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Le risorse naturali e ambientali, Appunti di Merceologia

Le caratteristiche delle risorse naturali e il loro rapporto con l'utilità, la limitatezza e l'accessibilità. Inoltre, si parla degli effetti del progresso tecnologico sulla disponibilità delle risorse e delle risorse ambientali come l'acqua, l'aria, la vegetazione e il suolo. Viene anche descritto il ciclo dell'acqua e la sua distribuzione non uniforme sulla terra.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 08/06/2022

gioia-sabbatinelli
gioia-sabbatinelli 🇮🇹

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Scarica Le risorse naturali e ambientali e più Appunti in PDF di Merceologia solo su Docsity! ARGOMENTO 1 LE RISORSE NATURALI Le risorse naturali sono tutti i materiali esistenti in natura che l’uomo può o potrebbe utilizzare per soddisfare i propri bisogni. Le risorse naturali sono quindi beni economici a tutti gli effetti in quanto presentano le caratteristiche della UTILITA’, LIMITATEZZA ED ACCESSIBILITA’. -UTILITA’: Le risorse naturali hanno la caratteristica dell’utilità perché servono a soddisfare un bisogno umano. -LIMITATEZZA: Le risorse naturali sono limitate (ad esempio sono centralizzate soprattutto in alcune zone geografiche). -ACCESSIBILITA’: Una risorsa per essere utile deve essere anche accessibile. Queste 3 caratteristiche sono basilari per un bene economico, tutti i materiali che non hanno queste caratteristiche non possono essere beni economici. (ad esempio il ferro nell’antichità era un materiale già esistente in natura, ma siccome non se ne conosceva l’esistenza e non si sapeva come estrarlo, non era né accessibile ne utile, e per questo non era un bene economico). Le caratteristiche dell’utilità e dell’accessibilità dipendono dalla tecnologia e dal processo tecnologico. Non tutti i beni presenti sul pianeta sono catalogabili come risorse naturali in quanto pur presentando il requisito della limitatezza, è soltanto con l’acquisizione dei requisiti della utilità e dell’accessibilità che diventano risorse naturali e quindi beni economici. L’utilità e l’accessibilità sono strettamente legati, in quanto è il progresso tecnologico (processo che avviene quando è diventato economicamente conveniente applicare la tecnologia che è stata scoperta), che rende utili e accessibili i beni naturali mettendo a disposizione dell’uomo le tecniche per prelevarli dall’ambiente e trasformarli in merci. Ciò significa che i beni naturali acquistano valore economico solo in seguito alla scoperta delle possibilità tecniche della loro utilizzazione. Per risorsa naturale, quindi, può intendersi tutto ciò che è presente in una determinata area e può essere utilizzato dall’uomo dato il livello raggiunto dalla tecnologia (fase progettuale nel quale si combinano conoscenze scientifiche, è una fase progettuale della tecnica). Il riferimento ad una determinata area spaziale ed al progresso tecnologico porta a considerare le risorse come una entità variabile nello spazio e nel tempo. Infatti, le risorse naturali esistono sulla terra in quantità e qualità determinata, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. Egli, attraverso un atto produttivo può variarne la quantità e modificarne le caratteristiche qualitative ma non può influire sulla loro allocazione che è determinata da eventi geologici e processi chimico-fisici di lunghissima durata. Limitatezza: Le risorse all’interno del pianeta sono divise in differenti aree geografiche. L’uomo può quindi soltanto studiare e mettere in atto tecnologie adatte a trasformare le risorse naturali in merci capaci di soddisfare i propri bisogni. Con il passare del tempo, quindi, varia il tipo di risorse, soprattutto a causa della variazione di ciò che costituisce una risorsa e dalle tecnologie che si hanno a disposizione. Queste variazioni di solito sono determinate da: -Modificazioni delle necessità umane che portano ad una diversa valutazione di particolari prodotti naturali (es. zucchero di canna); -Variazioni delle fonti di approvvigionamento (es. Il Cile aveva il monopolio del Nitro, sostanza ricca di azoto e utilizzata soprattutto per la produzione di ammoniaca, poiché veniva prodotta da scarti di alcuni animali presenti in quelle zone. Successivamente, si sono scoperti modi per ricavare questa sostanza da altre risorse, e ciò ha fatto sì che il Cile perdesse il monopolio). -Variazioni in ciò che l’uomo può utilizzare: (es. scoperta del ferro nell’antichità). EFFETTI DEL PROGRESSO TECNOLOGICO SULLA DISPONIBILITA’ DELLE RISORSE La condizione necessaria per lo sviluppo economico ed industriale di un Paese è la disponibilità di materie prime a prezzi di mercato relativamente stabili e compatibili con la struttura dei costi. (Proprio per questo i paesi che hanno più materie prime sono quelli che hanno un maggiore sviluppo economico, e di conseguenza i paesi più ricchi). La disponibilità delle materie prime dipende non solo dalla distribuzione geografica ma anche dal livello della tecnologia. (es. Il Sud Africa era ricco di materie prime, ma prima dell’arrivo dei colonizzatori non vi erano grandi possibilità e tecnologie di estrazione). È il progresso tecnologico che rende utili e accessibili i beni naturali con conseguente trasformazione in merci. Il progresso tecnologico, quindi, ha la capacità di ampliare la disponibilità delle risorse: - Rendendo accessibili quelle che prima non lo erano - Migliorando l’efficienza tecnica dei sistemi di lavorazione - Creando la possibilità di sostituire materie prime. 1) LE RISORSE AMBIENTALI Fanno parte delle risorse ambientali sia risorse rinnovabili come l’acqua, l’aria e la vegetazione, che le risorse esauribili come il suolo. Il clima e il paesaggio invece, più che risorse vere e proprie, Possiamo annoverare anche le risorse biologiche come, ad esempio, il bestiame e i prodotti agricoli. Queste risorse di trovano nella biosfera (suolo/vegetazione, parte dove c’è vita), atmosfera (involucro gassoso dove nella troposfera si trova l’aria e quindi; azoto, ossigeno ed elio) e nell’idrosfera (acqua). L’ACQUA (idrosfera): è una risorsa naturale rinnovabile (ciclo dell’acqua). Tuttavia, la distribuzione dell’acqua dolce sulle terre emerse non è uniforme. La sua presenza dipende infatti da diversi fattori come: la natura dei suoli, i venti, l’altitudine e la vegetazione. Il fabbisogno d’acqua è molto ampio e va dall’uso domestico, a quello urbano, a quello industriale e agricolo. Il 70,8% della superficie terrestre è ricoperta dall’acqua. Fra l’atmosfera e la superficie terrestre si realizza uno scambio continuo di energia che determina il ciclo naturale dell’acqua. Questo ciclo continuo dipende principalmente dall’energia solare che provoca l’evaporazione delle acque superficiali e la traspirazione degli organismi viventi. Ciclo dell’acqua: La miscela vapore acqueo e aria che si forma, avendo peso specifico inferiore all’aria, si innalza per moti connettivi. Quando queste masse d’aria calda e umida incontrano delle masse d’aria fredda, l’umidità si condensa e ricade sotto forma di pioggia o neve, sugli oceani e sulle terre emerse. (Prima si credeva che l’acqua fosse una risorsa rinnovabile a ciclo continuo, però in alcune zone geografiche non è così, soprattutto oggi giorno dove la scarsità di piogge è dovuta anche dal cambio climatico). L’ACQUA VIENE QUINDI CONSIDERATA UNA RISORSA RINNOVABILE CICLICAMENTE E IN ALCUNI CASI ANCHE UNA RISORSA ESAURIBILE. L’acqua si può trovare nei tre stati della materia, (solido, gassoso e liquido). Nell’idrosfera il contenuto dell’acqua è così ripartito: -97% acqua salata (oceani e mari) -2.3% acqua allo stato solido (calotte polari, ghiacciai e nevai). -0,7 % acqua dolce (acque sotterranee, laghi, fiumi e vapore d’acqua). (Emergenza idrica: Si verifica un’emergenza idrica quando il consumo d’acqua è superiore del 10% rispetto all’offerta. Attualmente circa 1\3 della popolazione mondiale si trova in emergenza idrica). Lo 0.7% è dunque la quota di risorse idriche naturali potenzialmente disponibili per l’uomo. Oggi, circa un terzo della popolazione mondiale vive in paesi considerati ad emergenza idrica (il consumo è superiore del 10% rispetto all’offerta). Lo sviluppo industriale, il passaggio ad un’agricoltura intensiva (produzione che implica il minor spazio del suolo e delle risorse +produzione -costi) e l’alto tasso di incremento demografico, hanno fatto sì che il problema dell’approvvigionamento idrico a costi contenuti fosse avvertito a livello mondiale. CRITERI PER UNA CORRETTA GESTIONE DELLE ACQUE -Razionalizzazione: dello sfruttamento delle attuali disponibilità idriche attraverso l’introduzione di nuove tecniche di irrigazione, l’adozione di tecniche efficienti (*) di riciclo nell’industria, l’educazione del consumatore (es. chiudere i rubinetti, fare la lavatrice di sera etc.…) (* efficienza produttiva: Data da un uso corretto e ottimizzato degli input. Questo ci permette di ridurre i costi in relazione a quel ciclo di produzione e allo stesso tempo aumentare la produttività degli input. Questo a sua volta fa si che la quantità di input per avere la stessa quantità di output possano essere ridotte). -Preservazione: delle risorse idriche esistenti, attraverso il trattamento dei rifiuti civili ed industriali prima del loro scarico nei corpi idrici. (Oggi giorno non vale più il principio “chi inquina paga”, al contrario si cerca di lavorare per prevenire il danno. -Incremento: delle risorse disponibili mediante l’accertamento e lo sfruttamento dei depositi sotterranei. (Studi se c’è la risorsa poi in base al prezzo etc.… vedi se conviene estrarla). IL PROCESSO DI DISSALAZIONE Nell’ambito del criterio di incremento delle risorse disponibili, si inquadra l’adozione della tecnologia di dissalazione che permette di ottenere acqua dolce dall’enorme serbatoio dei mari e degli oceani. I procedimenti di dissalazione danno come risultato finale il frazionamento di una soluzione salina in due porzioni: 1. Acqua praticamente pura, con basso tenore di Sali disciolti. 2. Acqua residua con i Sali iniziali (cloruri, solfati, bicarbonati di sodio, calcio, magnesio, potassio). I PROCESSI DI POTABILIZZAZIONE I trattamenti di potabilizzazione dell’acqua vengono classificati nel seguente modo: -Trattamenti fisici semplici: Sono articolati in un’unica fase, eliminano i solidi sospesi sedimentabili (grigliatura e sedimentazione) e quelli non sedimentabili (stacciatura e filtrazione). -Trattamenti fisici e chimici normali e spinti: Sono articolati in più fasi ed eliminano i soldi sospesi non sedimentabili e correggono le caratteristiche chimiche delle acque grezze eliminando quelle sostanze disciolte che risultano incompatibili con l’uso a cui l’acqua è destinata (es. addolcimento, stabilizzazione, deferrizzazione, demanganizzazione, desilicazione, fluorazione, aerazione e defluorizzazione). -Trattamenti di affinazione: Anch’essi articolati in più fasi, migliorano le caratteristiche organolettiche dell’acqua (adsorbimento su carboni attivi) e abbassano il contenuto di solidi disciolti (demineralizzazione). -Disinfezione: Ha lo scopo di eliminare la presenza di microrganismi (cloroammoniazione, ozonizzazione, attinazione). Attraverso PROCESSI DI POTABILIZZAZIONE - L’ARIA È una risorsa rinnovabile nella troposfera ed è una risorsa naturale rinnovabile. ACQUA UTILIZZABILE (La parte residua è ricca di Sali minerali, i quali vengono separati e a loro volta riutilizzati). ACQUA DEL MARE AFFINAZIONE Migliora le caratteristiche organolettiche dell’acqua FISICI SEMPLICI Separano la parte sedimentaria da quella utilizzabile FISICI CHIMICI NORMALI E SPINTI Correggono le caratteristiche chimiche delle acque grezze DISINFEZIONE Elimina la presenza di microrganismi nell’acqua che possono renderla non utilizzabile Nei fondali oceanici (alla profondità di 4000-6000m) è possibile rinvenire accumuli di metalli che prendono il nome di NODULI POLIMETALLICI. I NODULI POLIMETALLICI in genere sono formati da: Manganese (Mn), Ferro (Fe), Rame (Cu), Nichel (Ni), Cromo (Cr). Nei fondali dell’Oceano Pacifico ci sono distese di centinaia di Km2 di noduli polimetallici con una densità valutata tra i 10 e i 15 Kg per metro cubo. (Nodi polimetallici nei fondali dell’oceano sono risorse identificate, però estrarle è molto costoso e per far sì che questo venga fatto si devono verificare determinate condizioni economiche). La crosta terrestre è dunque di grande importanza economica per l’uomo che dalle rocce che la compongono ricava materiali da costruzione e ornamentali ed i minerali, elementi chiave dei processi industriali. Le risorse minerarie presenti sulla Terra sono risorse finite e perciò esauribili. Inoltre, la distribuzione delle risorse sulla Terra non è omogenea. Si stima infatti che nel cosiddetto primo mondo (nazioni sviluppate) si trovi circa il 40% delle risorse minerarie mondiali. LE FASI DELLA PRODUZIONE MINERARIA -LA PROSPEZIONE MINERARIA. Affinché possa iniziare lo sfruttamento di un giacimento occorre che questo sia economicamente conveniente in base ai seguenti parametri: -l’ampiezza del giacimento (per quanto tempo è in grado di soddisfare la domanda) -Tenore del minerale (es. tacconiate) -Posizione del giacimento (molto importante è il costo del trasporto), che deve essere praticabile e non troppo distante dalle linee di comunicazione o dai mercati. Il valore di questi parametri non è fisso, ma varia in base alle esigenze del mercato e alle acquisizioni tecnologiche. -LA COLTIVAZIONE: Consiste nell’estrazione del minerale che nel caso delle sostanze solide può avvenire a cielo aperto o in sotterraneo (varia in base alla profondità del giacimento. -L’ARRICCHIMENTO: È la fase in cui si aumenta il tenore del minerale. -LA TRASFORMAZIONE: Consiste nell’insieme delle attività produttive attraverso le quali il minerale viene trasformato in metallo, leghe o prodotti chimici -RICICLAGGIO: È la fase in cui, dopo un periodo di utilizzazione più o meno prolungato, il prodotto viene avviato a rifiuto.
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