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LE "SCUOLE NUOVE" IN ITALIA, Appunti di Storia Della Pedagogia

IL RINNOVAMENTO PEDAGOGICO TRA OTTO E NOVECENTO IN ITALIA. MARIA MONTESSORI E LE SORELLE AGAZZI

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 20/07/2019

laubook
laubook 🇮🇹

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Scarica LE "SCUOLE NUOVE" IN ITALIA e più Appunti in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! Esperienze di “scuole nuove” in Italia L’opera delle sorelle Agazzi e di Maria Montessori, benché con impostazioni e orientamenti diversi, presentano punti di contatto nello sforzo di rispondere ai bisogni che si fanno sentire in un momento difficile della storia italiana: il trentennio che va dal 1870 al 1900 per il Regno d’Italia è un periodo di crisi. Montessori e le “Case dei bambini” Maria Montessori (1870- 1952) trascorre la fanciullezza e la gioventù a Roma, dove inizia il suo “esperimento pedagogico” più noto, le “Case dei bambini, diffuse ancora oggi in tutti i continenti. Si laurea nel 1896: è la prima donna italiana laureata in medicina. Nel 1897 diviene assistente alla clinica psichiatrica dell’Ateneo romano e comincia a interessarsi al recupero dei bambini minorati psichici. La prima scuola per bambini dai 3 ai 7 anni, con il nome di Casa dei bambini, viene inaugurata il 6 gennaio del 1907 nel popolare e malfamato quartiere romano di S. Lorenzo. Recatasi in India prima della seconda guerra mondiale, vi rimane per alcuni anni, insieme al figlio Mario svolgendo attività d’insegnamento e di diffusione del suo messaggio pedagogico. Pensiero pedagogico Ci sono alcuni nuclei tematici montessoriani a cui si è dedicata: L’apporto della scienza al rinnovamento dei metodi educativi: c’è l’urgenza di rinnovare i metodi educativi e la necessità di preparare nuovi “maestri scienziati”, capaci di fare uno studio metodico dell’educando, condotto sulla guida della psicologia sperimentale (basata sull'osservazione). Occorre approntargli, allo stesso tempo, una scuola che faciliti le libere manifestazioni naturali del fanciullo da osservare. La centralità del bambino (come essere attivo): al centro delle preoccupazioni dell’educatore non deve collocarsi l’educazione, ma il bambino. Esso va considerato come un embrione spirituale, dotato di vita psichica fin dalla nascita. Egli va considerato come il Padre dell’uomo. L’importanza dell’ambiente dal punto di vista pedagogico- didattico: prende le distanze dalle proposte di Rousseau e rifiuta le eccessive cure che impediscono al bambino l’esercizio delle sue attività e l’espansione della propria personalità. Nelle Case dei bambini vengono aboliti i banchi e la cattedra; tutto l’arredamento della scuola viene costruito su misura del bambino. Con l’aiuto delle prime collaboratrici vengono preparati materiali di sviluppo per l’educazione intellettuale e dei sensi. Educazione religiosa: l’autrice sostiene che la negazione del sentimento religioso o il ritardo dell’educazione religiosa potrebbero comportare gravi errori pedagogici. Introdurre la religione nella vita del piccolo come una ricca fonte di gioia e di apertura ad orizzonti sempre più ampi. Educazione e pace: è il titolo di un volume. L’autrice pensa che all’origine delle guerre non ci siano solo fatti economici e politici; anzi è convinta che esse nascono dall’uomo, a partire dal rapporto adulto- bambino, impostato in forma sbagliata e conflittuale. L’unico mezzo efficace per costruire la pace andrebbe cercato dunque, nell’azione educativa corretta. Influsso e risonanza Le “Case dei bambini” ebbero vastissima diffusione in tutti i continenti. La fortuna di Maria Montessori è legata al fatto di aver saputo coniugare la scientificità del metodo con elementi spirituali-religiosi. Le critiche più severe riguardano l'infatuazione per la scienza, il pericolo di assolutizzare il metodo. Le sorelle Agazzi e l’asilo di Mompiano (scuola materna) Le sorelle Rosa (1866-1951) e Carolina (1870- 1945) Agazzi nascono a Volongo (Cremona). I ricordi della scuola elementare di Volongo comprendono metodi mnemonici e noiosi a cui si aggiunge una disciplina rigorosa ottenuta
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