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Le scuole nuove in Europa, Dispense di Pedagogia

Le scuole nuove in Europa: Inghilterra, Francia, Germania, Italia con le sorelle Agazzi e Giuseppina Pizzigoni.

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 16/02/2023

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Scarica Le scuole nuove in Europa e più Dispense in PDF di Pedagogia solo su Docsity! LE SCUOLE NUOVE IN EUROPA CONTESTO STORICO Nella seconda metà dell’Ottocento, la società europea si trasforma in seguito al decollo dell’industrializzazione e all’affermarsi della borghesia. Si avverte quindi la necessità di un sistema educativo in grado di affrontare i cambiamenti in atto. La risposta arriva dalle scuole nuove, che dall’Inghilterra si diffondono in Francia, in Germania, in Spagna e in Italia. Negli Stati Uniti fiorisce un movimento per la riforma dell’educazione, che prende il nome di attivismo, chiamato così perché è basato su una concezione attiva dell’individuo e della società, il quale raccoglie un variegato insieme di posizioni teoriche. L’attivismo si diffonde anche in Europa, con il contributo di alcuni studiosi di formazione medico biologica, i quali apportano interessanti innovazioni alla didattica e alla metodologia, riorganizzando l’apprendimento su basi scientifiche. In Europa l’attivismo si afferma non soltanto attraverso il lavoro degli scienziati, ma anche grazie all’opera di educatori che fondano nuovi istituti ispirati ai principi pedagogici delle scuole nuove. Nel panorama dell’attivismo si inseriscono anche quegli studiosi che si sono preoccupati di definire modelli educativi e il ruolo degli educatori nella rinnovata pratica scolastica. PERIODO DI SVILUPPI E TRASFROMAZIONI Nella seconda metà del XIX secolo l’Europa nord-occidentale conosce una vertiginosa crescita economica favorita dallo sviluppo industriale. Si diffondono istanze democratiche e si allarga il suffragio elettorale. Tutto ciò assicura anni di grande progresso, favoriti da una lunga pace tra le nazioni, che alimenta l’ottimismo e la fiducia nel futuro. Si tratta del periodo della Belle Époque, caratterizzata da prosperità e spensieratezza. A contendere il primato economico dell’Europa subentrano gli Stati Uniti che, dopo la guerra civile, si affermano sullo scenario mondiale a tutti gli effetti come una grande potenza. Alla fine dell’Ottocento il sistema di fabbrica consente di produrre in serie ed immettere sul mercato una grande quantità di prodotti standardizzati. Vengono così favoriti i consumi di massa. In Europa e negli Stati Uniti le masse si affacciano sul mercato economico e sulla scena politica, chiedendo e ottenendo la democratizzazione dei meccanismi di voto e di eleggibilità. Anche i mezzi di comunicazione diventano di massa, infatti, le informazioni oltrepassano le frontiere e coprono grandi distanze, ma soprattutto superano le barriere sociali e culturali. La Belle Èpoque si rivela un’illusione destinata a esaurirsi, infatti, l’accumularsi di tensioni interne e internazionali fa precipitare l’Europa nella Prima guerra mondiale, che provoca milioni di morti. Nel dopo guerra in Italia, in Germania e nell’Unione Sovietica si diffondono i regimi fascista, nazista e stalinista. RINNOVAMENTO EDUCATIVO IN INGHILTERRA Tra la fine dell’Ottocento e primi decenni del Novecento, in Europa e negli Stati Uniti vengono fondate le scuole nuove, frutto di una volontà di rinnovamento che si inserisce nel quadro di una pedagogia scientifica indirizzata a rispondere ai nuovi problemi sociali. Le prime scuole nuove vengono istituite in Inghilterra, dove il ceto liberale dominante è attento ai problemi dello sviluppo sociale. La pedagogia inglese trova in Locke il precursore di un modello educativo attento alle esigenze della classe dirigente: il filosofo è considerato l’ispiratore del movimento che alla fine del XIX secolo cerca di rispondere alle nuove necessità pedagogiche con la fondazione di scuole private. Le prime scuole nuove sono istituti scolastici nati come risposta autonoma a problemi legati a un contesto storico sociale determinato. Le innovazioni sono derivate dall’esperienza diretta. I molteplici esperimenti di scuole nuove sono accomunati dalla ristrutturazione radicale degli spazi e degli strumenti scolastici, dalla critica dei modelli educativi precedenti e da una maggiore concretezza nel rapporto tra il sapere pedagogico e le richieste sociali. Nel 1889 il dottor Cecil Reddie apre ad Abbotsholme la sua New School, considerata la prima cellula di un gran numero di situazioni affini, le quali danno vita al cosiddetto movimento delle scuole nuove in Europa e negli Stati Uniti. A fronte delle esigenze della nuova società industriale e delle trasformazioni socio-politiche, Reddie istituisce una scuola convitto per l’educazione delle classi elevate, volta a formare persone ricche di cultura, capacità e spirito di iniziativa. La formazione umanistica è accompagnata da una più ampia formazione scientifica e linguistica, ritenuta necessaria ai futuri membri della classe dirigente. La didattica è anti-nozionistica e basata sugli interessi e sull’esperienza. Essa prevede: - Vita all’aria aperta; - Lavori manuali; - Osservazioni; - Viaggi e visite di istruzione. Ci si dedica anche agli sport, ai giochi, alle attività artistiche e alle relazioni sociali. La disciplina rigida è considerata fondamentale per la formazione del carattere, ma orientata al raggiungimento di un’adesione consapevole alla norma. Vengono curati i rapporti con l’esterno anche per mezzo della pubblicazione di un giornale scolastico. In Inghilterra un’alternativa alla diffusione di nuovi istituti scolastici è costituita dalla diffusione di attività extra scolastiche a carattere sociale, volta a migliorare il processo di socializzazione e di formazione del carattere. Robert Baden Powell teorizza una forma di associazionismo giovanile, quella dei boyscout. Le ragioni del successo dello scautismo sono legate al fatto che Baden Powell istituisce un percorso formativo esterno a quello scolastico, in cui si coniugano una pedagogia dell’avventura, di grande presa sui giovani, un metodo educativo attivo integrale e obiettivi formativi utili al singolo e alla comunità, quali lo spirito di osservazione, la disciplina, il senso di responsabilità, il senso di appartenenza al gruppo e lo spirito di servizio in nome di ideali umanitari. Le caratteristiche fondamentali dello scautismo sono: - La fiducia nel ragazzo e nella sua educazione individualizzata: ciascuno viene aiutato a scoprire sé stesso, a sviluppare il buono che è in lui e ad esprimersi liberamente, per poi portare il suo personale contributo nella comunità di cui fa parte; - L’attenzione alla psicologia dei ragazzi e l’adattamento delle attività proposte ai loro interessi e ai bisogni della loro età; - La vita comunitaria: i ragazzi svolgono specifiche funzioni all’interno della comunità e sono responsabili di essa; - L’importanza del capo: il primo a mettere in pratica i valori e principi dello scautismo sono proprio gli educatori. IL RINNOVAMENTO EDUCATIVO IN FRANCIA Edmond Demolins riflette su come l’organizzazione della vita familiare-sociale degli inglesi sia superiore a quella francese grazie alla loro capacità di rendere saldi i legami e nello stesso tempo di concedere al fanciullo la libertà necessaria per sviluppare il proprio spirito di iniziativa.
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