Relazioni Sociali in Antica Roma: Verticalità, Evergetismo e Violenza, Schemi e mappe concettuali di Storia

Scarica Relazioni Sociali in Antica Roma: Verticalità, Evergetismo e Violenza e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Le relazioni sociali nell’antica Roma  Nell’impero romano la società era parcellizzata all’estremo  I rapporti verticali prevalevano – Competizione e gerarchizzazione segnavano le varie relazioni Preminenza dei rapporti verticali  Ciascun individuo era preso in più reti di dipendenza e solidarietà  Con l’eliminazione delle grandi famiglie senatorie, le enormi clientele scomparvero  Parentela, amicizia, patronato  Rapporti economici e politici con parenti acquisiti erano stretti e vari  La familia includeva individui di statuto e di rango sociale molto diversi  Si distinguevano amici da clienti in base al loro rango – Il limite tra l’amicizia e il patronato era vago  Il rapporto tra il patrono e il cliente era una relazione reciproca ma asimmetrica  L’origine dei rapporti e la loro natura distinguevano l’amicizia dalla clientela  Le comunità cittadine si riconoscevano clienti di una persona  Esse onoravano un cittadino, un proprietario, un amministratore  Le cittadinanze moltiplicavano i contratti di patronato  Favori e servigi  Doni fatti e ricambiati scandivano i rapporti sociali  Lo scambio si riferiva a due soggetti di natura differente: Protezione – Dono, Dono – Omaggio  Non c’erano criteri che regolamentassero i diversi generi di promozioni sociali  Aveva la meglio chi beneficiava dei sostegni più numerosi e efficaci  Le raccomandazioni, i sffragia, non erano segrete – Condannabili se il suffragante era indegno  Durante un processo il patrono poteva agire da avvocato  Gli omaggi e la qualità dei protetti contribuivano a plasmare la dignitas  Coesione e controllo della società  Le relazioni personali – Erano un potente mezzo di controllo – Determinante per l’equilibrio sociale  L’imperatore predeterminava la carriera dei senatori proponendo candidati e accordando cariche  Un senatore o un grande cavalieri potevano ispirare le decisioni di una comunità cittadina  La molteplicità dei patronati limitava il rischio che si creassero concorrenti al potere centrale L’evergetismo  Atteggiamento munifico e i benefici degli individui verso le collettività  I doni  Ogni grande personaggio in conformità con gli ideali dell’etica civica si sarebbe comportato da evergeta  Il diritto romano distinse i diversi tipi d’impegno – Promesse ob honorem legate a onori legali ottenuti  Le liberalità creavano obblighi meno rigorosi  I doni assumevano forme molto diverse  Dovevano essere in armonia con il ragno e la fortuna dell’evergeta  Dipendevano dall’importanza della cittadinanza  Evergetismo e vita urbana  L’evergetismo fu fondamentale per lo sviluppo del quadro urbano  Gli evergeti non si sostituirono alla collettività ma la aiutavano  Spesso l’evergetismo forniva un quadro di vita sontuoso ma superfluo