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Le risorse naturali del territorio, Appunti di Geopedologia, economia e estimo

Le risorse naturali del territorio, come le foreste, i fiumi, i laghi e il suolo. Vengono presentati i diversi tipi di foreste e la loro importanza per la biodiversità. Viene inoltre spiegato il concetto di climax e di successione ecologica. Infine, vengono descritti i diversi ecosistemi acquatici e la loro importanza per la vita dell'uomo.

Tipologia: Appunti

2018/2019

In vendita dal 24/10/2023

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Scarica Le risorse naturali del territorio e più Appunti in PDF di Geopedologia, economia e estimo solo su Docsity! LE RISORSE NATURALI DEL TERITORIO Il territorio è lo spazio fisico o geografico costituito da zone naturale, aree agricole e urbanizzate ed è il risultato dell’interazione dei fattori abiotici (l’ambiente inorganico, atmosfera, terremoti..), fattori biotici e fattori antropici. Le risorse che il territorio offre non sono illimitate quindi bisogna sfruttarle al meglio. Le FORESTE Le foreste o biomi (aree dove varie caratteristiche rimangono invariate) sono ecosistemi terrestri la cui diffusione è stata influenzata dalla latitudine e dall’altitudine. Ricoprono il 7% delle terre emerse e custodiscono l’80% della biodiversità mondiale. Polo nord Ghiacciai perenni Tundra Foresta di conifere (taiga, pini, abeti,larici) Foresta temperata (latifoglie, querce, castagno, faggio) Deserti Praterie Foreste pluviali (sempreverdi) equatore TIPI di FORESTE Le foreste si possono dividere in cinque grandi gruppi:  Foreste pluviali sempreverdi (nella zona equatoriale, fauna molto ricca, c’è un decimo delle specie animali oggi viventi)  Foreste tropicali formate essenzialmente da specie caducifoglie  Foreste costituite prevalentemente di boschi di latifoglie [specie arboree adatte al clima temperato che creano, secondo l’altitudine e la latitudine, la macchia mediterranea, i boschi a bassa (castagneti e faggete) e alta quota (conifere)]  La foresta temperata mediterranea (estati calde e siccitose, gli inverni miti e le piogge in primavera e autunno, offre riparo e cibo a molte specie animali)  Le foreste che occupano la fascia boreale (costituite da conifere e latifoglie) La flora le piante e i vegetali la fauna gli animali Altitudine (m s.l.m.) 2900 Fascia nivale (muschi e licheni) 1800 Fascia alpina (arbusti) Foresta di conifere 800 Foresta temperata (quercia) Il CLIMAX Il climax è la situazione finale raggiunta da un ecosistema ed è lo stato di maturità del sistema. Si giunge alla stato di climax al termine di un lungo processo definito successione ecologica, in un habitat si insediano le specie dominanti. Ci sono successioni primarie (roccia è colonizzata dai licheni) e secondarie (si avvia ogni volta che l’habitat viene distrutto) che portano entrambe a una stato di climax. Nelle foreste ci sono le popolazione autotrofe che producono biomassa, utilizzata come alimento dai consumatori primari, a loro volta sono il cibo dei consumatori secondari. Le ACQUE di SUPERFICIE Il 71% della superficie terrestre è ricoperto dalle acque che possono suddividersi in tre grandi ecosistemi: marino, di acque dolci e di zone umide. Tra essi ci sono delle differenze tali per cui gli organismi viventi per viverci hanno dovuto specializzarsi. I FIUMI I fiumi sono corsi di acqua dolce che hanno un ruolo molto importante nella vita dell’uomo peccato che in molti corsi d’acqua il grado di inquinamento è talmente elevato che la naturale capacità del fiume di autorigenerarsi non è più sufficiente. La vita di un fiume è costituita da :  Primo stadio, il fiume non ha un letto quindi scende impetuoso  Secondo stadio, il fiume ha scavato un letto e la sua velocità diminuisce  Terzo stadio, il fiume scava una piana(meandri)  Quadro stadio, il fiume è stabile se si verifica una piena le acque che esondano traccino un nuovo percorso e il vecchio alveo si trasforma in stagno o palude I LAGHI I laghi sono corsi di acqua dolce e in base alla profondità del lago si formano diversi habitat (zonazione), hanno anche una funzione termoregolatrice che favorisce lo svilupparsi di specie vegetali in zone climatiche sfavorevoli. Le zone umide sono caratterizzate dalle acque ferme, a causa del mancato rinnovo esso potrebbe ridursi a una specchio di acqua sterile e privo di vita, peccato che questo processo è accelerato dall’uomo. Nei suoli acidi tale evoluzione porta alla formazione di torbiere mentre gli stagni si trasformano in bosco. Il SUOLO Il suolo, risorsa non rinnovabile che va tutelato, è molto importante per l’uomo e il suo uso fa progettato affinché non generi danni ambientali. Il terreno agrario coperto da cemento e asfalto degenera e diventa sterile, anche se recuperato rimarrà improduttivo per molti anni.
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