Scarica Le scuole nuove in Italia (Agazzi, Pizzigoni, ecc.) e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! Le scuole nuove in Italia Oltre le iniziative delle scuole nuove dei vari riformatori in Europa, in Italia si distinguono insegnanti e pedagogisti che praticano un rinnovamento della scuola dal di dentro. In quest’opera per la prima volta in Italia iniziano a distinguersi le donne. LE SORELLE AGAZZI Ad aprire la grande stagione di riforma della scuola in Italia troviamo le sorelle Rosa (1866-1951) e Carolina (1870-1945) Agazzi, fondatrici nel 1896 a Mompiano, nei pressi di Brescia, della prima scuola materna. Si tratta di una scuola dell’infanzia dove le educatrici creano un clima semplice, familiare e affettivamente ricco, controllando lo sviluppo dei fanciulli in piena continuità con l’opera della madre. La scuola dell’infanzia deve essere semplice, pulita e funzionale, in cui ogni bambino possiede una minima attrezzatura per i bisogni pratici (asciugamano, bavaglino, fazzoletto), inoltre ogni bambino ha uno spazio di deposito personale indicato dai contrassegni, immagini con il nome scritto che favoriscono l’apprendimento di come si scrive. Al centro del lavoro educativo vi è il bambino, posto in un ambiente familiare, dove il continuo dialogo con l’adulto stimola la sua creatività e la sua capacità di apprendimento. Una delle novità del metodo agazziano è il cosiddetto “Museo delle cianfrusaglie”, fatto di materiali naturali, oggetti e frammenti di oggetti che quotidianamente i bambini portavano a scuola e che venivano usati per il gioco e le attività formative. Un elemento importante che le sorelle Agazzi riprendono dal metodo educativo di Fröbel è il giardinaggio e l’allevamento di animali domestici, a cui vengono affiancati esercizi di vita pratica ed in particolare anche il canto. Un ultimo elemento da considerare è il principio del mutuo insegnamento, secondo cui i bambini più piccoli potevano apprendere dai bambini più grandi, monitorati sempre dall’insegnante, creando così un clima di aiuto reciproco e di solidarietà all’interno della scuola. GIUSEPPINA PIZZIGONI Maestra nella scuola pubblica, inizia nel 1911 un esperimento di riforma dell’insegnamento, dando vita alla “Rinnovata”, nel quartiere milanese della Ghisolfa. Al centro della didattica della Pizzigoni vi è il metodo, che si basa sull’esperienza concreta e personale, infatti l’attività degli allievi parte dalla percezione diretta delle cose, con cui si intrecciano nozioni e saperi. Tutto viene fatto per favorire un apprendimento gioioso. Alla Rinnovata si apprende soprattutto facendo in tutti i campi, con il supporto di maestri specializzati e sempre meno in ambienti artificiali, poiché afferma la Pizzigoni: come la vita è scuola, così la scuola deve essere vita. Dunque le esperienze sui fatti naturali e fisici si svolgeranno non solo nei laboratori ma soprattutto nel giardino, nell’orto, negli allevamenti. Poiché “la scuola è il mondo”, gli alunni della rinnovata visitano officine, musei, impianti pubblici, fanno gite fuori città, per vedere la pianura, i monti, il mare, le città più belle e significative.
