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Le Père Goriot (Papà Goriot) di Balzac, Sintesi del corso di Letteratura Francese

Sintesi del libro Le Père Goriot (Papà Goriot) di Honoré de Balzac

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 11/02/2021

ale-bucataru
ale-bucataru 🇮🇹

4.4

(21)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Le Père Goriot (Papà Goriot) di Balzac e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Francese solo su Docsity! PÈRE GORIOT 1834 Il contesto storico letterario dell’800 Nell’800 l’analisi intimista si sostituisce con l’esplorazione sociale, la realtà quotidiana e la società post-rivoluzionaria (1789-1799) composta da individui esposti al conflitto e alla delusione, che diventano l’oggetto principale di rappresentazione. Il romanzo realista-romantico di questo secolo afferma la sua forza e il suo valore, anche grazie ai cambiamenti della società e della cultura. Gli esordi di Balzac Balzac nasce nel 1799 e muore nel 1850, in qualche modo la sua vita occupa tutta la metà del secolo e quindi spesso, le date di nascita possono davvero diventare simboliche. Balzac è un gigante della letteratura, nel senso che la sua produzione diventa un modello indiscusso, un punto di riferimento da imitare o da criticare; per questo viene considerato il fondatore del realismo in epoca romantica. Questo modello è in primo luogo un romanzo del presente, della realtà contemporanea, e anche quella quotidiana diventa oggetto di una rappresentazione degna. Balza esplora quindi in modo minuzioso la società contemporanea, per estrapolarne le leggi e i meccanismi, e poi creare una metafora della condizione umana sempre tormentata dall’ assillo della fortuna e dalla necessità di trovare il denaro. Il suo linguaggio spazia dal fascino dei paesaggi, alle verità eterne, fino ai procedimenti industriali. La sua opera “Comédie humaine” (1839) è ambientata nel teatro del mondo sociale e viene tripartita in: “Études de mœurs” studi di costume, con scene della vita privata, politica e militare; “Études analytiques” con differenti punti di vista su aspetti della vita come la malattia o il matrimonio; “Études philosophiques” con le conseguenze delle azioni sulla vita. Nell’opera “La Peau de chargin” (1831) compare il tema del fantastico come idea visionaria della realtà: il giovane protagonista sta per rinunciare alla vita, quando un antiquario gli regala una pelle di zigrino che ha la virtù di soddisfare ogni desiderio di chi la possiede, ad ogni richiesta però si restringe abbreviando la vita. Un altro tema ricorrente è Parigi, luogo di affari, di politica e di vita sociale; la visione della città come realtà urbana in pieno sviluppo e abitata da banchieri emerge ne La fille aux yeux d’or”, mentre quella più periferica e degradata appare ne “Eugénie Grandet”. Infine in “Illusions perdues” viene messo al centro il mestiere dello scrittore, con un’analisi del fenomeno letterario e di un’intera società in cui tutto viene sottomesso dal denaro. Le caratteristiche principali - l'avant-propos  ha uno statuto ambiguo, perché non è una vera prefazione, non è un' opera di fiction o un bilancio, ma è veramente un programma, la spiegazione di una strategia coerente che sta alla base dei romanzi di Balzac e la testimonianza di un desiderio di sintesi. Nello specifico ciò che lo distingue da una prefazione, è il fatto che cerchi di spiegare quali sono i proposti che hanno guidato la struttura della commedia con uno sguardo retrospettivo rispetto alle opere già pubblicate. Viene riflessa l’immagine di Balzac come segretario della propria epoca, ciò indica una nozione di obiettività e verità; pertanto racconta in questo avant-propos di essersi di essersi limitato a scrivere sotto la dettatura della società, a rappresentare/raccontare il sociale nelle sue varietà, nelle sue trasformazioni. - i personaggi  nella pensione si incontrano personaggi controversi: Vouquer è un personaggio emblematico ed è un tipo in quanto uguale a tutte le altre donne che hanno sofferto, tutta sua la descrizione riflette tanto il suo milieu, il suo ambiente di provenienza quanto il suo carattere avido e meschino, questa donna gestisce la pensione sulla base di quello che le detta la sua natura miserevole; Rastignac uno studente senza soldi che poi capisce che per arrivare al successo bisogna lottare e sfruttare qualsiasi occasione; Goriot che dà il titolo al romanzo, è un vecchio signore finito in miseria prosciugato dalle figlie; Victorine Taillefer una giovane diseredata da suo padre; Madame Couture vedova di un commissario che si occupa di Taillefer; Mademoiselle Michonneau una zitella che fa coppia con un vecchio signore di cui si sa poco; Charles un pittore e impiegato del museo; Cindie e Christophe che sono due persone che lavorano per Madame Vouquer. Rispetto allo squallore della pensione ci sono due personaggi che in qualche modo spiccano per la loro età: Victorine e Rastignac. A metà tra questi due troviamo Vautrin, “il quarantenne dalle basette tinte”, che sembra attinto ad un immaginario romantico che ha scelto la rivolta intesa come volontà di non abituarsi ai meccanismi della società. Vautrin si fa chiamare dai suoi complici trompe-la-mort e, seguendo un immaginario del “bello e dannato”, non lesina denaro, è affascinante con le donne, intimidisce però gli uomini. La vcenda di Vautrin è quella più romanzesca che si rifà ad un immaginario romantico. - l’arresto di Vautrin  è accompagnato da un discorso che fa egli stesso, non tanto per difendersi ma piuttosto per dichiarare la sua superiorità, per avvisare/accusare chi invece lo aveva denunciato ed anche per assicurare che sarà liberato quando vuole. Questa affermazione viene intesa come la volontà del personaggio di non essere schiacciato dalle regole della società. In qualche modo Vautrin non cerca però di sovvertire l’ordine ma di usare qualsiasi mezzo per ottenere quello che desidera ed è per questo che invita Rastignac all’immoralità. - il rapporto padre figlie di Goriot  Goriot è un uomo che è riuscito ad elevare la sua condizione sociale grazie ad un duro lavoro, ma tutto questo gli viene portato via dalle figlie che da sempre sono abituate a vivere in un lusso sfrenato. Quando le figlie raggiungono una classe sociale più elevata, il padre rappresenta solo un fantasma del passato da nascondere. Goriot al contrario, resta sempre ancorato alle sue condizioni e quando smette di lavorare, appare totalmente sradicato: non cerca infatti di assumere una nuova identità sociale come suocero di un conte o di un barone, fin dall’inizio è destinato alla solitudine. Il fatto che abiti nella pensione diventa il simbolo di questo sradicamento, perché è appunto considerata come un luogo in cui i personaggi senza radici si riuniscono. Non avendo più un’identità se non quella di essere un padre, le figlie sono tutto quello che gli rimane, per questo nei loro confronti assume un comportamento quasi manicale, conserva per esempio i loro capelli. La sua dedizione è tale che viene considerato anche stupido, in quanto accecato dall’idea di un rapporto illusorio con le figlie. Questa consapevolezza diventa più chiara in punto di morte, quando per un istante Goriot maledice le figlie per il loro comportamento. - la figura di Rastignac  Rastignac è uno studente di legge, che spinto dalla curiosità della conoscenza, decide di concentrarsi sui comportamenti della società parigina. Solo alla fine della storia riesce a capire veramente i meccanismi che regolano la città e per cui adesso è pronto. La prerogativa di Rastignac, rispetto agli altri personaggi è il cambiamento: parte da una condizione di una certa ignoranza e raggiunge una piena consapevolezza del mondo che lo circonda. Il suo percorso può pertanto essere definito come un percorso di formazione: un giovane ragazzo di provincia che tenta l’ascesa sociale per raggiungere la nobiltà parigina. Inizialmente quando Vautrin gli propone di recuperare l’eredità, la conoscenza non è del tutto appresa poiché appunto rifiuta nella sua innocenza; solo dopo la morte di Goriot abbandona la sua identità per diventare il personaggio che sarò negli altri romanzi, un manipolatore pronto a tutto per raggiungere i suoi scrupoli. - la tipizzazione dei personaggi  è particolarmente rilevante, poiché permette a Balzac di realizzare il proprio progetto, attraverso il personaggio tipo che raccoglie in sé i tratti di un’intera classe, infatti il tipo generalizza i tratti dell'individuale. I personaggi non sono risparmiati dal ricevere giudizi morali, poiché per Balzac la scrittura è uno spazio in cui denunciare e rappresentare la società del tempo con tutti i vizi e le virtù. Altro elemento importante è la tecnica dl ritorno dei personaggi che si incontrano, interagiscono e sono presentati nella loro evoluzione, in epoche e ambienti diversi: come il cinico e diabolico avventuriero Vautrin, l'avido
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