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I Primi Secoli della Letteratura Italiana: Origini e Evolutione, Appunti di Letteratura

L'inizio della letteratura italiana, circa dal 1234 con le laudes di s. Francesco, e il problema della lingua. Dante e altri contribuirono a diverse letterature regionali, come umbria, sicilia e lombardia. La lingua letteraria era una lingua di cultura, con diverse scelte di lingue e forme metriche. La prima unificazione linguistica avvenne nel 400', e leopardi, con opere come 'osservazioni di un italiano sulla poesia romantica' e 'a bruto minore', contribuì alla letteratura volgare toscana. Il tema del suicidio e la necessità di leggere la natura come se fosse umana sono concetti chiari in questo contesto.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 09/06/2022

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aurora-capelli 🇮🇹

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Scarica I Primi Secoli della Letteratura Italiana: Origini e Evolutione e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! I PRIMI SECOLI DELLA LETTERATURA La letteratura italiana inizia approssimativamente intorno al 1234 con le Laudes di S. Francesco. Il testo più antico a noi pervenuto invece, è Quand’eu estava nelle tue catene, una canzone (testo metrico organizzato in strofe) scritta a Ravenna del 1100. All’inizio vi era il problema della lingua: la lingua scritta e quella parlata (intesa come quella appresa spontaneamente) non coincidevano. Dante, ad esempio, nel 300’ pubblica un’opera: De vulgari eloquentia, un trattato di linguistica, poiché appunto in Italia non esisteva una lingua unitaria. Nascono dunque letterature diverse:  In Umbria troviamo personaggi come S. Francesco e J. Da Todi  In Sicilia troviamo la scuola siciliana  In Lombardia troviamo il milanese Bonvesin de la Riva La lingua letteraria era una lingua di cultura, alcuni usavano il parlato raffinato o il latino per produrre opere e altri la lingua d’oil (fr. nord) oppure la lingua d’oc (fr. sud). Una prima unificazione linguistica si ottenne solo nel 400’, fino ad arrivare al 1525 con Prose della volgar lingua di Bembo, con la quale stabilisce che la letteratura volgare nasce a Firenze e che la lingua letteraria (il volgare toscano) va fissata, mentre la lingua parlata deve seguire il mutamento del suo corso. LEOPARDI Leopardi iniziò con un articolo: Osservazioni di un italiano sulla poesia romantica, che mandò a Milano e non fu mai pubblicato. Inizia perciò la sua carriera come traduttore di testi classici. Leopardi sceglie le forme metriche in base alla corrispondenza delle sue esigenze. Le scelte le compie man mano, spesso sceglie la canzone e la terzina dell’elegia. A BRUTO MINORE Comprende il tema del suicidio, che secondo il poeta non è più da considerare un atto contro natura, poiché l’uomo non vive più in una condizione naturale. Gli antichi, ad esempio, si suicidavano quando il dolore proveniva da un’esclusione (come nel caso di Saffo, che si sente esclusa dalla bellezza della Natura). ALLA PRIMAVERA L’arrivo della primavera significa anche il risveglio della ‘bella età’ (l’antico). In questo testo Leopardi esprime due concetti ben chiari: 1. Il cuore diventa vecchio quando sperimenta l’illusione dell’amore (rif. allo Zibaldone, in cui il poeta sostiene che l’uomo diventa adulto quando ha fatto esperienze di sé e l’esperienza per Leopardi coincide con l’esperienza dell’amore) 2. Bisogna leggere la Natura come se fosse umana
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