopo l’esperienza di Silla ci sono anni difficili in cui le istituzioni repubblicane vivono momenti di grande tensione che vengono ricomposti da Giulio Cesare ; sul piano costituzionale ci interessa di Cesare non tanto il primo decennio (59-49, quando viene instaurato un nuovo triunvirato che poi si risolve ancora una volta in una guerra civile) ma gli ultimi anni ovvero quelli dal 49 AL 44 A.C.CHE SONO CARATTERIZZATI DA UNA DITTATURA CESARIANA. In quegli anni Cicerone stesso, che era un difensore delle istituzioni repubblicane, si arrende ai fatti e quindi teorizza in alcuni suoi scritti l’idea di un princeps. La dittatura di Cesare fu una dittatura profondamente diversa da quella sillana, non solo perché fu una dittatura annuale ma soprattutto perché nel 44 CESARE DECIDE DI ASSUMERE UNA DITTATURA A VITA (che gli sarebbe costata la vita stessa in quanto il senato non accetta l’idea di una dittatura vitalizia e infatti nello stesso anno in cui Cesare aveva annunciato la dittatura a vita egli trova la morte) ma questa dittatura a vita di Cesare avrebbe posto le basi per il potere vitalizio
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