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Le proiezioni ortogonali - il disegno - Gaspard Monge - il Ribaltamento, Appunti di Disegno Tecnico

Appunti chiari e ordinati compresi di immagini e disegni. Argomenti: il disegno, approccio al disegno tecnico strumentale, le proiezioni ortogonali, Gaspard Monge, il ribaltamento, (linea di terra, retta di richiamo, immagine, quota, aggetto, semipiani).

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 10/10/2022

saragaglione
saragaglione 🇮🇹

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Scarica Le proiezioni ortogonali - il disegno - Gaspard Monge - il Ribaltamento e più Appunti in PDF di Disegno Tecnico solo su Docsity! LE PROIEZIONI ORTOGONALI Laboratorio di disegno, percezione e comunicazione visiva , 1 Il DISEGNO è quella disciplina, linguaggio grafico, che utilizzeremo in senso tecnico professionale per interagire. Il disegno può essere una RAPPRESENTAZIONE GRAFICA, la quale è certamente basata su un disegno; le due cose non sono biunivoche. La parola DISEGNO contiene al suo interno la parola segno, è composta da due parti, “di” e “segno”. Questo segno non è un semplice gesto che lascio sul foglio di carta, può farmi venire in mente tanti significati diversi, ad esempio, una linea; se mi concentro solo su questo specifico segno, questo inizia ad avere un connotato diverso dal mio semplice gesto, ad esempio lo slash /, oppure un segno contestualizzato in matematica ½, il simbolo della frazione. Il segno è quindi diventato un simbolo, che nella cornice della matematica può avere un significato univoco, la divisione. In campo della geometria può diventare anche un’equazione, una retta x=y. Posso anche moltiplicarlo, ripeterlo n volte (/////), ad esempio in campo agonistico, per scandire il tempo. Queste linee anche ripeterle, ribaltarle, ruotarle per formare altri segni, ad esempio la parola MAMMA (nasce da Munari). Se lo duplico, affiancandoli, ottengo due linee parallele, che può essere il segno che delinea una strada da percorrere. Anche nell’ambito dell’elettronica, due linee parallele rappresentano un interruttore. O anche per rappresentare una scala in pianta in architettura, la linea parallela è l’unica che unisce le scale piano a piano, indica sul foglio che in quel punto la scala si interrompe. ↓ Questo è possibile perché il disegno come proprietà di linguaggio deve essere inteso come il segno che assume significato. Il disegno è un linguaggio grafico nel quale i segni che vengono lasciati via via cambiano contesto e assumono un proprio significato, che può essere anche interno al contesto. Il “DI” di di-segno, (la parola deriva dal latino “designo”) è un segno che diviene significato a seconda del contesto in cui calo il linguaggio grafico che sto utilizzando. O anche “disegno” come “divenire del segno”, a seconda del contesto, il segno diventa altro. È un linguaggio grafico la cui bontà sta tutta nella capacità del disegnatore. Il disegno ha una grammatica, una sintassi, lessico, letteratura ecc. come tutte le discipline. Visto che il disegno è un linguaggio, c’è anche un’altra sfumatura interessante, ognuno di noi ha un proprio disegno, un proprio linguaggio grafico. Disegno può anche essere letto come “segno- di”, segno identificativo di una persona, di un contesto culturale ecc. Il segno che lasciamo sul foglio è un DUCTUS, un’impronta, un segno identificativo del disegnatore. Il disegno si basa su 3 strumenti fondamentali, che sono il prodotto di una mia elaborazione mentale: L’OCCHIO, la MENTE e la MANO. APPROCCIO AL DISEGNO TECNICO CORSIVO E STRUMENTALE La gradazione delle mine va dal molto duro al molto morbido, e l’oscillazione va dall’hard al black. È un impasto composto da ematite (un metallo) e impasto simile all’argilla, se il metallo è uguale all’argilla abbiamo una matita che ha una gradazione di equilibrio (F). Se la parte metallica aumenta in proporzione rispetto all’impasto che tiene il metallo abbiamo una matita molto dura, HARD, fino a 12H. Se invece il materiale che serve ad impastare le matite aumenta in proporzione abbiamo le mattie BLACK, quasi cerose, sembrano carboncini. Quando si disegna a mano libera (disegno corsivo) si utilizza la matita. Quando si deve fare un disegno tecnico si usa il portamine. Come si usa la matita? Per lasciare un tratto sempre costante devo avere l’attenzione di ruotare sempre leggermente lo strumento in modo da non far usurare sempre lo stesso lato. Sulla squadretta il lato con il gradino squadrato si usa solo per l’inchiostro di china. Per le matite e portamine si usa solo quella a becco di flauto.
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