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Letteratura inglese moderna e contemporanea, Appunti di Letteratura Inglese

Frankenstein, femminismo in Frankenstein, Isaac Asimov, I robot

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 18/12/2018

giulia_grigis
giulia_grigis 🇮🇹

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Scarica Letteratura inglese moderna e contemporanea e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Letteratura inglese mod B THE GOTHIC Nel romanzo gotico vi è qualcosa che si sposta dalla matrice comica (idea di lieto fine) a un senso tragico. Il lettore della GOTHIC Novel è maggiormente attratto dall’aspetto non a lieto fine del racconto. Gothic The GOTHIC si everywhere and nowhere, Fred Botting. Si parla di diversi tipi di gotico: romantic Gothic, australian Gothic, italian Gothic, victorian Gothic, 20th century Gothic. Serie di possibili Gothic cities o location. Più in generale vi sono temi tipici del gotico, il perturbante ad esempio. Who? Il gotico si riferisce in modo stretto a letteratura britannica, nasce circa nel 1760, si può limitare l’esperienza del gotico alla Gran Bretagna. Da un punto di vista più allargato, il Gothic non si sviluppa solo in GB. Il gotico quindi è dappertutto What? Tipo di romanzo che in inglese si distingue in due tipi possibili di narrazione: Novel and Romance. Where? Great Britain When? Between 1750 and 1850 in GB, ma guardando da un pov più allargato, dal 450 Why? Si può pensare al gotico come uno stile che ha delle articolazioni, si sviluppa in forma tentacolare sia verso il medioevo che verso il futuro. Il gotico ha numerose sfaccettature. La vera democrazia britannica non affonda le proprie radici nel diritto romano, ma nelle tradizione dei popoli germanici. Il termine Gothic diventa un termine utilizzato anche in ambito politico, il gotico ha una componente politica: qualcosa di basato sulle istituzioni dei popoli germanici, chiamati genericamente GOTI. Cosa è il gotico? Articolo intitolato Terrorist Novel Writing che forniva una ricetta su come scrivere un romanzo gotico: • Castello • Tre morti in giornata • Altri scheletrì • Un corridoio con molte porte, alcune segrete • Una vecchia impiccata Romance in riferimento al gotico Riferimento alla lingua romanza, quella parlata in Francia. Il romanzo, il romanico si riferiva al provenzale, NO riferimento al romano. La parola romanzo, già presente nel 1300 per indicare la lingua romanza, nel 1600 viene usato per riferirsi a un tipo di narrazione che ha a che fare con una storia di amore o delle Geste che si rifanno a quelle del Romanzo della Rosa. Il romanzo è una narrazione esagerata, non misurata. Il romanzo è una narrazione che non trova corrispettivo nella realtà. Romance viene combinato ad altre parole in senso spregiativo, come Romance – monger. Novel I personaggi e le azioni sono rappresentativi della vita reale o dei temi presenti. Gothic Termine inizialmente che faceva riferimento alla popolazione dei germanici, i GOTI. Si parlava a di goth in senso lato per riferirsi alle popolazioni NON romane del nord Europa. Francis Bacon “Non c’è altra nazione come l’Inghilterra che appartenga alla tradizione gotica”. Spesso gotico nell’ambito artistico veniva utilizzato in modo spregiativo per indicare un gusto che si allontana dal classicismo del rinascimento. Quando Walpole scrive The Castle of Otranto, si cambia la connotazione negativa legata al termine Gothic. Il gotico risale dal punto di vista artistico al 1100. È un periodo che fa riferimento al medioevo. Walpole fece costruire una villa, che a poco a poco trasforma in un castello gotico grazie alle ingenti possibilità economiche del padre. Il gusto architettonico della sua dimora, Strawberry Hill, richiama il gotico. Gli da lo spunto per scrivere una storia, The castle of Otranto. In realtà Walpole non sapeva nemmeno che esistesse quel castello. Prima edizione di The Castle of Otranto, A story nel 1764. La seconda edizione, pubblicata poco dopo, ha come secondo titolo A gothic Story. Solo nella seconda edizione si scopre che egli è l’autore, perché nella prima preferisce attribuire quella storia a un traduttore che ha copiato la storia a uno scrittore italiano, Onuphrio Muralto. Era necessario specificare che Onuphrio fosse un uomo di chiesa per garantire la veridicità del raccont, serve per far riferimento a un paese superstizioso, denotato in maniera negativa rispetto all’Inghilterra, in quanto li la religione non è razionalista, quindi fa ciò come per …. Walpole dice che voleva mescolare il Romance e la Novel. Nel romanzo del passato tutto era immagination and improbability, nel secondo tipo invece la natura doveva sempre essere imitata con un certo grado di successo, di imitare la natura per ciò che era. Walpole cerca di chiarire il suo scopo nella stesura del castello di Otranto. Walpole stava fornendo modelli di comportamento di ritorno alla superstizione per l’Inghilterra, che orami però rifiutava. Il gotico gioca sulla duplicità fatta su luoghi non dell’Inghilterra, quindi del mondo papale, dell’inquisizione, dei gesuiti. Viene descritto tutto ciò che rimane nascosto. Si imitano i francesi, la tradizione cavalleresca => Francia luogo dove il gotico ha la maggior fioritura da pov architettonico. Il gusto poco naturale per la superstizione, sparisce. 20/11/2017 IL ROMANZO GOTICO Elementi cruciale definizione genere gotico e fantascienza. Come si definisce l’idea di persona, personaggio, punto di vista? Identità declinata in termini binari: io e l’altro. Contrapposizione tra io e l’altro => elemento cruciale nel romanzo gotico in particolare, perché si definisce contrapponendosi completamente ad un’alterità. Si parla di atteggiamento dicotomico. Rappresentazione dicotomica del romanzo gotico. I goti erano una popolazione dei germani orientali => associati ai barbari. I goti sono tribù germaniche ricordate perché nel corso del III sec d.C compiono incursioni nei territori dell’impero romano => atti di pirateria. 268-270 d.C sconfitti da imperatore Claudio, si dividono in due gruppi: • Visigoti (goti del west) => re Alarico. 410 d.C compiono il sacco di Roma, Roma sede dell’impero e della cristianità. Questo fu un atto simbolico: S. Agostino la definì come punizione divina per la società che di quel tempo che era corrotta, era cristiana ma tendeva al paganesimo. • Ostrogoti (goti dell’east) Nell’immaginario anglosassone i goti sono considerati miticamente come avversione al dispotismo dell’impero romano (visto come tirannide), popolazioni gotiche invece espressioni delle proprie radici, no regolate da leggi. Altro antagonista dei goti => cattolicesimo, perché corrotta, piena di formalismi, come la stessa Roma. I goti sono i fautori di una rinascita spirituale (nel mito, non nella storia). Lo sguardo qui si situa in un’identità diversa da quella che siamo soliti a considerare: i goti spesso li associamo all’altro, quindi ai barbari, non discendenti dei romani. Mentre per gli anglosassoni i goti, i barbari rappresentano l’io. Chi non è Cristiano è barbaro => peggiore di noi. Altro = termine per indicare chi balbettava, chi parlava una lingua pasticciata. Si esercita sulla definizione di barbaro uno sguardo plurimo, perché a seconda della prospettiva configura una visione diversa. Il termine gotico deriva dall’arte. Termine coniato da artisti del rinascimento con intenzione spregiativa (sguardo romano), il rinascimento si sviluppa dopo il gotico => rinascimento considera ciò che c’ è stato prima come periodo buio, di incoltura, di false credenze, di superstizioni. FEMALE GOTHIC Studio della specificità dei romanzi gotici. Due capi saldi del gotico femminile: Radcliffe e Mary Shelley con Frankenstein. La ragione x cui si definisce un genere a se stante è anche sociologica. Il gotico femminile è considerato una forma di scrittura che interagisce con le convenzioni del gotico: da un lato le riproduce (si basa su un certo numero di ingredienti ripetuti e consolidati che rendono riconoscibile e identificabile il genere) Cosa è il gotico femminile? È un gotico che riproduce il romanzo gotico: si ha il villain, una persecuzione, ambienti selvaggi simili a scenari gotici, però quando il gotico viene scritto dalle donne i cliché diventano delle metafore. Non si tratta di narrare la storia di un eroina in pericolo, ma si parla di tutte le donne perché tutte le donne vivono una forma di oppressione non così estrema come quella narrata, ma pur sempre un’oppressione. Le segrete sono metafora dell’incarcerazione femminile => spazio domestico Metafora dell’oppressione delle donne ad opera del patriarcato. Una donna che è costretta a subire la sorte del matrimonio e della maternità subisce una violenza su di se. Sono rappresentazioni esagerate di qualcosa che però accade davvero alle donne. Ciò significa che certe cose vogliono essere dette, e non potendo farlo direttamente, le si accenna. È un modo di preludere alla protesta. L’usare le forme metaforiche, indirette ed oblique amplifica il messaggio. Forma indiretta assunta dalla trattazione => la rende moderna e capace di rideclinarsi in ogni contesto. Ad esempio l’immagine del mostro è data dalla nostra immaginazione: la vaghezza ci permette di dargli varie forme. Gothic constitution Lo stato britannico così come si costruisce viene considerato autoctono, specifico, espressione del popolo gotico. La Gothic Constitution è un ordinamento che comprende il re, la regina ed il Parlamento. Molti discorsi pubblici a partire dal diciottesimo sec insistono a dire che questa particolarità del popolo inglese da un lato esprime una peculiarità locale = essenza britannica che non c’è in nessun altra parte del mondo, dall’altro che questa forma è considerata come libertaria (goti immagine della libertà). Matrice gotica scritta nell’ordinamento giuridico: il diritto anglosassone si basa sul sistema della Common Law -> non si parte dalla legge e là si applica, si parte da casi speciali. Nel nostro ordinamento partiamo dai codici e dalla base di ciò si istituiscono le leggi. Esempio di questo diritto con riferimento a condizione donne: 19 sec = insieme di cause poi consegnate a interpretazione del legislatore. • Diritto di proprietà, nel 1857, una donna può temere per se i propri guadagni • Fino al 1857 se una donna lavorava, i guadagni non andavano a lei. • Una donna sposata può predisporre del proprio denaro 1882 • 1884 un marito non può costringere la moglie a stare con lui • 1891 un marito non può rapire la moglie • 1857 il divorzio può essere ottenuto solo tramite un costoso atto del parlamento • Da 1857 con le Matrimonial Causes Act ogni uomo può divorziare dalla moglie se questa è adultera, mentre la donna può divorziare dal marito adultero solo se mostra degli elementi aggravanti • 1838 le donne in caso di separazione non ha diritto all’affidamento dei fili MARY SHELLEY Londra, 1797. Seconda figlia della madre e prima figlia del padre: il padre William Godwin è saggista e attivista politico, la madre Mary Wallstonecraft era una filosofa e promotrice dei diritti femminili. La madre muore pochi giorni dopo la nascita della figlia => tema maternità + parto fondamentali nella vita di M Shelley, anche per le varie perdite durante la sua vita. Il padre le dà un’istruzione inusuale: la educa come se fosse un uomo. Gli procura un istitutore, una governante che le istruisca e incoraggia in loro lo spirito critico riguardo ciò che studiano e leggono. 1814 Mary Shelley all’età di 17 anni si innamora di un discepolo del padre: Percy Shelley, già sposato all’epoca. Il padre disapprova l’unione, cerca di ostacolarla in tutti i modi, non li aiuta economicamente, quindi lei si trova abbandonata dal padre perché è con un uomo sposato. Fuggono all’estero, poi tornano in Gran Bretagna. L’ultimo grande lutto della vita di Mary Shelley è quello della morte del marito che muore annegato. Mary nella sua vita precaria scrive, lascia una serie di opere tra cui la più famosa Frankenstein. Lei usa la scrittura come fonte di lavoro, come fece la Lennox. 1816 Mary si trova a Ginevra insieme al suo attuale marito e altri scrittori famosi dell’epoca. Qui conversano di temi culturali, leggono molte storie di spettri provenienti dalla Germania e tradotti in francese. Byron propone un gioco: inventare una storia di spettri. Mary di qui da inizio al Frankenstein. La prima bozza di questa bozza viene lodata dal marito che le consiglia di scrivere qualcosa di più, infatti diventerà un romanzo. Frankenstein viene pubblicato la prima volta in forma anonima nel 1818 => successo straordinario. A seguito verrà riproposta col nome dell’autrice. 1831, anni in cui viene fatta una pubblicazione firmata nella Standard Novels Edition una specie di raccolta di pubblicazioni consolidate. Preface, 1818 non ha un autore, ma compare il nome di Percy Shelley. Edizione del 1831 assumendosi la maternità del racconto, Mary Shelley attribuisce la produzione del romanzo un po’ a se ed un po’ al marito. La prefazione del 1818 non l’ho scritta io, l’ha scritta mio marito, che poi mi ha incoraggiata a espandere quel racconto. Mi pare di ricordare che questa prefazione io non l’abbia mai scritta. Perché attribuire a Percy la scrittura di un testo che non appare essere stato scritto in due. Questa prefazione è come uno scudo protettivo che Mary frappone tra se e il testo. Come se quest’opera prefazioni segnalassero un distacco intellettuale/emotivo. Distacco tra il creatore e la creatura. La prefazione attribuita al marito esprime questa distanza di Mary, come se si chiedesse scusa senza che nessuna abbia fatto obiezione. Atto scientifico di dare la vita alla materia morta. Chiede di non giudicarlo in modo sbagliato, di non farsi un’idea dell’autore che non corrisponda alla realtà. L’avvenimento da cui dipende l’interesse della storia è privo dagli svantaggi di una storia di spettri/ magia => ciò significa che non tratta di magia, perché tutti sanno gli svantaggi che questa storia porta. Accusa di immoralità al romanzo gotico: scusa che non va applicata all’intenzionalità autoriale. Qualunque cosa dicano o facciano i personaggi nel testo, quella è una storia, lui non è allineato col suo personaggio. Costruzione di distanziamento che torna nel testo. Tre livelli del testo, tre personaggi che prendono la parola e progressivamente si sente passare la voce da una persona a un'altra. Racconto di primo livello in cui il capitano Walton scrive lettere alla sorella Savillle. Lui è un esploratore partito alla ricerca del polo nord. Alla sorella racconta le fatiche della sua esplorazione (fallimentare) verso il polo nord, perché rischia la sua vita e quella dell’equipaggio. Durante questa esperienza incontra Victor Frankenstein, il quale si trova nel ghiaccio polare. Victor Frankenstein gli racconta la sua storia (nella prima storia si innesta una seconda storia) per metterlo in guardia: gli dice di essersi proposto delle sfide oltre l’immaginabile. Frankenstein gli racconta la storia dei suoi disastri a scopo persuasivo: gli dice di stare dentro certi limiti. Lo scienziato è riuscito a far vita a un mostro, una creatura così orribile da aver suscitato in lui abominio, terrore, orrore. Una volta creata questa creatura non riesce a sopportare la sua vista, la abbanmonda a se. Una volta respinto da tutti, il mostro si è ribellato al creatore: priva Frankenstein di tutti i suoi affetti. Terzo soggetto di parola: il mostro => esprime con le sue parole la sua storia, racconta come lui sia stato oggetto di repulsione, quindi decide di vendicarsi. Dopo la scomparsa del creatore, anche Frankenstein muore. Ogni visione è differente dall’altra. Ciò che succede in Frankenstein è il passaggio della parola da un destinatario a un altro, in cui ciò che viene narrato è…. Dimensione meta narrativa. Ogni narratore racconta la storia dal proprio punto di vista. Ciò che pensa il mostro e ciò che pensa Frankenstein è diverso, ma nessuno è più autorevole degli altri. Manca una prospettiva privilegiata. Nessuno conosce appieno la verità. L’allontanamento della narrazione che quasi viene fatta rimbalzare, è assolutamente speculare rispetto a quello della prefazione. Testo che parla in modo obliquo del femminile è al femminile. 24/11/2017 STRUTTURA EMBEDDED NARRATIVE Ad ogni livello c’è un narratore e un narratario (qualcuno che legge o ascolta). Primo livello: narratore=capitano Walton manda lettere alla sorella Mrs M.W.Saville=narratario, le racconta le fatiche della sue esplorazione alla ricerca del Polo Nord che si rivelerà un fallimento. Assediato dai ghiacci rischia la sua vita e quella dell’equipaggio, qui incontra un nuovo personaggio cioè Victor Frankenstein. Visto dal capitano come un fratello, Victor gli racconta la sua storia. Secondo livello: c’è inversione, Victor racconta a Walton la sua storia perché vede se stesso riflesso nel capitano, vede la sua stessa ambizione (sfide al limite dell’umano con esiti disastrosi). Frankestein da fratello gli racconta la storia dei suoi fallimenti a scopo dissuasivo. Storia dello scienziato che con le sue conoscenze è riuscito a infondere artificialmente la vita ad un mostro costruito con membra umane dissotterrate, una creatura così orribile da aver suscitato in lui abominio. Non ne sopporta la vista e decide di abbandonarlo al suo destino, il mostro si è ribellato al suo creatore, ha sterminato tutti i cari dello scienziato costringendolo a un inseguimento nelle lande più desolate del pianeta fino al polo nord. Terzo livello: c’è nuova inversione mostro prende la parola, esprime con le sue parole la sua storia e racconta come sia stato abbandonato e oggetto di repulsione. Tutti gli uomini rifuggono da lui e quindi decide di vendicarsi e dopo la scomparsa del creatore anche lui si darà alla morte. Racconta il suo POV della storia, ogni visione e diversa dall’altra. Diversi narratori e destinatari, si racconta la storia ma anche l’atto della narrazione. C’è dimensione metanarrativa. Esito dell’inscatolamento progressivo delle narrazioni: non c’è narratore affidabile, ognuno ha suo POV prospettico e valutativo, ognuno ha visione parziale, nessuno è più autorevole. Manca prospettiva privilegiata, tutti sono parimenti autorevoli o deficitari. Andamento speculare rispetto alle prefazioni: tutti i soggetti del discorso nel testo hanno l’esigenza d distanziare da sè il racconto. Lasciare che il lettore prenda delle decisioni, faccia delle deduzioni. Testo scritto come mostro, parti separate di diversa provenienza che vengono unite. Testo che parla in modo obliquo del femminile e al femminile. Il destinatario esterno del primo livello è il rispecchiamento del lettore ed è una donna. Mise en abyme= replica in miniatura del testo inserita nel testo stesso. Duplicazione diegetica. MIMESI / DIEGESI prevale la Diegesi Perché testo di fantascienza? C’è mostro, scienziato, crimine, immaginario tecnologico. Dal POV cinematografico il mostro fonda l’immaginario robotico. Autore empirico: Mary Shelley (non si rispecchia direttamente nel testo, dove si riversa solo un’idea dell’autore, rappresentazione dell’autore corrisponde all’autore implicito) che si pone problema di introdurre questo testo. Narratore/i: voci talvolta di personaggi talvolta no che nel testo sono direttamente responsabili della narrazione, attribuire all’autore reale le affermazioni dei personaggi è errato. Nel romanzo sono tutti Sublime: in un’epoca di contraddizione accanto a primato della razionalità c’è il primato del sentimento nella letteratura che riguarda anche immaginario naturale. Il mondo ideale doveva essere uniforme, pianeggiante e simmetrico nel mondo classico e neoclassico, uno scenario dominazione con lo sguardo e l’intelletto, in questo immaginario le montagne non erano apprezzate ma addirittura viste come deformi per mancanza proporzioni; in questa fase invece lo scenario montuoso suscita piacere, timore, gioia, emozioni che si pensava espandessero ed elevassero lo spirito e l’immaginazione suscitando il confronto fra la finitezza dell’animo umano e l’inizio della natura. Fotocopia: Longino tradotto da Boileau riconosce la fonte del sublime come letteraria, cioè un testo che induce a sentimenti ed espressioni più alti, che eleva. Nel 18 secolo si passa da sublime letterario a quello naturale, contrasti improvvisi, giochi di luci e ombre. Il sublime suscita delle emozioni di paura e terrore, dall’altro lato a questo terrore si associano nuove forme di piacere (delightful horror). Il bello genere piacere, può essere contenuto nello sguardo dell’individuo, il sublime suggerisce invece un senso di estensione e infinito, un eccesso che non può essere colto e dominato da mentre razionale. Pone a confronto l’individuo con il pensiero nella sua estensione, lo strapiombo, la vetta innevata e la valanga, il mare profondo e le onde altissime. Ci sono forse nella natura soverchianti, contro cui l’uomo nulla può. Devo superare i miei limiti se voglio immaginarlo, sublime diventa quasi divino (andare oltre limiti umani). Immaginario riconducibile al metaforico e al simbolico, si basa su rapporto comparativo fra se e l’altro, fra la natura e l’animo umano, tutte le categorie avvicinate nel sublime sono intese in senso di grandezza. C’è Comparazione che è sempre imperfetta, parziale, incompleta, l’essere umano non si può rispecchiare completamente nella natura e viceversa. C’è sempre una differenza. C’è desiderio di rispecchiarsi, ma c’è consapevolezza del limite, c’è sempre qualcosa che impedisce il rispecchiamento matrice di Frankenstein, Walton vuole rispecchiarsi e trova questo fratello, ma come emerge rispecchiamento emerge anche lo scarto. Cioè che lui vuole sentirsi dire è l’opposto di ciò che Frankenstein gli dice. Appena lo conosce ne scrive alla sorella: da subito lo considera e lo ama come fratello che soffre, prova compassione e empatia per queste sofferenze, c’è incapacità si immedesimarsi completamente. Lo scarto è uno scarto temporale, non c’è una contemporaneità o compresenza, sono simili ma diversi, entrambi perseguono o hanno perseguito un’ambizione analoga, hanno rischiato tutto per raggiungerla. Walton cerca qualcuno che gli dia conferme e lo sostenga, invece trova qualcuno che lo mette in guardia e gli chiede di fare il contrario di ciò che voleva fare. Frankenstein è rispecchiamento della voce femminile assente nel testo. Gli racconta una storia che conferma quei rischi che la sorella prefigurava, storia della precarietà e dell’impossibilità di affermarsi liberamente, dell’emarginazione. Storia che parte da similitudini fra i due, maschile eroico e ambizioso, a cui però segue un fallimento disastroso, dalla allegra si passa al rovesciamento. Frankenstein racconta a Walton come nel momento in cui ha deciso imporsi sulla scienza, sulle leggi della natura e forse anche della religione, invece di diventare un dominatore è diventato essere fragile, in balia di altre forze. Quando voleva generare la vita ha prodotto la distruzione e la morte. È diventato schiavo della sua creatura, qui o volevo affermarsi come soggetto unico, eccellente, migliore è superiore alla scienza dell’epoca, l’eccellenza si trasforma nel suo opposto l’abominio, l’atrocità. 27/11/2017 TRE UOMINI E UNA GAMBA – THE MATRIX C’è analogia fra due scene. La prima inizia con un interrogativo relativo a una ragazza (interpretazione di un significante). SAGGIO DI JAKOBSON Formalista, saggio su due aspetti del linguaggio e due tipi di afasia. Si indagano due poli del linguaggio: discorso generale su aspetto linguistico nei diversi livelli (discorsivo, sintattico, lessicale) in ognuno dei quali si mettono in altro sempre 2 operazioni nel momento in cui si compie un atto linguistico. 1)selezione dei fonemi, tra entità simultanee concorrenti 2)combinazione dei fonemi con scansione temporale 2 operazioni che riguardano qualsiasi livello linguistico. Ci sono possibilità di scelta ma anche dei limiti se voglio elaborare un messaggio che abbia senso e un valore per chi lo ascolta. Asse della combinazione e asse della selezione, sostituzione: The United Kingdom is leaving the European Union. (What about Scotland?). L’asse della selezione è l’asse del paradigma, fra le possibilità che mi offre ne posso scegliere solo una, asse su cui avviene selezione in assenza (o ne metto uno o ne metto l’altro), tutti elementi del paradigma sono legati da rapporto di similarità. L’asse del sintagma, combinazione: avviene in presenza, perché metto insieme dopo averli selezionati i vari pezzi del mio discorso, si fonda sui termini presenti in una serie effettiva. Concerne entità associate e presenti nel messaggio. Polo metaforico (entità che vanno verso la metafora, si basa sul paradigma, c’è salto logico, similitudine, metafora è paragone implicito, veicolo e tenore all’interno di una metafora) VS Polo metonimico (include altre forme oltre la metonimia, non c’è rapporto di sostituzione ma di contiguità, parole legate da rapporto e mese insieme nel testo, non due interpretazioni diverse dl trema, ma compresenti nell’articolazione, articolo un sintagma, frase articolata e lunga che contiene nel tempo e nello spazio) Es. Matrix polo metaforico: equiparazione dell’uomo a fonte di energia, l’uomo è una pila, l’uomo è come una pila, uno è sostituibile all’altro. Es. Aldo Giovanni e Giacomo non c’è immagine in alternativa ad altre assenti, qui c’è combinazione di tante parole, attributi, aspetti riconducibili al personaggio femminile, prevalenza polo metonimico. Simbolo: l’interpretazione data al veicolo non è chiara, non è univoca. Metonimia: una parola sostituita con un’altra che ha rapporto di vicinanza con essa, non di somiglianza Disturbo della similarità: di fronte al disegno di una bussola una persona affetta da afasia può rispondere con questo disturbo, la persona sa cosa è ma non sa la parola esatta (metonimico). Schizofrenia: metaforico, surrealismo Paranoia: metonimico, cubismo, realismo (Anna Karenina, Pamela) ricco dal POV sintattico di termini contigui che secondo una logica di accostamento descrivono il personaggio, il pensiero.. 28/11/2017 Citazione a pg 7 della fotocopia: August 9th Walton scrive questa lettera, ma per la prima volta prende la parola dr Frankenstein. Inizialmente Frankenstein non voleva più parlare della sua storia, voleva che essa morisse con lui, ma alla fine cambia idea poiché pensa che possa essere di ammaestramento x Walton, col quale vede delle analogie. La storia che verrà raccontata nel romanzo, è portatrice di una verità, di una morale, è in se stessa un po’ un monstrum = forma di ammonimento, ma anche un modo per far riflettere su aspetti senza sperimentarli direttamente. Tutto ciò è possibile farlo utilizzando una narrazione di impianto retrospettivo => si introduce il flashback (x linguaggio film) o analessi = retrospezione, evocazione di avvenimenti che precedono la narrazione. Prolessi invece implica un salto in avanti rispetto alla narrazione. Sia l’analessi che la prolessi sono forme di anacronistico, dove per anacronia si trova una discordanza nell’ordine in cui gli avvenimenti accadono e quello in cui vengono narrati. Ultima categoria narratologica: Fabula => sequenza cronologica eventi (si partirebbe da Frankenstein, la sua nascita, i suoi studi, la creazione del mostro, i danni del mostro ed infine l’incontro con Walton) Intreccio => montaggio narrativo che non segue un ordine cronologico, e dove si hanno forme di analessi/ prolessi, viene messo in evidenza già dall’inizio che non si tratta di una trascrizione fedele ed immediata della realtà, bensì di una rielaborazione narrativa tipica della fiction. È un modo x ricordare la natura fittizia di questo testo => Mary Shelley specifica che si tratta di un racconto che rimane tale, che è un’opera di immaginazione attentamente calibrata e ciò viene messo in evidenza. La stessa natura fittizia del testo è allusa nella lettera nel 9 agosto per due aspetti: 1. F si rende conto che affinché la sua storia possa essere utile a Walton, quest’ultimo deve sospendere la sua incredulità. L’incredulità è una tentazione ovvia, perché la storia è ovviamente fantasiosa. Coleridge ha parlato di suspension of disbelief => lo stesso fa F verso Walton, gli chiede di credere anche se tutto appare non credibile, perché questa storia, nonostante sia poco credibile, veicola una moralità. Elemento fantastico => allarga ed innalza le facoltà umane. 2. C’è una prova della veridicità che è interna alle strutture della narrazione (series), è il testo per come è costruito che merita di essere creduto, perché prende sul serio ciò di cui parla. La narrazione in primo piano, è la ragione per cui Walton deve credere a ciò che gli viene raccontato. Da questo momento in poi si inizia con una struttura diversa del testo diviso in capitoli. Rappresentazione filmica datata che fonda tutto l’immaginario mediatico di Frankenstein => film americano diretto da regista inglese, 1931, film che ci consegna la figura odierna del mostro. Il film (muto) è liberamente ispirato dal romanzo (si fonda su un’opera che a sua volta si basava sul romanzo), la parodia di Frankenstein Junior è basata su questo film. Il tema cruciale, lo sguardo con cui viene guardato questo film è l’attualizzazione. Chi pronuncia il prologo è un attore che nel film svolge il ruolo di insegnante di anatomia di Frankenstein, il quale assiste agli sviluppi delle capacità di scienziato dell’alunno. Immagine di Boris Karloff => ripresa da molti altri film x indicare la figura del mostro. Questione dell’attualità sfuggente => il senso del prologo è quello di mettere in guardia lo spettatore: se non è in grado di sostenere la paura o il terrore, non deve guardare questo film. Oggigiorno questo sembra strano, ma al tempo ha fatto scalpore: scena della bambina che viene gettata in acqua mostra un mostro inconsapevole di ciò che fa, scena censurata per molto tempo, ai tempi ciò era inammissibile. Quando lo scienziato crea il mostro, dice “in nome di dio, ora so cosa vuol dire essere un dio” => ciò ha creato vari problemi sollevati da associazioni religiose. Il film viene descritto come delightful horror => 1931, poco dopo il crollo di Wall street, quando si dice “se volete vedere questo film, state attenti ai vostri nervi”, si intende proprio quel clima agitato dell’epoca. Quindi in qualche modo il film riproduce quel tipo di attualità. Altro aspetto interessante: il film è molto in linea con un immaginario romantico del sublime, ma non è così preciso nel delineare il mostro, quando si è scelto di metterlo sullo schermo, il regista (inglese) si è interrogato su cosa fare. Gli sono state offerte due possibilità: 1. Orientare la rappresentazione sia del mostro che degli scenari in senso gotico, 2. Andare verso il futurismo, la fantascienza. Il regista ha scelto di seguire la linea del gotico in linea con l’espressionismo tedesco, con le angolature strane delle stanze, le inquadrature straniate etc. (Inquadrature quasi alla piranesi) Il mostro da qui in poi viene creato con l’elettricità, mentre nel romanzo viene creato con l’elettricità animale (galvanismo, qualcosa di più astratto). Immaginario robotico, perché popolare a quel tempo. Attore Boris Karloff è un attore inglese che si fa chiamare cosi in arte perché in quel periodo conveniva prendere uno pseudonimo di questo tipo. Infatti prima di Karloff si propose un attore (che poi lascerà questo posto) è Belarugosi, Dracula dell’epoca. Uomo ungherese che sa di essere una star e non vuole girare un film nel quale lo fanno diventare brutto e non può nemmeno parlare. Fa dei provini e poi rinuncia. Viene preso Karloff che ha due doti straordinarie: la faccia già squadrata e si sottopone addirittura a tre ore di trucco e di strucco al giorno per diventare il mostro (es. gli mettono palpebre di cera che appesantiscono i suoi occhi), gli danno abiti pesanti che gli rovinano la schiena. Con questa immagine conquista il pubblico. Il mostro, rappresentato dal padre come una donna, mette a rischio il matrimonio, la famiglia alto borghese. La famiglia sembra ideale, sembra conforme alle aspettative sociali. Alla fine è l’intera comunità (un po’ strana) si ribella al mostro che ha ucciso la bambina e Fritz, mentre la promessa sposa di Frankenstein gli sfugge. Il mostro rappresenta la minaccia all’elemento fondativo di quella società: la famiglia. Lo spettro della grande depressione aveva effetti devastanti sulla società => in sostanza l’elemento famigliare è cruciale. Questo è il primo film di una trilogia che si concluderà alla fine di quel decennio. Nel terzo film il mostro ha imparato a parlare. La sposa di Frankenstein, è una sposa creata da Frankenstein: egli crea una sposa per il mostro. Ciò perché il mostro rapisce Elizabeth (moglie di F) e gli dice che se la rivuole, deve creare per lui una compagna. Solo che appena la nuova creatura vede il mostro si inorridisce. Questa sposa del mostro con i capelli striati di bianco, è la sposa di Frankenstein, e a partire da li si confonde F con il mostro. Quindi il cognome nelle credenze popolari passa dal creatore alla creatura. Tema della famiglia importante anche nel romanzo stesso, il padre di F è un uomo anziano e generoso che si circonda di giovani donne sulle quali esercita un ruolo patriarcale => patriarca benevolo che produce una soggezione. Serie di figure femminili tutte prive di autonomia. Femminile dipendente emotivamente e materialmente. Questa famiglia patriarcale viene distrutta da mostro che dovrebbe essere la creatura docile simile ai femminili del testo, ma non lo è e quindi si ribella annientando la famiglia Frankenstein. Che tipo di struttura famigliare viene raffigurata? Inizio citazioni: Cap 1, pag 8, riga 13 La prima donna della quale si parlerà è quella che diverrà la madre di Victor. Si occupa del padre, ma vede scemare le loro risorse economiche, non si perde d’animo ed essendo dotata di risorse pratiche si procura del lavoro comune: intreccia la paglia e con molti mezzi riuscì a guadagnare uno stipendio appena sufficiente x mantenersi. Resta orfana e povera, mendicante, non ha più nemmeno risorse mentali, piange accanto alla tomba del padre, quando le si prostra davanti il suo salvatore: il padre di Victor. Il padre di Victor si presentò come un’anima protettrice, la salva, lei si dedica totalmente a lui. Prima seppelliscono l’amico (padre della mamma di Victor amico del padre di Victor), due anni dopo la sposa. Da un lato si vede una donna coraggiosa che prima si prende cura del padre infermo, poi lo farà col marito. Una donna è necessariamente in condizioni di debolezza economica senza un uomo: ha bisogno di quest’ultimo. Distribuzione canonica dei ruoli: da figlia amorevole a moglie amorevole. Il padre viene rappresentato con qualità straordinariamente positive nel testo.
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