Le opere di Bramante, Appunti di Storia Dell'architettura I

Scarica Le opere di Bramante e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura I solo su Docsity! BRAMANTE Nasce a urbino e si forma proprio li come pittore prospettico di elementi architettonici che venivano utilizzati poi come quinte teatrali. MILANO commissione da parte di Ludovico il Moro prima commissione → chiesa di Santa Maria presso San Satiro voleva realizzare una chiesa a croce latina ma per mancanza di spazio, è costretto ad utilizzare una pianta a T. → tutti gli elementi che non è possibile realizzare, vengono disegnati → in particolar modo il falso coro prospettico. Realizza in 90 cm un ambiente di 11 m. Dal 1492 si dedica alla ricostruzione della tribuna della chiesa di Santa Maria delle Grazie. La chiesa era stata completata soli pochi anni prima, secondo gusti gotici → Ludovico il Moro decide di intervenire sull'edificio secondo criteri rinascimentali. → la vuole rende la cappella sepollcrale della famiglia e inoltre vuole dimostrare il suo essere mecenate. Il corpo aggiunto da bramante, nelle proporzioni riprende le opere di Brunelleschi (cappella dei Pazzi e sagrestia Vecchia di S. Lorenzo), ma con un maggiore slancio verticale. → aggiunge tre absidi che fanno sì che lo spazio si dilati in tre direzioni. (diversamente dal Brunelleschi in cui gli spazzi erano fissi e misurabili). → questi tre absidi, insieme alle dimensioni dell'intero corpo costruito da Bramante danno il senso di monumentalità che gli voleva sicuramente essere conferito. All'interno, nonostante ci siano comunque somiglianze con le opere del Brune, è molto più decorata. Poiché Bramante si adegua tradizione lombarda, sia all'interno che all'esterno. ROMA Tempietto di San Pietro in Montorio. → commissionato dai reali di spagna per commemorare il luogo dove la tradizione vuole che sia stato crocefisso San Pietro. Si basa sui concetti fondamentali dibatutti durante il rinascimento, ovvero: – pianta centrale – imitazione dell'antico – e la ricerca delle proporzioni perfette il progetto iniziale prevedeva l'inserimento del tempio in un cortile circolare e la presenza di una secodna fila di colonne. Nonstante le ridotte dimensioni, le nicchie laterali davano l'idea dell'espansione verso l'esterno, che prosegue dalle colonne esterne e doveva continuare ancora fina al secondo colonnato. 16 colonne tuscaniche, sormontate da una trabeazione dorica. Lo spazio tra la muratura circolare e le colonne è coperto da un soffitto