Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Le forme di Stato (assoluto, liberale, socialista, totalitario, democratico e sociale), Appunti di Diritto ed economia politica

Definizione di forme di Stato, le varie forme (stato assoluto, liberale, socialista, totalitario, democratico e sociale.

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 01/12/2021

aurora-de-paoli
aurora-de-paoli 🇮🇹

3.5

(2)

14 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Anteprima parziale del testo

Scarica Le forme di Stato (assoluto, liberale, socialista, totalitario, democratico e sociale) e più Appunti in PDF di Diritto ed economia politica solo su Docsity! Le forme di Stato Forme di Stato: è il tipo di rapporto d’esistenza tra chi governa e chi viene governato. Questo tipo di rapporto può essere ad esempio dittatoriale, liberale oppure democratico. Lo Stato assoluto (tra il XV e il XVII secolo) Nello Stato assoluto lo Stato si identifica nel sovrano, i tre poteri si concentrano nelle sue mani. Lo Stato assoluto può anche essere denominato Stato patrimoniale, perché il sovrano tratta il patrimonio dello Stato come se fosse di sua proprietà quindi non c’è divisione tra il patrimonio dello Stato e quello del sovrano. Il sovrano ha il compito di assicurare l’ordine e la giustizia, può inoltre: emanare le leggi; nominare i giudici; comandare l’esercito; dichiarare guerra o concludere la pace; imporre tasse; emettere moneta. Le caratteristiche principali dello Stato assoluto sono: e la presenza di un apparato amministrativo e burocratico di funzionari, essi avevano le competenze tecniche necessarie per curare le finanze pubbliche e per riscuotere le imposte; e l’esistenza di un esercito permanente, i membri dell’esercito erano reclutati tra i sudditi e, soprattutto, tra i mercenari; e la continuità della corona, assicurata da specifiche leggi di successione al trono; ® il monopolio della giustizia. Lo Stato liberale Lo Stato liberale, che si affermò dopo la Rivoluzione francese, è il primo Stato a concedere ai cittadini dei diritti e questi diritti vengono concessi in seguito alle varie rivoluzioni borghesi che ci sono state come ad esempio quella francese. In questo modello di Stato la sovranità non appartiene più al sovrano, ma appartiene ai cittadini, che sono posti formalmente sullo stesso piano davanti alla legge. Le sue caratteristiche principali sono: e Stato di diritto, ovvero i diritti concessi ai cittadini vengono riconosciuti in una costituzione scritta e fu loro concessa la facoltà di rivolgersi all’autorità giudiziaria per tutelarli; e Stato elitario, in quanto i diritti non vengono concessi a tutti i cittadini, ma solamente a quelli che appartengono a classi sociali adagiate; e la separazione dei poteri, infatti i poteri dello Stato vengono affidati a organi diversi (Parlamento, Governo e Magistratura); e sistema economico liberista, si basa sulla piena libertà di iniziativa economica. Secondo i liberisti lo Stato non deve intervenire nell’economia perché la danneggerebbe, in quanto limiterebbe solamente la libertà privata. In questo tipo di sistema economico decidono i privati cosa produrre, per chi produrre e cosa produrre. Dopo la Prima guerra mondiale lo Stato liberale entrò in crisi, perché era incapace di affrontare le richieste della classe operaia che si era formata a seguito della rivoluzione industriale. Nacque così uno Stato socialista, uno Stato totalitario e uno Stato democratico. Lo Stato socialista Lo Stato socialista nacque quando si diffuse il socialismo e criticava profondamente il sistema capitalista, perché i capitalisti guadagnavano a scapito dei lavoratori. Lo Stato socialista voleva abolire la proprietà privata riservando allo Stato la proprietà di tutti i mezzi di produzione, voleva che tutti fossero sullo stesso piano e voleva che tutti i lavoratori percepissero lo stesso stipendio ma soprattutto che fosse adeguato. e socialismo utopistico, si affermò per primo e venne chiamato così perché si limitò a denunciare le ingiustizie del capitalismo senza trovare delle soluzioni concrete, perdendosi nella costruzione di ipotesi di società non concretamente realizzabili. e socialismo scientifico, si affermò più tardi attraverso le opere di Karl Marx e propose delle idee più rivoluzionarie rispetto al sistema capitalista. Secondo Marx era inevitabile una lotta di classe tra i lavoratori, che venivano sfruttati, e i datori di lavoro, coloro che sfruttavano. Per Marx il valore delle merci era dato dal lavoro necessario per produrle; i datori di lavoro però versavano ai lavoratori un salario di sussistenza appropriandosi così del plusvalore, ovvero la differenza tra il valore dei beni prodotti e il salario pagato. Lo Stato totalitario Lo Stato totalitario è caratterizzato dalla presenza di un regime politico autoritario, che controlla ogni potere statale, e di un’ideologia esclusiva, che aspira al dominio totale di ogni ambito della società. I fattori che favorirono il totalitarismo sono: e lacrisi economica postbellica, caratterizzata da un grave deficit del bilancio statale; e il malcontento popolare, perché le persone volevano i riconoscimenti dei propri diritti; e l’incapacità dei governi liberali di fronteggiare la situazione; ® l’insicurezza sociale, mancanza di un lavoro sicuro e paura del futuro. Alla base del totalitarismo troviamo l’affermazione di un’ideologia esclusiva, che aspira a dominare, oltre che il potere statale, tutti gli ambiti sociali. Tra i suoi principali caratteri abbiamo: 1. la concentrazione del potere, in uno Stato totalitario il potere è nelle mani di un solo “capo” e in Italia è Mussolini; 2. la creazione del consenso, per ottenere il consenso politico il totalitarismo fa ampiamente uso della propaganda, finalizzata a indottrinare gli individui; 3. l’eliminazione di ogni forma di dissenso rinnega alle persone i propri diritti (non lascia il diritto del dissenso); Lo Stato democratico Uno Stato democratico si basa sul principio della sovranità popolare, che viene esercitata attraverso i rappresentanti eletti dai cittadini. La sovranità popolare può essere esercitata in due modi: 1. in forma indiretta, attraverso l’elezione dei propri rappresentanti; 2. in forma diretta, partecipando direttamente a determinate decisioni. In Italia il popolo può essere chiamato a esprimere la propria volontà in forma diretta mediante il referendum, di cui esistono diversi tipo: e abrogativo, il popolo può eliminare (abrogare) una legge in toto o in parte. Non possono abrogare leggi tributarie e di bilancio, amnistia e indulto, rettifica trattati internazionali; e confermativo, confermare la rettifica o l’integrazione di una norma costituzionale; e consultazione locale, i cittadini possono essere interpellati in relazione a specifici argomenti.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved