Scarica Le innovazioni tra sessi dopo il Cristianesimo e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia solo su Docsity! Le innovazioni tra sessi dopo il Cristianesimo Con la predicazione di Cristo, si giunse a delle innovazioni radicali nel rapporto tra sessi, mettendo in discussione le usanze ebraiche e quelle Romane. Prima della venuta di Cristo , la donna veniva considerata solo come mezzo di procreazione ed era ritenuta inferiore all'uomo. Ella era disprezzata e soggetta al marito che la poteva ripudiare in qualsiasi momento secondo la sua volontà. Ma, a seguito della predicazione, di Cristo e della diffusione del Cristianesimo, il matrimonio assunse un valore monogamico e indissolubile. Nei Vangeli leggiamo che Gesù, opponendosi ai Farisei che, per provocarlo avevano chiesto se fosse consentito il ripudio della donna da parte dell’uomo, rispose che l'uomo, al momento del matrimonio, lascia la famiglia per volontà divina e si unisce alla moglie, in modo tale che i due siano "una sola carne". Dunque nel mondo romano la predicazione di Cristo operò una vera e propria rivoluzione nel diritto matrimoniale. Precedentemente la pratica del divorzio era molto diffusa e vi si ricorrereva spesso e volentieri, anche per futili motivi. Invece quando si affermò il Cristinanesimo come religione ufficiale dell’Impero, i motivi previsti dalla legislazione per poter divorziare diminuirono di gran lunga. Gli imperatori cristiani attuarono una politica volta ad impedire o quantomeno a limitare i divorzi, stabilendo una serie di casi, in cui il divorzio era consentito. Lo scioglimento del matrimonio poteva avvenire per motivi che rendevano impossibile la convivenza, anche se non imputabili a nessuna delle due parti (divorzi bona gratia) e per cause attribuibili a una delle parti (divorzi Ex iusta causa). Per quanto riguarda la seconda fattispecie, si stabilì che fossero colpa del marito solo comportamenti gravissimi, come ad esempio l’avere tentato di prostituire la moglie. Da tali comportamenti era escluso l’adulterio. Di contro, la moglie era reputata colpevole non solo quando commetteva adulterio, ma anche per ragioni più banali, come la frequentazione di spettacoli senza il previo consenso del marito. A onor del vero, bisogna pure ricordare che dopo Giustiniano fu ripristinato l’istituto del divorzio communi consensu, cioè deciso di commune accordo fra i coniugi. Tuttavia è innegabile che con il trionfo del Cristianesimo fu ribaltato il principio secondo il quale il consenso matrimoniale poteva venir meno in qualsiasi momento della vita coniugale. Invece col cristianesimo il predetto consenso viene espresso una sola volta, e per sempre, alla presenza della comunità ecclesiale, quando viene celebrato il matrimonio. Inoltre si deve aggiungere, a proposito di morale familiare, che gli Imperatori, al fine di recuperare gli antichi valori, intervennero spesso per reprimere l’adulterio femminile. In particolare, fu emanata la Lex Iulia la quale stabiliva che l’adulterio femminile poteva essere punito su richiesta di un qualsiasi cittadino. E un famoso poeta, Giovenale, si lamentava che questa legge, nonostante col tempo fosse stata resa ancora più severa, nella realtà non era molto applicata.
