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Le fasi del procedimento metodologico (Ferrario e Fargion), Sintesi del corso di Metodi E Tecniche Del Servizio Sociale

Riassunto dettagliato delle sei fasi del procedimento metodologico (accoglienza, valutazione, progettazione, contratto, realizzazione, conclusione e verifica) con confronto tra il pensiero di Ferrario (modello unitario centrato sul compito) e quello di Fargion (costruzionismo), per esame Metodi e tecniche del servizio sociale 1(unige)

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019
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Caricato il 07/06/2019

ericats
ericats 🇮🇹

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Scarica Le fasi del procedimento metodologico (Ferrario e Fargion) e più Sintesi del corso in PDF di Metodi E Tecniche Del Servizio Sociale solo su Docsity! Dal Pra Ponticelli: Processo di aiuto= attività professionale, dotata di razionalità scientifica svolta con autonomia e responsabilità, u corpo di conoscenze teoriche e tecniche, in relazione alla applicazione del codice etico professionale. I tre pilastri del processo sono: -Modello teorico operativo -Valori e principi del codice -Procedimento metodologico=schema concettuale che serve a guidare l'agire professionale, si compone di 6 fasi: ACCOGLIENZA VALUTAZIONE PROGETTAZIONE CONTRATTO ATTUAZIONE CONCLUSIONE/VERIFICA 1) ACCOGLIENZA (engagement) L'intervento inizia con l'invio al servizio (analisi) a cui segue il primo incontro tra professionista e utente. In inglese viene dette engagement in riferimento alla costruzione di una relazione collaborativa con la persona (fondamentali principi di autodeterminazione e empowerment) per cui sono richieste all'as importanti competenze comunicative e relazionali (empatia/no giudizio). FERRARIO -Innanzitutto analizza cosa ha portato la persona ad avere bisogno dei servizi, riprende la prospettiva ecologica secondo la quale il problema è originato da uno squilibrio tra individuo e ambiente. L'ambiente in cui vive non ha fornito risorse adeguate a fronteggiare le difficoltà e le strategie operative non si sono rivelate adeguate, la domanda è la rappresentazione di un fallimento. -Un secondo aspetto trattato da Ferrario riguarda la natura della relazione, relazione asimmetrica, la posizione dell'as è di potere in relazione al suo compito di guida e controllo del processo, questo non preclude lo sviluppo di una collaborazione, alleanza operativa in cui vi sono due punti di vista diversi ma convergenti all'obiettivo, ciò permette una rivisita della situazione da parte dell'utente. -Il focus in questa fase è sulla comprensione della domanda, l'as acquisisce conoscenza della situazione e attiva delle procedure. Bisogna rimanere concentrati sulla domanda evitando un legame fusionale-simbiotico e metterla in relazione con il mandato istituzionale -la fase di accoglienza ha la funzione di orientare verso un campo comune e precede la scelta di un'area problematica. -l'accoglienza non ha importanza solo per la relazione ma lo è anche per il servizio e il territorio Accoglienza significa creare nel servizio un ambiente ecologico, la relazione, riconoscere l'identità del soggetto,evidenziandone le risorse. É limitata e definita: -cura della stanza -disponibilità limitata nel tempo -va negoziata con l'organizzazione (MANDATI che giustificano: professionale,istituzionale,volontà utente) FARGION Anche Fargion pone l'attenzione sulla dimensione asimmetrica della relazione che permette alla persona di rivisitare la sua situazione acquisendo potere. L'esigenza principale della fase di accoglienza è sviluppare la fiducia dell'utente (Colloquio motivazionale). Non considera importante il tema della soluzione del problema durante questa fase. 2)VALUTAZIONE INIZIALE (assessment) L'obiettivo è quello di raccogliere e organizzare elementi informativi sufficienti a condividere una interpretazione della situazione con l'utente in modo da creare una base per la successiva elaborazione di un progetto di intervento. Partendo dalla prospettiva dell'utente e la negoziazione si individuano i bisogni e i problemi su cui si può ragionevolmente intervenire. Vengono per questo utilizzati diversi strumenti. La valutazione risulta essere un elemento continuo nel processo di aiuto. FERRARIO Definisce in modo specifico questa fase. Corrisponde all'esame di realtà, possibile solo grazie all'utilizzo dei fuochi di attenzione. Per Ferrario essi sono contenitori scatole tematiche che vanno riempite soprattutto all'inizio della relazione (non solo) e guidano la relazione, possono essere considerate delle variabili con funzione orientativa. Esiste una scheda specifica da compilare. Sono relativi a: -richiesta: che cosa si chiede -segnalazione.origine della domanda/segnalazione -autopresentazione e collocazione della richiesta chi è il soggetto che presenta la domanda qual è il suo contesto di vita risorse e vincoli del contesto circostanze che hanno spinto la persona a muoversi rapporto tra domanda e problema Analizzare la figura del segnalante istituzionale: può conferire poteri speciali al servizio e al as, può far parte del contesto territoriale, agisce in forza di norme o con l'assenso del utente. Per attivare il mandato deve produrre la segnalazione in forma scritta e agire in base a norme, la segnalazione deve contenere il maggior numero di elementi di valutazione, da lì si lavorerà spiegando all'utente i vincoli che comporta la segnalazione e lo scopo sarà ottenere la sua fiducia. Occorre negoziare con il segnalante il suo ruolo (fa parte del contesto territoriale) interpretare la richiesta attraverso l'approccio ecologico. MOTIVAZIONE intrinseca/estrinseca---->strategie di difesa Il problema può essere la prospettiva divergente: non si riesce a definire in modo comune il problema. -azioni o tentativi per fronteggiare il disagio da solo o no -soluzioni che lo hanno fatto reggere fino a quel momento (evitare ripetizioni di soluzioni inadeguate) -intenzioni o previsioni sulla situazione -aspettative dal servizio e dell'operatore -modalità adottate durante l'incontro (agressività.passività,collaborazione..) Nella fase di valutazione bisogna tenere conto dei vincoli e del quadro normativo Va conosciuto il codice deontologico Va compreso il mandato istituzionale attraverso l’analisi delle leggi di riferimento Le leggi vanno comprese e interpretate in base al codice deontologico, non applicate pedissequamente Occorre individuare i potenziali conflitti tra codice deontologico e leggi Occorre essere a conoscenza delle recenti interpretazioni legislative FARGION Sono dei temi su cui soffermarsi nella fase di valutazione iniziale/assestment, non hanno una funzione di guida relazionale nella sua ottica costruttivista, ma costituiscono una base/guida per la comprensione della situazione. Essi riguardano -il modo in cui il soggetto/i rappresentano il problema, spesso emerge nella domanda iniziale ma malintesi e lo rende inequivocabile, va prevista una scadenza, necessità di continui feed back e ridefinzioni (processo lento). É una prassi carente nel ss (gli obiettivi rimangono indefiniti, si parla di miglioramento della situazione, la gamma di attività diviene generica in nome di una accoglienza illimitata). La riflessione sul tema in Italia è stata originata da Ferrario, ma i primi riferimenti derivano dagli anni 50 del 900. L'idea di contratto assume però peso negli anni 60/70 in relazione al funzionalismo, al successo della psicologia dell'io, del cognitivismo e della psicologia umanistica. Gli elementi innovativi derivanti da tali approcci sono: L'importanza attribuita alla natura intenzionale degli esseri umani, i quali hanno progetti di vita L'attenzione alle risorse degli esseri umani La visione delle persone come capaci di assumersi la responsabilità delle proprie azioni L'approccio contrattuale consiste ne guardare gli utenti come soggetti in grado di prendere parte attiva e assumere la responsabilità delle proprie scelte, richiede la loro partecipazione alle decisoni riguardo alle soluzioni da attuare. In questa ottica l'as si pone come mediatore tra soggetti diversi, con risorse e conoscenze diverse. Il contratto porta a due innovazioni: ridefinisce il ruolo tra operatore e utente e assicura maggiore chiarezza e strutturazione, viene spesso interpretato come soluzione a problemi riscontrati nel ss. Le caratteristiche di un lavoro basato sul contratto sono: (Maluccio,Marlow,Seabury,Ferrario..) -La mutualità in quanto sostanzialità dell'accordo, esso si basa sulla considerazione dei diversi punti di vista e intenzioni dei soggetti coinvolti. -L'esplicitazione, comporta una comunicazione chiara da parte dell'operatore di quanto viene agito e dei motivi per cui si fa, consiste in onestà e aperture da parte dell'as. -La realisticità, il piano di lavoro deve essere valutato in base alle reali possibilità di attuazione -La dinamicità, ovvero la disponibilità a rivedere gli accordi presi in base agli sviluppi dell'intervento e di nuovi elementi imprevisti -L'introduzione di un fuoco, ovvero la definizione precisa dei contenuti dell'intervento e dei confini, anche in termini temporali, della collaborazione. Diversi autori presentano diversi modi/sfumature di trattare l'argomento. C'è chi sottolinea l'importanza in termini di efficacia, chi lo ritiene secondario; chi ritiene che possa essere abbastanza generico, almeno nella prima fase, c'è che rifiuta ciò (Ferrario particolare attenzione ai contenuti del contratto). Le funzioni generali individuate dai vari autori sono: -Garantire il rispetto dell'autodeterminazione degli utenti -Rendere gli interventi più strutturati e mirati -Trasformare il ruolo degli utenti da passivi e attivi e protagonisti -Aumentare la loro motivazione nell'affrontare i problemi -Rendere l'operato degli as più visibile e verificabile anche da parte degli utenti. -Valorizzare e rendere visibile il lavoro sociale -Monitorare il livello di comprensione reciproca tra operatore e utente i relazione ai problemi, obiettivi e asoluzioni. Nodi critici del contratto Si individuano nel ss 4 tipi di contesti in cui l'utilizzo del contratto risulta particolarmente problematico: 1 interventi in cui i clienti non hanno chiesto direttamente aiuto 2 situazioni in cui interessi e volontà dell'utente sono in contrasto con il rispetto di diritti di terzi, specialmente se questi non sono in grado di farsi valere autonomamente 3 interventi con persone non in grado di prendere decisioni autonome 4 situazioni in cui il cliente consiste in un sistema multipersonale i cui membri sono in conflito tra loro Gli ostacoli sono comunque prevalentemente visti come limiti/sfide da superare. La posizione più radicale è rappresentata da chi sostiene l'oggettiva impossibilità per l'as di agire in modo onesto su base contrattuale, ciò è dovuto agli squilibri di potere tra as e utente che rende utopico il raggiungimento di un accordo equo; il rischio è che il contratto diventi uno strumento perverso di controllo. Friedland e King tramite le loro ricerche fanno emergere le profonde differenze tra idea di contratto (in termini di democratizzazione) e contratti adottati in molte realtà in UK, accordi unilaterali preconfezionati, che non tengono conto della prospettiva degli utenti o delle caratteristiche della situazione. A causa di tutte queste critiche attualmente si preferisce parlare di accordo. 5)ATTUAZIONE (implementing) Consiste nella realizzazione del progetto negoziato, in cui i soggetti coinvolti intraprendono le azioni concordate: In questa fase l'azione professionale continua con interventi di monitoraggio rispetto al raggiungimento degli obiettivi e sostegno sui punti di forza e capacità dell'utente, l'as può utilizzare interventi diretti (servizi domiciliari,contributi economici..) FERRARIO La tratta in modo ampio in relazione ai compiti reciproci e la verifica dei medesimi. Il compito deve essere: -chiaro -legato all'area bersaglio -delimitato nel tempo -idealmente realizzabile -collocato in una prospettiva di continuità evolutiva rispetto alle azioni precedenti e successive Caratteristiche dei compiti: Permette di precisare e concatenare le attività rinforzando l'efficacia dei processi di coping Se l'as si impegna in dei compiti limita la tendenza a cercare soluzioni al posto dell'utente Se il cliente assume dei compiti apprende dall'esperienza e quindi può modificare gradualmente il proprio comportamento. Valutare i risultati e gli insuccessi a partire dalla verifica dei compiti, il compito va valutato: in relazione al raggiungimento degli obiettivi “” di nuov capacità “accresciuta autostima “intenzionalità effettiva Gli insuccessi sono considerati errori da cui apprendere. I compiti vanno collocati nel tempo e articolati in modo che questi possa esercitare una delicata pressione (eustress) FARGION Poco trattata, Esistono tre modi in cui si può sviluppare: 1 Sostituzione: l'as prende decisione e opera al posto della persona , tendenzialmente considerata negativa ma in momenti di crisi può essere utile temporaneamente o in caso di soggetti non autonomi 2 Supporto: consiste nell'affiancare le persone nell'attuazione del programma, identificando con loro le potenziali difficoltà e trovando insieme modi di risolverle , implica anche accompagnare fisicamente le persone in contesti non familiari 3 Garanzia: l'as rappresenta un punto di riferimento e una presenza disponibile in caso di difficoltà, attua un monitoraggio eventualmente anche telefonico, non abbandona la situazione e può essere di nuovo coinvolto in caso di bisogno si concentra sulla dimensione dell'incertezza e degli errori. Legata alla ambiguità dei segnali, complessità, non prevedibilità, casi in cui gli stessi soggetti sono incerti rispetto alla conoscenza che possiedono. Questa può essere letta come la cornice in cui sono divenuti dominanti il tema del rischio e del pericolo. A tale proposito il ss ha opposto una cultura risk friendly a quella risk averse . L'as ha sempre presente che opera sulla base di ipotesi, deve essere preparato a mettere in discussione le posizioni prese; gli operatori assumono una concezione error friendly, accettano che vi siano errori,li riconoscono e li utilizzano. 6)CONCLUSIONE (termination and evaluation) Può essere programmata e negoziata quando c'è accordo tra assistente sociale e utente, altre volte è determinata dalle condizioni organizzative (ss ospedaliero), può verificarsi anche l'interruzione della relazione con il servizio per diversi motivi. Responsabilità dell'as è riflessione sul percorso e valutazione finale degli esiti:uno scambio relativo ai cambiamenti raggiunti, ai successi e le difficoltà del percorso, a ciò che utente e as hanno appreso. La valutazione orientata dal metodo e informata dalle evidenze è uno dei principali strumenti di legittimazione e sviluppo della professione. FERRARIO Non è la risoluzione del caso ma costituisce la verifica del progetto (prassi non diffusa). Contenuti: risultati raggiunti,modalità adottate, prospettive future Prevede compiti specifici per AS: • Aiuta a rivedere il percorso dell'esperienza • Aiuta a guardare al dopo (ossia a come si possono mantenere i cambiamenti) • Riflette sul proprio operato (incremento delle proprie risorse) UTENTE: ◦ Collabora ad un bilancio degli esiti ◦ Accetta la perdita La valutazione finale deve avvenire su vari livelli: Verifica della realizzazione degli interventi programmati Verifica del coinvolgimento della persona Esame del cambiamento in termini di conoscenze, atteggiamenti e comportamenti  Valutazione della modifica della situazione in conseguenza all'intervento Occorre prevedere gli esiti nel progetto Occorre che i segnali di cambiamento (variabili)   vengano codificati mediante degli indicatori Occorre integrare l'interpretazione degli indicatori  del comportamento con altri strumenti interpretativi quali la disponibilità a riflettere; la capacità di elaborare le emozioni La difficoltà nel distacco: La creazione di legami affettivi può comportare la difficoltà ad interrompere la relazione La   verifica può evidenziare che le capacità acquisite sono malferme (occorre effettuare dei suggerimenti per mantenere queste capacità, per rinforzare nuovi nodi della rete) Si può pensare  ad una verifica dopo un periodo di interruzione dell'intervento FARGION Riprende l'importanza che gli da Ferrario
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