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"Le varie forme dell'esperienza religiosa" William James - Appunti, Appunti di Filosofia

La religione vista dal punto di vista psicologico di W. James

Tipologia: Appunti

2017/2018

In vendita dal 28/08/2018

marta_bonecchi
marta_bonecchi 🇮🇹

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Scarica "Le varie forme dell'esperienza religiosa" William James - Appunti e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA E CONTEMPORANEA-SPINOSA LIBRO: LE VARIE FORME DELL’ESPERIENZA RELIGIOSA- WILLIAM JAMES James è un filosofo americano, statunitense, del secolo scorso; nato a metà dell’800, nel 1842 a New York, e morto nel 1910 negli USA; compie molti viaggi. Appartiene ad una famiglia in cui la cultura è+ al 1posto, consce i grandi filosofi dell’epoca. Analizzando il titolo della sua opera “le varie forme dell’esperienza religiosa”, notiamo che si dedica al tema della religione, affrontando un xcorso descrittivo, descrive i caratteri di un fenomeno. Egli vuole cercare di capire cm la religione si manifesta nell’umanità. L’esper religiosa è la messa alla prova dei fatti e delle idee, è un aspetto fattuale e pratico della scelta religiosa del singolo. Infatti James dichiara che del fenomeno religioso gli interessa il sentimento individuale e nn gli aspetti istituzionali della religione, cm la chiesa, ecc. Il pragmatismo è una filosofia degli USA e dell’America settentrionale, si è diffusa anche in Europa. È una filos che ebbe successo; il fondatore fu Charles Pierce, autore poco noto xil suo carattere introverso, e il 2 pragmatista xeccellenza è James, i 3 è Dewey. Essi si succedono cronologicam. Pragmatismo xkè Pierce si ispirò a Kant, filosofo tedesco e riprende la sua distinzione tra pragmatico, cioè l’esper morale, e pratico, che è la parte a priori dell’etica, del comportam umano. Il pragmatismo di Pierce è logico-linguistico e si sofferma sulle teorie del significato; mentre quello di James è definito cm volontaristico, individualistico e pluralistico. Volontaristico, ha a che fare cn il comportam, centrare l’attenzione sulla forza di volontà; individualistico, l’esper religiosa è nel singolo, la volontà è nel singolo uomo; pluralistico, James non ha certezze assolute, ma è aperto a una pluralità di opzioni; accetta le scelte degli altri purché nn si ledano gli individui. INTRODUZIONE: James vuole studiare gli aspetti patologici della religione; James è medico, fisiologo, psicologo, filosofo. In lui sn presenti nuovo e antico, parla di energia psicofisica che esiste in noi e se trattata bene, possiamo farla emergere. L’approccio fenomenologico, è considerare la religione cm funzione biologica dell’umanità, xkè in James tt i comportam umani, sentim e pensieri sn influenzati dalla costituzione biologica della xsona. Giovanni Filorano, autore dell’introduz di qst libro, osserva lo stile di James, ricco di citazioni, libri famosi, ecc. La religione è composta dal sentim di fondo che il nst sé è cn un PIU’, cn il quale Dio può tenersi in contatto attivo; il divino è un appiglio, un più, che si offre nei momenti di crisi della nst esistenza. James mette a nudo le sue esperienze, la sua depressione e cm l’ha superata. 1 PREFAZIONE: qst libro nasce da alcune conferenze, onorate al docente Gifford, sulla religione naturale. La religione si colloca all’approccio naturale; solo alla fine farà delle conclusioni, parla di un temperamento, un comportam religioso in ognuno di noi. LEZIONE 1: RELIGIONE E NEUROLOGIA La religione è intesa cm benessere psicofisico ed è condizionata da aspetti biologici. James descrive se stesso un po’ in ansia, ed egli nn parlava di teologia, di religione, non delle varie forme religiose e non da antropologo, ma la psicologia è la sua branca. Egli fa una rassegna descrittiva, illustra un fenomeno e cm qst si manifesta nell’uomo, in sentimenti diversi dalla ragione e da impulsi religiosi, inconscio. James si pone 2domande: una sull’esistenza (inclinaz religiose) e l’altra sul valore (significato). Egli si sofferma sul 1 punto. J riesce ad anticipare le domande del pubblico. Dobbiamo cercare esperienze originali, se nella ritualità nn c’è vissuto emotivo, ciò si riduce ad una abitudine scialba, che nn ci aiuta nella vita; abbiamo bisogno di una febbre ardente. I geni della religione, mistici e santi spesso hanno instabilità nervosa, vengono definiti poi cm psicopatici, tra genio e sregolatezza (esempio Van Gogh artista folle) appunto con problemi patologici cm stato alterato della coscienza. George Fox, con una mente fuori dal normale, fondò la setta dei quaccheri, con comportam istruttivi (figli della luce, illuminazione interiore, movim che risale al 1647). James analizza comportam religiosi alla stregua di altri comportam. James non sminuisce la religione, (esempio dell’estasi di Santa Teresa, di Bernini, a Roma, cn rapporto erotico vissuto in solitudine della santa, estasi fisica ed erotica; qst viene visto cm profanazione, scandalo, in realtà l’autore la vede cm opera religiosa cm le altre esper umane, non cm profanazione ma cm cercare di capire il senso dell’opera). Per James on è solo la religione ad essere condizionata biologicamente ma anche il pensiero. James è convinto che il temperam psicofisico sia all’origine delle nst azioni e xlui valgono esperienze religiose, mediche e biologiche; (c’è positivismo in James). Le teorie scientifiche sn una condizione prp cm lo sn e emozioni religiose, e se solo conoscessimo i fatti in modo approfondito, dovemmo senza dubbio vedere il legato determinare le affermazioni dell’ateo ostinato. James conclude facendo una valutaz della bontà, e riteneva che se aderiamo a una dottrina siamo indotti dal piacere o dalla convinzione che ciò produca buoni frutti xla vita, cioè che sia utile (criterio utilitaristico). La religione risponde ai nst bisogni, è un elemento che ci dà risposte; i criteri hanno immediata luminosità, ragionevolezza filosofica e utilità morale. Il pragmatismo è l’attività pratia delle idee; Pierce teorizza qst nozione di credenza cm convinzione, che ha un impatto 2 Per J la disposizione sana e spirituale aveva a che fare cn il movim della cura dello spirito. Per J la religiosa è uno dei modi possibili di raggiungere la felicità; xalcune xsone la felicità è congenita e indomabile; J è un protestante ottimista. Ottimismo ai limiti della follia, Walt Withman, nella sua poesia Canto su me stesso, dà attributi umani agli animali, nella sua poesia e gli attributi che gli animali nn hanno, sn comportam che rende l’uomo infelice. La disposiz sana di spirito, cioè l’equilibrio mentale, è la tendenza che considera buone tt le cose, dobbiamo distinguere fra un modo involontario e uno volontario/sistematico di essere sano di spirito. È involontario qnd la sanità di spirito è un modo di sentirsi felici xle cose in maniera immediata; sistematico è un modo astratto di concepire le cose cm buone. Il pessimismo è un atteggiam brutto e J disprezza chi è triste; l’atteggiam volontaristico è invece una concezione ottimistica. Noi cerchiamo di dimenticare le cose brutte e ci dedichiamo alle cose belle. La setta, xJ ha connotazione negativa o neutra; e nelle sette è vietato lamentarsi anche del tempo. Una delle fonti dottrinali della cura dello spirito è dato dai 4vangeli: uno è l’emersonianismo, l’idealismo di Barkley, lo spiritismo, e l’evoluzionismo ottimistico della scienza popolare; infine un contributo è dato dall’induismo. L’atteggiam ottimistico, in noi è in parte conscio e in parte inconscio. Importante è l’affermaz che i pensieri sn cose, sn forze, cioè l’invisibile può avere una sua realtà (detto: aiutati che Dio ti aiuta). J crede molto nei caratteri, ottimisti, spirituali, ecc. Si parlava di curatori della mente umana; ci sn anime malate che vivono in depressione. J si occupa della filos a livello scientifico, elevato, xkè medico e psicologo. Cm si può essere tipi ottimisti? Attraverso l’impegno volontaristico, cioè il desiderare di uscire dall’angoscia, i nati 2volte, e xnatura cn la fede praticata già in famiglia. La disposiz è qualcosa di naturale. J ci suggerisce dei metodi xarrivare in modo volontaristico alla volontà di Dio, ai poteri +alti, attraverso il rilassamento e l’abbandono xottenere sollievo interiore. J si sofferma sulla cura dello spirito e prospetta 3vie: teismo, panteismo o idealismo, e medico materialistica. Qst 3vie sn intercambiabili e pluralistiche. J prende posizione sulle 2linee del cristianesimo: cattolico e protestante e sottolinea un dato che ci ha cura dello spirito nn è consapevole ma porta alla luce l’inconscio attraverso l’abbandono e l’autocontrollo vigile. J è attento alla componente biologica dell’uomo e va un po’ pro e contro i sostenitori della cura dello spirito, usano lo stesso metodo sperim di rilassamento. Segue un esempio di un uomo che si slega la caviglia ma continua a camminare senza sentire dolore. Si cerca di spiegarne le cause, a J interessa il fatto che sembrasse all’uomo di essere guarito. Qui entra in gioco la natura, la xsona razionale. J cerca di dare delle conclusioni e afferma che l’universo è pluralistico e le nst verifiche sn esperienze. Un altro esempio è dato da Fechner, psicologo della 2metà dell’800, e ammirato da J e considerato il tipico scienziato pazzo; soffriva di 5 una grave malattia agli occhi e poi riesce a risollevarsene. J passa all’argomento dell’anima malata cn gradualità. LEZIONE 6e7: L’ANIMA MALATA Per J il temperamento è sinonimo di carattere; il filosofo Spinoza ha temperam ottimistico, secondo il quale la conoscenza del male è una conoscenza inadeguata e buona solo xgli spiriti servili. Il mrale fa parte della vita; J preferisce i caratteri che al mondo esiste anche il male xkè fa parte della realtà. Qst caratteri possono avere vari sviluppi: 1) pessimistico, depressione, e vi sn varie posizioni cm il teismo il teista afferma che dio è buono e onnipotente; panteismo, in cui Dio e natura sn un tt’uno; 2) la xsona che pur vedendo il male nn soccombe ad esso, ma si risolleva, cm i nati 2volte e si lega a una corrente religiosa e si converte. J parla della filos dell’idealismo assoluto, da cui si avvicina e se ne allontana. J approva la religione popolare, xkè pluralistica, xkè ammette il male ma ci dà la forza di avere la meglio sul male, il rilassamento. L’autore descrive anime malate, lo J psicologo parla di soglia del dolore, cioè si passa dall’ottimismo al pessimismo, al piacere, ecc. Bisogna ascoltare le anime ammalate e fa un esempio di Goethe e Tolstoj che sn spiritualm sofferenti, così cm Lutero. Pessimista è anche Stevenson che dice che il fallimento è una sorte che ci è stata assegnata. Per J naturalismo e evoluzionismo popolare prospettano in un mondo freddo e raggelante, qnd il ghiaccio si scioglie le xsone emergono. Il cristiano che accetta il male, lo vive e lo supera entrando nella gioia e nel cristiano manca la rassegnazione passiva. I nati una sola volta nn hanno goduto della rinascita. Per J nn esiste la verità e nn giudica gli atteggiam ma ne descrive solo la varietà (collegam al titolo le varie forme dell’esper religiosa). Descrive l’anima malata cm patologia melanconica, stati mentali che nn sn reali, si hanno molti tipi di depressione patologica: 1) la semplice, passiva tristezza di assenza di gioia; esempio il professor Ribot ha proposto il nome di anedonia, assenza di piacere x definire qst condizione. 2) senso di incapacità a provare gioia, la forma peggiore è l’angoscia attiva e positiva, sfiducia in se stessi, paura. Il fatto è diverso da xsona a xsona, c’è chi lo supera e chi lo soccombe. Qst potremmo chiamarlo filosoficam cm concetto di individualismo, in cui ognuno reagisce cm vuole, cioè il relativismo. Tolstoy cade in depressione e la sua opera “la mia confessione”, autobiografica, ha alto valore letterario, egli riflette: se tt moriamo che senso ha la nst vita? Ci riflette smp giorno e notte, abbiamo una rinascita, che passa attarverso la depressione. J descrive l’abbondanza dei casi e nn si inventa nnt. John Bunyan, xsona già religiosa cade in depressione ma la sua contaminaz era il peccato; si trovava lontano da Dio e qst rappresenta un temperam psicopatico grave. Un’altra testimon è di Henry Alline, evangelista cristiano; ha una forma di melanconia detta terror panico, condizione di 6 terrore e insicurezza. Cm si esce da qst condizione di sofferenza? C’è una scintilla trascendentale che farà nascere 2volte; a volte la deriva va verso la paura a volte invece, si reagisce. Chi reagisce al male è una xsona +completa xJ. J dice che chi si rifiuta di vedere il male è una xsona nn realista xkè il male c’è. LEZIONE 8: L’IO DIVISO E IL PROCESSO DELLA SUA UNIFICAZIONE La xsona equilibrata è unitaria, se nn è equilibrata è divisa tra 1000impulsi e indecisa. J riporta delle testim tra cui quella di Annie Besant, timida nel privato ma combattente nel lavoro. Persone cm San Paolo, Sant’Agostino hanno vissuta la crisi e l’hanno superata; qst ultimo ammette nelle sue Confessioni di essere stato soggetto all’erotismo, ai piaceri sensuali e nei suoi volumi di teologia emerge la sua sensibilità psicologica. Hanry Alline ha atteggiam dilemmatico, diviso: qnd siamo uniti in noi stessi abbiamo un senso di sollievo e J descrive la felicità religiosa cn termini di vita vissuta, usando cautela metodologica, spirito religioso tormentato e diviso xpoi trovare equilibrio. Nel lavoro di John Foster è riportato un caso di conversione all’avarizia, modo xfocalizzare le prp azioni in una unica azione. Horace Fletcher fornisce la disciplina del dominio di sé diffuso in Giappone il buddismo, cultura diversa dalla nst. Se è necessario liberarsi da ansie e paure xkè è necessario averle? Non sn necessarie ma evitabili. È importante xJ credere nell’infinito dv la vita diventa possibile J mette l’accento anche sulla religione popolare che può essere banale. Lo spirito quindi si unifica attraverso la fede, ma la tristezza resta. Qst unificaz avviene attraverso la conversione. LEZIONE 9: LA CONVERSIONE La conversione indica il passaggio da uno stato di vita ad un altro, dall’infelicità alla completezza. J studia partendo dall’associazione di idee, legate da finalità, sn centri di interesse situati nel campo mentale. I centri di interesse possono essere in accordo o meno, possono succedersi in modo +o- lento; il succedersi determina un cambiamento. Definisce l’anima cm una concezione induista dell’anima (Hume). La coscienza è un insieme di stratificazioni nn smp xcepibili; la conversione opera cm trasformazione, il campo della coscienza viene dominato da un centro di interesse religioso, la trasformaz avviene nel campo di coscienza. J distingue 2forme: la conversione negli adolescenti e egli adulti. La 1 riprende da Starbuk il passaggio verso l’età matura; si chiede se la teologia ha una funzione se sn ragazzi educati in modo evangelico e accelera il processo di conversione. La 2 invece, negli adulti in modo del tt indifferente, riprende Leuba, è un processo di tipo etico in termini di scelta del comportam corretto. La teologia in qst senso nn ha ruolo. Esistono 2forme 7 temperam morale, e dv essere crudele. Il fanatismo si trova solo dv il carattere è imperioso e aggressivo. Nei caratteri gentili, in cui la devozione è intensa e l’intelletto debole, abbiamo un assorbim immaginativo nell’amore di Dio fino all’esclusione di tt gli interessi pratici umani. La purezza consiste nell’amore di Dio che nn dv essere mescolato cn nessun altro amore. Tenerezza e carità, i santi sn autori e accrescitori della bontà. Ascetismo: il dolore, l’errore e la morte dvn essere affrontati serenam e superati mediante un’eccitazione superiore. L’ascetismo è volontario e affronta l’iniziazione. L’ordine divino conferisce fermezza d’animo e invece di porre la felicità là dv la ripone l’uomo comune, cioè nel benessere, egli la pone in un’eccitazione interiore d’ordine superiore, che trasforma i disagi in sorgenti di gioia e annulla l’infelicità. Critico della santità è Nice, che contrappone le passioni del mondo quali le troviamo impersonate dal carattere militare. La ripugnazione xla natura del santo è un risultato negativo dell’istinto. LEZIONE 16,17: LA MISTICA J intende la mistica in generale, cm fenomeni presenti in tt le religioni. Lo stato mistico nn si può esprimere a parole. Caratteristiche della mistica sn l’ineffabilità, cioè l’incapacità ad esprimersi cn le parole; la qualità noetica, qualità conosciuta dello stato mistico, conoscenza di vita; la transitorietà: gli stati mistici nn possono essere sostenuti a lungo, qnd sn svaniti la loro qualità può essere riprodotta solo imperfettam nella memoria; cioè lascia qualcosa nell’individuo pur nn essendo xmanente; la passività: nn è volontaria ma viene dall’alto. Gli stati di deja vu portano cn sé stati di mistero, è la sensazione di aver già vissuto in precedenza una situazione che si sta attualmente verificando. Negli anni 60 si assumeva alcol e droga xtrovarsi in altre situazioni, gli stati anestetizzanti sn stati mistici indotti da sostanze chimiche. Secondo J ci sn stati coscienti della coscienza che sn stati superiori che possiamo trovare ma nn possiamo descrivere. La metafisica va oltre la fisica, è un senso spaziale che sta dopo la fisica; è la causa ultima delle cose. Lo stato di coscienza coincide cn l’estasi è uno stato di pace ed è il fondamento di tt gli altri stati di coscienza. Lo spirito assoluto in senso teologico, è identità xfetta. Alcuni stati mistici sn indotti dalla natura. Tra stato mistico e realtà c’è molta differenza. Nn si può parlare di universo senza parlare di ciò che è subconscio; l’universo nn è limitato al visibile, ma comprende anche cose al limite dei confini della nst coscienza. L’esperienza mistica inizia in India, cn lo yoga, volontarietà degli stati mistici; nn sn volontari ma possono essere indotti da elementi cm lo yoga. I buddisti usano il termine samadhi cm gli indù, ma divinha è la loro parola speciale xindicare gli stati superiori di contemplazione. Vi sn 4stadi del divinha: il 1 è dato dalla concentrazione dello spirito su di un punto; il 2sn le funzioni intellettuali; nel 3stadio 10 scompare la soddisfazione e comincia l’indifferenza; nel 4l’indifferenza, la memoria e la coscienza di sé sn perfette. Il Nirvana è assenza di passioni. Vi sn esper mistiche cristiane; i mistici sn smp esistiti; l’esper mistica inizia cn la preghiera, cm preparazione. Vi sn vari stadi: isolamento dello spirito, es di Ignazio di Loyola, parla di esercizi cm simili agli esercizi militari; San Giovanni della Croce, descrive la condizione di unione d’amore, raggiungibile attraverso la contemplaz oscura. Santa Teresa parla della preghiera dell’unione. Le rivelazioni +import s teologiche e metafisiche; per J le religioni cambiano in senso evoluzionistico. J descrive Dio cm assoluto, e dice che Dio nn è quello né qst ma è al di sopra di qst e di quello. Dionigi autore dell’alto medioevo, nn nega Dio, ma dice che è al di sopra di tt ciò che noi possiamo immaginare. Gli stati mistici nn servono cm metodo del fenomeno religioso, ma nn possono negare il valore dell’esper mistica. LEZIONE 18: LA FILOSFIA Per J la religione è sentim e ragionam; e accetta di attribuire ambito anche alla filos nel fenomeno religioso, purché qst ruolo sia accessorio e nn predominante. L’argom della santità ci ha lasciato faccia a faccia cn l’interrogativo se Dio è visibile, se esiste o no, se ha esistenza soggettiva o sentim che le xsone hanno dentro di sé. Per J le descriz mistiche nn sn state sufficientem necessarie xdimostrare che Dio esiste. Se la mistica e la santità nn ci sn riuscite, la filos può farlo? Il mistico ha un senso del divino. J risponde apertam che ben venga la filos cm 2step e che sia continua xdare forma strutturata al sentim religioso e J nn ci dice quale è +importante. J ammette che qst lezioni sn esattam l’esercizio filosofico razionale che opera sul sentim religioso. J ammette che c’è la costruzione logico dimostrativa della religione e il predominio dell’approccio logico deduttivo e respinge l’intellettualismo. Vi sn varie testimonianze di autori, di posizione intellettualista, di cui J si nutre ma dopo ne prende le distanze. John Caird, scozzese e trascendentalista, filosofo idealista, e afferma che la religione è una cosa del cuore e ciò che entra nel cuore dv essere riconosciuto cm vero dall’intelligenza. J ammette che la filos è plurale, così cm il sentim; la filos nn è così dimostrativa se lo fosse avrebbe un dato oggettivo. Tommaso d’Aquino afferma che se una xsona è atea e la si vuole portare alla fede nn ci si riuscirebbe; afferma che Dio è la causa prima, il creatore è la causa del mondo intero, è unico e necessario, assoluto, uno e spirituale, immutabile, immenso, eterno ed ha intelligenza e volontà, è onniscente e onnipotente. J dice che il modo di pensare dell’uomo è connesso organicam cn il suo comportam. Mill e James sn considerati i padri fondatori dell’empirismo anglosassone; Barkley, Locke e Hume sn empiristi del 600. Charles Pierce, americano, afferma che il pensiero è un movim, e qnd ci siamo fatti una convinzione, solo allora agiamo. Per Kant le credenze sn le regole 11 xl’azione. Qnd l’idea nn ha impatto complessivo è priva di sentimento. Gli attributi morali dati a Dio, hanno base diversa; essi sn fondamento della vita di santità e di bontà. Qnd sbagliamo siamo aiutati dal fatto che possiamo tornare sulla retta via, grazie a Dio. J afferma che bisogna rendere l’uomo partecipe della vita divina. L’esper religiosa nn può essere spiegata; è impossibile spiegare razionalm le verità religiose. J afferma che ci sn aspetti comuni a tt le religioni. LEZIONE 19: ALTRE CARATTERISTICHE L’esper religiosa può essere considerata utile xkè se vissuta nel modo migliore consente di essere felice. Le idee hanno impatto concreto sui comportam. Le idee sn credenze. Cosa c’entra l’estetica cn la religione? Nell’estetica c’è il piacere estetico, fonte di felicità, anche la religione è felicità ed è utile quindi anche il piacere estetico. (Estetica=sensazione) Le sensazioni provengono dai 5sensi; l’estetica ha a che fare cn la xcezione, è la disciplina della xcezione del bello. Se il piacere estetico viene portato all’estremo assume connotaz negativa. Le religioni presentano xcezioni diverse che attraggono o meno l’individuo verso la relig stessa. Il sacrificio è presente in molte relig, in varie forme; la preghiera è necessaria xmettere in comunicaz, è una richiesta di aiuto. Sabatier, teologo liberale, allarga la relig alla dimensione sentim, è liberale xkè +aperta. Le anime disperate, tt pregano xkè hanno bisogno di qualcosa. Se nn c’è rapporto cn il divino, viene meno la religione, l’esper religiosa dv contenere il rapporto cn il divino. L’universo spirituale è al di sopra di noi, sentito cn energia. Epitteto e Marco Aurelio, ottimisti, hanno una visione magica della natura che oggi nn c’è+. Il paganesimo stoico ha affinità cn il cristianesimo. Ciò che abbiamo dentro nn può essere tolto; Boezio e Epitteto; a cui interessa la pratica della virtù. Nel romanzo Oberman, di Senancour, è riportato un sollevam del velo (cm il velo dei Maya in Shopenauer), cioè andare al di là delle apparenze. Oggettivo e soggettivo, xJ faceva riferim all’ambiente esterno e alla coscienza dell’uomo. Qst corrente di energia che ci mette in contatto cn il divino, xnoi esiste a prescindere al fatto che Dio esiste oppure no. È un capitolo dedicato al subliminale, al di sotto del limite della coscienza. I profeti sn ispirati a Dio, esempio di San Paolo, che ha visioni sulla via di Damasco; lo psicopatico xJ ha una sensibilità esaltata ed estrema; mentre nella società odierna è un malato di mente. Qnd una xsona vive una visione e sue convinzioni sn rafforzate, danno lui energia. J figlio dell’empirismo e poi del positivismo. Sandey, autore degli Oracoli di Dio, prima c’erano scuole di profezia, oggi scuole dv si formano sacerdoti. Dopo J cita la musica, i suoni cm mezzi xraggiungere il momento profetico. In Filone d’Alessandria, J estrapola un pezzo che gli interessa, cioè le visioni, cm gaudio di luce, energia spirituale che viene dall’alto. Vengono introdotti il concetto di trans- 12
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