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Letteratura Inglese III, corso su Thomas Stearns Eliot, prof. Crivelli, A.A. 2015/2016, Appunti di Letteratura Inglese

Appunti delle lezioni di Letteratura Inglese III, corso su Thomas Stearns Eliot, prof. Crivelli, A.A. 2015/2016

Tipologia: Appunti

2016/2017
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Caricato il 26/07/2017

viky_nga
viky_nga 🇮🇹

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Scarica Letteratura Inglese III, corso su Thomas Stearns Eliot, prof. Crivelli, A.A. 2015/2016 e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! 1 LETTERATURA INGLESE 3 Eliot e la desolazione del XX secolo Renzo Stefano Crivelli 6 Ottobre 2015 1 Lezione Introduzione a Eliot e al Modernismo  Thomas Stearns Eliot: pronunciato Eliot (≠ scrittrice George Eliot da pronunciare Iliot).  MODERNISMO movimento letterario vasto che comprende cambiamenti e innovazioni delle arti del primo ventennio del ‘900 (1905-1930) → Sperimentazione nell’ambito della cornice del modernismo.  Esponenti di questa nuova forma d’arte sono principalmente Eliot e Virginia Woolf.  Cosa vuol dire MODERNISMO? Concettò di modernità: la critica oggi contrappone il modernismo a un movimento successivo cioè il POST-MODERNISMO - Post modernismo: movimento letterario che prende le distanze dal modernismo stesso.  Concetto di modernità: concetto innovativo per gli inizi del 20° secolo. Prima c’era la tradizione letteraria romantica cioè: 1) Vittorianesimo che termina nei primi del’900 (prende il nome dalla regina Vittoria che muore nel 1900) 2) Romanticismo e poesia romantica con Coleridge, Kids, Byron, Shelley.  VITTORIANESIMO - si colloca nell’ambito della storia evolutiva della Gran Bretagna - è anche un modo di concepire la vita, ha una grande tradizione. - Il Vittorianesimo viene contraddetto intorno alla prima decade del ‘900 (1905) poiché nasce un movimento che assimila tutti i grandi cambiamenti e le nuove conoscenze manifestatesi fin dalla fine del ‘800 (1890 al nuovo secolo).  Ovviamente i movimenti letterari non iniziano tutti quando cessa il movimento precedente ma sono movimenti che avvengono attraverso fasi evolutive lente che richiedono tempo. Spesso le trasformazioni non sono mai percepite dai contemporanei. PER ESEMPIO: Dopo il 1875 PITTURA IMPRESSIONISTA in Francia; prima mostra impressionista fu sbeffeggiata da molti poiché vi erano pittori ancora completamente realisti. Infatti la pittura realista fu chiamata pittura dei pompieurs = pittori che facevano della pittura una gran pompa cioè decorazioni esteriori pompose mentre gli impressionisti venivano derisi.  I poeti (e tutti gli artisti) sono coloro che percepiscono ciò che sta cambiando, sono come sentinelle e devono essere tutelate perché loro sanno prima di noi. Spesso quando noi veniamo a sapere dopo di loro li sbeffeggiamo ed in seguito la critica dà ragione a loro.  Il termine “modernismo” è stato cerato (concepito?) dalla critica circa 20 anni dopo l’inizio del movimento.  Il concetto di modernismo si assimila all’idea delle AVANGUARDIE STORICHE (per esempio con Pablo Picasso) 2  “storiche” perché le loro innovazioni sono state così importanti da produrre una vera e propria rottura degli schemi precedenti. PER ESEMPIO Avanguardie storiche nel campo della pittura (primo campo in cui le avanguardie si sono manifestate)  Cubismo, Futurismo, Surrealismo (i vari -ismi)  1905 data importante  due artisti – Picasso e Braque – entrano in sintonia (≈ sintonia tra Wordsworth e Coleridge) e fanno una pittura che contraddice quella degli impressionisti, pittura di rottura totale delle forme: dipingono masse e forme geometriche squadrate → nasce il Cubismo  “Les demoiselles d’Avignon” (Picasso, 1907) - è possibile leggere la trasformazione da un’arte figurativa a un’arte in cui la rappresentazione della realtà è interiorizzata - scoprire che l’artista è capace di interiorizzare la realtà così da introdurci nella sua stessa psiche, entriamo nel cervello dell’artista e dei suoi personaggi - “Les demoiselles d’Avignon” sono prostitute di una via a luci rosse della Parigi contemporanea a Picasso. - A sx forme riconoscibili – poi verso dx vi è una progressiva distorsione dei volti fatta di spezzettature laddove passa attraverso la mente di Picasso stesso questa trasformazione che diventa raffigurazione del Modernismo. ↓  L’arte non è più un’arte unilaterale: il punto di vista non è più uno solo, la verità non è più una sola.  Kandinskij, trattato “Lo spirituale nell’arte” (1912) - paragona la pittura  musica nella pagina introduttiva e dice “Mai come in questi ultimi tempi le arti sono diventate parallele e ognuna si può esprimere nei termini dell’altra” - In quell’epoca questa frase fece scalpore perché si era fissati sull’idea di Gotthold Ephraim Lessing che le arti siano a compartimenti stagni e che non possano avere interazioni fra loro - Ma Kandinskij dice che le arti sono tutte uguali, si muovono tutte con gli stessi schemi, appartengono alla stessa spinta innovativa del pensiero. Così si può dire che la letteratura prenda spunto dal cinema. PER ESEMPIO innovazione del flashback in “Mrs. Dalloway” della Woolf.  FREUD - (è venuto anche a Trieste a studiare la sessualità dei protei e delle anguille) - dice che la mente umana è molto simile ad un iceberg cioè esce dall’acqua per 1/5 e i restanti 4/5 restano nella profondità del mare → La psiche è come un iceberg: conosciamo solo la parte emersa, non conosciamo i 4/5 della psiche - La psicoanalisi o ha il compito di scoprire questi 4/5, questo patrimonio immaginistico facente parte del mondo onirico (i sogni) o è una scienza che studia la psiche in modo tale da scoprire quelle cose logiche che invece appaiono illogiche nei nostri sogni - Freud dice ai letterati che esiste tutta una parte della mente umana nei loro personaggi che non può essere espressa ma che esiste e deve essere espressa → Consapevolezza che gli artisti precedenti a Freud non avevano o meglio esprimevano la psiche umana ma non ne erano consapevoli (“forest of the night” della nostra psiche) ↓  Dopo Freud invece c’è una consapevolezza scientifica dell’esistenza della psiche: gli artisti si chiedono come fare ad esprimere i 4/5 dell’inesprimibile  Soluzione: l’artista modernista si deve adeguare; per esprimere l’inesprimibile si fa sì che il linguaggio muti, bisogna scoprire un nuovo linguaggio perché quello precedente non era adeguato. Cambiare la struttura del linguaggio: l’opera d’arte ha schemi e linguaggio adatto per esprimere questi schemi.  Il romanzo dunque non è più cronologico (presenza di flashback) - perché la struttura della psiche è indefinita, non cronologica - siamo in grado di percepire l’opera d’arte con qualsiasi schema poiché nel nostro patrimonio onirico non si comincia quasi mai dall’inizio, non c’è ordinamento nei sogni 5 - Scrive una tesi di laurea su un filosofo americano, Bradley, e per approfondire le sue conoscenze va in Europa (anche a Parigi) - è in Europa quando scoppia la 1a GUERRA MONDIALE. L’America resta sorpresa dal naufragio dell’RMS Lusitania ed Eliot non si sente sicuro di ritornare in America per discutere la tesi perché avrebbe dovuto imbarcarsi ed attraversare l’Atlantico. La tesi venne accettata ma lui non la discusse - Eliot muore nel 1965. - Si avvicina alla cultura europea e ciò fa sì che legga gli scritti di John Henry Newman (di origine irlandese) teorico dell’anglo-cattolicesimo e nel 1927 si convertirà all’anglocattolicesimo (molto simile al cattolicesimo) → Visione più religiosa del mondo (attraverso la visione cattolica di Dante Alighieri): figura della donna che prima è una femme fatale e dopo si avvicina all’immagine di Beatrice.  Testi per il corso (guarda lista testi in programma) - TS Eliot poesie, Edizione bilingue tradotte da Sianesi - “TS Eliot” scritto dal prof Crivelli (uscito da pochi giorni) Crivelli 2 Giovedì 8 ottobre 2015 Abbiamo parlato del Modernismo Adesso riprendiamo un altro aspetto THOMAS STEARNS ELIOT (26 settembre 1888 – 4 gennaio 1965) (Saint Louis – Londra) 1948 Nobel per la letteratura  Thomas o Tom come lo chiamava sua madre  nasce a S. Louis (Mississippi, battelli eccetera) il 26 settembre  Nasce da - Henry Ware Eliot (morto nel 1919) che è un ricco commerciante, costruisce strutture abitative etc - Charlotte Champe la quale ha anche un altro nome, Stearns. Entrambi originari del New England e poi trasferiti  Questo ci dà un’idea del collegamento che c’è, anche per via dei rapporti familiari, ma anche con S. Louis e in particolar modo con due aree, Cambridge e Gloucester In questo collegamento con il New England perché la cultura si colloca nella New England, nella sua poesia non troveremo nessuna allusione [Perché si chiamava Mark Twain? Pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens. Nome d’arte, perché aveva viaggiato sui battelli (piatti, con le pale lunghe et cetera) e lui sentiva e faceva l’attività di scandagliare il fiume. Il fiume Mississippi in certi punti non è profondo, e sulla punta c’era un omino che metteva giù l’asta e vedeva quant’era profondo. La profondità ottimale era 2 (tese, anche se il prof. Ha usato il termine pollici). 6 Non c’erano gli interfoni, dalla punta del battello urlava affinché si capisse, I mark 2 (io segno 2) ma in americano “Ai mark twein” ed ecco perché] Torniamo a TOM  Il padre fa costruire una bellissima casa nel New England che si trova nel Massachusetts a Gloucester  Una casa sul promontorio che guarda sul porto dove vanno per certi periodi dell’anno  Sottolinea l’attaccamento sin dalla prima infanzia per il New England e poi spesse volte nelle sue poesie compaiono delle immagini marine che ci fanno pensare alla costa del Massachusetts  Il giovane Eliot all’età di 10 anni si iscrive l’Academy of Saint Louis iscritto  1906 si trasferì e iniziò gli studi ad Harward  1909 consegue il suo P.A.  1910 lavora al master barts e fa il 1° viaggio a Parigi  data interessante perché per la prima volta questo rampollo di famiglia borghese, la 1° volta che il giovane Tom attraversa l’Atlantico (quasi 4 settimane ci vogliono)  1911 segue le lezioni di Bergson (filosofo spiritualista), fa un viaggio a Londra (ma più che altro è orientato verso München e quindi la Germania)  1913 incomincia a lavorare su questa tesi su questo filosofo Bradely, del quale tra le varie cose che ha scritto c’è un libro molto importante per Eliot, Appearance and reality  A Londra lo troviamo nel 1914 con una borsa di studio (Oxford) interessante perché nel 1914 quando poi scoppia la guerra, s’incontra con un poeta americano che avrà un peso importante per la costruzione della sua poetica. Questo poeta quando lui lo incontra è già famoso e si chiama Ezra Pound, autore di una raccolta spettacolare e che in qualche modo trae importantissimi influssi dalla cultura italiana trecentesca. Si trovano abbastanza casualmente, 2 personaggi, uno abbastanza noto, che hanno in comune un bel panorama culturale simile (uno cavalcante etc…). Sviluppano quindi una sorta di amicizia per così dire perché comunque uno era molto introverso POUND  Un uomo straordinario  Finirà poi la sua famiglia in un castello nel trentino dv tuttora vive suo figlio  Sceglie il fascismo nel ‘40  Sarà molto importante per Eliot proprio per la stesura della WL  Eliot si innamora di Vivienne Haigh-Wood (Viv), una fanciulla, una persona molto intelligente, forse troppo sensibile, cagionevole di salute - Si sposano - Un matrimonio che sarà molto triste e doloroso xk lei, la sua personalità accanto a quella forte di Eliot, non trova una sua collocazione, neurolabile, il matrimonio va male 7 - I 2 finiranno poi x separarsi, anzi lui se ne andrà e lei finirà in un centro di alienati mentali (prima in Francia) e morirà - Però Eliot è molto coerente xk si separerà con questa donna dopo notevoli tentativi di portare avanti il matrimonio, ma anche quando poi Vivienne comincia a fare/dire cose strane, avere incidenti anche pubblici, verrà poi internata, sarà anche lui ad apporre una firma a questo internamento. Così tanto gossip che sulla storia di questi due ben due film (Thom and Viv) xk l’immaginario anche dell’epoca… Eliot non si risposa se non dopo che Vivienne muore  Subito dopo il matrimonio con Viv inizia insegnamento nei licei e insegna a scuola e viene chiamato a tenere brevi corsi collaterali come contrattista  Nel frattempo scrive (sappiamo che dal ’10 inizia poesia e saggistica)  A un certo punto non gli interessa l’insegnamento ma mantenere la famiglia - Trova lavoro in una casa editrice  Faber and Gwyer che diventerà sempre più importante, una delle più importanti  1919 contribuisce a formare una rivista letteraria The Egoist - Un richiamo piuttosto dotto del romanzo di un autore scritto molti anni prima che aveva avuto assai fortuna, Meredith e il romanzo si intitola The Egoist che fece scalpore xk conteneva degli elementi, considerato un romanzo di rottura ed ecco che Eliot ed altri scrittori intellettuali del suo entourage decidono di creare questa rivista per le innovazioni  1917 – 1919 continua a scrivere poesia ma scrive anche saggistica letteraria Tradition and the Individual talent The metaphysical poets I poeti metafisici sono quelli principali inglesi del ‘600 (John Donne etc.) la cui poesia è definita metafisica perché parla in modo simbolico, metaforico, coinvolgendo nella prima struttura del discorso (inglobando) tutti i riferimenti di tipo metafisico (fede, mondo trascendentale) utilizzando però (qst l’aspetto innovativo) una novità interessante  si parla di cose metafisiche con il linguaggio della contemporaneità (metafore della contemporaneità) (John Donne compara la poesia ad un compasso, per es.) Carducci per es. scrive una poesia di cui protagonista era il treno - Ci furono tante discussioni (la poesia è tutta un’altra cosa etc…) - Poi di lì a pochi anni arriveranno i futuristi che invece saranno la voce opposta Eliot nella sua posizione/visione del panorama poetico occidentale fa delle scelte  Saltiamo anche il ‘700  Arriviamo fino al’600 e scopriamo che è la fonte innovativa del ‘700  Sperimentazione del 20° secolo 10  Micidiali bombardamenti del ’40 e ‘41 a Londra, lui si troverà in un paesino, che raggiunge con mezzi di fortuna, autostop etc. 1925  Poems 1909-1925  Contiene tra le altre (poesie che faremo durante tutto il corso) 1926  È diventato un intellettuale molto notato  La Waste Land, diciamo che ha avuto uno strepitoso successo  Comincia ad esercitare un’attività molto più raffinata  Risponde alle richieste delle università, conferenze (ciclo alla Cambridge, clark lectures) 1927  Il percorso spirituale di Eliot viene portato a termine (non senza sofferenze) e lui viene cresimato e poi assimilato alla chiesa anglo-cattolica, il matrimonio è già completamente dissolto (solo formalmente loro due sono marito e moglie)  Dopo aver conosciuto un canonico americano anglo-cattolico, un po’ il suo padre spirituale di fede, questi gli offre un appartamento nella canonica nel centro di Londra  vieni ad abitare qui, noi ti garantiamo l’anonimato  vuol dire una cosa importante, la sciagurata Viv non sa più dove trovarlo, perché lo sta perseguitando (poi la pazzia di lei s’acuisce quando lei viene a sapere che Eliot conosce ed entra in confidenza con una ragazza americana) 1928  Eliot che approfondisce sempre gli studi sulla teologia e sulla tradizione teologica  Scopre Leslie Andrews, un vescovo del ‘600, che era famosissimo per i suoi sermoni che ci sono rimasti. Molto interessanti/moderni/potenti  Utilizzerà alcuni dei suoi sermoni, che introdurrà in alcuni suoi componimenti poetici (uno famoso di natale, in cui traccia un panorama della chiesa molto realista) 1929  Gli interessi di Eliot per la letteratura italiana aumentano  Esce il suo bellissimo saggio, Dante  Teorie sulla nuova letteratura (questo rientra in questo ambito) 1933  Esce un suo importante poemetto  Sancisce il cambio completo, Dante c’entra tantissimo  Il mercoledì delle ceneri – Ash Wednesday  Dopo di questo, avviene la separazione tra lui e Viv 11  Eliot resta definitivamente nella canonica di S. Steven di londra  Vive molto spartanamente  Come tributo, si occupa della direzione della chiesa (raccoglieva forse l’elemosina tra i banchi della chiesa)  grande umiltà  Qualche vescovo o arcivescovo gli commissiona un’opera di contributo religioso  Nello stesso tempo un’organizzazione preposta alla salvaguardia delle chiese londinesi, gli viene chiesto di scrivere un dramma che può essere inserito per raccogliere dei fondi  scrivere il suo primo dramma compiuto, pensa di scrivere un dramma sul martirio di un grande santo della chiesa allora cattolica, Saint Thomas Beckett arcivescovo di Canterbury (siamo nel ‘300 quando Beckett viene assassinato). C’è un problema storico - Tommaso, che è di formazione borghese e quindi culturale alta, e che diventa cancelliere di Enrico VIII, a un certo punto sceglie la fede, diventa archbishop, e da quel momento scopre i valori della fede cristiana (umiltà etc.) e comincia a discostarsi dall’amicizia profondamente raccontata nei Cronicles e entra in collisione col re che acquista un potere politico che va oltre le sue scelte religiose  Eliot fa un’operazione interessante, xk essendo uomo di grande cultura classica, affrontando un argomento di grande intensità emotiva e che coinvolge la tragicità del destino, tutte queste cose non fanno che evocare la tragedia greca e ciò fa sì che imposti questo dramma moderno secondo i criteri della tragedia greca  Per far ciò introduce un elemento tipico della tragedia greca, il CORO che nella tragedia greca ha una funzione Importantissima - sono coloro che già sanno ma non comunicano con i personaggi, scandiscono con la musica i momenti della tragedia, questo coro greco lo trasforma nel coro delle donne  momento molto alto  Il coro delle donne di Canterbury, nel contesto greco il coro del popolo che si sente coinvolto in quello che sta per avvenire, scandisce l’ineluttabilità degli eventi (questo l’elemento fondamentale)  Costruisce gli ultimi giorni della vita di Beckett, con grande abilità  Beckett parla con i loro diaconi  Gli assassini che si rifugiano in chiesa non possono essere uccisi  Vanno ad ucciderlo dentro la chiesa  vuol dire potere  un altro gesto politico  la chiesa papale viene umiliata (potere secolare)  Introduce 4 personaggi, 4 CAVALIERI - Gli dicono un po’ come stanno le cose, com’è la situazione politica - Vogliono indurlo a ragionare (la politica ha sempre i suoi compromessi) - Questi cavalieri poi tornano in chiave simbolica, sono i tentatori  cosa fanno? - Il 4°, quello più subdolo, gli dice, non è che per caso tu hai deciso di morire da martire? In questo modo supererai in fama anche la vita di Enrico? Alla fine Thomas rifiuta tutte queste cose, rifiuta di essere un martire volontario, il destino si compie mentre il coro celebra la potenza del destino 12 Crivelli 3 Venerdì 9 ottobre 2015 1935 prima opera teatrale di Eliot (assassinio nella cattedrale) Murder in the Cathedral 1936 Collective Points  Norton bruciato (Burnt Norton). Il 1° dei quattro quartetti  4 quartèts, si pronuncia così perché sono quartetti musicali (e molti termini, derivando dall’italiano, si pronunciano come in quest’ultimo) 1939  Viene messa in scena un’altra sua commedia  Inizia così a diventare anche drammaturgo  In tutto produrrà 5 opere teatrali 1) Murder in the Cathedral (la più famosa) 2) Le altre avranno un certo successo ma ad oggi non sono molto rappresentate  Al FESTIVAL DI EDIMBURGO, in scena The family reunion  Nello stesso anno il grande teorizzatore, che ci vuole dare un’immagine sociologica della società occidentale degli anni ‘ 30, pubblica un pamphlèt - The idea of a christian society vede il miglioramento morale ed etico dell’Europa Dopo il disastro della Prima Guerra Mondiale l’Europa ha perso questa moralità Quindi questo testo si fonda su un’idea di riportare questi valori Poi arriva la Seconda Grande Guerra del così chiamato SECOLO BREVE Coloro che avevano anticipato che la prima guerra mondiale sarebbe stata nient’altro che il colossale banco di prova per una seconda guerra, avevano ragione 1940  Eliot che è diventato ormai cittadino britannico, si mette a disposizione del suo paese per il servizio civile  Tra i vari tipi di servizio civile che potevano esserci in quel periodo (’40-’41 bombardamenti V1 e V2, più di 40’000 morti) c’era quello dell’avvistamento dei caccia  Eliot va sui tetti di Londra a fare l’avvistatore dei V1 e V2 - Usavano i cannocchiali per avvistare i caccia e i V2 - Non c’erano i sistemi sofisticati di oggi - Una delle fortune che ebbero i piloti dell’aviazione britannica fu che queste v1 e v2 non eccellessero nella velocità, non avevano ancora messo a punto i sistemi micidiali missilistici di oggi - E questo permetteva agli eroici piloti dell’aviazione britannica di affiancare i caccia e di poterli colpire più facilmente 15 - Le sue poesie cambiano completamente scenario Nel periodo intorno al 1909-1910, la famiglia Eliot in America, passa lunghi periodi nella loro vita presso Gloucester sul promontorio in Cape Ann (capo Anna), questa località in cui si trova questa casa. Legge i francesi  Aveva trovato quasi per caso in una libreria, specializzata in letture straniere, un libro sui simbolisti francesi di un tale Arthur Symons, l’aveva sfogliato e fu tratto dai riferimenti che questo critico volgeva ad autori francesi simbolisti etc. e tra questi ce n’è uno che lo influenzerà, il poeta francese Jules Laforgue - Lo influenza perché è un poeta che ha una forte connotazione di tipo ironico - Nelle prime poesie di Eliot ci sarà questo aspetto di ironia Intorno al 1910-‘11  Eliot pone mano ad una poesia che sarà poi quella con cui esordirà editorialmente  Il canto d’amore di J. Alfred Prufrock – The love song of J. Alfred Prufrock - Uscirà poi alcuni anni dopo (1917) nella sua prima raccolta  PRUFROCK AND OTHER OBSERVATIONS - Per introdurlo facciamo un breve riferimento filosofico, ad un filosofo, che lui ha letto, studiato, e su cui ha scritto la sua tesi  Bradley o Bradley scrive un testo filosofico piuttosto corposo e complesso, leggiamo poche righe, perché rappresentano se vogliamo il punto di partenza ideologico della personalità e figura del nostro Prufrock o Bradely dice: i nostri mondi interiori si potrà obiettare sono separati l’uno dall’altro ma il mondo esterno quello sperimentato è comune a tutti, le mie sensazioni esterne non mi appartengono personalmente meno di quanto mi appartengano i miei pensieri o sentimenti, […] la mia esperienza si manifesta all’interno del mio cerchio privato e questo cerchio è sbarrato dal mondo esterno, e in ogni istante la sua sfera è impenetrata (non penetrata) da altre sfere o Cosa ci dice Bradley?  Si parla di sensazioni esterne, pensieri e sentimenti, ma si dice una cosa interessante  l’esperienza si manifesta all’interno del mio cerchio privato. Soffermiamoci su questo termine (un finite center  potremmo renderlo come “un centro definito”, ma cerchio privato è certo + facile da capire). Che cos’è? È un cerchio sbarrato al mondo esterno, che non ha frequentazione con questi, e questo cerchio che coincide con l’attività della nostra psiche, alla fine ogni sfera/cerchio è impenetrabile alle altre sfere che le stanno intorno. Quindi dobbiamo immaginare la psiche di ognuno di noi così, ognuna una sfera impenetrabile dalle altre 16  Cosa coinvolge/attira Eliot? L’idea che ognuno di noi sia incapace di comunicare  Qui viene evocato uno degli aspetti della letteratura del 20° secolo, il dramma dell’incomunicabilità (tanti autori hanno costruito la loro fortuna su questo tema)  Il personaggio di Prufrock è costruito proprio su questo sistema, un finite center [monadi di Leibniz] - Partiamo da un dato un po’ curioso, perché si chiama Prufrok? Prufrok un giorno stava viaggiando per Boston e vide una pubblicità che diceva Prufroc litton un Prufroc qualunque si può dire (Uno, Nessuno e Centomila per fare un riferimento a Pirandello) - Secondo Eliot, il poeta, il nuovo poeta modernista deve scrivere tenendo conto della presenza del passato, in modo tale che tutto quello che fa lo ponga in risonanza, in contatto, in trasformazione con il passato, con quel passato che lui vede come un complesso ideale [potremmo citare Giovan Battista Vico]. Vale a dire una storia ideale ed eterna del pensiero umano [Vico] che il nuovo poeta deve avere di fronte a sé  Il poeta guardando al passato deve scegliere il proprio percorso, perché questo determinerà l’evoluzione del proprio pensiero  Eliot tra questi “poeti morti”, cioè quelli che ci hanno preceduto, pone Dante Alighieri, ma in un suo altro saggio dice che si dovrebbe andare un po’ indietro, pur passando sempre attraverso Dante  (Virgilio)  Nel caso specifico di Prufrock, parte da Dante Alighieri  principale punto di riferimento. Eliot, cammino di fede che lo porta alla fede cristiana/cattolica Prendiamo il testo: poesie di Eliot THE LOVE SONG OF J. ALFRED PRUFROCK Che cosa ci troviamo davanti appena accediamo a questa poesia?  J. Alfred  La prima cosa che notiamo è il titolo: Love song, quindi è un canto d’amore e naturalmente ci aspettiamo che parli d’amore  invece scopriamo che non ne parla affatto  titolo ironico  La seconda cosa che notiamo è che comincia con una citazione dantesca e qui apriamo una piccola parentesi  l’importanza della citazione nella poesia di Eliot o quasi tutte le sue poesie iniziano con una citazione  trasposizione fisica di quella idea della presenza del passato  “adesso venite qui che vi leggo una bella poesia, e leggo Dante, sì ma io vi leggo una parte della mia poesia e questa poesia inglobato ha il testo di Dante; diventano due cose che interagiscono in modo che diventino la stessa cosa, questo procedimento, che poi verrà usato da tantissimi altri autori, porta il nome di INTERTESTUALITÀ  Eliot comincia a farlo, moltissimo lo fa lo stesso Joice 17  Che cosa c’è scritto? - Citazione ci troviamo nel 27° canto, versi 61-66 dell’Inferno, parla un personaggio storico, Guido da Montefeltro, che sta nell’8a bolgia dell’8° cerchio dell’inferno, quello dove Dante pone i consiglieri fraudolenti  era noto per essere un cattivo consigliere (poi ovviamente sappiamo che nella Divina Commedia ci sono molte incorrettezze o storpiature della realtà) - Guido da Montefeltro è avvolto nelle fiamme e parla da una fiammella che trema, dice a Dante guarda che io so che da questo posto non è tornato mai indietro nessuno. Se io sapessi che tu potresti tornare non lo farei, ma siccome so che così non sarà, bah io ti pago lo stesso. Il concetto è un po’ complicato - Eliot lo usa per presentarci un personaggio che non parla con nessuno se non con qualcuno che sa che non è esterno al suo finite center - Vale a dire che è come se parlasse a sé stesso (come se fossi davanti ad uno specchio, parlando a me stesso, non avendo nessuna regola) - E questo lo ritroviamo nel corpus della poesia  Comincia con dei versi che ci riportano al passato  Vorrei che tu, Guido (Cavalcante), fossimo presi per incantamento, vorrei che io, tu e Lapo, entrassimo in un momento che per un incanto la nostra amicizia venisse così esaltata e potessimo essere posti in vascello per andare a cercare le rive della conoscenza  Chi parla qui è un Prufrock qualunque. Prufrock non ha amici, non si confida con nessuno  INTERPRETAZIONE – il 1° verso, se utilizziamo la citazione dantesca, può essere interpretato così: - Andiamo a fare una passeggiata nel 1909-10, andiamo in un salotto letterario dove incontreremo delle persone. La banalizzazione del mito (tema presente anche in Joyce). Ma chi sono questi (andiamo) tu ed io? Io e il mio alter ego, l’unica persona con cui io parlo, cioè me stesso. o Questi versi ci danno una parodia dell’epica antica o È una scena notturna, la sera è spread out (sparpagliata) o Simile ad un paziente. Stordito come un paziente upon the table  Ci troviamo in una forma poetica di verso libero, però Eliot ogni tanto utilizza la rima che come sappiamo vale anche come assonanza in inglese. Figurano come rima anche quando suonano nello stesso modo (streets – retreats)  Half-deserted  questo è un riferimento di tipo realistico  Idea di una descrizione urbana, un po’ alienante/strana, l’idea stessa di attraversare le strade con delle voci da dietro.  Luoghi con restless night (le persone hanno vegliato per il dolore/ricordi/paura, non riescono a dormire) in hotel a basso prezzo dove si va per una notte, hotel a ore, dove si incontrano le prostitute  Ristoranti coperti di segatura, città di mare dove si mangiano le ostriche, la segatura si metteva sul pavimento per asciugare. Sottolineano aspetti delle loro classes 20 o Io conosco le voci che sono dying, che si smorzano, con una cadenza languida (fa pensare anche a un brano musicale). o Qui c’è una citazione shakesperiana atto 1 scena 1 verso 4 dalla Dodicesima notte: parla il duca che è innamorato e che commenta le cadenze della musica che non fanno che far immaginare un amore che sta per e prende questa citazione da Shakespeare e la inserisce, qui non c’è nessun duca né alcuna musica d’amore, perché una delle caratteristiche di questa poesia è che non è quello che dice di essere  Questa musica viene da una stanza lontana  Di nuovo compare questa domanda autogiustificatoria: ma io in queste condizioni, con queste persone intorno, con questa incapacità di amare ma cosa devo presumere/aspettarmi?  Compare un elemento molto importante: OCCHI (abbiamo detto che si passa da quelli delle prostitute a quelli di beatrice)  percorso di “purificazione”  Siccome tutto quello che lui si dice è auto-giustificatorio per tutto quello che sta per fare, “io conosco tutti questi occhi” e sono gli occhi che ti guardano e implicitamente ti pongono la domanda  di nuovo la overwhelming question che se la trasferiamo in un contesto dantesco, implicita, xk avviene attr lo sguardo, è quella che beatrice fa ad altri. Quella sì che è una overwhelming question  Occhi che ti fissano e ti pongono la domanda  Qui gioca con la parola formulata (=spiegare, dare una consistenza, una formula, consistenza fisica, chimica di qualcosa)  in qlke modo far emergere la realtà  Quando io ricevo una domanda del genere di qsti occhi cosa faccio? Divento, sono come un pupazzo che si imbatte su di uno spillo  Il pin è il centro focale di Prufrock  Come faccio a spit out  a sputar via le cicche delle mie abitudini quotidiane? Cosa posso fare, presumere? And I have known  c’è quasi un andamento epico in queste ripetizioni.  Ho conosciuto gli occhi. Adesso dice “ho conosciuto le braccia”  Si passa alle facce, si sta riferendo alle donne in particolare. Queste braccia le ho già conosciute. Si tratta di braccia nude di donne in decolleté. Braccia che hanno i bracciali. Sono bianche e sono nude. In queste braccia però che cosa nota? o La figura femminile per Prufrock è frammentata, non è in grado di coordinare le sue parti. Preferisce osservarla e entrarvi in contatto in modo segmentato o Questa immagine che è anche un po’ cinematografica, ravvicinata, cosa ci mostra? Che attr il verbero della luce, il contro-luce, in queste braccia nota che ci sono dei peli  Poi l’altra cosa terrificante, siamo di fronte ad un forte rischio (donna decolleté, braccia nude), non può mancare il profumo come elemento di seduzione. Non è mica questo profumo che mi fa così, sobbalzare?  Subito dopo, di nuovo queste domande che lui si pone o Momento epico, e dirò sono andato al tramonto in strade, e ho guardato il fumo che si innalza dalle pipe di uomini … o Prufrock passa in questa città, che poi è Boston. Vediamo questa assenza 21 o Ci sono due versi che sono quasi un verso improvviso (avrei potuto, avrei voluto, sarebbe stato, quello che avrei potuto fare non lo posso più fare  notare che è tutto così)  And the afternoon … o La sua vita è fatta di mornings-afternoons etc. monotoni/anonimi  Dovrei, dopo il thè, i pasticcini (queste cose così banali), avere la forza di forzare questo momento sino alla sua rottura? Sino al momento di crisi? o La rima sottolinea l’aspetto comico, è come se uno con nonchalance …  Sebbene abbia visto la mia testa portata su un vassoio, però questa testa è calva  fa ridere. Abbiamo incastonato in un testo biblico, un po’ tragico, una battuta  Giovanni viene chiamato IL Battista perché battezzò Gesù nel Giordano e poi per questo verrà punito  Erode lo farà imprigionare  Il battista assiste ad una cosa molto piacevole. Salomè fa una stupenda danza e a un certo punto alla fine della danza, istigato dalla madre …  Salomè ha ispirato molti scrittori, per esempio Lafogue.  Qui comincia quella parte della poesia in cui il povero Prufrock ci spiega quello che non è, visto che non è in grado di spiegare quello che è  Io non sono un profeta, and is no great matter (non c’è niente da dire insomma vah)  Cosa ho visto? Un personaggio che convive/coabita con noi: l’eterno valletto, the footman. Ho visto l’eterno valletto che sghignazzava, tutti i miei sogni di grandezza sono finiti in questo.  Adesso la poesia riprende sempre con questo andamento del rimpianto di ciò che non è, ciò che non è avvenuto etc. o Ne sarebbe valsa la pena, dopo che di nuovo questi elementi che segnano la vita quotidiana. Tra le porcellane (ambiente medio-alto borghese), tra un discorso e l’altro, ne sarebbe valsa la pena di far fuori questa storia/materia (molto colloquiale, come sputare le cicche di sigarette prima) o Di concentrare l’universo in una palla? o Andrew Barrow, in una sua poesia, … mistress, una poesia diciamo così, di seduzione, che narra di come è bello sedurre una donna. Ed ecco perché lo incastona qui  Qui compare un altro personaggio che Prufrock non è o To say, I am … that is not what I meant at all o Si chiama Lazzaro, lo troviamo nei Vangeli, in Luca 16-19-31. Lo troviamo 2 volte nei vangeli. Dice “non sono Lazzaro” o Che funzione ha Lazzaro? 1) Esiste un mondo trascendente  Sono venuto dal regno dei morti, per dirvi tutto, sono il testimone!  Ma il nostro Prufrock non è lazzaro, non può testimoniare la fede, che dopo la morte ci sarà una vita, perché non ce l’ha (la fede)  Si passa poi da questa immagine biblica ad un flash. Si tratta di una persona, i fuan, un uomo e una donna, come se un uomo dicesse: non era proprio quello che volevo dire. Quando le persone non sanno cosa dirsi, si dicono cose che non volevano/intendevano dirsi. 22  Poi si riprende il tema epico  …  Metafora della lanterna magica che proietta su di uno schermo. Lui si immagina che questa lanterna possa proiettare sullo schermo i nervi, la struttura stessa della psiche, la struttura umana più profonda (all’epoca non si sapeva, ma una ventina d’anni dopo si sarebbe scoperto possibile)  È un poemetto in cui non c’è più un personaggio, ma TANTI personaggi (tipi alla finestra)  E poi veniamo a quest’ultima sezione della poesia in cui compare un 3° personaggio che il nostro Prufrock ci dice di NON essere. Che cosa non è? o Full or high sentence […]  …  Sono dunque un cortigiano del seguito  Un progress, cos’è? Una cavalcata, o un corteo, o anche, stando a quello che possiamo sapere, per es. quando il re si trasferiva da Parigi a Versailles. Un sermonio, un viaggio cerimoniale  Il riferimento qui probabilmente è teatrale, in una commedia dv c’è come protagonista un grande attore e come coprotagonista una grande attrice … non sono protagonista di niente. E sì però ogni tanto i principi mi chiedono cosa ne penso: sono un cogliere. No doubt. Uno così è un easy tool, uno strumento utile Il matto per tantissimi secoli, nella tradizione antica sempre considerato un personaggio interessante, ce ne parla Foucault, un filosofo/sociologo. I matti erano delle persone che dicevano delle cose strane, ma a volte anche cose vere, anzi c’era l’idea che dicessero più che altro cose vere. E Foucault ci dice, questa verità nasceva da un’antica saggezza. Chi diceva delle cose diverse, doveva essere ascoltato, xk queste cose creavano un contesto dialettico. Intorno al 1600 nell’ Europa centro-nord i matti li mettevano su delle navi e facevano loro percorrere le navi, le chiamavano le navi dei matti. Tutto questo fino a quando una società claustrofobica pensò che i matti era meglio internarli, xk dicevano cose scomode. Nascono i manicomi e i matti diventano qualcosa di assolutamente negativo. Non solo, ma poi nasce questa idea che se uno dice delle cose scomode, è necessariamente matto. Molte storie tragiche a questo riguardo. 25 PORTRAIT OF A LADY A proposito di questo, ora LEGGIAMO UNA POESIA dello stesso periodo dove di nuovo compare un contrasto fra un uomo e una donna  Donna uno dei tipici tanti personaggi dell’ambiente medio alto borghese, però è una donna anziana. È una donna che per quanto noi ne sappiamo Eliot riprende da un personaggio che lui ha conosciuto personalmente  Un giovane che sta intraprendendo i propri studi, che si sta aprendo alle esperienze della vita. È un giovane studente di Harward Tra il 1910-12 Eliot scrive una serie di poesie che tutte presentano scenari simili  È quella bostoniana  Emergono in queste poesie ogni tanto però esperienze del mondo parigino che per lui è in prima battuta il mondo della poesia (di Lafogue) con tutti i suoi elementi ironici e l’altro è quello della Parigi di Baudelaire sicuramente. La città formicolante  Boston non è una metropoli come Parigi però era già abbastanza vasta all’inizio di quel secolo Dopo il canto d’amore (questa overwhelming question non riuscirà a porgliela), abbiamo PORTRAIT OF A LADY  Sembra quasi una sorta di palcoscenico sopra cui si muove una figura che potremmo definire ambigua e tentatrice  Innanzitutto, c’è un grande romanzo di Henry James (Portrait of lady) scritto nel 1881 il romanzo, praticamente quasi quando nasce Eliot e contiene una permeante ironia. I personaggi di Henry James spesso hanno espatriato dall’America in Europa, americani europicizzati diciamo  E in effetti in questa poesia aleggia l’europeicità  Sta per fare una scelta: lasciare gli USA e recarsi in Europa per completare gli studi  Chi è questa figura femminile? Eliot ci dà un ritratto psicologico molto complesso - Quello che sappiamo deriva da una testimonianza lasciata da un amico di Eliot, Conrad Aiken, un intellettuale di formazione harwardiana come Eliot, infatti passerà alla storia della teoria della critica. Si frequentavano a quell’epoca. Dice che Eliot a quell’epoca frequentasse una certa Adeleine o Madeleine e di cognome Moffat. Quella che Conrad ha così indicato: l’ha chiamata la nostra deplorevole amica, la precieuse ridicule. Connotazione ironica, preziosità ridicola - Questa donna passava il tempo a fare salotto letterario, casa sua era solita ricevere servendo tè con elegante squisitezza. Piena di cianfrusaglie. La sua casa stava dietro la Boston State House. Sicuramente questa lady è una figura Jamesiana e in realtà una signora che riceve signore. Voleva dire, mettersi un certo abito al mattino, poi un altro al pomeriggio per il ricevimento etc. vediamo come ci viene presentata questa donna nel suo entourage 26 LETTURA DI PORTRAIT OF A LADY Tutte le volte c’è un gioco di riverbero, di mediazione. Apriamo questa poesia (1910)  L’ebreo di Malta, scritto nel fine ‘500 da quello che potremmo definire l’alter ego di Shakespeare  Cristopher Marlowe contemporaneissimo di Shakespeare - Ha scritto cose bellissime (The great Tumberlaine etc.) e scrive cose sempre più belle. Però era ben diverso da Shakespeare. Era uno scavezzacollo. Marlowe tirava a campare, viveva nelle taverne, beveva moltissimo etc. Un bel giorno c’è una rissa tremenda nell’osteria del Tamarlo e Marlowe muore. - Perché questa citazione? Parlano due persone: Barabbas sta parlando con un frate e gli dice: Tu hai fornicato? – Ma questa cosa qui è avvenuta in un altro paese e inoltre la fanciulla è morta (non se ne parla più) Perché si parla di fornication. Ma lo si fa con una sottigliezza da precieuse ridicule.  Questa poesia si svolge nell’arco di un anno e mezzo. Siamo a dicembre. In un pomeriggio di Boston a pochi passi dalla Estate House  La scena: da come Eliot ce la presenta è una scena che quasi si accomoda da sola (per dire). Abbiamo the smog and the fog (l’abbiamo già conosciuto in Prufrock). You have (parla a noi)  come se tutto fosse già stato sistemato nella scena  ‘Sono così occupata, ho tante cose da fare, sono una persona importante. Eppure sono riuscita a riservarti un pomeriggio mio caro ragazzo’ (il sospetto è che questa non faccia niente se non coltivare camelie vah)  La scena è un po’ oscurata, ci sono 4 candele in questa stanza  Un cono di luce che lui nota e che va al soffitto  Romeo and Juliet  nella cripta ci sono 4 candele  Questa atmosfera che è stata preparata apposta per questo incontro. Ha attenuato la luce, lui pensa subito a una cripta e a un cadavere, c’ha davanti questa signora anziana, insomma non è il massimo  Questa scena è preparata per tutte le cose che sono lasciate sottintese (è qui il bello, ognuno si parla in modo tale che non l’altro non capisca)  E ma avremmo potuto essere amici (sottinteso)  E poi nei versi successivi non poteva non esserci un riferimento culturale (lei frequenta certi ambienti culturali): the latest Pole – l’ultimo famoso polacco (è Chopin) riferimento ai preludi. E poi parla di Chopin esattamente come le donne di Prufrock parlavano nel loro salotto di quel personaggio Dire che Chopin è così intimate …  Era così presente alla musica  parla della musica ( arte) come grande momento di mediazione tra le anime, discorso “culturale” 27  Eliot era un grande amante della musica con particolare predisposizione per Chopin e Beethoven. Qui l’elemento musicale gioca vari ruoli e serve come filigrana perché: - Parte dal presupposto che sia un momento di elevazione per i personaggi - Si muove come se questo tipo di conversazione fosse simile a una sinfonia o pezzo musicale con tutti i suoi passaggi - Questo tipo di sonata non va sempre bene, ci saranno momenti critici - Si parla di remote cornets che nelle orchestre stanno in fondo - Questa conversazione dunque “begins” anticipata dal sottofondo ci Chopin etc.  Eliot fa ricorso alla parentesi quadra  fanno parte della sperimentazione del modernismo (anche la Woolf l’ha utilizzatoa)  è come il pensiero che si sovrappone al testo, quello che i personaggi veramente pensano  siamo nell’ambito di un rinnovamento sostanziale della letteratura  Una vita fatta di odds and end  Fatta di cose inutili e vane (nella traduzione)  How keen you are (com’è acuto lei) - Io però in fondo questi amici non li amo così in fondo, e anche lei si accorge di questo  Che brutto sogno  È difficile trovare un amico con certe qualità (la vera amicizia).  Qui c’è il gioco teatrale, perché questa è un’attrice. Non sappiamo se soffre davvero o se è una persona di grande furbizia che cerca di sedurre questo giovane con tecniche teatrali (dire senza non dire per esempio)  I suoi cambiamenti di tono vengono visti come i cambiamenti di tono in una sinfonia. I corni sono cracked (striduli in lontananza)  Improvvisamente inizia ad apparire un tam-tam - A che cosa fa pensare? È quello della giungla, della musica primitiva, istinutale. Si fa strada dentro di me questo suono contro quella musica sofisticata di quella sinfonia. Questo martellare fa sì che a tutto questo gioco di armonie si sopraggiunga un tam-tam che diventa sempre più forte  Tutta questa sinfonia finisce con una stecca (uno dei musicisti stecca)  è la lady - C’è una lineetta, è il nostro interlocutore che pensa e ci parla: “via di qui fuori di qui a tutta velocità, andiamo a prenderci una boccata d’aria” in poche parole. Sintonizziamo i nostri orologi guardando quelli pubblici.  Questa è la prima parte che termina in un modo tale in cui la nostra lady perde il round completamente  Quando Aidek parla di ridicule si riferisce a questo  Ma guarda un po’, adesso che c’è la fioritura di lillà lei c’ha la fioritura dei lillà. Siamo alla primavera dell’anno successivo.  Ma cosa fa con questi lillà - Prima aveva apparecchiato la scena conciandosi da un’improbabile Giulietta - La seconda scena che implica una nuova visita dell’interlocutore, qui la nostra bravissima attrice ha cambiato completamente scenario: accogliendolo 30  Ecco di nuovo la voce della nostra lady “And so you are going abroad […] “ - Si rende conto che lui partirà, si domanda se tornerà, ma subito dopo aggiunge che non ha più importanza (il tempo per me passa veloce, poi non ci sarà più tempo)  Perhaps you can write to me - Entriamo già in un atteggiamento di rimpiangere ciò che non è avvenuto - Lui dice: ho pensato ultimamente, perché tra noi si sia instaurata un’amicizia  ambiguità: che tipo di amicizia? - Di fronte a questo momento che sembrerebbe tradire la vera natura di questa lady, mi sento come uno che sorride ma poi questo si spegne nel nulla  For everybody said so - Beh però, questa notte che si avvicina, posso ancora schiarirla con qualche ultima speranza di scambiare qualcosa con la gioventù - è difficilissimo che io riesca a capire - subentra una sorta di musica funerea. Infatti subito dopo dice “forse ancor ho qualche possibilità, ma no, ormai è troppo tardi”  I shall sit here, serving tea to friends.”  And I must borrow every changing shape - Ecco poi il momento di LIBERAZIONE (dance, dance). Gridare come un pappagallo. Parlottare come una scimmia (dire tante cose che non hanno senso). Tutto questo per frapporre fra lei e lui una distanza.  Well! - Questo è il verso centrale - Accidenti, però questa potrebbe davvero morire (sta parlando della morte come se fosse qualcosa da mettere in scena, però la morte è una cosa che esiste) - Afternoon, morirà in un pomeriggio, o magari in una mattinata - Io sarò con la pena in mano. Sarò però a quel punto, non più sicuro, for a while, senza sapere cosa dovrò provare, se ho capito bene quello a cui ho assistito. Se sarò in ritardo, se sarò in anticipo. Ma forse avrà la meglio lei, a lasciare questo mondo e ad andarsene. - E poi di nuovo la musica. Finisce con una musica che poco coinvolta, va diminuendo  la vita che sfugge della donna - La musica quando poi esprime veramente la sofferenza e il tormento, ritrova un riscontro, una risposta  Now that we talk of dying – finale molto triste 31 Passiamo ad un’altra poesia. Ispirazione da un altro intellettuale francese (Defoe) THE IPPOPOTAMUS  Non far caso alla seconda citazione, nella versione originale non c’è.  La citazione, la prende dal 26° canto del Purgatorio (Dante è sempre presente)  Comincia con la solita citazione. Epistola di San Paolo ed è molto interessante (S. Paolo odiava le donne, diceva cose tremende su di esse). - And when this epistle  sta dicendo, divulgate, fate sapere - Perché questa citazione? C’è uno stacco ironico. E poi Eliot ci dice qualcosa di diverso sulla chiesa.  Gioca su che cosa: da una parte gli assiomi, dall’altra parte le canzoncine  Nonostante sembri così robusto, consistente, è fatto soltanto di sangue e carne, come tutti gli esseri umani.  Hippo e Potamo  Buttarsi in questo modo sull’ippopotamo, fa un po’ ridere  Flesh and blood is weak and frail - La vera Chiesa, non può mai commettere errori perché è fondata su di una pietra  The hippo’s feeble steps may err - L’ippopotamo può anche sbagliare, qui usa il termine dotto “err”, dal latino  errare/sbagliare - Nel misurare i beni materiali, cioè lì può sbagliare. Mentre la vera chiesa non deve darsi molto da fare (questo verso qui è molto crudo) - L’ippopotamo non ce la fa a raggiungere il mango, ma i frutti del melograno, la pesca, questi sì che rinfrescano la chiesa che se li fa venire addirittura da oltre mare  At mating - L’ippopotamo fa tanti rumoracci. Dall’altra parte invece il canto della Chiesa  The hippopotamus’s day - L’ippopotamo passa tutto il tempo a dormire immerso, con gli occhi chiusi. Poi la notte caccia. Invece Dio agisce in modo misterioso, e quindi la Chiesa può permettersi di dormire  Assistiamo all’assunzione in cielo dell’ippopotamo. Immaginiamo l’ippopotamo con le ali, che lascia la savana, ed è circondato da angeli che cantano in coro (quiring angels)  L’agnello sacrificale, Cristo. Verrà abbracciato tra i santi, circondato da questi cori, suona l’arpa.  Qui ribaltamento totale. L’ippopotamo ascende al paradiso, addirittura diverrà bianco, tutte le vergini che lo baciano etc.  Mentre the true Church, rimane ben giù (è sottointeso che rimanga nell’inferno) avvolta dalla nebbia piena di miasmi. Questo ultimo verso non fa che sottolineare la decadenza della Chiesa Eliot scriverà molti saggi sul come dovrebbe essere la Chiesa. 32 Passiamo ad un’altra poesia BURBANK WITH A BAEDEKER: BLEISTEIN WITH A CIGAR  CITAZIONI - Hanno tutte in comune una cosa  ambientazione veneziana - Questa poesia del resto è ambientata a Venezia - Questa citazione non fa altro che introdurre un’atmosfera densa di riferimenti artistici e letterari - Il riferimento diretto va a Henry James. A Venezia scrive un romanzo molto interessante, Il carteggio Aspen. È ambientato nella Venezia decadente e narra di un critico americano che cerca di impossessarsi del carteggio di un altro intellettuale: Jeffrey Aspen. Se ne impossesserà rubandolo. - Tra-la-la-la-la laire  deriva da Gautier. - LA SECONDA CITAZIONE: solo divino dura, il resto è fumo. Proviene da un’opera pittorica che è Il Martirio Di San Sebastiano (Piero Del Pollaio) - Goats and monkeys  proviene dall’Othello, atto 4 scena 1. - Poi ALTRA CITAZIONE ancora: abbiamo nel primo pezzo una citazione da Robert Browney, e nell’ultima parte una citazione da Marlstone e l’opera è “Il divertimento di Alice” (il divertimento di una contessa, infatti la poesia parla di una contessa)  Sono ben 6 citazioni  I - Ci viene presentato questo Burbank - Ponticelli - Poesia scritta nel 1919 - Elementi antitetici: Burbank è un personaggio estasiato da ciò che vede, vive le rovine del tempo; mentre il nostro Bleinstein è uno che si è un po’ arricchito e che sta a Venezia probabilmente per qualche incontro di lavoro ed è tutt’altro che estasiato. - Cosa unisce questi due personaggi? Questa principessa Boluttain, una diabolica figura femminile (rientra in tutta la casistica delle femmes fatales della poesia del primo periodo di Eliot). Sembra richiamare voluttà, poi un piccolo volpino, poi Volpone (famoso testo teatrale di Ben Johnson che mette in scena un avido personaggio, che accumula denaro) - Voluppine è una bella donna ma un po’ furbastra, che frequenta i ricconi - Allora Burbank attraversa questo ponticello, sceso dalla carrozza. - Lo raggiunge in questo hotel They were together, and he fell  II - Passa una musica funebre, la vediamo passare come un funerale (ironico, lui ha fallito) - I funerali a Venezia si fanno in Gondola, gondole dipinte tutte di nero - Viene evocato Ercole. Quello che uccide caco, che compie le famose fatiche, che si presume essere prestante - Riferimento a Marc Antonio e Cleopatra (sempre da Shakespeare) 35 Torniamo al testo  Abbiamo uno stacco improvviso. Abbiamo uno scenario che va indietro nel tempo. Questa continua mobilità, che è una cifra poetica di Eliot. Improvvisamente finiamo in un contesto storico che è molto lontano nel tempo - Riferimento alla BATTAGLIA DELLE TERMOPILI, scontro tra greci e persiani, vengono fermati alle Termopili da un gruppo di indomiti greci  (hot gates) - Cruciale per la storia dell’Europa  Eliot gioca su due fronti, il passato (guerra greco persiana) e il presente (la prima guerra mondiale)  Cutlass = una daga - Riproduzioni dei guerrieri greci, la spada corta che era innestata anche nella prima guerra mondiale (la baionetta). È stata l’ultima guerra della storia dove si combatté l’uno contro l’altro. Il fante uccideva penetrando nel corpo dell’altro.  Ecco xk troviamo questo riferimento ad essere immersi nella palude, la prima guerra mondiale (PGM).  Io non ho combattuto né la guerra appena finita (c’è un ritorno al passato, assimilazione totale di tutto ciò che l’uomo ha fatto  la guerra di oggi è uguale alla guerra di ieri)  My house is a decayed - Compaiono alcuni personaggi - La mia è una casa di caduta - Se pensiamo all’Europa dopo la PGM  Poi parla dell’ebreo - Eliot ha utilizzato TRE TIPI DI EBREO, questo l’avevamo già visto. Ora il personaggio dell’ebreo (che poi è Cristo) torna. Ma è anche l’ebreo che articola il commercio europeo. Questa duplice faccia ha fatto pensare a una ideologia vicina all’anti- semitismo  Estaminet, è un caffè  Un personaggio cencioso logoro e pelato, oppure coperto di vesciche - Qui l’immagine del ricco ebreo sparisce. Viene il povero ebreo, emarginato, pelato (spellato a Londra)  The goat - Di nuovo cambia scenario e compare la capra. Tossisce nel campo laggiù, dietro. - Vediamo come si articola questo collage? Si passa da uno scenario all’altro, da un tempo all’altro. - La capra è sempre stato un simbolo di lussuria. La capra viene indicata nel contesto della lussuria.  Rocks - Sono tutti elementi organici, della vita, aspetti fisiologici della nostra esistenza. - Sono ben diversi dai segni e dalle cose che riguardano il mondo di Dio 36 - Sono la parte opposta  The woman - Qui compare una donna che proviene dalla quotidianità - Comparirà nella Wast Land (dattilografa etc). Eliot prende tante persone, tante voci  mosaico della civiltà in decadenza  Dull - Significa “confuso” - Un anziano dovrebbe essere saggio, conoscere il mondo - Questo concetto si è perso. A quell’epoca (di Ulisse per dire) di persone anziane ce n’erano poche. Coloro che avevano per quell’epoca 60 anni, erano considerati dei sopravvissuti. In una società piena di valori, cosa significava essere vecchi?  conoscere la storia. Mentre ora, wikipedia etc… - Questo vecchio che dovrebbe aver imparato tutto, non ha imparato niente. E a coronamento della sua vita (noi siamo quello che le nostre esperienze hanno costruito). - Ora questo diventa l’emblema di quell’Europa  un vecchio confuso, che non sa  Certo che però emergono altre considerazioni interessanti:  Signs are taken for wonders - Dobbiamo fare un riferimento al vangelo, Matteo 12. I farisei, dicono, signore noi vogliamo da te un segno, un segno che sei Dio, Cristo risponde: una generazione malvagia è una generazione che cerca dei segni di conferma. - Dacci dei segni - Ma lui cosa ci dice. Inizia un discorso abbastanza interessante per noi: ma noi del retaggio cristiano cosa abbiamo conservato? Siamo come gli scribi e i farisei? Non vogliamo sapere? Ma secondo Eliot i segni ci sono, e non sono una cosa eclatante, i segni ci sono. Ma noi prendiamo per segni, cose che segni non sono (wonders = miracoli) Questo segno in cosa consisterebbe? Nella rivelazione. E essa nelle parole più spettacolari.  the word  The word - La parola che è contenuta nella parola. Essa è diventata ricoperta di buio. Non siamo più in grado di decodificare, riconoscere la rivelazione. Abbiamo i segni ma preferiamo vedere quelli fasulli, e non sappiamo più riconoscere LA PAROLA.  In the juvescence (la giovinezza) - Eliot dice, attenzione perché viene Cristo che condanna, che quasi aggredisce  Cristo una tigre  una certa iconografia medievale, cristo associato ad un animale, a volte anche ad un agnello - Ma qui Eliot si riferisce a un Cristo giudice. Il giorno del giudizio.  Qui comincia un discorso inclusivo, che poi culminerà in altre poesie, in cui Eliot nel raffigurare il mondo raffigura o dei personaggi anche molto marginali ma non importa che emblematizzano quel tipo di mondo  Allusione ad un passo di un testo che Eliot conosceva molto bene. The Education Of Henry Adams  un testo politico, anche moraleggiante in cui c’è una frase in cui si 37 descrive la primavera dal Mary Land in cui si dice che la primavera può essere anche un momento di depravazione della società - West land: aprile, il mese più crudele. Aprile è nella tradizione inglese il mese dei pellegrinaggi, in cui si mettevano in cammino verso la chiesa di Canterbury (sede ufficiale allora della cattolicità, prima dello scisma) - La primavera quindi, la natura non si riproduce più  immagine che ci riconduce di nuovo ai campi di battaglia della PGM (buche, alberi sradicati, terreni rasi al suolo etc.)  Castagno, albero di Giuda - Conoscendo Eliot, l’albero di giuda a cosa ci fa pensare? Giuda com’è finito? Si è impiccato su un albero.  Mangiare e bere Cristo. - Qui però Eliot mette in scena una messa sì, ma una sorta di messa nera. - Abbiamo questi personaggi di una cerimonia che è quasi svuotata di significato, che non fa niente se non riprodurre l’idea di vacant shuttles  Noi subiamo ma non capiamo  Questi personaggi sono dei close up, dei fotogrammi - Tutti questi sono spole vuote (vacant shuttles) - Tutti questi personaggi poco per volta si dissolvono e volano via, come se non avessero alcuna consistenza  I have no ghost - Non ho visioni. Non riesco a vedere il futuro. - Io sono an old man, in una casa piena di correnti, quasi senza neanche le pareti. Sotto, qui c’è un termine colloquiale inglese che qui vuol dire sotto una collina tondeggiante, ventosa.  After such knowledge - Qui viene introdotto il discorso sulla STORIA - Dopo tutto quello che ho conosciuto, vale a dire il male del mondo, come potrò fare ammenda per quello che è l’umanità? Io penso che ora la storia abbia dei passaggi difficili da scovare. Tortuosi corridori. Penso che la storia ci inganni con whispering ambitions, sussurrandoci l’ambizione e che essa ci guidi attraverso l’esercizio della vanità. Tutto quello che crediamo di essere non siamo - Questa idea dei corridoi imperscrutabili  indica che la storia non ha mai insegnato niente a nessuno  non è una buona maestra - La storia, dirà più oltre, è una bagascia, una prostituta, si vende. E sappiamo che si vende molto bene. La fanno esclusivamente i vinti (De Bello Gallico)  Qui entrano nel merito della storia. Ci dà le cose quando noi non ce ne accorgiamo, Sarebbe anche nostra responsabilità, ma non impariamo! - Quello che ci dà non fa che uccidere in noi il desiderio (concetto filosofico un po’ complesso) - Non sappiamo più cosa è giusto e cosa non lo è - Ciò in cui non si crede più, ce lo fa sapere dopo - O ciò in cui crediamo, ci fa perdere l’ardore perché ormai sono cose passate - Ce lo dà nelle nostre mani che sono deboli 40 - Secondo Eliot questo è un criterio che non va sempre bene. L’artista può scegliere anche furbescamente di fare delle cose originali. - Questo non è il criterio. Non è necessariamente così, perché l’arte è anche la capacità di aver assimilato in gran parte la cultura precedente e di aver acquisito una capacità espressiva. - Aver avuto una capacità di assimilazione della storia dell’arte e quindi una conoscenza e cultura tali da renderti possibile esprimerti in altro  Noi però a un certo punto dobbiamo capire che tipo di rapporto c’è fra questo tale e i suoi ancestors. Per rapportarmi con la storia dell’arte devo conoscerla.  Ma se noi in qualche modo dobbiamo aderire al successo di un autore, è chiaro che non funziona, c’è qualcosa che non quadra.  Nessun poeta artista di nessun’arte ha un unico significato di per sé. Il suo significato è in rapporto dei suoi rapporti con i poeti del passato  Non puoi valutare da solo l’artista, ma lo devi porre in rapporto in un quadro dove sono venuti tutti quelli prima di lui  Un’opera contemporanea, può cambiare i rapporti tra quelle che c’erano prima. Un’opera contemporanea non è originale, è una cosa che sa cambiare le altre  ecco perché è originale Crivelli 8 23 ottobre 2015 Dovremmo ora introdurre la WEST LAND Dobbiamo fare un discorso un po’ complesso  Poemetto molto complesso  Riferimenti alla cultura orientale  Sincretismo tra filosofie occidentali e orientali  Nella parte finale dell’ultima sezione emergerà molto chiaramente un’interpretazione in parallelo  Indicazione di tipo biografico  Intorno al 1921 Eliot vive un periodo di grande depressione dovuto anche al fallimento del suo matrimonio, piuttosto complesso, con una donna decisamente psicolabile ma dalla eccezionale sensibilità  Certo che il suo rapporto tra loro due, su di loro si è scritto molto, anche a sproposito. Fallimento e incomprensione  La storia tra Eliot e la prima moglie è molto triste  Lei avrà un primo ricovero in un asylum etc  Su questo tipo di rapporto negli anni 60 70 forse anche 80 molti movimenti femministi hanno giocato  Il momento clue di questa cosa è l’uscita del film Thom and Viv.  Eliot decide di passare un periodo di riposo in una località sulla costa meridionale dell’Inghilterra, Margade, più che una costa è una parte dell’Inghilterra  A un certo punto c’è un riferimento a questi aspetti autobiografici 41  Colto da un fortissimo mal di testa si fa visitare da uno specialista che gli prescrive tre mesi di risposo ma non funzionerà. Uno che frequentava i salotti, gli consiglia di andare in Svizzera nella località di Ginevra vicino al lago dove viene preso in cura dal dottor Vitton  Si trasferisce in Svizzera e trae un buon vantaggio se non da questa cura dall’idea di essere lontano dalle cure editoriali di Londra  Quando va in Svizzera ha già scritto buona parte della West Land  Sappiamo che riesce a scrivere in Svizzera la sezione “Ciò che disse il tuono”  5° e ultima sezione del poemetto  ‘22 rientra in Inghilterra, ha finito la West Land  Nel ritorno da Ginevra a Londra, passa per Parigi (all’epoca era l’unica via ferroviaria)  Quando rientra a Londra pensa di rivolgersi al suo “mentor”, a quell’amico già per altro noto come poeta con cui era in relazione e che stava a Parigi per altro  Spedisce la West Land a questo Pound e lui la legge e gli scrive: guarda mi sembra una cosa piuttosto importante però secondo me si dilunga troppo in certi punti quindi io apporterei dei tagli  Lui è considerato il padre dell’IMAGISMO, movimento poetico che lui aveva fondato a Parigi  una visione della poesia come un mezzo espressivo che privilegiava molto di più l’ASPETTO rispetto alla struttura Era più o meno in linea con la grande rivalorizzazione del patrimonio immaginifico che rientrava negli istituti freudiani  Gli rimanda i dattiloscritti, come fanno i professori con gli studenti, e con tanti segni e zac zac con la penna  Eliot accetta quello che poi definirà un intervento chirurgico sul suo testo. E accetta gran parte delle indicazioni che gli vengono date da Pound. Noi sappiamo cosa era stato scritto, attraverso quella branca della critica nata negli ultimi 10 anni, Genetic Critic, è una critica che si basa sulle trasformazioni dei testi. Si accanisce tantissimo su Joyce (perché lui interveniva tantissimo sui suoi testi con segni colori etc.)  Uno dei tagli principali consiste nel fatto che Eliot aveva messo Gerontion come prima parte della West Land. E il buon Pound gli tira una bella croce  NO  Riduce moltissimo la quarta sezione, a tal punto che ce la consegnerà alle stampe, si riduce a 12-15 versi, una minima  Eliot accetta l’intervento di Pound. Non solo: gli paga un tributo abbastanza importante, gli dedica nella West Land, lo chiama Pound, il miglior fabbro  il modo in cui Dante si rivolge al trovatore provenzale Daniel e lo chiama così  Perché forgia  La struttura della terra desolata è divisa in CINQUE SEZIONI - Criterion, una nuova rivista letteraria londinese che inizia le sue pubblicazioni nel ’22, Eliot è l’editor di questa rivista. o Esserne l’editore significa esserne il direttore o Esce nell’ottobre 1922 ma esce in una seconda pubblicazione, a novembre, su un’altra rivista, rivista americana (la fama di Eliot si muove sulle due coste dell’atlantico) 42 o Dyal - Nel 1922, dicembre, esce un volumetto, la West Land, editore americano Live Right Dobbiamo aspettare il 1923 perché esca in Inghilterra  Hogarth (un grande incisore ottocentesco), casa editrice di Virginia Woolf  Introduciamo un problema - L’edizione iniziale della West Land presentava tutta una serie di note che poi nelle versioni successive furono tolte; mentre ora compaiono - È la prima volta che assistiamo alla pubblicazione di un poema che ha le NOTE  è un ausilio di tipo referenziale e che ci dà le chiavi di lettura attr l’indicazione precisa degli autori che lui cita - Siccome la West Land rappresenta il punto culminante - Queste note sicuramente ci danno delle chiavi di lettura fondamentali della West Land, per fortuna ce le ha date  Forma eccezionale di clemenza, perché se no la critica avrebbe dovuto scervellarsi  Ci permette di inquadrare molto bene essa nelle ricerche in campo antropologico per es. questo a dimostrare che Eliot è un rappresentante delle istanze moderniste meritatissimo  Diamo due indicazioni di tipo critico tratte dalle sue note - Ci dice che ha attinto a due fonti femminili e ci dice di che fonti si trattino  2 libri 1) From Ritual To Romance Scritto da una studiosa, Jessie L. Weston  2) The Golden Bough (Il Ramo D’oro) Scritto da un antropologo e filosofo James G. Frazer  saggio  Ha avuto una notevole diffusione in Inghilterra intorno agli anni 9-10, sono tanti tomi in realtà in cui vengono rivisitati tutta una serie di miti dell’antichità, quello di Adonis, di Osiris … e tutti questi li troviamo nella West Land e nelle note  Era così famoso che intorno agli anni ’10 era diventato una specie di Bibbia, tutti ce l’avevano in casa (storie affascinanti …) non avevano l’edizione canonica, era tutto ridotto ad un volume  L’assunto di questa ricerca mitologica si basa sul concetto del SINCRETISMO DEI MITI  paralleli ai miti della cristianità. Questa constatazione, non ha ancora delle connotazioni scientifiche precise, ma in quest’ambito dell’antropologia culturale, abbiamo deciso di scoprire le radici della nostra cultura, da un lato la Bibbia, però passano anche attraverso/da questi due testi - Nelle note Eliot si azzarda a dire “chiunque abbia familiarità con questi testi avrà immediatamente riscontro” 45 o Eliot ci dice che Joyce sta facendo una cosa che aprirà una strada maestra, e aggiunge: essi non saranno imitatori, bensì scienziati intenti a scoprire. o Vuole dirci che non ci saranno persone che imiteranno Joyce, ma scienziati. Ha vallato questo metodo come una tecnica scientificamente importante o Eliot dice che Joyce è un Einstein della letteratura (grande tributo) o Si tratta semplicemente di un modo per controllare e riordinare e ridare forma e significato a un panorama di anarchia, quello della storia contemporanea  parla della storia, luogo anarchico e futile, il metodo servirebbe per dare significato a queste futilità  Joyce prende uno qualsiasi (il futile) e attr il mito gli dà lo spessore di Ulisse (è questa l’operazione) o Parla di psicologia. A quell’epoca non si parlava ancora molto di psicanalisi, ma di psicologia. o Etnologia  studio delle etnie (non si dice più razze perché ha una connotazione negativa) o In realtà, c’è proprio questo continuo richiamarsi al mito e alla storia nella West Land, e il mito è la contrapposizione della storia  Nella West Land, come peraltro anche già in Gerontion, troviamo tutta una serie di personaggi, che sono tanti e di tutti i tipi. Questi personaggi io li ho chiamati  VOCI   Queste voci che provengono da vari ambienti sociali, abbiamo una focalizzazione sulla medio-alta borghesia ma anche sul proletariato  Tratte dalla Londra contemporanea a Eliot  Questa interpretazione della quotidianità ha sempre come riscontro la sua valenza mitica: tutto ciò che è banale e futile è anche mito. Tutte queste voci sono articolate, col proprio punto di vista  una folla dolente, che si auto-narra (lo ritroviamo in Dante, che parla a nome degli altri, quindi anche questa un’immagine dantesca)  Sembra a un certo punto che tutte queste voci si riuniscano poi in una voce sola che ci introduce un personaggio che è sicuramente al centro della West Land, mitologico tra l’altro, che in qualche modo ha conosciuto tutte le voci, tutto e sperimentato tutto, tramite di quella verità dolente. Eliot come tramite sceglie Tiresia - Tiresia diventa il candore di tutte queste voci - Che professione farà? L’indovino, fore-teller, conoscerà il futuro  Questa atmosfera in cui mito e primitivismo coabitano, chi nel campo musicale incorpora questo? Igor Stravinsky, che nel 1921 ha un successo by scandal, che però crea reazioni tra gli spettatori mettendo in scena uno dei suoi famosi balletti, La Sagra Della Primavera.  la nascita della primavera e la sua celebrazione attr la celebrazione di un mito vegetativo della terra.  Quali sono le chiavi di lettura della West Land? Tantissime. Però possiamo dire che 1) La prima è la psicologia, psicanalisi 46 2) Etnologia 3) Antropologia  Sono poi le tre branche che Eliot ci suggerisce nelle note  Due fondamentali archetipi nella nostra antropologia culturale, elementi dicotomici, l’uno si oppone all’altro  il FUOCO e l’altro  SICCITÀ e PIOGGIA  Queste sono un po’ le nostre chiavi di lettura  Alla sommità di tutto questo sta il problema della SALVEZZA (dalla PMG)  Una resurrezione che però nella West Land è negata, apre una ferita  Abbiamo da una parte l’idea primitiva della nostra civiltà, dall’altra abbiamo il salto culturale dovuto al cristianesimo, alla cristiologia che stabilisce un cambiamento sostanziale. Il VANGELO è il testo che ci parla nella maniera più esaustiva dell’amore, non c’è un testo che lo superi in questo  Desiderio di rinascita  del dio crocifisso  Spesso proprio per delle connotazioni culturali di Eliot, ci spostiamo tra la cultura religiosa medievale e quella del Novecento. Però il medioevo ha un suo peso. Eliot in un saggio dice che in fondo se noi guardiamo bene, il medioevo, stupidamente il secolo buio definito, è stato un periodo (lui allude al 1000, 1300) è stato un periodo di omogeneità data dalla visione cristiana, elemento affratellante, profondamente condiviso. Anche ovviamente un periodo di fede. Quindi medioevo e modernità. Nella West Land troviamo qualche riferimento ad un filosofo americano che Eliot conosceva molto bene  Henry Adams - Nella sua opera fondamentale The Education Of Henry Adams, secondo l’impostazione protestante, puritana, è una forma di auto conoscenza. Agostino: non uscire da te, risiedi dentro te stesso, la verità sta dentro - In questo libro The Education, abbiamo un riferimento, paragone anche un po’ azzardato che ci dà però un po’ l’idea di come fossero i tempi. Un paragone che Adams fa tra la Vergine e la dinamo. Perché la dinamo? o Per le persone di quel tempo rappresenta l’emblema assoluto del Progresso Tecnologico; la sua scoperta era un modo per spalancare la via del futuro e del progresso o Essa infatti viene celebrata dall’esposizione Universale A Parigi Del 1900. Un grande padiglione o Vergine e dinamo. Sono due elementi del progresso e della decadenza scientifici. Questa prima citazione permette di aprire il discorso un po’ di più La seconda citazione è quella su Pound il fabbro  L’altra: - È un brano tratto da uno dei più straordinari romanzi latini, il Satyricon di Petronio - Questa cosa viene detta da un personaggio contenuto nel Satyricon, Trimalchio (Trimalcione) 47 - Questo romanzo ha una caratteristica, fino a 30 prima dell’anno di cui stiamo parlando, veniva considerato negativamente, non è finito, è un incompiuto storico, probabilmente abbiamo perso delle parti. Sicuramente però è intatta tutta la parte che riguarda il Trimalcione - Questi due personaggi percorrono la penisola italica dirigendosi verso Crotone. Non si sa dove vanno, che cosa cercano, certo è che gliene capitano di tutti i colori. Petronio ci trasmette una raffigurazione della società dell’epoca (ecco perché è interessante) - L’altro aspetto interessante è che è un romanzo itinerante, cosa che lo fa rientrare in un canone letterario, quello in cui i giovani percorrendo le vie del mondo diventano adulti - Lo troviamo nella figura di Lazzarillo De Tomes, romanzo spagnolo di un anonimo (un ragazzino che vive in una società piena di lupi e che per sopravvivere impara a diventare lupo; si chiama romanzero picheresco, perché richiama la figura del picaro, del viandante che si sposta. La stessa cosa la troviamo nel Satyricon) - In questo romanzo c’è anche una prospettiva, questa sospensione, essere frammentario, essere incompiuto, diventa un valore. Per il canone del romanzo ottocentesco l’incompiuto era negativo o da non prendere in considerazione. - I due ne combinano di tutti i colori e poi alla fine finiscono nella villa di Trimalcione, uno ricco che invita amici a cui vuole far vedere quanto sia importante, che gli fornisce le prostitute, non manca mai di essere al centro dell’attenzione, auto-narrandosi. - Trimalcione narra storie, barzellette, tra cui questa della sibilla cumana. Racconta di alcuni ragazzini che erano andati a trovarla, ma non l’avevano trovata come si pensava che fosse, ma ego ipse oculi mei vidi, vi dico la verità, l’ho vista in un’ampolla a pendere in mezzo dell’antro. “Sibilla che cosa vuoi?”, e lei disse, voglio morire. Perché? Perché il mito ci dice che lei ottenne dagli dei l’immortalità, ma si dimenticò di chiedere di non invecchiare. Guardate che le sibille non testimoniano più il vero, non più il futuro, tutto è decaduto. - Speculare  gioco comparativo col primo secolo dopo cristo Lezione 9 27 ottobre (da Luna) MANCA PRIMI MINUTI DI LEZIONE  Stamberger see (lago in Germania): legato alla figura di Ludwig e ad un luogo importante  Marie Laviche: donna dell’entourage del re; ebbe a che fare con l’erede al trono asburgico dell’Impero asburgico. Marie agevolò l’incontro fra l’erede al trono stesso e la sua amante. Marie poi si trasferì in 50 In questa scena abbiamo la descrizione della galera (diciamo così) La partita a scacchi è quella giocata tra una mezzana, quella che favorisce l’incontro tra la fanciulla e il duca, e la suocera Questa seduzione viene vista da Eliot come una prevaricazione; concetto di stupro E. ci dà un esempio di sessualità degradata, non c’è amore Questo tipo di rapporto, lo trasferisce su Cleopatra e Antonio e in qlke modo lo colloca poi nella realtà presente. Questi personaggi cioè vengono reinterpretati attr un dialogo fra altre due persone che vivono in un ambiente middle-upper class. L’altra coppia che non è di giovanissimi è quella in Anthony e Cleopatra. Sono persone mature. Ciò non toglie nulla al fascino di Cleopatra, anzi forse lo accresce. Eliot gioca affrontando questo problema, su due ambienti sociali, diciamo che il 90% delle opere Eliotiane sono ambientate nelle middle classes. Qui invece non può tralasciare un esempio nella lower class. Questa sezione si articola con tutte le complicanze che vedremo tra i 2 flash. Una coppia delle middle classes e una coppia del proletariato. Vediamo un attimo questa prima immagine che si rifà decisamente a Anthony e Cleopatra. Enobarbo, personaggio di Anthony e Cleopatra. Leggiamo  Sedeva su di un trono; una seggia, uno scranno, che era simile ad un trono burnished (=brunito). Quindi questo riflesso delle luci dà questa impressione. Questo barcone di Cleopatra viene ben descritto.  Tutti elementi molto descrittivi, degli orpelli, delle forme decorative, delle cose che risaltano. Qui entriamo nell’ordine, compie una specie di ingresso ufficiale nel palazzo di Cleopatra, trionfale: grande specchio sorretto da pilastri, con figure forme e grappoli d’uva e da cui un cupido golden faceva capolino.  Qui compaiono le double (perché lo specchio riflette, raddoppia) i candelabri a sei bracci; gioco di specchi, gioco di riflessi; c’è il baluginio dei gioielli di Cleopatra che si alza per accogliere l’ospite, quello che sta tentando di sedurre, e quasi ci riesce perché Antonio si innamora perdutamente, ma più difficile è sedurre l’impero romano  Prima si è parlato di Cupido, che occhieggia, guarda un po’ di nascosto e dietro questo grande specchio che riflette la magnificenza etc. etc. questi occhi, sono gli occhi del cupido che guarda. Però questo fil rouge, uno di questi è il gioco dello sguardo, degli occhi, che sono gli occhi della seduzione, della corruzione e che poi diventeranno gli occhi di beatrice (della salvazione) 51  Questi bauletti rivestiti di satain, prezione stoffe, che stanno lì a mostrare i gioielli che contengono, a mostrare la ricchezza; poi ci sono queste fiale, la prima cosa che pensiamo è che contengano gli unguenti per l’imbalsamazione, gli unguenti aromatici. Ed ecco che anche qui ci sono queste fiale di avorio oppure di vetro colorato che sono unstapped, stappate  Rich profusion abbondanza  Profumi che sono stati sintetizzati dall’abilità degli antichi egizi Strange  perché non sono conosciuti dall’ospite  Un trionfo “barocco”  Erano smossi, portati dall’aria che entrava dalla finestra aperta, diffusione di profumi  Un tipo particolare di soffitto, i soffitti a lacunari, in legno, divisi in sezioni geometriche con tutta una serie di ornamenti; il fumo di queste candele che si innalza fino a questo soffitto (presumiamo che questa sia la stanza del trono) Misa nabim: uno specchio che riflette uno specchio  una profondità quasi infinita, si perdono un po’ le coordinate Fa venire in mente una bellissima descrizione che compare nell’Eneide: - Narra anche dell’amore sfortunato tra Enea e Didone; e c’è una descrizione della regina Didone che accoglie Enea con un grande banchetto, una grande profusione di ricchezza, allettamenti.  E un riferimento all’Eneide qui compare  Compare un personaggio molto importante  Discorso sullo stupro all’interno di questa terza sezione  Proseguono queste descrizioni estremamente sontuose - Pattern disegno di questo soffitto  Quasi un bosco marino in cui prevale il color rame. Riverberi verdi e arancioni, incorniciato da pietre di vari colori - Una delle caratteristiche dell’arte seicentesca è proprio quello di usare pietre di vari colori  Delfino dei pannelli  Arriviamo ora alla FASE INTERPRETATIVA di tutto questo  Viene rappresentata Filomela, nel momento in cui si cambia, si tramuta. Da dove viene questo personaggio? Ce lo dice lo stesso Eliot nelle note - Giovane fanciulla, viene rapita, il re che la rapisce è il re Tereo (re della Tracia), viene “stuprata”. - Questo è un mito brutale. Questo sciagurato re Tereo, dopo averla stuprata, mozza la lingua a Filomela (sorella di sua moglie Procne) così che non possa parlare (poi sappiamo che la sorella, venuta a sapere perché … come fa Filomela a comunicare l’accaduto? Intesse un arazzo, così la sorella viene a saperlo. Seguiranno cose tremende, prende il figl io dell’altro, lo cucina e glielo fa mangiare. - Di fronte all’atto che questa donna subisce, 52  Capiamo la scena silvana ora, ambientata in un boschetto. Rappresentata nel momento in cui cambia, diventa un usignolo. (Ovidio non indica in che uccello si sia tramutata. Altri dicono un passero, altri un usignolo)  Qui viene avvalorata l’interpretazione dell’usignolo. Che canta nel deserto. Non può essere soppresso il canto dell’usignolo. E ancora lei grida il suo dolore, e ancora lo comunica.  Jag jag, indicato come il canto dell’usignolo. Così veniva inteso il canto dell’usignolo in epoca elisabettiana  Il doppio gioco eliotiano qui però diventa ancora più perverso: tra i contemporanei di Eliot jag jag jag, nello slang, diventa/vuol dire “scopare”. Vediamo come ciò che è altissimo, il canto dell’usignolo, trova la sua controparte, nel bassissimo  Viene introdotto un brano di conversazione  è un insieme di voci  I versi precedenti sono un po’ l’introduzione di questa parte (una stanza chiusa, la luce del caminetto … tutte queste cose luccicavano piene di parole, eppure erano tutte parole immobili). Qui ci viene dato questo scorcio su una coppia della middle-class. - Probabilmente siamo in una camera da letto, un salotto o un boudoir - Un uomo e una donna. Cosa si dicono? - Lei dice: sono nervosa, proprio tanto nervosa. Una richiesta di amore evidentemente, ho i nervi scossi stanotte. E poi dice, stay with me. Ma parla! Perché non parli mai? Cosa pensi? Cos’hai per la testa, che cosa? Non so mai quello che pensi. - Questa persona esprime una pressante richiesta d’amore  potrebbe essere abbastanza simile alla overwhelming question in Prufrock - Qual è la risposta a questa richiesta d’amore? (Tutti questi personaggi sono orfani d’amore, ma non della sessualità. Richiesta di un amore che abbia una sua prospettiva anche trascendente) viene fatta al partner. Forse più a un marito, che a un amante. - Il partner risponde. Questa risposta è tremenda: io penso che siamo nel vicolo dei topi (pieno di topi), dove gli uomini sono stati spolpati, rimangono solo le ossa. Risposta tremenda ad una richiesta d’amore - Perché nella quarta sezione, muore annegato e il testo dice “le sue ossa furono spolpate”  crea un collegamento quindi questa parola, ‘spolpati’ - La stanza, questo ambiente apparentemente caloroso, e poi quest’idea di cosa sta fuori da questa stanza  il mondo. Queste due persone vivono in questa stanza come due estranei. - Cos’è questo rumore che viene da fuori? Il vento - Cosa fa il vento? Non fa nulla, non fa mai nulla ed ecco il finale di questa (non)conversazione - I remember: come risposta, gioca al rilancio. I tuoi occhi sono spenti (di nuovo il motivo degli occhi, e dove va a prendere questo motivo? Nella Tempesta, di nuovo. Nella canzone di Ariel (Ariele), le perle che furono i tuoi occhi, coloro che sono naufragati, e i cui occhi ormai… Ma noi siamo anche in grado di rileggere in modo diverso quello che c’è scritto nella tempesta 55 coloro c’era il prof. Davit (Babbit) che si occupa di filosofia orientale e tra le conoscenze di Eliot figura anche la cultura e la tradizione indiane e sicuramente la lingua che gli permette di accedere ai testi principali: sanscrito.  Sincretico vuol dire poter paragonare varie versioni. E qui vuol dire poter affiancare elementi delle due filosofie (orientale e occidentale)  Il cuore della poesia questa terza sezione  Buddismo. Quindi ci spostiamo dall’anglo-cattolicesimo verso l’Oriente e l’insegnamento del Buddha.  Il sermone del Buddha è paragonabile al discorso della montagna di Gesù Cristo in cui lui ci fornisce diversi dettami della morale.  Questa sezione ha certamente un motivo dominante perfettamente in linea con le altre sezioni: sterilità dell’amore. (La West Land tratta della decadenza occidentale e della sterilità dell’amore).  Amore che viene visto e spiegato (prima solo anticipazioni) come un atto meccanico, ripetitivo, con l’assoluta assenza di coinvolgimento spirituale. E quindi anche di congiungimento affettivo.  Gioca molto abilmente usando la parola desiderio su 2 fronti - desiderio della donna amata o viceversa - ma anche desiderio della salvezza  Ma quello che lui registra in maniera sconsolata è la mancanza di entrambi i desideri. Ne ha già parlato in Gerontion, in modo più vivo nella poesia The Hollow Men (gli uomini vuoti).  L’assenza di desiderio, che diventa sterilità, parla qui.  Questa tematica sacramentale è articolata essenzialmente sul motivo dell’assenza del desiderio.  In questa terza sezione, ci sono vari personaggi, le solite voci a cui siamo abituati. Ma sicuramente tra essi quello che emerge di + è quello di Tiresia. - Un indovino, chiamato da Giove e Giunone a spiegare se il primato del piacere riguardasse o l’uomo o la donna. - Ovidio nelle metamorfosi, 3 sezione, 320-338, ci dice che Tiresia aveva avuto una particolarità (ha)  ha conosciuto entrambi i sessi: femminile e maschile o Ovidio ci spiega da ciò la necessità o capricciosità dei due dei di conoscere il piacere fisico femminile e quello maschile - Questo Tiresia, in realtà non svolge più le sue funzioni legate al mito, alle metamorfosi ovidiane - Qui c’è un diretto parallelismo con Aruspice, madame Sosostris. Abbiamo un altro personaggio con funzione divinatoria la quale era sacra.  Madame Sosostris, con questo maledetto raffreddore non riesce a vedere a un palmo dal suo naso, figurarsi nel futuro. In parallelo Tiresia, che sì ha testimoniato cose importantissime della storia e preistoria, ma ora nella WL il nostro Tiresia percepisce tutta questa decadenza, ma non sa vedere il futuro. Non capisce cosa potrà venirne fuori. L’unica cosa che testimonierà (eticamente rilevante) è l’incontro tra due piccoli individui della piccola borghesia. È, diciamo così, 56 l’indovino della mutua, dei poveracci per così dire. Non è l’indovino dei re e degli dei.  Questo individuo così fragile che era così potente, ridotto ad un povero vecchio cieco scavalcato da tutta questa folla/massa.  I grandi indovini dell’antichità, non venivano scostati, calpestati. Erano al centro della vita sociale, così come la sibilla aveva una posizione molto suggestiva.  Abbiamo la Londra subito dopo il primo dopo guerra  Questa Londra post bellica, non ha più niente a che vedere con le immagini della mitologia. È un posto degradato. La visione che Eliot ci dà della sua Londra contemporanea è una megalopoli piena di scompensi di ogni tipo.  Questo Tamigi, che attraversano, è così inquinato che trasuda oli e catrame. Qui nasce di nuovo questo gioco di contrapposizione: - Da una parte abbiamo il Tamigi sporco e degradato. Bottiglie che navigano sul bordo dell’acqua, topi etc - Dall’altra, questo gioco che fa coi fiumi (ne farà uno bellissimo tra il Tamigi e il Gange). Il Tamigi viene affiancato all’immagine di un altro fiume che però appartiene alla tradizione arcaica, il RENO. o Dobbiamo ora di nuovo accedere ad una sala. Il reno è il fiume del mito _____ Leggiamo  The river [..] - Un fiume. Il Tamigi. - Poi abbiamo il vento. In Gerontion si parlava di 2 tipi di vento (uno quello della realtà, e l’altro quello metafisico, simbolico). Il vento metafisico, non si sente, si percepisce, è unheard. - Compaiono the nims. Canto la mia canzone e rappresenta una canzone, un fraseggio quindi. Dove ci troviamo? - Ci troviamo in un contesto ancora una volta letterario. Ce lo dice lo stesso Eliot  se vediamo nelle (note ?) Eliot ci lascia un’indicazione (molto scarna, ci lascia poi a noi il compito di creare dei collegamenti etc.). - Il protalameon: celebrazione delle nozze. Assistiamo qui ad una celebrazione di un matrimonio nobile. Ci viene raffigurato in qualche modo, il fiume (trattandosi di Spencer, è lo stesso Tamigi), un fiume dove vivono le Ninfe, Naiadi (così si chiamavano)  quest’immagine ci introduce nel mondo mitologico (il fiume sacro, graziato dalla presenza delle naiadi, che non fanno altro che coronare la celebrazione delle cose) 57 Mito di un fiume che nasce nel Caucaso. Sfocia a Siracusa. - Nella ricostruzione pseudo-mitologica che Spencer fa, perché sta celebrando il matrimonio fra due aristocratici, lui scrive la celebrazione di questo matrimonio. E nella trascrizione poetica immagina che questo matrimonio avvenga nell’antichità e trasforma il Tamigi nel fiume sacro popolato dalle naiadi. - Attenzione: dobbiamo arrivare alla fine di questo verso dove si dice in modo abbastanza drastico: qui non ci sono più le ninfe, qui c’è soltanto morte  Dopo, riprendendo in qualche modo Wagner, snaturano la natura del mito. Ci dà invece di quest’immagine aulica di ninfee, etc. un’immagine molto __________ di come questo fiume è desacralizzato dalla civiltà.  Quell’acqua lì non dà nessuna salvezza. Uno si immerge tra tutto quello che fa schifo di quella società. Se noi trasferiamo quest’immagine nello scenario orientale, e sovrapponiamo al Tamigi il Gange (è pulitissimo). Cosa significa il Gange per migliaia di persone? Immergersi in esso significa purificarsi.  And their friends […] diparted […] - Le ninfe se ne sono andate via e i loro compagni e amici (rimaniamo sullo scenario mitico: i loro compagni sono per es. i satiri, altri personaggi che popolano il bosco sacro), ma chi sono questi qui, il circondario di queste ninfe? - Sono “oziosi eredi di coloro che hanno diretto i loro affari/uffici nella city”  sono degli impiegati (loitery  ma che non combinano niente) - Anche loro se ne sono andati. Proprio per sottolineare l’assoluta mancanza tra queste donne e questi uomini  Cambiamo scenario. “By the waters of […]” - Questo refrem (sweet tense) viene dall’impostazione mitologica del Protalameon (o dolce Tamigi sii tu …). La ripetizione, il refrem ottengono però l’effetto contrario. - Scorri lento - Ritornano le ossa spolpate. - E poi il signore di questi luoghi ricompare. - Chi è questo che a un certo punto dice: by the waters of liman […] ? o Per capire dobbiamo andare ad un’altra CITAZIONE, che si rifà alla Bibbia, nel libro dei salmi: accanto alle acque di Babilonia noi sedemmo e piangemmo quando ricordammo Sion. o Qui non sono le acque di Babilonia (città la cui bellezza era nota in tutto il Medioriente). o Dato storico interessante: all’epoca di Babilonia, boschi, foreste, acque, fiumi, Mesopotamia, Tigri, Eufrate ( un paradiso terrestre). o Le acque di Babilonia però sono diventate quelle sporche del Tamigi o Mi sono seduto e ho pianto, vicino le acque del Lemano  nome latino del lago di Ginevra - Il nostro si sta sbizzarrendo, addirittura quasi con sadismo. Perché il lago di Ginevra è molto importante per lui, perché sappiamo che è andato in Svizzera a curarsi. 60  Oltre a Sweeney compariranno altri personaggi che hanno tutti un denominatore comune  Sono persone depravate, dal punto di vista morale, basso spessore. - Qui abbiamo una piccola sezione che nel riassumere il concetto centrale dello stupro ci dà un intervallo musicale. Abbiamo: - Tweet tweet tweet. Jag jag jag o Il tweet è del nightingale. Quindi l’usignolo o e il jag jag jag.  Viene richiamata l’immagine di Tereo e lo stupro che ritorna. - A un canto sacro si alterna un canto profano  sacro e profano in continuazione, una intermittenza continua - L’usignolo da un lato è sacro, dall’altro ci richiama al jag jag - Da una parte la purezza di Percival (quest = la ricerca della domanda che riabilita e nobilita il cavaliere, un’idea non sbagliata, è molto più difficile saper fare le domande giuste che non avere le risposte). Qui abbiamo la sacralità/purezza di Parcival, contrapposta alla zozzeria.  Si riapre un’altra sezione dove compaiono altri personaggi - Lo fa con un refrem - Torniamo indietro ad una scena della Londra commerciale - Che poi il nostro Thomas dove andava a lavorare? Alla Faber And Faber. Che a quell’epoca aveva la sede in Russel Square, un posto piuttosto centrale di Londra. Anche abbastanza vicina al British Museum e London University. Per dire che questo luogo commerciale di Londra, gli è familiare  Uno di questi personaggi - Un mercante, depravato, di Smirne (città turca), quindi greco. Nome di connotazione greca - Perché introduce in quest’ambiente commerciale il mercante? o Beh certo perché è molto pertinente. Sì, ma non a caso questo commerciante lo colloca forse come nascita ma anche come diramazione dei suoi affari a Smirne che è una città della Turchia, un grande centro commerciale. [Goldoni – Il mercante delle Smirne].  La Repubblica Veneta parlava con la Turchia: per gli spettatori/lettori parlare di Smirne era normale - Immagine omosessuale - Sotto questa nebbia brown (inquinamento) - Abbiamo questo mister che dà una sensazione un po’ di trascuratezza. Ha in tasca uva passa. È un mercante che ha le tasche piene di uva passa, perché la commerciava. - Poi ci dà un insieme di indicazioni. Il prezzo cif. Termine tecnico per indicare un tipo di pagamento. - Costui mi chiese in un dymothic (volgare, livello popolare), con un francese, voulez-vous coucher avec moi? (una cosa del genere). Mi ha chiesto di fare una bella cena al tenon scrit hotel allora famosissimo della city. Era famoso 61 anche perché mettevano sempre in scena Wagner. E poi dopo la cena lo invita ad un bel weekend al Metropol, un grande hotel di Briton. Crivelli 12 Giovedì 5 novembre 2015  Qui vediamo che compare questo personaggio che è centrale nella West Land. - È composta da un numero notevole di voci che non hanno necessariamente dei volti, spesso sono solo degli stati d’animo - Ma il personaggio concreto per eccellenza è TIRESIA (neanche Madame Sosostris è così importante, lei è l’erede squalificata dei grandi divinatori/aruspici dell’antichità, coloro che conoscevano il futuro) - Sappiamo dalla mitologia che Tiresia in realtà aveva svolto quel ruolo importante. Era cieco. - Tiresia viene visto come il più grande indovino della tradizione antica. Colui che conosce il futuro e, conosce il futuro ed è cieco. In un famoso incipit del terzo episodio dell’Ulisse di Joyce c’è un protagonista che cammina/vive vicino al mare e dice (chiudo gli occhi  un modo per guardarsi dentro)  Come viene costruita questa scena? - Sembra quasi che ci siano delle indicazioni surreali: si parla di una sera (il tramonto è anche violento, rosso etc.), un’ora un po’ particolare; la giornata lavorativa degli uomini che abbiamo visto percorrere il London Bridge in andata ma poi ovviamente anche in ritorno nei loro dormitori. La sera è anche quel momento che secondo la visione che Eliot ci fornisce di una famiglia equilibrata armoniosa, il momento in cui il padre torna a casa e c’è anche amore ovviamente, e lui proprio di questo amore ci vuole parlare. - Si sente il Big Ben che suona i suoi 5 rintocchi. - Le abbiamo viste come anime perdute (queste persone) che andavano alla loro desk (uffici). Levano gli occhi. Camminavano guardando con lo sguardo per terra, guardavano i piedi, i passi. Interessante quest’idea di guardarsi i piedi mentre sei in fila xk vuol dire che non hai percezione della schiena dell’altro, ognuno è nel suo finite centre.  Quando queste persone tornano a casa, quando i taxi aspettano per riportarli, quando tutto si riconduce nell’ambito familiare, ECCO che giunge il momento epico  Quest’idea della meccanicità del motore umano, non fa altro che anticiparci un’altra meccanicità  quella del fare l’amore  è un atto meccanico  È blind  sebbene io sia cieco,  Riferimento a Gerontion  anche qui c’è un “old man”, anche se Gerontion non prevede il futuro  Tiresia anche se può essere anche una donna, essendo vecchia, ha i seni appassiti  Moltissima IRONIA in tutto questo - La sera che si sforza di tornare a casa, questa vita tutta piena di fatica, tornare a casa e che riconduce l’immaginario al marinaio che torna al porto 62 - Anche qui instaura quel metodo che parte dalla banalizzazione del mito, qui: c’è qualcosa di epico nel ritorno del marinaio dopo essere stato fuori in mare, rischiando la vita quindi. Il rapporto tra il mare e la morte è molto stretto. Questo epico ritorno di un marinaio che forse ha anche conosciuto la morte. - Qui viene il bello: questo porto d’arrivo, qui il discorso va a Odisseo che ha fatto tutto questo grande peregrinare per tornare a Itaca dove lo attende Penelope (e anche i Proci anche se lui ancora non lo sa) - Lui sta guardando il futuro: la famiglia armoniosa (come la concepisce Eliot), e chi trova? Alcuni dei tanti personaggi della West Land  Abbiamo come personaggio una di questa persone che fa la DATTILOGRAFA (tea time voleva dire cena); torna nel proprio monolocale e ci trova tutte le tazze sporche della colazione e allora comincia col pulire le cose lasciate. Poi accende la stufa. Nel 1921 non è che fosse una cosa rapida. Bisognava mettere la carbonella etc. - Perilously  termine ironico. Lo capiamo perché lui ci parla sempre del perilous  Sono perigliose le sue combination  un complesso intimo femminile. Quello che si mettevano le donne negli anni ’20  sono pericolosamente messe fuori a stendere. L’ironia sta nel fatto che questi capi sono pericolosi perché l’uomo se ne può invaghire - Intanto abbiamo queste combination che riverberano nell’ultimo sole  Qual è la funzione numinosa (Circondato da un alone di sacralità, che incute spavento e riverenza insieme)? Il numeo? Il modo di comprendere di anticipare la comprensione delle cose  e questo è ciò che fa l’indovino. Funzione divinatoria.  Cosa percepisce il nostro indovino? (comparato a quello che percepivano i grandi indovini di una volta?) - Io vi dico e vi dico che arriverà qualcuno. Arriva il foruncoloso impiegato (sono due giovani evidentemente). È un agente di una casa, di una piccola agenzia immobiliare. Ha uno sguardo fiero (per ciò che fa nella vita). Ha un cappello di seta simile a quello di Brefford (una città nello Yorkshire, dove si produce lana, e questo è un cappello di lana) - È vestito come un billionaire  IRONIA - Il tempo è propizio. Lui pensa che questo sia il momento migliore per “fare l’amore”. Lei ha bevuto qualche bicchierino. - Lui tenta dei preliminari. Quell’altra non le respinge queste avance.  in questo approccio meccanico, non c’è passione/amore/desiderio. Non c’è niente. - Lui decide e cosa fa? Le salta addosso. - C’è la vanità del maschio, che deve assolutamente conquistare e che non può essere rigettato, non c’è bisogno che la donna risponda, si fa così (questo è un altro stupro) - Ma non è neanche uno di quegli stupri nei miti in cui ci si può dolere - Trasforma l’indifferenza in un “boh, lasciamo fare”  Ed ecco di nuovo tra parentesi, quello che Tiresia (che sta assistendo): e io Tiresia, ecco che cosa ho previsto, la sofferenza che mi avrebbe dato questa visione così squallida 65  Questa è una traduzione in inglese di un pezzo del Purgatorio di Dante, vale a dire i versi del canto 5 verso 133, così suona (è famosissimo): ricordati di me etc. - Lui lo traduce introducendo delle varie azioni: non siamo a Pisa, ma siamo sempre lì, sul Tamigi ed ecco che le voci le parole della Pia che sta raccontando a Dante la vicenda che ha vissuto (nobildonna di Siena che viene uccisa dal marito durante un viaggio nella maremma) - Poi la maremma è diventata Richmond (uno dei quartieri di Londra) e queue (un’area di Londra) - Questa quindi è la voce di una donna qualsiasi che è stata uccisa  diciamo più semplicemente stuprata  Poi viene un’altra di queste “figlie del Reno violate” diciamo così - Morgate, è un’altra area della city, quella che viene anche chiamata la East Land. - I miei piedi, il mio cuore è sotto i miei piedi - Chiamare l’amore un event. Pianse, promise che avremmo ricominciato tutto di nuovo. - Qui c’è questo atteggiamento rinunciatario  E la terza - Una specie di spiaggia cittadina (ecco perché si dice sand) - Sappiamo che il Tamigi faceva delle anse diverse - Questo non ci sono dubbi che sia un vero stupro: la ragazza non si ricorda più nulla perché ha avuto uno shock. Le unghie rotte  un disperato tentativo di difesa  Ma queste tre figlie del Reno, radiose, guardate come sono finite, tutte e tre stuprate, ripiegate su se stesse a leccarsi le ferite  Adesso gli ultimi 3 versi che concludono questo concetto - Qui sta citando Sant’Agostino (Le Confessioni). Io venni, pervenni, a Cartagine, qui si riferisce al giovane sant’Agostino. Cartagine che era una città degradata (un po’ come Sodoma e Gomorra), piena di prostitute - Questa Cartagine assomiglia un po’ alla Parigi del giovane Eliot. - E quest’idea introduce questo refrem: burning burning burning  abbiamo il primo accenno al Buddha, dice il Buddha: ardendo ardendo ardendo  qui compare il FUOCO nella sua duplice accezione, che o nella cultura occidentale è la lussuria o laddove in quella orientale vuol dire purificazione (del resto i morti vengono, bruciati e “purificati”) - Agostino: oh lord Crivelli 14 Martedì 10 novembre 2015 Riprendiamo la lettura della West Land …5A SEZIONE 66 Abbiamo appena illustrato 3 GRANDI TEMI in questa 5 sezione. Eliot nella prima parte, nel primo tema, concentra tutta una serie di eventi che appartengono alla nostra tradizione cristiana (inizio passione di cristo – Gesù sceglie____)  Già qui, in questa piccola prima tematica/tema, emerge il riferimento al tuono. Questa voce del tuono viene vista da Eliot su due fronti (occidentale e orientale) - Voce del tuono che indica che si è compiuto il sacrificio di Gesù  salvazione dell’umanità. Questo tuono viene visto da Eliot come l’equivalente di un altro tuono che in realtà è una voce che tuona  [questo tuono è l’equivalente della voce del dio Pra-japati. Dio che compare in un testo sacro indiano: Brihadaranyaka Upanishad  importantissimo testo sacro indiano. Questa è la quinta Upanishad a cui si riferisce Eliot dove compare la voce di questo dio. Cosa dice questo dio? Fa un annuncio al suo popolo di credenti. Questo annuncio è diviso in 3 esortazioni, imperativi categorici: 1) Damyata Vuol dire controlla 2) Datta Dona 3) Daiamman “comprendi” Eliot utilizza questi tre grandi imperativi con forte valenza etica per darci un’interpretazione occidentale di questi Dalla passione di cristo. La morte che si emblematizza in un tuono che non porta pioggia, si diffonde sulle montagne e che poi dopo essersi manifestato più volte specie quando ha cominciato a manifestarsi dopo la morte di Cristo, questo tuono ci viene proposto come un ripetersi di tuoni sempre lontani, e questo ripetersi porterà poi la pioggia Questa immagine della morte trova il suo corrispettivo nella resurrezione  episodio di Emmaus Aridità e desolazione li troviamo anche nella seconda tematica di cui abbiamo parlato: quella della Cappella Perigliosa  imagery legata alla cultura occidentale (leggenda del sacro Graal e i cicli cavallereschi che ne conseguono, da Percival etc.  tradizione del Roman Compare l’immagine infatti di una cappella vuota. Qui è facile trovare un diretto corrispettivo con Gerontion, che sta in un luogo inaridito  C’è un riferimento all’eco del gallo, dal vangelo sappiamo che esso è presente dopo il tradimento di Pietro (prima che il gallo canterà etc.) - L’eco del gallo che richiama il tradimento di Pietro  tradimento dei fedeli che non hanno avuto fede (almeno Pietro in quel momento non aveva avuto fede) 67 - Presenza fantasmatica della ragazza dei giacinti, questa fanciulla è quella che aspetta nella cappella il cavaliere.  Terza tematica  La parte che riguarda la decadenza del mondo dell’Est. Eliot guarda alla Russia della rivoluzione d’ottobre come ad una regione dove il cristianesimo viene negato/eliminato/annullato - Arriviamo alla CITAZIONE di Hermann Hesse (1878-1962; filosofo di cultura tedesca che nel periodo in cui Eliot sta elaborando la WL sta lavorando in Svizzera e vive sulle rive del lago di Costanza. Due opere di Hesse sono rimaste tuttora valide. 1) Siddharta esce nel 1922, praticamente quando esce anche la WL. - Che cosa caratterizza gli scritti di Hesse? Una visione direi molto delusa dell’Europa, una interpretazione della crisi dell’Europa dopo la tragedia/disastro della PGM. Visione profondamente mediata da riferimenti alla psicanalisi. Hesse è noto anche come un lucidissimo critico della società, infatti il suo secondo libro che ricordiamo è 2) Der Steppenbolf, il lupo della steppa, che esce nel 1927. Cosa sta al centro di questa analisi critica e sociale? La sua visione e critica della poesia.  La lettura di questi testi faceva meditare sulla crisi della borghesia. Il problema è che Hesse ne parla dopo la PGM e curiosamente questo discorso viene ripreso e metabolizzato in qualche modo 20-25 anni dopo dalla seconda guerra mondiale Avevamo terminato con la citazione delle 4 città: Gerusalemme etc. che vengono definite unreal A questo punto comincia una sezione in cui compare sullo sfondo la Cappella Perigliosa. Questa sezione comincia con  A woman - Lui usa tutte le strutture metriche possibili. Però ogni tanto ecco che utilizza una struttura metrica definita (tipo la rima). - La critica su questi 8 versi si è soffermata per sottolineare che qui addirittura Eliot utilizza un linguaggio quasi “surrealista” (parallelismo delle arti: così come il cubismo opera dei suggerimenti espressivi a Eliot e alla sua letteratura, così anche il surrealismo che sul piano pittorico indica un tipo di pittura; sul piano narrativo fa delle sperimentazioni, scrittura automatica, arbitrarietà  linguaggio arbitrario. Alcuni surrealisti la scrittura automatica implica che uno scrive automaticamente senza pensare, non è paragonabile a quella onomatopeica dei futuristi (loro prendono una pagina, la intitolano e la riempiono … linguaggio di assoluta completa rottura) - Innanzitutto abbiamo una figura femminile che scioglie i suoi lunghi neri capelli. Suona una musica sussurrante. Intorno alla sua figura, molto conturbante direi, le virago, vir + ago  che si comportano come uomini. Cinema sonoro. Un tipo di donna che coincide con la femme fatale. 70 soltanto nel senso occidente-oriente, ma anche come la donazione. Come ci rappresenta? Il gioco di queste piccole stanze ognuna retta dalla parola del dio, come ce le presenta? Il concetto sicuramente molto alto dell’Upanishad, e poi lui ci dice come in chiave occidentale interpreti questo concetto. Questo donarsi per lui dovrebbe essere anche un donarsi fisicamente, ma con amore. Ci dà una visione della donazione dell’amore che in questo caso è anche fisica, che parla di tremendo ardire etc. (sono i primi 4 versi) o Un’istante di abbandono e un ardire  gli uomini della WL non sanno abbandonarsi  donarsi agli altri, questa è assoggettata dalla paura di essere depredati dall’altro (come in Prufrock, non si dà per paura di essere preso  un altro che si impossessa di noi)  Domanda fondamentale secondo Eliot: che cosa ho donato? What have we given? - Questo momento di abbandono è quello dell’atto sessuale in cui ognuno si annulla nell’altro. C’è anche una visione cristiana in questa idea. - Io mi sono annullato in questo secolo, in quest’età/vita possiamo tradurre, in cui sono stato sempre molto prudente e a ritrattare. (Alla base della filosofia di Prufrock c’era il refrem “ci sarebbe stato tempo, c’è sempre tempo per ritrattare”. È chiaro che una persona che parte da questo presupposto non potrà mai donarsi completamente) - Il ragno qui viene visto come un elemento che tesse le sue tele, che inventa le sue cose, come se uno dovesse costruire una tela molto precisa e poi la gente ci incappa - Poi la bontà si risolve anche nel conto di quanto tu hai donato dinnanzi al notaio  perché davanti a lui si fa il testamento. Questa è la prima raccomandazione - C’è anche un riferimento al Webster, un drammaturgo del periodo subito successivo a Shakespeare, l’opera a cui si fa riferimento è Il diavolo bianco  sta nella nota. Eliot cita. Sta parlando di un morto. Il ragno costruisce una tela di parole tutte di commiato e di lode. Flaminio (uno dei personaggi del diavolo bianco), allude all’atto che uno rischia veramente tanto, il tremendo ardire, quando si consegna nell’abbandono dell’atto sessuale ad una donna, qui il rischio c’è. Qui emerge un’altra immagine che Eliot prende dalla filosofia di Bradley. Sfere opache ed impenetrabili  Adesso passiamo all’altra raccomandazione: daiamman - Compatisci, ma anche COMPRENDI - Il concetto qual è? Donare è una cosa, ma anche capire chi è che hai di fronte. Comprendi nell’accezione indiana implica anche il compatire  condividere con lui, al limite anche la sua pochezza. Un bellissimo concetto. - Comprendere secondo la filosofia indiana è il modo migliore per avvicinarsi agli altri superando “la prigione del proprio corpo”. A un certo punto si parla di una chiave, e quindi si parla di una prigione. Avere la chiave del luogo da cui poterlo liberare. 71  Qui il nostro poeta ci dà un’indicazione fondamentale: io in questo momento sto parlando della Divina Commedia, di Dante  nelle note ci dà un’indicazione dell’inferno canto 23(?) verso 46: “ed io sentii […]”  chi è che parla? Eliot non ce lo dice ma è Il conte Ugolino, che come sappiamo si racconta che fu chiuso in una prigione con i suoi figli e abbiamo una delle più atroci descrizioni di uno degli atti di cannibalismo. Dante ovviamente non lo perdona. - Questa è un’immagine di solitudine e di sofferenza di un personaggio che subisce i guasti tremendi della storia e non può porre assolutamente alcun rimedio. - Io ho udito la chiave  È molto chiaro quello che dice qui Ugolino: ho sentito la chiave girare una volta, ed una volta sola.  Adesso utilizza questa immagine dantesca però per aprire il discorso, quello dei definite centers, partendo dal presupposto che ogni uomo sia una prigione - Chi sta chiuso in una prigione, che cos’è questa prigione? È quella del proprio EGOISMO, della SOLITUDINE, però ha il desiderio che ci sia una chiave che possa aprirla. La speranza che la chiave e l’apertura vengano fuori. Ognuno di noi è una chiave per uscire dalla sua prigione, prigione che ci siamo imposti. Uscito dalla prigione tu vai ad incontrare cosa se non l’abbraccio dell’altro?  Utilizza un personaggio della tradizione romana che lo ha sempre interessato, Coriolano. Un broken perché non vengono riconosciuto a lui i suoi meriti. Va in esilio. Succede che poi quando in crisi totale politica e militare la città non sa come difendersi andranno da lui, ma Coriolano combatte contro Roma. - Si è dunque esiliati nella propria prigione. - Si è esiliati l’uno dall’altro dice Bradley il filosofo. - Sia ognuno allora nella propria prigione. Cosa ci trattiene? L’orgoglio, l’incapacità di riconoscere le nostre colpe. Quest’orgoglio viene paragonato da Eliot all’orgoglio di Coriolano che è esule e sceglie di rimanerci. Crivelli 15 Giovedì 12 novembre 2015 Dobbiamo iniziare il terzo insegnamento: 3  dàmyata  controlla  Questo concetto del controllo-autocontrollo è specificamente orientale e anche molto affascinante. Parte dal presupposto che ognuno possa controllare le proprie pulsioni, emozioni, etc. per poi raggiungere lo stato del Nirvana Santa Teresa di Avila, scrive cose estremamente interessanti; la sua visione dell’est è un grande passo avanti verso la cultura dell’EST  Che tipo di corrispettivo Eliot scova x darci una spiegazione legata al contesto della WL? Al suo patrimonio immaginifico (che si è formato probabilmente nell’infanzia)?  Qui vediamo che Eliot per rappresentare, parte dal presupposto che una perfetta conoscenza “concentrica” sia del corpo che dello spirito, la capacità di 72 controllare attraverso il corpo lo spirito (orientale), e attraverso lo spirito il corpo (occidentale)  In questo caso abbiamo il riferimento ad una barca, una barca a vela.  Questo tipo di autodisciplina Eliot la vede anche in chiave religiosa  porsi dei limiti dal pdv dell’uso del nostro istinto: una specie di connotazione etica di questa disciplina. Alla base di questo sta l’idea non dobbiamo fare il male, uccidere etc.  Rapporto tra l’individuo e il fare il bene. La visione occidentale è un po’ + retrograda rispetto a quella orientale  nella orientale, fare il bene per il bene. Nella nostra, fare il bene per ottenere qualche cosa, per es. il paradiso oppure per evitare una punizione (inferno, pene etc.)  Questa parte comincia con:  The boat responded - Concetto di una barca a vela ma c’è un riferimento anche ai remi - Il riferimento è a come questa piccola barca (piccolo vascello su cui noi navighiamo nella nostra vita) può essere controllata, sfruttata per controllare i venti  la usiamo per andare da qualche parte - Cattolicamente parlando, riferimento a Dante, il voler forzare le colonne d’Ercole è un peccato, Ulisse che cercò la conoscenza, venne posto nell’inferno - Controllare vuol dire predisporre affinché le cose vadano in un certo mondo  ma attr uno strumento che sia docile: il nostro corpo. Guidare una barca che si lascia guidare - Quest’azione viene indicata con quest’aggettivo: gaio. Qualche cosa di solare - Chi è colui che riesce a controllare? o Colui che ha una mano esperta o Ovviamente che il mare sia calmo se no non è possibile governare nulla - Ma questa idea del mare calmo  entrare in una zona di gaia felice calma  Your heart - Introduce il rapporto di coppia tra l’uomo e la donna (uno dei temi centrali della WL) Andiamo indietro alla scena della coppia dove la donna sta spazzolandosi i capelli; non comunicano. Prendiamo quell’esempio e portiamolo qua. Se io avessi fatto delle cose, tu mi avresti risposto Questa risposta è la conseguenza del ftt che la persona è stata invited (invitata). Come se una persona invitasse l’altra all’amore e l’altra risponde. Ma se si invita all’odio, la risposta sarà un’altra. - Le mani che controllano sono quelle del pilota che conduce la parte  L’immagine è questa 75 o Avanti di questo passo. Ricordiamo che Procne viene trasformata in un usignolo, e Tereo lo stupratore, in un uccello rapace. 3) In francese: Prince d’Aquitain o Gérard de Nerval o è un sonetto, scritto da lui che si intitola in spagnolo, Il Diseredato. In questo sonetto fa riferimento a se stesso, un principe che ha perso la sua eredità  metafora di colui che non sa più scrivere, ha perso la tradizione. o La poesia trobadorica aveva un centro di diramazione culturale molto importante, che era Aquitania  in francese Aquitain, traducibile forse anche con Aquisgrana. L’Aquitania è una regione al cui centro sta questa città. Nei vari castelli (siamo nella Francia del SUD), andavano i trovadori, che cantavano le loro canzoni trovate. o Una torre distrutta (le rovine di quella città) 4) This fragments o Questi frammenti […] per ostacolare le mie rovine ho dovuto puntellare questi frammenti  È un edificio che sta per cadere e tu tenti di evitarlo o Why then I […] (inglese del ‘600 che ci mostra un testo e un personaggio particolare). Eliot nelle note dice che si riferisce alla Spanish tragedy di Thomas Kid (considerata dalla critica un po’ la matrice del teatro dove scorre molto sangue). L’erede diretto di questo tipo di tragedia è anche Shakespeare (Titus Andronicus  muoiono tutti). Chi è questo Ieronimo? Un personaggio della spanish tragedy, che ha un sottotitolo, che guarda caso è proprio Hieronimus mad again: Ieronimo è di nuovo pazzo. o Perché Ieronimo sta cercando la vendetta per la morte del figlio. A un certo punto c’è questa battuta: why then I’ll fit you  bene, ti darò quel che ti sta bene  la morte ovviamente. o Dobbiamo concludere che, con la vendetta di Ieronimus, tutto finisce in follia o In che modo? Nel modo in cui l’artista è pazzo e non comunica più. Quindi quando utilizzando Baudelaire, Eliot ci dice, tu mon frère, guarda che io non scrivo più, perché non ho più i mezzi x scrivere. o Eliot chiude l’ultimo verso, ci viene proposta la triade … o Poi il finale in sanscrito che ci dice 5) Pace ineffabile o Che non è possibile da esprimere  non esistono più le parole per esprimere o Nel contesto orientale però, la pace del Nirvana, non ha più bisogno di essere espresso, è vissuto, e tutto ciò che è vissuto non ha bisogno di essere espresso o Non può essere definita a parole. Confessione dell’intimità della scrittura che non è più in grado di testimoniarla. Ma questa pace però esiste, no? Il ftt che non siamo in grado di esprimerla non significa che non possiamo esprimerla. È il nostro limite  la salvezza, la pace esiste, siamo noi che non riusciamo a esprimerla 76 Il percorso spirituale di Eliot è molto sofferto, ha conosciuto anche la carne. In tutta questa sofferenza, purgatorialmente, è un modo per avviarsi da qualche parte. La sua poesia si avvia eccome. Infatti tra poco leggeremo un’altra poesia che i critici considerano l’anello di congiunzione tra la non fede, la notte della fede, e i primi barlumi della scoperta della fede e che poi portano Eliot verso la conversione. Siamo nel 1922 ed Eliot, anno in cui esce la WL che viene accolta molto bene dalla critica che si identifica in essa, Eliot sta lavorando per il CRITERION di cui è fondatore e responsabile. Cryterion ha uno “sponsor” diremmo oggi, una lady, donna aristocratica londinese molto ricca ma molto coinvolta nella cultura. Lady Rothermere (Mary Lilian Share). Eliot ha rapporti con i principali intellettuali del suo tempo. Entra in contatto con Virginia Woolf. Invita a collaborare con Criterion un grande scrittore ungherese, Foster. Entra in contatto con Paul Valerie, intellettuale francese. Entra in contatto con il maggiore poeta irlandese, Dariu (?), che vive a Londra. Ha dei rapporti anche con Luigi Pirandello (sperimentatore, ed Eliot coglie quest’aspetto). Sei Personaggi In Cerca Di Autore ha molto successo in Inghilterra. Vediamo come si respiri un po’ di aria di queste rivoluzioni moderniste. La realtà non è univoca. I 6 personaggi una volta sulla scena diventano autonomi. Si staccano dall’autore, si mettono in scena da soli e creano un dialogo con l’autore in opposizione, avendo vita propria. Criterion. Nello stesso tempo la sua attività prosegue. Dal pdv del sostentamento quotidiano, Eliot non se la cava troppo bene. Il problema è quello di continuare a dedicare parte del proprio tempo alla scrittura. Alcuni intellettuali, (come Lady Ottoline), si mobilitano x cercare di creare un piccolo gruppo di persone per riconoscere il potenziale letterario di Eliot.  Pound, che organizza un fondo che chiamerà benestrì, lady Ottoline darà il primo contributo. Questo perché Eliot si era infognato in quella banca. Così invece si lascerà passare l’idea che dovrebbe lasciare la banca e dedicarsi alla scrittura. Non l’ha lasciata la banca ancora, ma sta vivendo dei problemi coniugali. Vivienne ha una nuova crisi di follia. Queste sono le prime crisi, poi sarà sempre peggio. Eliot nel ’23 inizia a pensare di separarsi da questa donna. Questo implica un ritorno alla depressione per cui era andato dal dottore. In questo momento di grande crisi, Eliot conosce una persona: William Force Stead: 77 - Ecclesiastico, persona di cultura - Appartiene alla chiesa di Inghilterra (nato però in America) - Inizia un’amicizia molto profonda - Inizia una serie di incontri fra loro due - Lo introduce alla lettura di teologi protestanti molto rilevanti e lo porta alla lettura di un teologo seicentesco inglese che è stato vescovo di Chichester e di Winchester in seguito: Lancelot Andrewes. - L’avvicinamento di Eliot al Lancelot è molto importante. Da questo momento Eliot si avvicina ai testi fondamentali religiosi del PROTESTANTESIMO all’inizio, e poi fino ai testi fondamentai del ramo anglicano del cattolicesimo che fa capo ad un altro vescovo  Newman, anche questo molto in gamba, che codifica, fonda quello che verrà poi definito L’ANGLOCATTOLICESIMO.  cattolicesimo inglese che riconosce il papa. Questo cammino lo porterà ad avvicinarsi ad un tipo di religione … a un certo punto si trasferirà a vivere (dopo la sua esistenza con Vivienne giunta alla fine, anche perché con la religione cattolica non si può sposare). Questo tipo di interesse per le chiese già lo abbiamo trovato nella WL. Questo avvicinamento all’anglo-cattolicesimo ha anche motivazioni culturali: condizionamenti dati dalla conoscenza di Dante. Vi cito Linda Gordon, che in una delle biografie più importanti di Eliot parla dei cattolici, leggiamo 4 righe: gli anglocattolici rappresentavano un gruppo forte e dominante all’interno della chiesa in quel periodo ed Eliot riconobbe tra di loro il suo posto. Gente che esige da sé stessa una vita disciplinata, dedizione al servizio comunitario Un’altra ragione per questo orientamento, di questa adesione alla chiesa cattolica romana, è che noi non dobbiamo dimenticare che la famiglia di Eliot è di origine inglese e i suoi antenati per quanto ne sappiamo erano partiti nel 1669, 50 anni dopo lo sbarco dei padri pellegrini nel New Egland ed erano partiti da un villaggio, East Coker, un villaggio marino che si trova nel sav-s-shir. Non è un caso che uno dei 4 quartetti ha proprio come ambientazione (il secondo) proprio East Coker. Crivelli 16 Venerdì 13 novembre 2015 Introduzione alla lirica che andremo a leggere THE HOLLOW MEN Cosa fa in questo periodo Eliot, che tipo di percorso spirituale etc.  Eliot aveva scritto una specie di dramma in versi  Annovera tra le sue produzioni anche opere teatrali (4 commedie etc) 80  Partiamo dalle CITAZIONI che ritroviamo - 2 citazioni 1. Questa notizia della morte di Kurtz, viene data dagli indigeni, e quindi questo inglese parlato male 2. E poi, a penny for the old guy: che cos’è? È una canzoncina e fa riferimento alla storia inglese, il personaggio si chiama Guy Fox, chi è? Un personaggio abbastanza importante xk era colui che era stato a capo della CONGIURA DELLE POLVERI (un tentativo di sovversione anzi eversione, molto consistente, che avrebbe potuto creare dei grossi problemi di ordine pubblico; cattolici che tentavano di far saltare il parlamento. Datata 5 novembre 1605. Il 5 novembre è da poco passato) - Non funzionò, non saltò in aria il parlamento - Resta però questa abitudine per moltissimo tempo, di bruciare il fantoccio  Noi siamo gli uomini impagliati (2° verso di questa poesia)  Ogni anno viene bruciato il fantoccio di Guy Fox, si dà fuoco a questa “paura” dei cattolici. Si fa una festa.  Certo che, Guy Fox, non era un santerello, era un violento (su questo non ci sono dubbi, l’idea di ammazzare più di 200 persone)  L’altra citazione, la prima, ci riporta a Heart Of Darkness, che Eliot conosce molto bene e che ha letto con molta attenzione e a cui ha pagato un grande tributo - Vogliamo sottolineare che Kurtz è un violento, sceglie la violenza. Però prima, era una persona mite  di grande attualità: come una persona mite possa trasformarsi in un violento, un assassino  Questo per quanto riguarda le citazioni Leggiamo la poesia:  Siamo già nell’oltretomba.  Verranno enunciati 4 LIVELLI O REGNI DELL’OLTRETOMBA in questa poesia  Noi siamo gli uomini vuoti, noi siamo gli uomini impagliati, noi siamo … noi siamo … noi siamo - Non c’è più l’io che narra, ma il NOI - Psicanalisi: si passa dall’io individuale all’io collettivo - Siamo al we: abbiamo una categoria di persone che operano all’unisono e sono tante voci che cantano con una voce sola. Già questa è un’immagine dantesca: nel girone stanno tutti insieme xk condividono tutti la stessa colpa - Questi personaggi cantano e sono una specie di marionette, imbottite, disarticolate.  Noi abbiamo la paglia anche nel cervello: non siamo in grado di valutare quello che ci circonda. Ma non lo vogliamo neanche capire 81  Le nostre voci sono dried (nella west land c’era la dried grass, erba) - Voci disseccate - C’è una ragione: queste persone non sono in grado di esprimere attr la loro voce, una preghiera (vi anticipo questa cosa xk poi vedremo che alla fine ci sarà un vago tentativo di proferire una qualsivoglia preghiera) - Pregare vuol dire, accettare le proprie colpe, la realtà della fede  Non abbiamo neanche il coraggio di dire quello che vogliamo dire - Eliot ci ricorda che mr. Kurtz non parla, sussurra  La nostra stessa vita non ha nessun senso. Non sappiamo nulla. Come vento che attraversa i fili d’erba disseccati e poi di nuovo un’immagine del topo, che rappresenta la dissoluzione sociale. L’abbiamo visto con il re pescatore.  Forse qui è possibile un rimando alla WL quando si diceva voci che cantano nelle cisterne, queste dry cellars, viene usato questo stesso termine (verso 115 della WL)  Shape without form, shape without colour - Siamo forme, figure, che sono però senza forma - Questo abbinamento tra figura e colore, è molto pittorico  Essenzialmente siamo immobili, incapaci. Non sappiamo agire  Siamo gesti che non hanno movimenti  struttura ossimorica potremmo definirla Nel romanzo di Conrad, Heart Of Darkness, a un certo punto si parla di a vision of greatness without form, la perdita della forma/shape. Tutte queste cose qua però ci fanno pensare di nuovo alla Divina Commedia, perché queste anime non hanno più forma, non hanno più corpo  Those who have crossed without - Loro dicono, guardate che noi non siamo i cospiratori, coloro che usano la violenza - Qui compare un primo riferimento interessante to the deaths  Nella prima indicazione, abbiamo questa lettera maiuscola che indica un regno, qlcs di molto importante, ma attenzione. Questo è the other kingdom: l’altro regno della morte, dove approdano le anime degli uomini che sono violenti, ma non sono gli uomini vuoti.  Traghettare con direct eyes, dritti davanti a loro. Una persona raffigurata così, sa dove sta andando, ha le idee chiare. Le anime che attraversavano il London Bridge, ognuna aveva gli occhi volti ai propri piedi  differenza  Loro si trovano ancora al di qua del fiume in attesa di essere condotti dall’altra parte (qui c’è di nuovo Dante)  Questo al di qua coincide ancora con uno scenario ancora un po’ terreno. È il deserto della loro vita/esistenza. Quella è la terra deserta  il deserto dell’anima  Si trovano ancora in uno stadio che non ha nulla a che vedere né con l’inferno né con il paradiso, siamo appunto in una specie di limbo  Cosa fanno? Sognano il regno dei morti. E questo sogno li collega ancora alla vita: sono dei cadaveri viventi, dead men walking  Non sanno ancora sperare di incontrare gli occhi che salvano. Perché non hanno il coraggio di alzare lo sguardo e guardare 82 Intercessione: nell’immaginario cattolico, Maria intercetta  Eyes I dare not meet - Il motivo degli occhi - Qui è proprio Dante - Dante al cospetto di Beatrice, arrossisce e non osa guardarla negli occhi  arrossire = riconoscere i propri peccati, vergognarsi  1° passo verso la salvazione, depurazione, che poi permetterà di ascendere verso il paradiso  Qui compare un altro riferimento al regno, però questo kingdom è con la k minuscola  K maiuscola  regno di Dio  Il regno di sogno della morte abbiamo detto. È quello che non osano ancora fare. Sperare di accedere almeno al sogno di quello che sarà dopo  Questi occhi non ci sono, questi occhi che ci salvano non sono ancora giunti, che ci permettono di sognare  Il fiume potrebbe essere per es. l’Acheronte  Un elemento figurativo simbolico della vita spezzata è la scultura di una colonna rotta  broken column - Qui dice chiaramente che questi occhi sono come un sole che sorge su di una colonna spezzata. Permettono che questa tomba si apra e che la persona risorga. Anche questo c’è nell’immaginario cattolico.  Questi 5 versi, di riferimento, qual è il luogo dove c’è un albero ondeggiante nell’immaginario biblico?  L’EDEN, il paradiso terrestre - Nella bibbia si legge che a quel punto quell’albero dove il bene e il male erano congiunti.  Corrispettivo fonico di questa poesia: potremmo dire che i nostri uomini vuoti hanno una voce stridula, roca  A questo regno, subentrerà il regno di tramonto della morte Andiamo avanti nella lettura  Siamo nel regno di sogno della morte  Fate in modo che non sia troppo ancora vicino a quel regno lì  ho paura di passare dall’altra parte, abbandonare le cose a cui sono aggrappato nella vita, cioè tutti i miei travestimenti (Prufrock si traveste, mette una maschera per incontrare altre maschere)  Basti che non ci riconoscano  Compare il topo di nuovo, possiamo dire, una giacca di pelle di topo, una cosa del genere  E poi siamo diventati cross states  (lo avevamo trovato nelle carte di Madame Sosostris quest’uomo nello state) Si dice, è una bella poesia, gli spaventapasseri crocifissi nei campi, perché è una struttura a forma di croce 85 una preghiera ripetitiva, senza fine, perché gli uomini vuoti non sanno pregare. Between the conception And the creation Between the emotion And the response Falls the Shadow Life is very long Between the desire And the spasm Between the potency And the existence Between the essence Concetti che Eliot mutua da S. Agostino, Aristotele, Platone: la materia ha potenza solo finché la forma le dà esistenza (Aristotele); l’essenza costituisce l’essere e la determina (Platone). Qua è importante il ritmo della litania (salmo). 86 And the descent Falls the Shadow For Thine is the Kingdom For Thine is Life is For Thine is the This is the way the world ends This is the way the world ends This is the way the world ends Not with a bang but with a whimper piagnucolio Conclusione con un’altra nursery rhyme; il mondo non finisce con un “bang” (catastrofe), ma con un piagnucolio (pianto di bambino). Questa idea della fine con un vagito (cfr. “2001, Odissea nello Spazio”, Kubrick). Non c’è preghiera compiuta, che Kierkgaard descrive come ”il salto esistenziale dell’uomo”, ovvero il riconoscimento dei propri limiti; l’uomo non deve sentirsi come Dio. Considerando lo stato degli hollow men come transizione verso il Purgatorio, è uno stato di speranza di poter accedere alla visione di Dio (respiro metafisico), cosa che a coloro che sono all’Inferno è vietato, sono senza speranza. Indica la fine del mondo terreno e l’inizio del mondo celeste (Dante, Vita Nova: tappe del procedimento di rinascita del peccatore). L’idea del “bang” potrebbe richiamare “A penny for the Old Guy”, l’esplosione con cui avrebbe dovuto saltare per aria il Parlamento.    Martedì 17.11.2015 – lezione 17 Nel 1926 Eliot è un poeta affermato: la sua Waste Land è universalmente riconosciuta come termometro politico, etico, religioso della decadenza dell’Europa dopo la fine della Iª Guerra Mondiale. Viene chiamato al Cambridge per tenere le “Clark lectures”, ciclo di conferenze con cui gli viene/riconosce il suo prestigio. Le Clarks lectures riguardano la poesia metafisica del 1600, che Eliot espliciterà stampando un saggio sui poeti metafisici; utilizza il filtro dantesco con la cultura contemporanea (cattolicesimo dantesco + protestantesimo metafisico). Eliot sottolinea come nel 1600 si assiste ad una perdita di unità culturale (scisma Lutero), nel Medioevo c’è il maggior unità e coesione spirituale (Dante): importanza dell’immaginario dantesco per Eliot, presenti nel poemetto Ash Wednesday (Mercoledì delle Ceneri). Nel 1927 inizia a pensare ad Ash Wednesday, compiuto appena nel 1930 e prima esce il saggio su Dante (1929): si è avviato il procedimento spirituale che lo porterà a convertirsi all’anglo- cattolicesimo, necessità sentita durante una visita a S. Pietro a Roma, caduto in ginocchio davanti alla 87 Pietà di Michelangelo. Dopo il viaggio a Roma rientrò a Londra e decise di diventare praticante, recandosi alle funzioni mattutine della Church of England. Passare dal Protestantesimo che ha origine unitariana (→ Dio è uno) al cattolicesimo (→ Dio è trino) deve fare tutti i Sacramenti, dal Battesimo (29 giugno 1927), fino alla Cresima. Anche nella sua produzione poetica, si salda il mondo cattolico con quello protestante. L’ultimo passo è la richiesta di essere naturalizzato cittadino britannico. Il titolo Ash Wednesday indica il momento in cui, cospargendosi il capo di cenere, ci si sottomette a Dio e si chiede perdono. La Vita Nuova di Dante, secondo Eliot è un “trattato psicologico efficace sulla sublimazione” scritto in “prosa visionaria”: gli interessano i meccanismi mentali che portano alla sublimazione, percorso che intraprende per leggere la Vita Nuova e dare la sua personale interpretazione. In una lettera (1930), Eliot scrive che Ash Wednesday rappresenta “un primo tentativo in bozzetto di applicazione della Vita Nuova all’esistenza moderna”: è improntato ad uno stato di Quaresima come espiazione delle proprie colpe, dove il cristiano viene purificato dalla cenere. La cenere ha anche la funzione di “memento mori” (nella polvere ritornerai). - Matteo e Luca: scrivono della penitenza di Gesù nel deserto. Riferendosi alla vita passata come elemento di espiazione, si trova anche nella Vita Nuova, dove attraverso una voce assistiamo alla sofferenza di un’anima travagliata, che poco alla volta ambisce a ricongiungersi con Dio, attraverso la vergogna dei propri peccati, abbandonando i suoi “animals feelings” (vita mondana, ricerca del piacere, istinti…). Crivelli 18 Giovedì 19 novembre 2015 [mancano i primi minuti della lezione] Questa VOCE compie un percorso psicologico che passerà per degli stadi. Una voce che a un certo punto rinuncia a lottare perché si lascia andare, riconosce le proprie e si lascia andare. A questo punto, citiamo Kierkegaard, avviene un momento fondamentale, proprio xk ce lo dice la nostra esperienza di esseri umani, viene un momento in cui l’uomo dovrebbe pervenire all’accettazione della morte. È un’accettazione del ciclo naturale dell’esistenza. Questo è l’altro elemento interessante. In questa accettazione della morte  accettazione della fede Cosa che emerge ancora qui, è l’accettazione timorosa, perché Eliot sposa un ‘interpretazione del cattolicesimo dove il timore, il PUDORE, sono elementi determinanti. Significa che a questo punto noi che siamo viaggiatori, abbiamo accesso finalmente a un territorio sconosciuto, ignoto ancora, che ci impaurisce, il TERRITORIO DELLA FEDE. Forse è 90 Quest’interpretazione allegorica ci porta all’uso della simbologia dell’AQUILA che noi troviamo in Eliot. - L’aquila è l’impero - Però la sua immagine risponde anche a una simbologia piuttosto diffusa - secondo la Bibbia l’aquila sarebbe in grado di rigenerarsi. Salmo 103 versetto n° 5, identifica l’aquila come il simbolo della giovinezza ritrovata. Un simbolo per cui la vecchiaia può annullarsi solo spalancando le ali e volando sulle cime innevate. Questa idea del volare poi assimilata all’idea di bagnarsi in una fonte  aquila, allegoria della SALVEZZA Andiamo avanti con la LETTURA  Cosa fa. Una cosa molto semplice. Prende Cavalcanti e lo traduce - Perché io non speri. - C’è una voce sola  I no longer strive - Cavalcanti, si sente il momento in cui percepisce la propria morte. Valenza legata alla morte di questo abbandonarsi alla propria morte. E qui subentra la paura. Io non sono in grado di capire né di sapere cosa ci sia dall’altra parte quando si apre questa porta, e sono preso da questa paura - Non devo forzare questo momento, devo accettarlo  Succederà che io come l’aquila potrò rinascere? - Ma allora l’aquila, sarà in grado di salvarmi?  Because I do not hope again - Di nuovo il refrem - Perché io non spero (che poi nel testo di Cavalcanti, perché io giammai non spero, è praticamente uguale) - Penso che non mi capiterà più ormai arrivati a questo punto, di essere partecipe che è incerta, la gloria della positive hour, il momento della nostra vita in cui ci siamo sentiti potenti, importanti Non è un caso che si potrebbe anche intendere l’aquila come quella romana del sacro romano impero.  Because I know I shall not know - Io so di non sapere, ciò che dicevano gli antichi filosofi - Qui si riproduce questo antico concetto  The one veritable transitory power - Tutta la potenza terrena dell’uomo è transitoria  Io non posso, non riesco, non mi è dato, bere alla fonte della salvezza. Simbologia molto semplice, abbeverarsi alla fonte della salvezza. o Mancanza di fiducia nella salvezza, non so se riuscirò a bere a questa fonte, non so se riuscirò ad accedere al paradiso. Crivelli 19 91 martedì 24 novembre 2015 avevamo trovato simbologie varie, tra cui quella dell’aquila.  Because I know the time is always time Ballata di Cavalcanti: - Cavalcanti fu esiliato avevamo detto. La Garfagnana è una regione Toscana. - Certo è che il 24 giugno del 1300 proprio a cavallo del 1300 Guido Cavalcanti che ha una posizione rilevante tra i capi di una delle due fazioni che si combattevano, i bianchi e i neri. E in questo periodo chiamato a essere priore di Firenze, è proprio Dante Alighieri perché quest’ultimo ebbe una vita politica. Siccome la decisione è quella di esiliare tutti i capi (abbastanza saggia), fu un atto quasi automatico. Dante Alighieri fu proprio quello che firmò questo editto. Fu Dante a porre la sua firma sull’esilio di Cavalcanti, cosa che gli costò moltissimo xk Guido era un suo grande amico che finisce a Sarzana. Di salute non sta troppo bene. All’epoca si moriva facilmente di malaria, e Guido si ammala. Infatti scrive questa ballata in un momento in cui sente che gli manca la vita, si affievolisce la sua esistenza. - Proprio per il fatto che stava molto male, gli fu permesso di rientrare a Firenze. - Perch’io non spero di tornar giammai - Tu porterai novelle di sospiri  Questa ballatetta è composta da 5 stanze, endecasillabi e settenari  Rientra nel dolce stile (Dolce Stil Novo)  Soffermiamoci su due punti che avvalorano quello che già avevamo anticipato o Abbiamo detto che significa piccola ballata, un vezzeggiativo  che questa ballata sia una piccola creatura; è come un soffio quello che Guido lancia verso la sua terra, la Toscana, e dove dovrà adare? A depositarsi nel luogo deputato dove una donna che lo ama in qualche modo sarà in grado di tenerla dentro di sé e custodirla. o A un certo punto si dice, nemica di gentil natura, è il momento in cui Guido racconta attr l’uso della ballata, a tutti noi, la sua sofferenza, la sua consapevolezza progressiva che la sua fine si sta avvicinando. Infatti parla di angoscia. o Si può inserire qui quella interpretazione accennata prima, quella che riguarda la visione kierkegaardiana della cristianità, ragionare per riconoscersi o Se tu mi vuoi servire… : questa ballata è quasi una forma di post notte. Lui sa già che questa ballata, che probabilmente arriverà a Firenze, ma solo dopo la sua morte  Qui si inventa una personificazione di questa ballata: “io e tu mia ballata siamo amici, e quindi tu farai quello che io ti chiedo”  Immagine angelicata della donna 92  Poi mette virgolettato una specie di sotto-messaggio, di appunto a mano, questo servente viene per star con voi. E’ come se al testo della ballata avesse aggiunto una ___________ diretta per questa donna a cui ricorda “questa ballata è venuta per star con voi. Partita da colui che è servo d’amore”  Questa ballata non ha nulla dell’epica delle ballate, ma ha tanto dello struggente  L’amore non è soltanto passionalità ma anche ciò su cui si va ragionando  Qui per ultimo, in questa ballatetta, troviamo anche un segno della divisione che si sta mettendo in atto tra il mondo dei vivi e quello dei morti, perché Guido fa parte già del mondo dei morti e si rivolge a quello dei vivi  Parlavamo prima dell’AQUILA, prima dicevamo che l’aquila di questa voce narrante, non riesce tanto a sbattere le ali, queste non sono più atte a volare  Se noi poniamo in risonanza/relazione quello che abbiamo appena letto, con i contenuti della ballata di Guido, vediamo che c’è un diretto collegamento, perché Guido nel momento in cui si accorge che sta per morire forse si riappacifica con se stesso. Allora Guido manda questa ballatetta avendo la certezza che questo amore potrà salvarlo. Ma qui non siamo a questo stadio, la voce che parla in Ash-Wednesday  La VOCE di Ash-Wednesday non è in grado di far ricorso alla blessed face e deve rinunciare quindi all’amore divino, deve rinunciare alla voce  Questa voce è la stessa parola di cui si parla in Gerontion, la parola che non è più riconosciuta, e questa parola è il logos, cioè l’inizio di tutto. Per creare le cose bisogna nominarle (biblico) perché nominandole loro hanno una propria sostanza.  A un certo punto dice, I know the time is always time - Il TEMPO era stato enunciato facendo riferimento alla Bibbia con Ezechiele - Quando si dice che c’è un tempo per vivere, uno per morire, uno per amare - Ma queste cose, che hanno anche chiaramente uno spazio (temporale), questo tempo che preoccupa sempre Eliot, è un tempo che c’è sempre o che non c’è mai - Il tempo presente non può esistere se non esiste il tempo futuro  I rejoice - Vuol dire godere della felicità, rallegrarsi - Se vogliamo dare una interpretazione trascendente, sensazione che si ha quando si è al cospetto di Dio - Nel momento in cui avrò la possibilità di costruire qualcosa, cioè il mio futuro, potrò rallegrarmi  And I pray to God […] because I do not hope to return again - In questo momento in questi versi, “prego di dimenticare tutte queste lucubrazioni mentali”, perché queste parole in qualche modo si sciolgono nel mio abbandono  quest’abbandono ci riporta a Kierkegaard 95  C’è anche la mediazione di Matelda.  Ha un certo dubbio, in questo dubbio/paura del personaggio che aspetta la morte, resta quest’ultimo terribile dubbio, quasi una specie di tentativo del corpo che tenta di trattenere la propria unità prima di dissociarsi  Nella Bibbia sta seduto sotto il ginepro trovando rifugio nella sua ombra  “Essendo stato nutrito a sazietà”, il leopardo, la tigre, i leoni … qui c’è l’indicazione: si sono mangiati le mie gambe, il mio cuore, il mio fegato, nel mio teschio il mio cervello  La visione del libro di Ezechiele: vivranno queste ossa - Vivranno queste ossa era una delle forme piuttosto diffuse  To churp, vuol dire cantare  Godness, qui vuol dire di persona che vive in modo pio, che ha fatto questa scelta di vita. E a causa della sua loveliness, della grazia che contiene in sé, and because she honors the virgin in meditation, facendo le sue meditazioni, di preghiera. - La speranza delle ossa è appunto la fede, e quale? Si rispecchiano nella fede della lady, cioè la fede nell’altra lady.  Ci sono ossa lasciate a disseccare nel sole del deserto, che il vento leviga (come nella WL il mare levigava le ossa)  Ecco che noi shine with brightness, noi siamo biancastre, ma il sole ci fa brillare.  La bianca veste della signora la quale si è momentaneamente appartata e sta onorando nella sua meditazione la Beata Vergine. - In questa frase, la possibilità di risanare il corpo comincia ad emergere, a farsi più concreta - Anche se però notiamo che la scelta dell’abbandono è una conseguenza dell’anima, della mente. Il corpo ovviamente è legato alle leggi istintive della natura, a preservarsi sempre  Io che sono dissembled = celato/nascosto  And I  questo io è la voce narrante del nostro poemetto  And my love - Ti consegno anche il mio amore a ciò che viene dopo  Io consegno al frutto della zucca, della zucca vuota, non c’è dentro niente (possiamo mettere dentro una candela se vogliamo)  Il biancore simbolico dei leopardi si ricongiunge al bianco della lady, della vergine, c’è questa grande interazione di simbologie cromatiche. Crivelli 20 Giovedì 26 novembre 2015 [Arrivata in ritardo alla lezione, alle 11.35] Iniziamo la terza sezione  È quella più aderente al contesto/iconografia danteschi 96 … … … … … … … Arnaut Daniel … Perché Eliot cita le parole di Arnaut? Perché Arnaut, quello che dice, sembra quasi esprimere un senso di CONTRIZIONE, infatti parlerà della passata folor, vuol dire la lussuria. Folor in italiano 300esco può significare anche follia Leggiamo  Hope and despair - Il cristiano in generale, spera e dispera. Spera perché crede e dispera xk ha paura del giudizio divino.  … there were no more faces … - Qui cominciamo subito nella salita purgatoriale ad avere a che fare con delle scale che nel testo dantesco sono punti di congiunzione da un girone all’altro - Qui abbiamo un’anima che sale e che ogni tanto si volge indietro o in alto. Indietro xk ha la propria vita di peccatore, in alto perché ha la propria salvezza - Quest’ascesa porta a delle FASI che sono quelle DELLA PENITENZA che sono 3 nella liturgia cattolica, quindi 3 scale 1) Contritio coris Coris, neutro, significa cuore La contrizione rappresenta la capacità che abbiamo di esaminare noi stessi 2) Confessio horis Horis vuol dire bocca Quando uno si confessa, si pente e teoricamente arrossisce. Dante arrossisce di fronte a Beatrice. Quindi la capacità di confessare arrossendo i propri peccati 3) Satisfatio operis La soddisfazione che viene ci viene dall’operis, vale a dire dal “fare”. Quindi la capacità di fare penitenza. E questa è satisfatio, quindi ci dà la soddisfazione di fare penitenza  Qui abbiamo quindi queste scale  Comincia con la 2 scala - Al 1° giro della Seconda Scala 97 - Salendo mi giro e cosa vedo? Questa forma, che è twisted, contorta, la vedo nel vapore dell’aria fetida che lotta con il diavolo delle scale con l’ingannevole volto della speranza della speranza e della disperazione - Qui compare il demone/demonio  demone del dubbio  2nd turn - Vediamo che subentra una scena molto cruenta, di sessualità bestiale, 2 corpi che si contorcono bestialmente. Raffigurazione molto cruda della sessualità - Abbiamo una bocca bavosa e inguaribile, una gola dentata che ci fa pensare per es. allo squalo che ci divora. - Qualche critico tira in ballo anche Freud (la vagina dentata)  At the first turning of the first stair … - Qui il motivo della homeless, che sono i 2 momenti di speranza e di dubbio che caratterizzano il cammino cristiano - Questa finestra inferriata panciuta come il ventre di un fico - C’era una scena agreste  Ci descrive il corrispettivo dell’Eden però pagano  Questa scena che viene definita agreste (paster scene) - Di nuovo abbiamo la SIMBOLOGIA CROMATICA che compare (non è quella di prima)  ci introduce la figura di Pam che è in blue e green - Siamo passati dalla prima immagine di un amore carnale negativo fatto di allusioni pesanti ad una SCENA AGRESTE completamente diversa o In questa scena compare una figura che pare materializzarsi, è Pam, una figura mitologica, ma questo non ci è dato saperlo, in blue and green o Questa figura suona un flauto o Però queste sono ancora le note sensuali di un dio pagano o Quest’anima si sta librando per ascendere ad altre mete o Avviene questo procedimento psicologico, quest’anima man a mano che sale, poco per volta quest’anima perde sempre di più i pensieri mondani/terreni  Siamo arrivati al 3° girone - Noi conosciamo una strength, una nuova forza dentro di noi e questa ci permette di superare quello stadio di oscillazione continuo tra hope and despair. Despair scompare  Questa è un’altra sezione della messa: signore non son degno, non son degno, ma dì una sola parola - Viene dal Vangelo, Matteo 8,8. - Ed è quello che dice il centurione Cafarno (?) a Gesù - In quel momento il centurione si converte al cristianesimo - Queste parole che rappresentano la conversione vengono recuperate e inserite nella messa - Questa voce/anima sta conoscendo questa forza che va al di là della speranza e della disperazione. Per Eliot questo coincide con la capacità di fare penitenza quindi con la terza fase Il centurione chiede a Cristo di entrare nella propria casa perché uno dei suoi servi sta morendo e chiede a Cristo di fare qualcosa
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