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Le scuole nuove in Italia, Germania e Franca e l'attivismo, Dispense di Scienze Umane

Le scuole nuova in pedagogia in particolare l'attivismo di Dewey

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 16/12/2022

elisa-mazzini
elisa-mazzini 🇮🇹

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Scarica Le scuole nuove in Italia, Germania e Franca e l'attivismo e più Dispense in PDF di Scienze Umane solo su Docsity! Le scuole nuove In tutta Europa e negli stati Uniti vengono fondate le “scuole nuove”. Esse rispondono ai nuovi problemi sociali, seguendo i principi della pedagogia scientifica. Esse si fondavano su: - Nuove esigenze di educazione - Scolarizzazione di massa - Attenzione alle particolarità dello studente Le prime scuole nuove si concentrato sull’esperienza concreta, attraverso una didattica del “fare” e gli spazi e gli strumenti mutano. Inghilterra Locke è il precursore della nascita delle scuole nuove. Reddie apre ad Abbotsholme la “New School” ovvero una scuola convitto per i figli delle classi elevate, volta ad acculturare i suoi studenti e a stimolare in loro lo spirito di iniziativa. I ragazzi venivano formati sulle lingue e sulla scienza. La didattica si fondava sull’esperienza, sullo sport e su una rigida disciplina. Gli studenti pubblicavano anche un giornale scolastico. Iniziano a diffondersi le attività extrascolastiche, come ad esempio lo scoutismo inventato da Baden-Powell. Egli fondò i boy-scout su valori come l’appartenenza al gruppo, la disciplina e lo spirito di osservazione. Le caratteristiche fondamentali dello scoutismo sono: scoprire sé stessi, attività adatte agli interessi degli scout, vita in comunità e valore del “capo”. Francia Demolins fonda una scuola all’interno di un castello in Normandia, chiamato “Des Roches”. La scuola cresce tanto da arrivare a contenere studenti dai 6 ai 20 anni. Solo le famiglie benestanti potevano mandare i loro figli a studiare qui. Gli studenti erano suddivisi in gruppi che vivevano in padiglioni separati. La didattica puntava ad interessare gli allievi, con l’insegnamento delle lingue vive, della scienza, della matematica, geografia e scienze sociali. Gli studenti erano formati alla responsabilità e al rispetto delle regole. Germania Lietz fonda nel 1898 numerose case di educazione in campagna, che si ispiravano al modello inglese, però influenzate dalla filosofia fichtiana. L’educazione impartita è di tipo autoritario Wyneken fonda invece la Wickersdorf una scuola che si basa sulla “cultura giovanile”. Essa vede un autogoverno degli studenti, che si riuniscono in comunità costituite dai giovani e che organizzano assemblee anche con gli insegnanti. Secondo Wyneken per far emergere lo spirito tedesco era necessario valorizzare il rapporto studenti-insegnanti e il legame individui natura. Si sviluppano in questi anni anche altri movimenti giovanili come quello dei Wandervogel che si basavano su: - Distacco educazione classica - Viaggi ed esperienze di gruppo - Diretto contatto con la natura Essi somigliano agli scout ma avevano una forte accezione nazionalsocialista. Italia Nel nostro paese le iniziative didattiche erano orientate all’educazione popolare, e principalmente concentrate sull’educazione primaria ed infantile. Le sorelle Rosa e Carolina Agazzi fondano nel 1895 a Brescia una nuova scuola dell’infanzia rinnovata: la scuola materna. Rosa Agazzi, grazie alle sue opere, diventò direttrice di molte scuole in tutti Italia. L’educazione dell’infanzia, per le due sorelle, doveva ricreare un’atmosfera familiare. L’insegnante era detta “educatrice” e doveva essere sensibili, flessibile, in grado di organizzare le attività e di avere iniziativa. L’ambiente scolastico doveva ricreare un ambiente casalingo a misura di bambino. In alcune aule si potevano trovare oggetti comuni, tipici della vita quotidiana, che i bambini potevano usare per giocare. Le lezioni sedentarie dovevano essere sostituite da ore di attività libera, in cui il bambino agiva da solo (metodo induttivo) e cooperava con gli altri (mutuo insegnamento), sotto l’osservazione da lontano dell’educatrice. Il programma previsto dalle Agazzi, adattabile ai bisogni del bambino, prevedeva l’apprendimento della lingua parlata, del lavoro manuale, e una formazione emotiva e morale. Le attività didattiche dovevano essere anche pratiche, infatti potevano aver luogo anche in cortile, dove aveva luogo il giardinaggio, attraverso il quale il bambino entrava in relazione con l’ambiente e con la realtà sperimentando il “lavoro”. Il bambino viene educato anche alla sensibilità artistica attraverso il disegno. Dal colore si arriva all’educazione sensoriale e a quella linguistica. Quest’ultima è effettuata mediante alcuni esercizi verbali, in particolare i contrassegni. I contrassegni associavano un’immagine conosciuta a parole/suoni/oggetti nuovi. Veniva insegnato anche canto.
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