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le esplorazioni ed il colonialismo europeo, Appunti di Storia Moderna

i nuovi sistemi coloniali europei

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 19/02/2023

ezechiele-perozzi
ezechiele-perozzi 🇮🇹

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Scarica le esplorazioni ed il colonialismo europeo e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! LEZIONI DI STORIA MODERNA PROFESSORE NICOLA LO BASSO SVILUPPI DELLA PRIMA ESPANSIONE EUROPEA Commercio triangolare e tratta degli schiavi, il tema che si sviluppa a partire immediatamente dopo la scoperta dell’America. Si sviluppa lungo un periodo che arriva fino alla fine del XIX secolo, ben oltre la storia che noi consideriamo con l’etichetta moderna. Uno scenario che permane attivo fino agli inizi del XIX secolo quando a partire dalla Gran Bretagna e in parte dalla Francia, il periodo napoleonico, due potenze egemoni in quel momento decidono di abolire la tratta degli schiavi, la Gran Bretagna in modo definitivo. Nel caso francese c’è una strana ambiguità , con il processo rivoluzionario la schiavitù è una delle prime cose che viene abolita con i diritti dell’uomo. Però poi quando Napoleone avrà a che fare con la rivolta ad Haiti, quando dall’altra parte dell’oceano si troverà contro la sua nemesi un combattente nero ex schiavo, non appoggerà questo signore ma i proprietari terrieri e in qualche modo riprodurre la schiavitù. Gli inglesi nel 1806 dietro una campagna interessante sul piano storico propagandistica a favore dell’abolizione della schiavitù di comitati associazioni che c’erano anche in Francia ma in particolare in Inghilterra. Associazioni miste laiche e vicine alle chiese riformate per arrivare all’abolizione della schiavitù. Pubblicità contro la tratta aggressiva fatta con le immagini, molto innovativa. Pubblicità fatta con le immagini efficaci nel trasportarsi dietro una fetta di opinione pubblica inglese a favore dell’abolizione della tratta. Oggi ci sembra strano che ci voglia una campagna cosi per abolire la schiavitù, all’epoca fu un’operazione straordinaria che ha condizionato la storiografia successiva sulla tratta. Immagini nelle quali c’è il capitano di una nave negriera rubizzo che frustra a suo piacimento gli schiavi, una enfatizzazione della campagna contro, anche accentuandoli per fare più impressione sull’opinione pubblica. I capitani qualcuno era pazzo, altri santi, ma l’idea generale era quella tdi trattare nel migliore modo possibile la merce per preservarla. Le violenze non erano all’ordine del giorno. Una foto che fa vedere le persone stipate fa capire la brutalità del modo di trasportare queste persone. Immagine inventate non di una nave reale, anche se le condizioni di trasporto erano inumane, persone infilate orizzontali, ma quell’immagine era stata fatta per enfatizzare ulteriormente questo aspetto, per colpire chi sta osservando (stesso discorso che si fa per vendere prodotti). Diede risultati straordinari e convinse il governo britannico ad abolire formalmente la schiavitù, non abolita di fatto una decisione unilaterale da parte di uno stato non poteva imporsi sugli altri. Certe decisioni devono essere prese a livello europeo o mondiale (ex quelle sul clima oggi). La Gran Bretagna non è uno stato qualunque ma la superpotenza dell’epoca ed ha la flotta da guerra più importante e numerosa del momento. È l’unica che può imporre l’abolizione della tratta anche agli altri con la forza. La tratta in questo momento tra il primo decennio dell’Ottocento fino agli anni Sessanta dell’Ottocento una fase molto dura che solo in parte prevede una riduzione dei numeri del trasporto di schiavi. Siccome gli inglesi controllano le rotte e la tratta diventa illegale, fanno un servizio di controllo lungo le coste britanniche e appena vedono una nave che trasporta schiavi la fermano. Da quel momento iniziano brutalità che fino ad allora non esistevano. I capitani buttano a mare il carico (le persone)quando vengono avvistati o pensano di essere stati avvistati dagli inglesi. Altra tecnica è quella di confezionare polizze di carico: documenti che ogni merce trasportata via mare deve avere. Un biglietto prestampato che ha talvolta dei disegni che raffigurano il luogo in cui è stata scritta la polizza di carico, tipo di merce con il marchio che rappresentava il tipo di merce che viaggiava, i proprietari della merce, ogni merce era griffata con iniziali di nome cognome o della compagnia commerciale proprietaria o che sta facendo trasportare quelle merce. Nella polizza viene anche indicato il valore delle merci. Erano scritte anche per guerra dagli africani, vendono armi da guerra agli africani che fanno guerre fanno prigionieri fanno schiavi e ce li vendono. Gli europei incentivano la guerra e non la pace. Sia spagnoli che portoghesi accentrano tutto il sistema coloniale commerciale in istituzioni create dalle due corone. Il re di Spagna da quando diventa re di Spagna Carlo I poi Carlo V imperatore, Carlo d’ Asburgo diventa re ed imperatore per una serie di casualità di morti dei suoi parenti (sono morti padre, fratelli, l’unico vivo e sano ereditò la corona di Spagna e poi quella dell’impero, la madre di Carlo interdetta per pazzia, Giovanna la Pazza che pazza non era ma era donna). Possiamo parlare di Spagna quando Ferdinando di Castiglia e Isabella di Aragona non si può ancora parlare di regno di Spagna, solo con Carlo I si può parlare di regno di Spagna. Si accentrò tutto il traffico per le Americhe nella località di partenza e di arrivo a Siviglia si trova su di un fiume navigabile lontano dal mare (Guadalquivir). Diventa la città di partenza e di transito in questa città viene creata un’istituzione che è emanazione della corona ed ha il compito di regolare tutto il traffico da e per l’America (le Indie come veniva detto all’inizio del Cinquecento) “casa de la contractation”. Tutto quello che fa capo al traffico americano passa per questa istituzione regolata dal sovrano (ancora siamo in un’epoca dove non esiste una capitale codificata con una corte fissa, più avanti che un po' ovunque nasce il concetto di capitale ove risiede la corte del sovrano). Carlo non è neanche spagnolo, no parla spagnolo è nato nelle Fiandre parla francese e fiammingo, lo impara in seguito, non c’è una capitale, i due regni erano separati ed avevano due capitali diverse. Già all’epoca dei due sovrani cattolici (“il Cattolico” il re di Spagna, il “cristianissimo” il re di Francia). Esisteva uno sbilanciamento politico tra la parte Castigliano andalusa e quella Catalana. La parte più importante è la Castiglia vecchia che ha la sua capitale Valladolid, la Castiglia nuova è quella dove si trova Madrid. Tutta l’organizzazione del commercio e delle spedizioni tutte le persone che si imbarcano per il nuovo mondo devono essere sudditi del re di Spagna e imbarcarsi a Siviglia. Cominciano ad essere rilasciati dei passaporti, prime forme di riconoscimento personale molto diversi da quelli odierni. Devi essere spagnolo, cattolico, ti rilasciano il passaporto a Siviglia che ti permette di lavorare a Città del Messico. A Siviglia si riversano una serie di persone che vogliono scappare dall’Europa per sfuggire a questioni o private o più generali. Gli spagnoli nella seconda metà del Cinquecento è evitare che vadano in America gli ebrei. La persecuzione inizia dall’espulsione progressiva dai territori iberici, diventa massiccia con Filippo II e ancora con Filippo III molti tentano di scappare nelle Americhe. Dovevi dimostrare che eri cattolico, traffico di documenti falsi piuttosto forte. Passa di tutto con documenti falsi (moriscos ecc.). gli italiani nella maggior parte dei casi sono cittadini spagnoli e dunque possono accedere ai territori americani. Nel nuovo mondo un numero sempre crescente di italiani, immigrazione di massa tra Ottocento e Novecento, andavano inizialmente dove già c’erano delle persone connazionali. Rio della Palta di Buenos Aires già alla fine del Settecento la colonia ligure era quella più numerosa. Erano però parte dell’élite che già c’erano. C’erano imbarchi illegali, si cercava di ottenere un documento ufficiale ma era falso ma anche imbarchi non autorizzati, tipico di ogni tempo di questi fenomeni migratori. Alcuni si imbarcavano sotto falso nome, per esempio uno che sapeva parlare un po' spagnolo. Una regolamentazione che riguarda la stagionalità dei viaggi, navi che devono percorrere la rotta, quante sono armate, come devono essere composti i convogli, tutto è regolato da Siviglia e dalla corona di Spagna. Analogamente il meccanismo funziona nel caso Portoghese, c’è una casa delle Indie con sede a Lisbona. tutto è organizzato e regolamentato secondo un criterio di accentramento di quello che noi cominciamo a chiamare stato. CONCETTO DI STATO MODERNO. Tra la fine del medioevo e l’inizio dell’era moderna stanno avvenendo degli avvenimenti in una prospettiva che cambia il modo di organizzare quello che noi definiamo stato. La prima cosa che è accaduta in Europa in quel periodo trovato fine un procedimento già iniziato nell’ultima parte del Medioevo la costituzione di nuove entità territoriali create con metodi diversi attorno ad un nucleo egemone. Un po' dappertutto, fenomeno nettissimo nel caso italiano, nel corso del medioevo alcune città stato comuni liberi si sono allargati fino a conquistare altri comuni più piccoli e meno forti dal punto di vista militare fino a formare una serie di stati chiamati stati regionali. Caso italiano uno dei più noti, nel XV secolo è molto nota, i comuni più importanti anche militarmente hanno conquistato con la forza delle armi o con accordi altri comuni fino a conquistare territori stabili fino a formare degli stati. Espansione del comune di Genova su ambo le riviere con un pezzo oltre l’appennino. È successo a Milano dove poi questo stato è diventato il ducato di Milano divenuto importante nel rinascimento, è successo a Venezia conquistando i liberi comuni che stavano sulla terra ferma Padova, Treviso, Verona, Brescia e Bergamo toccando i confini con il ducato di Milano. Firenze dove la repubblica sempre più contraddistinta dal comando dei Medici trasformazione del comune cittadino di uno stato regionale che va ad assorbire altre realtà cittadine come Pisa e più avanti con Siena. Repubblica contraddistinta dal comando di una sola famiglia poi diventerà Ducato e Granducato di Toscana sotto il comando dei Medici. In altre parti d’Europa l’assorbimento di alcuni stati regionali da altri stati regionali fino a formare quelle che gli storici chiamarono le prime monarchie nazionali. Quella spagnola, non c’è nessun regno che sia monolitico strutturato in un solo pezzo, neanche quello di Francia. Questa idea monolitica è molto più tarda che risale alla seconda metà del seicento. Anche il regno di Francia si è formato con pezzi di territori diversi per tradizioni ed origini, non esiste da nessuna parte uno stato che è un blocco unico ma sono “monarchie composite” come vengono chiamate dagli storici. La Spagna si è formata inglobando una serie di regni o con le armi o attraverso una accorta politica matrimoniale. Alle soglie dell’età moderna vi erano due regni grossi: il regno di Castiglia con una serie di regni antichi di tradizione islamica e dall’altra parte quello aragonese catalano di tradizione diversa e che poi si sono fusi con il matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona. Dinastia diventerà autoctona ma viene da fuori. Le dinastie regnanti hanno già una connotazione europea, queste si muoveranno come pedine del Risiko. Il re delle due Sicilie (due corone separate regno di Napoli e regno di Sicilia) che apparteneva alla famiglia Borbone che all’epoca dell’unificazione italiana parlavano napoletano. In realtà il re derivava dalla famiglia spagnola imparentata con quella francese che nasceva dalla Navarra. Le dinastie sono europee. In Baviera all’epoca del re sole nell’epoca in cui le corti avevano il loro massimo splendore e un’organizzazione definitiva la duchessa di Baviera era una Savoia e rivoluziona tutta la organizzazione della corte. Monarchia composita perché il re è quello che unifica più pezzi di un territorio. La formazioni composita della Spagna ha dato problemi sia alla monarchia che alla Repubblica ancora oggi per le differenze culturali e politiche che ci sono tra le diverse zone. Ancora nel Cinquecento mancavano pezzi di territorio enorme che con i matrimoni i re di Francia sono riusciti a comare (basti pensare alla Normandia e la Borgogna, entità statale molto grande comprendente un pezzo dell’odierno Belgio, dei Paesi Bassi e della Germania dov’era nato il nostro Carlo di Asburgo nato a Gand, un pezzo della sua famiglia era borgognona e asburgica, la madre era spagnola). Questa articolazione è tipica di questo momento della storia che stiamo affrontando, si vede una trasformazione alla modellizzazione stessa che definisce il nuovo stato moderno con caratteristiche diverse da quello medievale. La prima caratteristica è che comincia ad avere una capitale fissa (gli stati medievali avevano una capitale mobile, avevano un pezzo qua un pezzo la). Queste nuove entità statali iniziano ad avere una sede fissa. Uno stato regionale a cavallo delle Alpi da una parte dal lato Savoiardo verso il lago di Ginevra e dall’altro verso la pianura piemontese con una parte che va verso la contea di Provenza poi verso la contea di Nizza governata dalla dinastia sabauda cosi chiamati dalla regione della Savoia fino alla seconda metà del Cinquecento questo stato non ha una capitale. I suoi regnanti arrivano da Chambery e non hanno una sede. Sarà Emanuele Filiberto, braccio destro del re di Spagna, capo primo dell’imperatore e poi di Filippo II che decide di stabilire la propria sede ufficiale in una località che fino ad allora era un piccolo agglomerato di case che è Torino. La città comincia a crescere dal punto di vista urbanistico e della popolazione. non aveva nulla a che vedere con gli altri comuni medievali come Genova, Venezia, Firenze comuni importanti che avevano unificato il territorio circostante. Torino non era un comune importante c’erano centri più antichi grande ed importanti come per esempio Asti che era più grande ed importante di Torino e la corte vi risiedeva saltuariamente. La scelta di Torino era geografica strategica, ci sono i fiumi e si trova in una posizione centrale. La Spagna è una monarchia composita con tante città importanti o ex capitali, sarà solo con Filippo II e Filippo III e IV: prima era Valladolid poi Madrid poi riportata a Valladolid da Filippo III (con un clima migliore rispetto a Madrid poiché si trova su di un altopiano) d’estate c’è un escursione termica molto ampia (di notte si sta bene). Filippo IV la porta definitivamente a Madrid mentre Barcellona non è mai stata presa in considerazione o Siviglia stessa.
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