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letteratura gattopardo vario, Dispense di Diritto Italiano

italiano riassunti dispense appunti

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 28/11/2022

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

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Scarica letteratura gattopardo vario e più Dispense in PDF di Diritto Italiano solo su Docsity! LEZIONE 4 LETTERATURA 22 Aprile  Passo pag. 58: è lo stesso paesaggio di pag. 44 (verso sottolineato) che lui guarda la sera prima ora è ma visto con prospettive diverse. È rovesciato ma è lo STESSO IDENTICO paesaggio. Perché? Qual è il motivo? Ha ricevuto una serie di raccomandazioni su quello che stava accadendo politicamente , lo stato d’animo era diverso e trasfigura anche il paesaggio. Il don Fabrizio angosciato, impaurito vede Palermo in quel modo (pag. 44), dopo aver ricevuto le raccomandazioni cambia il suo modo di vedere. C’è sempre questo meccanismo, filtro percettivo del romanzo. Nel romanzo del 900 è sempre un paesaggio introiettato dal protagonista, elaborato in funzione di ciò che il protagonista prova. Questo avviene sempre. Il protagonista attraversa in quel momento uno stato d’animo differente.  Altro spazio : Stanza dell’amministrazione pag. 51. Riferimento alla casa. Quando dice la casa era serena, luminosa e ornata dice <<SOPRATTUTTO ERA SUA.>> C’è quest’idea di appartenenza, di possesso che x un aristocratico era tutto. Era un modo x farlo sentire ancora importante. Il messaggio che scaturisce è essenzialmente il contrario di ciò che dice, quando passa in rassegna di tutti i quadri che vede farà una considerazione: in questi quadri venivano rappresentati i feudi e la stragrande maggioranza avevano <<preso ormai il volo>>: molti possedimenti che aveva la famiglia di don Fabrizio non esistevano più. Mettere qui <<la casa era SUA>> invia quest’idea di forza, possesso, PRESTIGIO soprattutto. L’idea di prestigio vale soltanto x il ceto aristocratico. Lampedusa scrive questo romanzo perché vuole colmare un vuoto che avverte dentro di sé, un vuoto sentimentale/affettivo ma anche vuoto MATERIALE, CONCRETO. Perde non solo emotivamente il suo mondo ma anche concretamente perché il palazzo ad es in cui era cresciuto non esiste più, è stato distrutto. È una sorta di COMPENSAZIONE. La moglie era una psicoanalista, si è cercato di dare questa chiave di lettura… l’idea della PERDITA è fortissima nel romanzo. Nella 7 parte c’è un riferimento, tra i vari pensieri che gli passano per la mente a letto sul punto di morte c’è questo pensiero che la casa non la avverte come sua. La casa è il luogo più importante, legata a ricordi, emozioni… quando si perde la casa è come se viene meno il perno della nostra esistenza. È un luogo-simbolo.  Pag. 51 I quadri rappresentano i feudi, scene di vita campestre. << imperio tanto misto che mero>> : Da una parte sembra che questo impero sia ancora vastissimo, che non possa finire mai (MISTO) però.. è anche MERO cioè <<puro>>. È lui che sta guardando, il protagonista, questi quadri e ne sta dando un interpretazione. L’idea che ha è che il suo casato sia ancora un casato in salute, puro.. un mondo che non è stato ancora PROFANATO. I quadri rappresentano questa PRESUNTA grandezza non profanata dalla storia. Il protagonista all’inizio da una parte inizia a prendere coscienza del disfacimento (sentimento di sconfitta e fine), ma all’inizio del romanzo c’è una lotta .. dall’altra parte si AUTOCONVINCE del fatto che la sua famiglia resterà una famiglia importante, immune. La consapevolezza della sconfitta prenderà poi un sopravvento, è un crescendo.. I quadri rappresentano una progressiva presa di coscienza del protagonista. Don Fabrizio dove vuole arrivare, cosa cerca? Lui arriva al punto di desiderare la morte perchè si rende conto che non c’è più possibilità di salvezza. <<finché c’è morte c’è speranza>>, rovescia il detto, dire una cosa del genere significa che il mio unico obbiettivo di vita è morire… segno di un dramma interiore fortissimo, è lacerato. Considerazione pag. 52. È una ricchezza che sta cambiando, insiste sul concetto di apparenza. La decadenza si nota anche in questo , l’aristocrazia di un tempo non c’è più. Quella attuale , 1860, da un valore diverso alla ricchezza, si bada molto all’apparenza esteriore, all’apparenza e poco alla sostanza. Lui si convince che hanno perso molti feudi ma ce ne sono tanti altri, tentativo di convincersi, di illudersi. SPAZIO DELLO STUDIO: è uno spazio scomodo agli occhi di don Fabrizio , rappresenta la necessità di fare conti con la quotidianità.. cosa che risulta particolarmente scomoda. In questo momento c’è ancora l’illusione di poter incidere sulle sorti della storia, non c’è ancora la consapevolezza che la storia è un fiume che va per conto proprio, l’uomo non ha il potere di deviare il corso. L’utilizzo del termine <<sorti>> è importante, riprende questo termine citando la ginestra leopardiana <<magnifiche sorti e progressive>>, è più avanti c’è la citazione di questo verso. Queste sorti rimandano alle magnifiche sorti e progressive , Lampedusa dimostra di condividere il pensiero di Leopardi , negativo: scettico riguardo il progresso e alla possibilità dell’uomo di migliorarsi . Crede poco nel progresso e nelle capacità di miglioramento dell’uomo.  Pag.55 - Russo era dipendente del principe. Quel momento storico don Fabrizio lo definisce una <<commedia>>. Si riconduce a uno dei temi del romanzo <<versante storico-politico>> il risorgimento mancato. Tutto questo caos è una commedia , non va vista come una tragedia. Implicita la contrapposizione rispetto alla tragedia. La differenza sostanziale tra tragedia e commedia? Nella commedia il finale è un classico lieto fine, nella tragedia alla fine c’è qualcosa di drammatica. Nella percezione del principe, si tratta di una commedia perché? L’Italia dice è il <<paese degli accomodamenti>>, fa un paragone con la Francia per la storia che essa ha avuto. In Francia le rivoluzioni le hanno sempre fatte mentre in Italia ci si limita a lamentarsi. Non è una considerazione riferita solo all’Italia degli anni 60, qui ritorna l’attualità, si riferisce anche agli anni 50 del 900 . L’Italia oggi è la stessa Italia che noi troviamo nel romanzo. È un quadro che va letto in maniera trasversale, riguarda la storia dell’Italia. Francesco de santi ha scritto e detto tantissimo su quest’incapacità dell’Italia, ricorda 2 dei più grandi autori italiani: Dante e Machiavelli. Sono i 2 primi che hanno manifestato un sentimento patriottico e non si sono limitati a riflettere , hanno saputo coniugare alla riflessione L’AZIONE. Cosa che è sempre mancata agli Italiani, l’azione. Perché l’hanno saputa coniugare? Perché dante ha agito, non si è limitato a raccontare. La prova lampante della sua azione è l’ESILIO.
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