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Le emozioni primarie, Sintesi del corso di Psicologia Generale

Descrizione sintetica di cosa sono le emozioni per Izard

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 24/12/2021

carolina-ojoli-1
carolina-ojoli-1 🇮🇹

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Scarica Le emozioni primarie e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Psicologia dello sviluppo Corso 1 Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Lezione 1 = Cos'è un'emozione = Labase biologica delle emozioni e gli studi di Ekman = le teorie sullo sviluppo emotivo ® Le emozioni fondamentali = l'emergere delle emozioni e l'espressione delle emozioni nel bambino. = | corso dello sviluppo emotivo: l'emergere delle emozioni autocoscienti = La moralità e l'empatia “L’emozione è una reazione soggettiva a un evento saliente, caratterizzata da cambiamenti fisiologici, esperenziali e comportamentali” (Alan Sroufe, 1996) Componenti degli episodi emotivi ®» Evento scatenante (specifico per ogni emozione) = Componenti fisiologiche (es. battito cardiaco accelerato) = Componenti esperienziali (“il vissuto soggettivo”): i sentimenti che la situazione suscita in noi. = Cambiamento comportamentale manifesto: canali espressivi (facciale, gestuale, vocale, posturale) “la spinta ad agire” Ml Quante emozioni esistono? Ao Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) ®# Darvin: l'espressione delle emozioni è universale, biologicamente determinata, un prodotto dell'evoluzione della specie. 8 La mimica di alcune emozioni è universale, anche se ci sono differenze culturali per quanto riguarda le occasioni in cui tali espressioni si manifestano. Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) Esperimento 1 ® Filmati stressanti ® Studenti universitari degli USA e del Giappone Assistevano da soli Assistevano alla proiezione alla proiezione con un mediatore Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) ® Filmati stressanti ® Studenti universitari degli USA e del Giappone Assistevano da soli alla proiezione | soggetti americani e quelli giapponesi presentavano le stesse espressioni Assistevano alla proiezione con un mediatore C Regole di esibizione ) | soggetti giapponesi tendevano di più degli americani a mascherare le manifestazioni di sentimenti sgradevoli Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) Esperimento 2 8 Soggetti USA, Giappone, Cile, Argentina e Brasile = \Venivano mostrate alcune fotografie di volti che esprimevano alcune emozioni, e i soggetti dovevano scegliere una delle 6 emozioni primarie per ogni volto. = /potesi: se l'espressione delle emozioni fosse un linguaggio diverso da cultura a cultura, allora la mimica che ai nordamericani sembra di rabbia un brasiliano potrebbe prenderla, per es., per paura o disgusto, oppure trovarla incomprensibile. Mi" Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) i 2 Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) Esperimento 2 ® Le varie fotografie erano giudicate espressione delle stesse emozioni in tutti i paesi presi in esame, indipendentemente dalla lingua e dalla cultura. = Negli stessi anni, e indipendentemente dagli sudi di Ekman et al, Izard ha condotto lo stesso esperimenton con soggetti di 8 culture diverse, ottenendo gli stessi risultati. ® Tuttavia... tutti i soggetti esaminati avevano esperienze visive in comune, non direttamente ma attraverso i media. Gli studi sulla universalità delle espressioni emotive di Paul Ekman (anni ’70-’80) 8 L'espressione del viso per ciascuna emozione primaria è comune in tutti i popoli. = Le culture differiscono in 2 aspetti: ® Ciò che suscita quella data emozione: le persone proveranno disgusto o paura in risposta a stimoli diversi nelle diverse culture. 8 Nelle convenzioni che dettano il controllo della mimica in situazioni sociali date: alla morte di una persona cara tutti proveranno tristezza, ma una cultura può prescrivere che i dolenti assumano una maschera di sereno contegno. n Che cosa sono le emozioni? #8 Prima: concezione negativa Emozione come disturbo e disorganizzazione al funzionamento umano, in antitesi ai processi cognitivi ® Oggi: funzione adattiva delle emozioni Emozione come fondamentale per l'adattamento e la sopravvivenza; i processi cognitivi sono una parte importante dell'esperienza emotiva (b/o piccolo che reagisce ad uno spavento solo con i segni della paura Vs b/o più grande che mette in atto un piano d'azione come la fuga) UU Il processo emotivo r_—*| Sentimento I] Evento , Impulso Azione Effetto >» i (>| x (> rs stimolo Valutazione ad agire manifesta dell’azione Eccitazione fisiologica Y Circuiti di retroazione Concordanza sulla natura delle emozioni ® sono processi attivati da eventi (in corso, ricordati o previsti) che ci facilitano od ostacolano nel realizzare i nostri obiettivi ® comportano stati di attivazione fisiologica che percepiamo ® ci predispongono ad agire in certi modi ® influiscono sui processi cognitivi (es. se siamo tristi tendiamo a ricordare con > facilità eventi negativi) Disaccordo sullo sviluppo emotivo ® teoria della differenziazione ® teoria differenziale ® approccio funzionale La teoria della differenziazione emotiva di Sroufe. = Le emozioni si sviluppano da uno stato di eccitazione iniziale indifferenziato da cui si articolano, nel corso dello sviluppo emozioni specifiche e diverse. = Lo sviluppo cognitivo ha il ruolo di organizzare le emozioni. La valutazione cognitiva ha il ruolo di favorire il tipo di interpretazione che il piccolo assegnerà ai segnali interni inizialmente di tipo fisiologico P_| Sistema piacere-gioia Caratterizza i primi 2 mesi di vita e determina uno stato di benessere generale. Precursori: risposte piacevoli e sorriso endogeno v Lo sviluppo di questo sistema è rapido: A 3 mesi il b. sa indirizzare il sorriso verso persone o oggetti (sorriso sociale). A 4 mesi presenta riso attivo e gioia. Eccitazione indifferenziata Vv Sistema circospezione -paura. Precursori: reazioni di trasalimento Y Le indistinte reazioni di disagio intorno ai 4 mesi si distinguono in disappunto e sorpresa, suscitate da stimoli che possono intimorire; dopo i 6 mesi compaiono emozioni più evidenti di circospezione di Sistema frustrazione- rabbia Precursori: pianto e segni di disagio dovuti a fame, sonno o limitazione dei movimenti Y Intorno ai 5-6 mesi diventano evidenti le reazioni di delusione e insoddisfazione, che tra i 6-12 mesi evolvono in risposte di rabbia e collera. LE C | SORRISO | ) Forme espressivo- 7 comunicative ENDOGENO SELETTIVO ESOGENO Teoria differenziale delle emozioni di Izard. ® |] neonato possiede fin dall'inizio un repertorio di emozioni fondamentali e differenziate, basate su programmi innati e universali. ® Interesse, gioia, tristezza, disgusto, sorpresa, collera, disprezzo, paura, vergogna. ® Alcune di esse sono presenti già dalla nascita, altre emergono nel corso dello sviluppo per assolvere a funzioni adattive. = Emozione = forma di organizzazione innata che motiva affetti e comportamenti ( e non semplice reazione ad uno stimolo). MI e Teoria differenziale delle emozioni di Izard. m 1-2 mese: il neonato manifesta le emozioni negative e positive (interesse, disgusto, trasalimento) essenzialmente per comunicare i propri bisogni e non per stabilire un contatto con le figure di accudimento. m 3 mesi: il bambino comincia a rivolgere la sua attenzione verso le persone e gli oggetti: emergono allora emozioni derivanti da eventi inattesi (sorpresa) o reazioni ad ostacoli (collera, paura). 8 Da 9 mesi: il bambino acquisisce una maggiore consapevolezza di sé e dell'ambiente che lo circonda e manifesta timidezza, vergogna e paura. ® Dai 2 anni: il bambino impara a mostrare ciò che prova, in accordo alle regole sociali: diventano quindi capaci di esagerare, minimizzare, nascondere o simulare le manifestazioni emotive. L'emergere delle emozioni: fasi della sequenza evolutiva delle emozioni. I PERIODO 1 mese è Nel primo mese di vita non ci sono specifiche espressioni che denotano particolari emozioni. ® Il neonato reagisce nello stesso modo sia se ha sete, sia se ha freddo o bisogno di essere cambiato: esprime, quindi, un senso di disagio generalizzato a più situazioni. ® Le espressioni emotive non sono quindi specifiche e distinte sin da subito, ma lo diventano grazie alle occasioni prolungate di contatto e relazione che facilitano la comprensione e la decodifica di particolari comportamenti. ® Gli unici comportamenti mimici in grado di comunicare in modo universale ed inequivocabile uno stato emotivo, sono quelli che rappresentano dolore e piacere (pianto e sorriso) L'emergere delle emozioni: fasi della sequenza evolutiva delle emozioni. Il PERIODO 2 mese - 1 anno Caratterizzato da grandi cambiamenti e scoperte perché il bambino comincia a comunicare le sue intenzioni e ad attuare le prime forme di controllo emozionale. ® 5-83 settimane: sorriso sociale non selettivo (in risposta alla voce umana) @® 6-10 settimane: le reazioni di sorpresa si fanno più evidenti. ® 3 mesi: sorriso sociale non selettivo (di fronte a persone familiari) ® Dopo 3 mesi: sorriso sociale selettivo (specialmente verso la madre) ® 3-4 mesi: compaiono tristezza, collera e gioia. ® 5-7 mesi: si aggiungono paura e circospezione in conseguenza alla maggiore libertà di movimento del b. ® 3-9 mesi: paura dell'estraneo come indice del rapporto affettivo di cura e protezione instaurato col caregiver. L'emergere delle emozioni: fasi della sequenza evolutiva delle emozioni. III PERIODO 1-3 anni Emergono le emozioni complesse: timidezza, colpa, vergogna, orgoglio, invidia. Comprensione delle emozioni ® Discernere i propri stati interni (es. rendersi conto che ci si sente più tristi che arrabbiati, quando, nella scuola materna, si viene messi in punizione dalla propria insegnante). = Discernere gli stati emotivi altrui (es. sapere che, se papà sorride rientrando a casa, ha avuto una giornata di lavoro soddisfacente e probabilmente stasera non griderà). = Usare il vocabolario delle emozioni (es. rievocando le manifestazioni di tristezza della famiglia alla morte del gattino o del cane di casa) Regolazione delle emozioni = Fronteggiare le emozioni negative o disturbanti, o le situazioni che le suscitano (es. quando il fratello più piccolo arraffa tutti i giocattoli, chiedere aiuto allamamma, anziché ricorrere subito all'aggressività, anche se si è molto sconvolti). ® Fronteggiare le emozioni piacevoli o le situazioni che le suscitano (es. giocando a nascondino al parco, trarre un respiro profondo e dominare la propria ilarità, anche se l'allegria provata è quasi intollerabile). = “Sovraregolare” strategicamente l'esperienza e l'espressione delle emozioni a seconda dei momenti (es. quando si è arrabbiati, fare una smorfia per far indietreggiare un prepotente; cantare a voce alta per condividere il proprio divertimento con un caro amico). Ml Le emozioni fondamentali o primarie La base biologica delle emozioni: la funzione adattiva Le emozioni fondamentali: programma impostato geneticamente 1. Precoce comparsa nel primo anno di vita di espressione e riconoscimento i b. già a 3 mesi sembrano reagire in modo diverso a volti con espressione felice, neutra o arrabbiata. 2. Presenza anche in bambini nati ciechi e nati sordi che sin da subito sorridono, aggrottano la fronte ecc. La ragione dei pattern di comportamento comuni non può ritrovarsi unicamente nelle esperienze di apprendimento tipiche della specie. Universalità dell'espressione e della comprensione (origine innata) Ml La felicità Espressione facciale Angoli della bocca sollevati e indietro Guance alzate Occhi ravvicinati 9) La felicità Reazione fisiologica ® Battito cardiaco accelerato Funzione adattiva ® Respirazione irregolare Manifesta la disponibilità ad un'interazione amichevole ® Elevata conduttività epidermica Sorpresa Espressione facciale ©Occhi spalancati ©®Sopracciglia sollevate ©Bocca aperta ®Continuo orientamento allo stimoli Ml pig AN Sorpresa e) Reazione fisiologica ®Battito cardiaco rallentato Funzione adattiva ®Respirazione sospesa per un breve periodo ©Prepararsi ad assimilare una nuova ©Diminuzione generale esperienza del tono muscolare ©Ampliare il campo visivo Mn Disgusto Espressione facciale ©Fronte aggrottata ©Naso arricciato ®Guance e labbro superiore sollevati UU Paura Reazione fisiologica ®© Aumento del battito cardiaco ® Bassa temperatura Funzione adattiva della pelle Comprendere la ® Respirazione minaccia, evitare il ansimante pericolo Mn Rabbia Espressione facciale ® Fronte aggrottata ® Bocca aperta o labbra strette EU Rabbia Reazione fisiologica ® Aumento del battito cardiaco Funzione adattiva ® Aumento della temperatura della pelle Superare l'ostacolo, raggiungere l’obiettivo ® Viso rosso Le emozioni fondamentali: come cambiano nel corso del tempo (le Il infanzia) ® || contesto diventa più importante nel dominare il tipo di espressività emotiva: = Es: nel gioco è più opportuno ed efficace fissare un coetaneo con rabbia che mettersi a piangere attirando l'attenzione della madre che in questo caso non serve. ® Es: quando il bambino cade e ha bisogno dei genitori che vengano ad aiutarlo, per comunicare la sofferenza risulta più utile l'uso di un segnale vocale anziché visivo. ® Tra i prescolari si possono notare differenze sessuali nell'espressione delle emozioni: i maschietti esprimevano più rabbia, mentre le bambine esprimevano più tristezza. Le emozioni fondamentali: come cambiano nel corso del tempo (le Il infanzia) m L'espressione di alcune emozioni diventa più frequente di altre: e nelle situazioni con i coetanei, per es., la felicità e la rabbia vengono espresse più spesso della tristezza o del dolore o dell'angoscia. e Diminuzione della negatività con l'inizio del periodo prescolare. = Compaiono le emozioni miste: i maschietti, quando partecipano a giochi turbolenti, possono manifestare contemporaneamente chiari segni di felicità e di rabbia. = Le emozioni miste possono confondere gli adulti, i quali non capiscono se il bambino ha bisogno di aiuto o si sta semplicemente divertendo. Differenze individuali nelle emozioni fondamentali: stabilità nel tempo. = | cambiamenti evolutivi dell'espressività emotiva si accompagnano a modelli di espressività sempre più stabili per i singoli bambini. = Denham et al (1995): le espressioni di rabbia, di paura, di interesse e di gioia, spesso rimangono invariate da un'età all'altra (rilevazioni da 6 settimane a 30 mesi) = LaFreniere e Sroufe (1985) hanno esteso ai successivi anni di scuola materna queste scoperte sulla stabilità: l'espressività positiva e negativa dei bambini di 4 e 5 anni, si è mostrata stabile nei vari contesti e nel tempo.
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