Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Rivoluzione Industriale e la Rivoluzione Americana, Schemi e mappe concettuali di Storia

La prima rivoluzione industriale si verificò all'inizio del xviii secolo in gran bretagna, con l'utilizzo del telaiomeccanico e della macchina a vapore. La rivoluzione americana iniziò con le tasse imposte alle tredici colonie americane da parte della gran bretagna, che portarono alla dichiarazione d'indipendenza e alla guerra d'indipendenza. La rivoluzione francese seguì, con la convocazione degli stati generali e la proclamazione della fine dell'ancien régime.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 02/04/2024

Mario.06
Mario.06 🇮🇹

1 documento

1 / 18

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Rivoluzione Industriale e la Rivoluzione Americana e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! La prima rivoluzione industriale All’inizio del XVIII secolo in Gran Bretagna si crearono le basi per la cosiddetta “Rivoluzione industriale”. I fattori determinanti per questo cambiamento non consistevano soltanto in traffici commerciali e di artigianato ma anche e soprattutto in una grande rivoluzione agricola. Infatti Il sistema agricolo era basato sui campi aperti dove si praticava la rotazione triennale, che comportò numerosi sprechi. Invece a partire dal Settecento vennero introdotti i campi chiusi dove si attuò la rotazione quadriennale che risulto estremamente più produttiva. La prima rivoluzione industriale La rivoluzione americana La Gran Bretagna ha il controllo di tredici colonie nell’America del Nord. Le tredici colonie possono essere riunite in tre gruppi diversi: nel Nord risiedono i puritani inglesi, che vivono di agricoltura, pesca e commerci marittimi; nel Centro la popolazione è mista e si dedica al commercio; il Sud basa la sua economia sui latifondi dei piantatori che esportano i prodotti coltivati dagli schiavi. I coloni sono uniti dalla fede cristiana, dall’uso della lingua inglese e dall’attaccamento alle tradizioni politiche britanniche, però non sono contenti dalla loro dipendenza da Londra perchè sono obbligati a esportare le materie prime solo in Gran Bretagna. Le tredici colonie americane Alla Guerra dei Sette anni parteciparono truppe di coloni che, dopo la vittoria dell’Inghilterra, sperano di ottenere qualche vantaggio. Londra, provata dai costi del conflitto decide di aumentare le tasse alle colonie emanando lo Sugar Act e lo Stamp Act. Le reazioni sono violente e la madrepatria impone un’ulteriore tassa sul tè, e si scatena il Boston Tea Party, una rivolta in cui gli Americani buttano in mare tonnelate di tè inglese. Succesivamente ogni colonia elegge una propria assemblea e la dichiara “potere indipendente”. Il coordinamento delle assemblee viene affidato a un Congresso continentale che si riunisce a Filadelfia nel 1774. La lotta contro le tasse La rivoluzione francese Nella seconda metà del Settecento la Francia di Luigi XVI rischia la bancarotta.Le spese superano le entrate e il peso delle tasse ricade sulla popolazione.Inoltre, i contadini sono obbligati a versare le decime alla Chiesa, mentre clero e nobiltà non pagano imposte. Il re allora è costretto a convocare gli stati generali suscitando grande fermento nel Paese. La convocazione degli Stati generali Luigi XVI convoca gli Stati generali, a Versailles il 5 maggio 1789,per trovare un accordo fra i tre ordini (clero, nobiltà e terzo stato).Mentre clero e nobiltà vogliono votare “per ordine”, indipendentemente dal numero di persone, il terzo stato chiede il voto “per testa”. Il 20 giugno 1789 i deputati del terzo stato si stringono nel cosiddetto giuramento della pallacorda per dare una Costituzione alla Francia. Alcuni deputati di clero e nobiltà si uniscono a quelli del terzo stato: il 9 luglio nasce l’Assemblea nazionale costituente. L’inizio della Rivoluzione francese La fuga del re e l’Assemblea nazionale legislativa Il 21 giugno 1791 il re tenta di fuggire in Belgio con la famiglia, ma a Varennes viene riconosciuto, arrestato e costretto a tornare a Parigi. L'episodio spacca le forze rivoluzionarie: i sanculotti, guidati dai Cordiglieri, chiedono per la prima volta la repubblica, i moderati, guidati dai Foglianti, giustificano il sovrano. Intanto la Costituente si è sciolta ed è stata eletta l'Assemblea nazionale legislativa, che è costituita da una destra monarchica (i Foglianti), un centro (la Pianura o Palude) e una sinistra (la Montagna) formata dai Cordiglieri, dai Giacobini e dai Girondini. Nel 1792 l'Assemblea dichiara guerra all'Austria, a fianco della quale si schiera la Prussia. L'Assemblea proclama la "Patria in pericolo" e da tutta la Francia affluiscono a Parigi schiere di volontari, ma le armate prussiana e austriaca, penetrano in territorio francese minacciando un massacro se sarà fatto del male ai sovrani. I sanculotti arrestano la famiglia reale, sciolgono l'Assemblea e impongono nuove elezioni a suffragio universale maschile. Il 21 settembre 1792 viene proclamata la Repubblica e poco dopo il re viene ghigliottinato. La proclamazione della Repubblica Inorridita, l'Europa insorge e da vita alla Prima coalizione. La Convenzione indice una leva obbligatoria di 300 000 uomini che suscita la rivolta della Vandea e poi una guerra civile. Occorrono misure d'emergenza e Robespierre prende in mano la situazione: scioglie la Convenzione, forma un Comitato di salute pubblica e istituisce tribunali speciali, quindi indice una leva di massa e instaura una dittatura che egli stesso chiama Terrore. Fa decapitare migliaia di "nemici della Rivoluzione", fra cui la regina. Il Terrore
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved