Scarica Le guerre mondiali nella poesia italiana (Ungaretti, Rebora, Montale e Quasimodo) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! GIUSEPPE UNGARETTI
Introduzione
Interventista per definire la sua nazionalità -> si arruola
- contatto con atrocità della guerra -> non la rinnega ma sviluppa una visione oggettiva
"Il porto sepolto" -> insieme degli scritti che compone al fronte
- unico riferimento storico -> luogo e data di scrittura dei componimenti
"Veglia"
23 Dicembre 1915, Cima Quattro
- prima del "diario di guerra" di Ungaretti -> poco dopo essere giunto sul fronte
Morte non presentata in modo eroico ma crudo e oggettivo -> in evidenza violenza e brutalità => descrizione cadavere
- scena decontestualizzata e destoricizzata senza data => io di fronte all'atrocità della guerra
>> contano i sentimenti umani e le fragilità
Per sopravvivere alla morte bisogna trovare il suo opposto -> attaccamento alla vita (= istinto di sopravvivenza)
- amore -> universale, dimensione di solidarietà umana
>> variante della poesia -> serve a non soccombere e a non annientarsi (silenzio = anima)
Stile -> sonorità martellante (= T)
- parole in -ato e -ata => musicalità dello strazio
- participi passati per il soldato -> immobilità della morte
- non c'è punteggiatura -> versicoli
>> potenzia la tragicità, le parole emergono dal bianco del foglio (= anima)
Stile espressionistico -> trasmette emozioni attraverso ogni singola parola
"Fratelli"
15 Luglio 1916, Mirano
Sviluppa il tema dell'amore cristiano come solidarietà umana
- doveva intitolarsi "soldato" -> pubblicata nella raccolta "Allegria"
>> porto sepolto + altre poesie -> allegria dei naufragi (1919)
>> allegria dei naufragi + altre poesie -> l'allegria (1931)
Fratello -> dimensione di universalità e solidarietà umana, appartenenti al genere umano (= san francesco)
- condividono fragilità => precarietà della condizione (= fratelli -> fragilità)
lo poetico anonimo -> esprime un sentimento comune condiviso da tutti
- IMmagini che emergono alla mente in reazione alla parola fratelli
>> rivolta -> contro il mondo crudele della guerra
>> presenta le immagini in analogia
Fratelli -> idea di purezza e essere indifeso contro la brutalità della morte
- importanza della poesia perchè fatta di parole -> portano alla luce gli istinti vitali dell'uomo
Pellegrinaggio
Struttura tipica poesie -> prima parte di descrizione brutale della realtà e poi epifania che porta all'istinto di sopravvivenza
Soldati
Luglio 1918, Bosco di Courton
- sezione "Girovago" di "L'allegria"
- bosco di COurton -> strage di soldati, cimitero
>> il componimento ha come protagonisti i soldati -> solo in base al titolo
Soldati paragonati agli alberi d'autunno => similitudine
- situazione di precarietà -> sanno di essere destinati alla morte
>> angosciosa attesa -> preannuncia la morte imminente
Ripresa di unimmagine della tradizione letteraria ma rinnovandola (= modernismo)
- foglie ancora sugli alberi -> attesa e precarietà
Condizione propria dei soldati -> in realtà si può estendere a tutti gli uomini (= vb in forma impersonale)
Stile
- coinvolgimento del titolo per comprendere il testo
- analogia sostituita da similitudine
- versicoli -> presi a due a due formano settenari => metro tradizionale rivisitato
>> violenza della guerra che porta alla lacerazione (= staccarsi delle foglie)
>> ritmo rallentato -> per concentrarsi sulle singole parole
Seconda fase della produzione bellica -> non può andamento orrore - epifania - attaccamento alla vita
Prima Guerra Mondiale secondo Ungaretti
La tragedia della guerra ha funzione epifanica -> desiderare un'innocenza primitiva che ha nella solidarietà umana il suo
cardine
- fa emergere la fragi dell'uomo => attaccamento alla vita biologico e innato
Il conflitto quindi è un'esperienza corale -> uomini e fratelli contro la guerra, non contro il nemico
- uomo come fibra e brandello dell'esistenza -> comprende l'orrore della guerra che riduce l'uomo all'osso, portandolo però
alla sua parte più profonda e comune a tutti
"Non gridate più"
Sezione "i ricordi" della raccolta "il dolore" -> 1947
- parla della Seconda Guerra Mondiale -> osservatore civile
>> aveva aderito al Fascismo
>> non sa cosa accade al fronte o nei campi di concentramento -> non coglie la brutalità della guerra, espressa con la
contrapposizione tra grido e sussurro
Prima quartina -> invito ai sopravvissuti a non gridare
- silenzio -> rispetto per i morti, per ricordarli e quindi farli continuamente rivivere
>> per non far ripetere l'orrore della guerra
- imperativi -> cessate, gridate => veemenza retorica precedentemente assente
>> grido come strumento di distruzione e morte
Seconda quartina -> silenzio per cogliere il sussurro della voce dell'anima (= poesia)
- le parole de morti sono poetiche e colgono la parte più profonda dell'anima
>> luogo dove cresce l'erba => cimitero (= Foscolo, Quasimodo)
- se cè rispetto e silenzio c'è vita -> l'erba cresce
>> silenzio come modo per rimanere umani
Potrebbe essere stata scritta in occasione del bombardamento di Roma da parte degli alleati nel Luglio del '43 o a guerra
conclusa (= grande conflittualità)
- necessità di non dividere i morti tra buoni e cattivi ma ascoltarli tutti
CLEMENTE REBORA
Introduzione
Vociano -> rivista "La voce" tra il 1908 (= fondata da prezzolini) e il 1916
- senso di sradicamento e non appartenenza al mondo contemporaneo -> comunque attenzione sociale e interesse ai
problemi dell'Italia (= denuncia sociale)
- diversi dai crepuscolari -> si chiudono in sè stessi
Poesia vociana -> frammentismo (= D'Annunzio, Il notturno), prevale il simbolismo
- esistenzialismo di Schopenhauer, rifiutano le derive estetizzanti di D'Annunzio
Poeti vociani più importanti
- Camillo Sbarbaro -> deserto come animo umano, riferimento per Montale
- Clemente Rebora -> tormentato, si farà poi prete (= ricerca spirituale)
- Dino Campana -> vero artista decadente italiano
>> poeta maledetto (= 2 volte in manicomio), amore tempestoso con Sibilla Leramo, vicende editoriali sfortunate
- Piero Jahier
Gruppo eterogeneo -> ogni esponente ha le sue caratteristiche
- aspetti comuni nel contenuto -> autobiografismo, analisi dei moti interiori (= ricerca senso della realtà che manca),
coinvolgimento civile, intellettuale alla ricerca del senso dell'esistenza
- aspetti comuni nella poetica -> rifiuto del romanzo dell'800 (= lungo e articolato), della melodia tradizionale e dell'ironia e
colloquialità, tipici dei crepuscolari
Stile -> verso libero, sintassi spezzata e irregolare, lessico medio-basso ma con intensificazione semantica (=
espressionista)
"Voce di vedetta morta"
Non si arruola volontario -> danni fisici e psichici (= ptsd) dopo un incidente bellico => viene congedato
- forma espressionistica per dare forza alle sue idee -> continua ricerca esistenziale
Componimento -> 4 momenti, compreso il titolo senza cui sembra l'io poetico a parlare (= vedetta morta -> valore profetico
proveniente dall'oltretomba)
Versi 1-4 -> descrizione corpo + senso di disfacimento che si diffonde
- si conclude col verso lapidario "frode la terra" -> la terra è un inganno
Versi 5-11 -> coinvolgimento civile
- la vedetta non piange perchè è affare di chi se lo può permettere e del fango, impietoso dalla quantità di cadaveri
>> 2 interpretazioni -> può piangere solo chi è in vita oppure solo chi non ha partecipato alla guerra
- la vedetta si rivolge a un soldato -> lo invita a non parlare della guerra a chi la ignora perchè non può comprendere
>> critica agli interventisti -> non sono poi realmente andati a combattere
- perdita di qualsiasi speranza -> contro l'esaltazione della guerra dei Futuristi e la visione consolatoria di Ungaretti
Versi 12-18 -> spiraglio di speranza
- slancio vitale verso l'amore -> non fraterno ma individuale (= uomo-donna)
- lo stesso amore nega la speranza -> l'uomo comunque nan trova significato della propria sofferenza
Versi 19-20 -> chiusura aperta e dubbiosa