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Origini e Sviluppo della Letteratura Italiana: Dalle Origini al Secolo XX, Appunti di Letteratura

Una panoramica della storia della letteratura italiana, dall'epoca romana alla fine del xx secolo. Il documento tratta dei primi sviluppi della lingua e della letteratura italiana, i principali autori e opere del medioevo e del rinascimento, l'influenza del petrarchismo e dell'umanesimo, fino alle avanguardie del novecento. Vengono inoltre presentate le principali correnti letterarie e i maggiori esponenti di ogni epoca.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 12/06/2019

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Scarica Origini e Sviluppo della Letteratura Italiana: Dalle Origini al Secolo XX e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! LETTERATURA ITALIANA 1200 ORIGINI Le origini della lingua italiana e della letteratura hanno radice nella letteratura romanza. Già dal IX sec avviene il passaggio dal latino alla lingua volgare (singole lingue nazionali). Uso ancora presente del latino. Primi documenti del volgare italiano: • Indovinello veronese (fra i secc. VIII e IX); • Placiti campani (960-963); • Iscrizione di San Clemente (XI sec); • Ritmo di Travale (1158). Primo documento letterario è il testo giullaresco: • Ritmo laurenziano (fra il 1151 e il 1157). Fine XII secolo: • Ritmo cassinese; • Ritmo di Sant’Alessio. • Cantico Frate Sole (o Cantico delle Creature) composto intorno al 1225. INFLUENZA FRANCO – PROVENZALE Tra le lingue neolatine o romanze quelle che elaborano una letteratura sono la lingua d’oc nella Francia meridionale e d’oil nella Francia settentrionale. • Nella lingua d’OIL a Nord c’è un carattere essenzialmente epico (Chanson de Roland, prima del 1100) e cortese (metà XII sec con maestro Chrétien de Troyes); • Nella lingua d’OC, in Provenza, dove la produzione trobadorica d’amore avrà il suo massimo splendore fra il 1140 e 1150. LA SCUOLA SICILIANA • Prima lirica in volgare italiano. • Sorta attorno al 1230 nella corte di Federico II, imperatore e re di Sicilia. • Durò circa 30 anni. • Si concluse con la fine del regno nella battaglia di Benevento (1266) con la morte di Manfredi (figlio di Federico). Temi: L'amore cortese e trobadorico, la contemplazione della bellezza e l'elegante creazione poetica di un'immagine della donna. Esponenti principali: • Jacopo da Lentini (circa 1210 – circa 1260): Lentini (Siracusa), inventore sonetto, opere: “Meravigliosamente”, “Madonna, dir vi voglio”; • Cielo d’Alcamo: “Rosa fresca aulentissima”; • Stefano Protonotaro, Pier della Vigna POESIA PRESTILNOVISTICA • Da Scuola Siciliana temi si trapiantarono in Toscana; • Realtà dei liberi Comuni, spirito borghese; • Accanto a questa sviluppo contemporaneo di forme di poesia giocosa/realista; POESIA RELIGIOSA (centralità Chiesa, monasteri redigono codici per non perdere la memoria dei libri del passato). Si sviluppa in Umbria. Inizialmente Lauda. • San Francesco d’Assisi (1182 – 1226): “Cantico di frate Sole”; • Jacopone da Todi (1236 circa – 1306): “Laude”, “Pianto della Madonna”, “Stabat Mater”; poesia drammatica, espressiva, concreta quanto spirituale. Autobiografia dell’anima. SCUOLA CORTESE TOSCANA Temi: tema dell’amore accanto a temi politici. Autori principali: • Guittone D’Arezzo (circa 1230 – 1294) maestro della poesia nella Toscana. Contenuti politici e d’amore. Scuola Cortese è di imitazione Guittoniana. Opere: “Rime”, “Trattato d’Amore”, “Lettere” e varie ballate- laude. • Bonaggiunta Orbicciani (circa 1220 – circa 1290) e Chiaro Davanzati anticipatori dello Stilnovo. POESIA COMICO REALISTA Toscana. Distrazione, ribellione e divertimento. Linguaggio basso e popolare. Uso del sonetto. Viene rovesciato il linguaggio cortese. Temi: piaceri del gioco, vino, taverna, feste. Tendenza allo scherzo e alla battuta . Esponente principale: • Cecco Angiolieri (Siena, 1260 circa – 1313): “S’i’ fosse foco”; • Folgore da San Giminiano (1270 – 1330 circa). POESIA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE (Letteratura didattica, ispirazione provenzale): • Bonvesin de la Riva (circa 1240 – circa 1215 / Milano) esponente principale opera principale “Libro delle tre scritture” (1274 circa) libro che lo annovera tra precursori di Dante: diviso in tre parti (scrittura Nigra, Rubra, Aurea) temi rispettivamente Inferno, Passione di Cristo e Paradiso. PROSA • Si sviluppò in ritardo rispetto alla poesia. Prosa latina peso molto alto. • Finalità morali e pedagogiche (es. raccolta del Novellino). • Essenziale importanza per la prosa in volgare fu il “volgarizzamento” cioè la traduzione di testi latini e francesi che contribuì a fissare modelli di stile dello scrivere. • Avvio grande prosa del 1300 avviato da Brunetto Latini e Bono Giamboni. • Letteratura di viaggio: molti mercanti viaggiano in terre lontane e scrivono resoconto di ciò che vedono (es. “Il Milione” di Marco Polo). Autori principali: • Il “Novellino” autore anonimo o più autori, Toscana, XIII sec. Modelli comportamento e educazioni. • Brunetto Latini (circa 1220 – circa 1294), Firenze, notaio. Opere: testo enciclopedico “Tesoro” (fonte per Dante), poema “Il Tesoretto”. DOLCE STILNOVO (fine 1200) Dolce: musicale Stil: modo di poetare Novo: mai usato prima • Nasce nell’ambito culturale bolognese e poi si diffonde a FIRENZE (tra il 1280 e il 1330); • Poeti quasi tutti del ceto agiato; • Più omogenea e ricca espressione culturale di fine 1200; • Rigoroso e raffinato controllo linguistico; • Punto di riferimento per le successive più alte elaborazioni della poesia italiana; • Primo impulso grazie a Guido Guinizelli (riflessione teorica e rinnovamento linguaggio poetico); • Stilnovo fiorentino (es. Dante e Cavalcanti) centro della nuova scuola. 1400 • Fine guerra dei 100 anni tra FR e INGH e discesa re di FR Carlo VIII in Italia (1494), IT terra di conquista; • 1492 morte Lorenzo il Magnifico e scoperta delle Americhe segnano nuova era; • Si afferma Umanesimo, centro cultura umana, natura armonia e bellezza; • Società nuova non più solo feudale e riscoperta classici latini e greci; • Traduzione, conservazione e ripristino civiltà antica; • Letteratura non più solo fiorentina, metà secolo si sviluppa letteratura volgare: corte medicea di Lorenzo il Magnifico ospita Pulci, Poliziano, Boiardo e Sannazaro a Napoli. UMANESIMO • Riscoperta testi latini e greci, riaffermazioni valori mondo classico; • Spirito critico, tradizione scolastica medioevale e doveri politici della cultura; • Vita attiva dell’uomo nel mondo in contrasto con visione principalmente divina; • Rivalutazione uomo e del suo agire nella costituzione della società UMANISTI: • Coluccio Salutati, Poggio Bracciolini, Vittorino da Feltre; • Leonardo Bruni (nelle “Vite di Dante e Petrarca”/1436 riconosce importanza volgare); • Leon Battista Alberti (uomo al centro dell’universo chiamato a seguire se stesso con esperienza diretta, ingegno e sapere); • Pico della Mirandola (dignità uomo, fatto da Dio artefice del proprio destino e superiore anche agli angeli). LETTERATURA UMANISTICA ALLA CORTE DEI MEDICI • Grazie ai secc. XIII e XIV Firenze è stata centro supremo degli studi, luogo di riferimento per tutte le arti; • Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze, simbolo e mecenate; • Grande libertà intellettuale, gusto aristocratico per la bellezza, desiderio di raccordo tra ideali classici con tradizione comunale fiorentina; • Rinascita lirica volgare grazie allo stesso Lorenzo, Luigi Pulci e Agnolo Poliziano. AUTORI: • Burchiello: sperimentalismo comico/giocoso che giustappone parole e immagini senza nessuna logica; • Lorenzo de’ Medici: grande mecenate e uomo di cultura. Fece di Firenze centro di cultura e delle arti. Produzione si divide nella parte “popolare-burchiellesca” e poi l’adesione al pensiero neoplatonico dell’Accademia fiorentina. “Selve d’amore” e “Canti carnascialeschi” poesia è di vena malinconica; • Poliziano: capolavori “Fabula d’Orfeo” e “le stanze per la giostra”. Poesia portatrice di bellezza e armonia, fugacità della vita, ripido tramonto giovinezza e fine inevitabile di un sogno; • Pulci: “Morgante”, uomo artefice del proprio destino; • Savonarola: azione politica e denuncia corruzione della Chiesa. Auspica ritorno del cristianesimo a semplicità evangelica delle origini. LETTERATURA UMANISTICA A FERRARA E NAPOLI • Venezia, Ferrara e Napoli; • Poema cavalleresco di Boiardo (Ferrara) e letteratura pastorale di Sannazaro (corte aragonese a Napoli). AUTORI: • Boiardo: “Orlando innamorato” ideale umanistico energia amorosa che nobilita uomo. Esperienza epica e lirica. Canzoniere di Petrarca modello, ma convergenza più modelli; • Sannazaro: “Arcadia” misto di prose e versi, capostipite “romanzo pastorale”. Nostalgia per impossibile età dell’oro ricca di riferimenti colti. Produzione anche in lingua latina. 1500 • Secolo decisivo per le sorti d’Europa; • Creazione grande impero asburgico di Carlo V e inevitabili guerre; • Quadro in Italia territorio di conquista che culminano con il sacco di Roma (1527); • Dal 1530 predominio Carlo V sull’Italia, sancito con la pace di Cateau – Cambrésis (1559); • Riforma protestante di Lutero e scisma inglese rompe unità religiosa europea; • Concilio di Trento, fissati dogmi; • Anni ’30 sintesi cultura umanistico – rinascimentale nell’opera di Macchiavelli e Ariosto; • Opera di Guicciardini, società italiana in crisi; • Dal 1550 letteratura in crisi anche per decadenza politica, conformismo culturale; • Figura di sintesi Torquato Tasso, aspra tragedia culturale e storica senza via di uscita; • Sintesi: rinnovate arte e cultura, questione della lingua. CLASSICISMO RINASCIMENTALE • Da anni ’20 e ’30 del sec. XVI si consolida idea di classicismo, raffinatezza e armonia linguistico-espressiva che non si limiti a proporre canoni della letteratura classica; • Pietro Bembo si pone problema della lingua letteraria e ne fissa canone (a lui risale idea attuale di “classico”); • Baldesar Castiglione codifica norme di comportamento del perfetto uomo di corte; • Verso metà secolo norme classiciste vanno a coincidere con clima della Controriforma. AUTORI PRINCIPALI: • Pietro Bembo (Venezia 1470 – Roma 1547): cardinale, pose le basi del petrarchismo e diede contributo alla codificazione della lingua italiana. Opere: gli “Asolani” tema amore non sol trattato in forma poetica ma anche prosastica, “Prose della Volgar lingua”, “Rime”, “Historia Veneta”, “Epistolario”. Problema della lingua, codifica “classicismo del volgare” (lingua fondata sulla gravità e la piacevolezza) ricavata dai tre grandi scrittori del 1300. 1525 può essere considerato inizio della distinzione tra “lingua” e “dialetto”. • Baldesar Castiglione (1478 – 1529): codificò ideali rinascimentali della perfetta società aristocratica. Opere: “Il libro del Cortegiano”; • Ludovico Castelvetro (1505 – 1571): aristotelismo; • Annibal Caro (1507 – 1566): classicismo freddo e rigoroso; LUDOVICO ARIOSTO (1474 Reggio Emilia – Ferrara 1533) • Voce più elevata poesia rinascimentale; • “L’Orlando Furioso” visione moderna e ideale della dignità umana, eleganza narrativa e concretezza quasi comica del racconto epico; • Ariosto esempio Rinascimento allegro e potente, letteratura perfetta che sa equilibrare (quasi senza sforzo) musica, plasticità, figurativa, nitore e ricchezza poetica; • Svolse numerosi incarichi per gli Estensi; • Grandezza Ariosto: armonica conciliazione delle contraddizioni umane, risolta con superiore ironia e divertito distacco. OPERE: • “Orlando Furioso”: 46 canti in ottave, tre azioni (epica, sentimentale e celebrativa). Guerra cristiani saraceni, Orlando e ricerca di Angelica con perdita del senno e ritrovamento, contrasti d’amore tra il moro Ruggiero e la guerriera cristiana Bradamante. Autore cerca lingua uniforme ed equilibrata vicina a fiorentino letterario; • Opere minori: quattro commedie (La Cassaria, Suppositi, Il Negromante, La Lena), “sette Satire”. NICCOLO’ MACHIAVELLI (Firenze 1469 – Firenze 1527) • Insieme a Guicciardini voce più alta della prosa rinascimentale; • Nel “Principe” teoria dello Stato moderno e delinea uomo “prudente e virtuoso”; • Uomo politico, scrittore, diplomatico; OPERE: • “Il Principe” (1513/14): ricerca ciò che è utile allo Stato, verità della cosa e non la immaginazione di essa. Formazione e conservazione dello Stato il centro. Politica scienza autonoma capace di affrontare casi della fortuna e di fornire fini di mezzi adeguati e coerenti. • “La madragola” (1518); FRANCESCO GUICCIARDINI ( Firenze 1483 – Arcetri 1540) • Insieme a Machiavelli voce più alta prosa rinascimentale; • Uomo politico, protagonista guerre Spagna / Francia ; • Uomo politico deve avere “buon occhio del saggio” per esercitare la “discrezione”, sapersi orientare; • Onore, dignità. OPERE: • “La Storia d’Italia” (dal 1492 al 1534), crisi stato deriva da crisi di tutto sistema politico; • Studio del passato, riflessione politica proiettata su futuro: Italia deve organizzarsi in un organismo unitario che egli pensava di tipo federale. NOVELLISTICA, COMMEDIA, TEATRO DEL RINASCIMENTO NOVELLA -> es. Matteo Bandello; COMMEDIA -> es. Angelo Beolco detto Ruzante; TRAGEDIA CLASSICISTA -> es. Gian Giorgio Trissino. ANTICLASSICISMO: proposte alternative al classicismo. Esperienze plurilinguiste e sperimentali (es. lingua “macheronica” mix di latino con volgare). Assai lontano il modello petrarchesco (protagonisti: Teofilo Folengo e Pietro Aretino). MANIERISMO: concezione estetica fondata su imitazione di particolari poetiche già formate. Base teorizzazione modello petrarchesco di Bembo. Esponenti principali: il piacere del paradosso di Berni, autobiografismo eroicizzante di Cellini, prosa raffinata di Giovanni della Casa, controllo stilistico di Agnolo Firenzuola, bizzaria del Lasca e di Gelli e soprattutto grande poesia di Tasso. TORQUATO TASSO (Sorrento 1544 – Roma 1595) • Periodo controriformistico; • Consolidamento monarchie e dominio Spagna su Italia, crisi politico-culturale; • Controriforma, Chiesa reagisce con Conc. Di Trento (1545 – 1563); • Controllo Chiesa totale, direttamente e indirettamente; • Interprete drammatica cristi e contraddizioni epoca fu Torquato Tasso (opera principale: “Gerusalemme liberata”). 600 • Guerre di religione, guerra dei 30 anni (1618 – 1648); • Grandi rinnovamenti politici; • Stato moderno in Europa tranne in Italia e Germania, • Epoca del barocco, meraviglia, stupore, in Italia Marino e lirica concettista; • Classicismo barocco (antimarinista in un certo senso), satira, nuovo genere “poema eroicomico”, letteratura gesuitica; • Prosa scientifica di Galileo Galilei. BAROCCO E MARINO • Guerre, senso di smarrimento, precarietà delle cose umane, valori come compostezza e armonia in crisi; • Barocco: poetica dello stupore incentrata sul bizzarro, sulla sproporzione, sul virtuosismo e l’illusionismo tecnico; • Barocco letterario in IT con Giambattista Marino (Napoli 1569 – Napoli 1625): “Adone” esempio esaltazione fantasia e ricerca modello con virtuosismo espressivo, una “fabbrica delle meraviglie” ricco di metafore, ellenismo tutto italiano, vivo e personale; • Marino riferimento della “lirica concettista”: concetto accende la meraviglia, parole capaci di invenzione creatrice. CLASSICISMO BAROCCO • Si contrappone al concettismo di Marino con stupefacente sperimentalismo nella metrica poetica e nella lingua; • Nel seicento forma narrativa più moderna; • Fiabe e novelle trovano nella racconta in dialetto napoletano di Basile loro massima espressione. Giulio Cesare Croce famoso per le “Sottilissime astuzie di Bertoldo”. ESPONENTI: INIZO 1800, PERIODO NAPOLEONICO E VINCENZO MONTI • Con rivoluzione francese diffusione in Italia delle idea giacobine; • Monti neoclassico per eccellenza; • Più grande poeta neoclassico, merito: creare “classicismo borghese italiano” carattere cultura nazionale, definita. UGO FOSCOLO (Zante 1778 – Londra 1827) • Poeta che ha rappresentato meglio il travaglio e la maturazione di una nuova letteratura fra neoclassicismo e proposta romantica, ricerca carattere “italiano”; • Delusione per Napoleone; • Opere principali: “Ultime lettere di Jacopo Ortis” (travaglio politica e cultura delusa da principi rivoluzionari), “Sonetti” e “Sepolcri”, “Le Grazie” supremo ideale della bellezza; • Foscolo è uno scrittore di crisi ma anche di profonda rinascita: accese il grande insegnamenti musicale e ideale del neoclassicismo di una passione drammatica del tutto romantica e europea. ROMANTICISMO • In un certo senso è la cultura del secolo, non solo contrapposizione alla razionalità dell’illuminismo. Non al centro ragione ma passione, irrazionalità e indicibile; • Orientamenti diversi e contrastanti; • TEMI: esaltazione individualismo e della natura del genio, affermazione continuo divenire della storia, supremazia passione, dramma personale. Fiabe; • In Italia all’inizio Carlo Porta e Giuseppe Gioachino belli. ALESSANDRO MANZONI (Milano 1785 – Milano 1873) • Figura più significativa del romanticismo; • Sua opera segna ingresso della letteratura italiana nel grande realismo romantico europeo, coesione nazionale e risorgimentale; • Sottratto letteratura a sua grande rigidità classica e all’indifferenza alla storia; • Impegno su piano sociale, morale ed educativo; • Promessi sposi grande novità, romanzo popolare con eccezionale risultato linguistico • 1810 si converte al cattolicesimo, sposa Enrichetta Blondel dalla quale avrà 10 figli; • 1861 nominato Senatore del Regno d’Italia, vota Roma capitale. Vive principalmente sua vita a Milano e poco a Parigi. OPERE: • Opere poetiche: Inni Sacri, Odi Civili, 5 Maggio, stile petroso, lontano da modelli petrarcheschi e ricco di riferimenti biblici; • Tragedie: “conte di Carmagnola”, “Adelchi” giustizia, pietà e politica; • Promessi sposi: primo titolo “Fermo e Lucia”, 1821 poi altre due edizioni. Romanzo capace di coinvolgere popolo, converge li tutta poetica manzoniana. Ricerca vero e reale. Scopo è offrire insegnamento a tutte le classi sociali, cattolicesimo modo per proporre romanticamente l’idra nazionale e morale della letteratura. La lingua in quanto mediazione fra dialetto e toscano letterario è la via essenziale di questa comunicatività nazionale. GIACOMO LEOPARDI (Recanati 1798 – Napoli 1837) • Più grande poeta dell’ottocento e fondatore della moderna poesia italiana; • Sua eccezionalità si rivela nel fatto che fu poeta moderno e innovatore, pur definendosi antiromantico e interessato ad una continuità con la tradizione nel quadro di un pessimismo cosmico; • Classicismo suo lontano da letterarietà di tanti neoclassici italiani; • Grandezza: aver pensato alla poesia come scommessa dignitosa per capire l’esistenza e cercare la verità. OPERE: • In prosa: “Lo Zibaldone” laboratorio introspettivo, “Operette morali”, capolavoro ironia e ricerca filosofica; • Opere poetiche: “I Canti” e altri componimenti; Al centro della poesia è il dolore umano e l’unica risposta possibile: dire la verità a se stessi. La letteratura è un’esperienza di struggente rammemorazione, polemica con gli ottimisti e alla ricerca di consolazione filosofica. LETTERATURA RISORGIMENTALE • Solo a partire dal 1830, quando impegno politico assume centralità e urgenza mai evidenti nei decenni precedenti; • Crisi Carboneria, maturazione storico-culturale. Coscienza politica e culturale nazionale in senso moderno; • Secondo De Sanctis sono due i grandi parametri del pensiero politico risorgimentale: la scuola democratica e quella cattolico-liberale; • Piano artistico: romanzi Nievo e storiografia letteraria di De Sanctis. SCUOLA DEMOCRATICA • Scrivere è lottare, educare popolo ad una nuova coscienza nazionale, libera e repubblicana; • Esponenti: Giuseppe Mazzini (1805-1872, fonda “Giovine Italia”), Ruffini, Cattaneo, Pisacane. SCUOLA CATTOLICO – LIBERALE • “Neoguelfismo”, Chiesa e cattolicesimo garanti coscienza nazionale nuova; • Prospettiva politica prevalentemente moderata; • Esponenti: Gioberti (autore manifesto del “neoguelfismo”, Balbo, Tommaseo, Nievo (1831-1861 garibaldino morì durante spedizione dei mille, ritratto generazione delusa ma anche congedata da illusione risorgimentale), Francesco De Santis (ricostruisce sfondo storico etico civile con nuovo realismo non più indebolito dal sentimentalismo romantico. L’artista deve immergersi nella società). LA REAZIONE ANTIROMANTICA • Conclusione del Risorgimento con unificazione del Regno d’Italia (1861); • Disagio intellettuale, frutto di molte speranze deluse e un’emarginazione dell’artista; • Critica al Romanticismo attraverso la Scapigliatura e il classicismo critico di Carducci. Esponenti: • SCAPIGLIATURA: (Milano, nata e sviluppata anni ’70-80), più che un vero gruppo fu orientamento di rottura e anticonformismo per provocare e attaccare. Furioso sperimentalismo formale. Carlo Dossi (1849-1910( esponente più rappresentativo, tra ironia e paradosso; • CARDUCCI (1835-1907): insegante universitario e attivo nella vita politica, vate Regno d’Italia. Insieme sia classicismo sia nuove necessità europee. (Levia gravia, Rime nuove, ecc…). VERISMO • Movimento più interessante seconda parte del secolo che, sulle premesse del positivismo, trae origine da naturalismo francese e dalle condizioni del momento storico italiano, come crisi regioni meridionali, non consuetudine linguistica e dialettale; • Mancanza tradizione realista narrativa; • Verga protagonista, poi anche Fogazzaro; • Verismo fotografa realtà senza interferenza autore, ma per verismo letteratura non è una scienza: la narrazione resta esperienza misteriosa destino umano; • Ambienti veristi sono prevalentemente campagna e meridione. GIOVANNI VERGA (1840 – 1922) • Nativo di Catania; • “Vita dei campi”, “Novelle rusticane”, “ciclo dei vinti con I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo; ANTONIO FOGAZZARO (1842 – 1911) • Incontro tra sensualità e di ricerca religiosa; • Mistero, dramma della malattia, si fondono in un disperato squilibrio spirituale; • Romanzi “Malombra”, “Il Santo”, ecc TRA 800 E 99: LA STAGIONE DECADENTE • L’artista decadente afferma la propria orgogliosa differenza, rifiuto della società; • Decadentismo si esercita su temi come l’inconscio, sogno, memoria, infanzia, angoscia e senso della morte, eleganza contro volgarità della massa, fascino oriente lontano, sensualità, erotismo, culto per esoterico e satanico, alcuni ritorni al mistico e alla fede cattolica; • Forte estetismo e una letteratura simbolista; • In Italia vero portavoce Decadentismo dell’estetismo fu D’Annunzio, mentre Pascoli fondò in modo originale e diverso dal contesto europeo la poesia simbolista. • Origine negli anni ’80 a Parigi, in opposizione al positivismo esalta irrazionalità, mistero, estetismo e prospettiva simbolista. GABRIELE D’ANNUNZIO ( Pescara 1863 – Gardone Riviera 1938) • Vive sprezzante ogni morale comune, buttandosi con lo stesso ardore nella vita pubblica e privata; • Sprovincializza la nostra letteratura; • Decadentista ed esteta per eccellenza; • “Il Piacere”, “Laudi”, ecc… GIOVANNI PASCOLI ( San Mauro 1855 – Bologna 1912) • Infanzia e anni giovanili turbati da gravi lutti familiari; • Impegno politico e docente universitario; • Opere come ad esempio “Myricae”, “Canti di Castelvecchio”, “Poemetti”, “Odi e inni”, produzione latina, ecc… • Tema del fanciullo, nido famigliare, poesia simbolista. 1900 • Inizio del secolo fino alla guerra mondiale è ancora influenzato dai tre grandi poeti a cavallo dell’800-900: Carducci, Pascoli e D’Annunzio; • Carducci e D’Annunzio si ribellano per via ironico-esistenziale, per avanguardie il futurismo; • Sperimentazione pascoliana come modello di stile; • Si sviluppano le due maggiori esperienze letterarie di livello europeo: drammaturgia di Pirandello e la narrativa di Svevo; • Con gli anni ’20 accanto a chiari segni di richiamo alla tradizione si vede l’affermarsi di due grandi personalità: Ungaretti e Montale; • Decennio successivo caratterizzato da ermetismo, valenze espressive della parola, vaga dimensione religiosa; • Seconda guerra mondiale costringe a scelte drammatiche, impegno civile e politico, neorealismo; • Pasolini, Sciascia e Calvino, Moravia e Gadda, ruolo guida nei decenni successivi; • Contrasto tra cultura e società ispira le neoavanguardie negli anni ’60; • Nell’ultimo quarto di anni rifiorire poeti dialettali, poi narrativa con appiattimento cronaca e vicino a sceneggiature cinematografiche AL DI LA DEL DECADENTISMO • In Italia e Europa il secolo si apre con le Avanguardie ma presenza di Pascoli e D’Annunzio ancora molto forte; • Prospettive letterarie del primo decennio: 1. CREPUSCOLARISMO: nuova ironica semplicità, rovesciando mito romantico-decadente. Perdita valori tradizionali sia filosofici che scientifici, soli e incompresi si chiudono nel loro disagio. Lingua è sempre prosastica. Esponenti: Gozzano, Moretti, ecc… 2. FUTURISMO: nuovo linguaggio modernità, dibattito delle riviste. Si ricerca linguaggio sperimentale ed eversivo, volontà vitalismo epoca moderna. Elaborazione affidata ai “manifesti. Esponenti: Marinetti (che pubblicò primo manifesto del futurismo nel 1909), Palazzeschi, ecc… “La Voce” una delle riviste più importanti e simboliche. Federigo Tozzi. 3. NEOIDEALISMO ITALIANO: opposizione al positivismo, pensiero di Croce e Gentile essenziale sia per lo storicismo sia per liberalismo italiano. Attorno a questo pensiero matura anche pensiero di
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