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La letteratura latina dalle origini alla fine della Repubblica: analisi dei capitoli 1-9, Sintesi del corso di Letteratura latina

Un'analisi approfondita dei primi nove capitoli del libro 'letteratura latina dalle origini alla fine della repubblica'. Viene discusso lo sviluppo della letteratura latina a roma, l'influenza della cultura greca e le opere letterarie più importanti di questo periodo, tra cui l'odissea di livio andronico e le saturae. Vengono anche presentate le caratteristiche della commedia palliata e togata. Infine, vengono menzionate le opere di alcuni autori latini come terenzio, turpilio e accio.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 06/02/2024

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Scarica La letteratura latina dalle origini alla fine della Repubblica: analisi dei capitoli 1-9 e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura latina solo su Docsity! LETTERATURA LATINA DALLE ORIGINI ALLA FINE DELLA REPUBBLICA CAPITOLI 1-9 La letteratura a Roma si sviluppa relativamente tardi rispetto alla nascita della scrittura, ufficialmente comincia con la prima rappresentazione teatrale di Livio Andronico, tenuta durante i giochi detti Ludi Romani nel 240 a.C. Roma si avviava a diventare una grande potenza che, a partire dal 300 a.C. aveva esteso la sua influenza alle regioni di antica cultura greca del Mezzogiorno e alla Sicilia. Con cui aveva instaurato dei rapporti commerciali, i quali abitanti greci venivano introdotti nella società romana. Ciò porto all'impossessarsi del patrimonio tecnologico, linguistico e mitico. La scrittura è attestata già nell'VIII secolo, ma è legata ai miti di origine greca e alla fondazione della città stessa. Il suo uso aveva un ruolo limitato per l'ambito economico, politico e religioso quindi senza finalità letterarie, essendo un privilegio esclusivo di una minoranza di cittadini, appartenenti a categorie professionali o servili detti scribae. Le pratiche divinatorie quali preghiere, formule liturgiche e istruzioni su come placare le divinità erano iscritte nei cosiddetti Libri Sibillini. I pontefici avevano un ruolo rilevante all'interno della società per la conservazione della memoria e delle tradizioni civili mediante la costituzione degli archivi ufficiali detti Annales Pontificum, i quali contenevano anche i rapporti con le colonie (dette praefectures) che venivano esposti in pubblico come, ad esempio, le Dodici Tavole che contenevano norme del diritto civile. In merito a questo: ➟ APPIO CLAUDIO un liberto a cui si attribuisce erroneamente la prima stesura scritta di un'orazione latina sul finire del IV secolo a.C per via della progressiva laicizzazione del diritto. All’oralità vennero affidate le manifestazioni di carattere letterario come:  Carmina componimenti di mezzo tra la prosa e la poesia divisi in membri e incisi minori, detti kola e kommata in greco.  Vates carmi profetici  Neniae tipologia di tipo funebre  Fescennini recitati durante i matrimoni, associati alla città etrusca di Corchiano. Di questi sono testimoniati quelli dei collegi sacerdotali di Salii e Frates Arvales. Cantati a turno nei banchetti in lode degli uomini illustri oppure dal popolo e dai soldati durante i trionfi. LIVIO ANDRONICO nativo di Taranto era un liberto ossia uno schiavo liberato da Livio Salinatore che fu portato a Roma. Considerato un maestro perché originario di un contesto greco e considerato un’erudita. Le notizie su questo autore provengono da una tradizione indiretta, un racconto di Tito Livio e citazioni di altri autori. La letteratura nasce perché Roma si sta espandendo ed ha contatti anche con il mondo greco e la Magna Grecia vi è una fase preletteraria che vede la tradizione orale e l'esistenza della scrittura seguita da un'evoluzione con l'introduzione di regole e del professionismo (ars). Vi è l'abbandono dell'aspetto ludico il pubblico non è più partecipe ma diviene spettatore e vengono introdotte forme canoniche conosciute dai greci come generi letterari. Il dramma fu eseguito l'anno dopo la conclusione della prima guerra punica vinta dai romani, questo è frutto di una scelta culturale della classe dirigente che adottò la tradizione ellenistica per esprimere la visione universalistica del futuro di Roma che la vedeva come la prima potenza del Mediterraneo occidentale è l'erede della cultura greca minacciata però dall'espansione fenicia. ODUSÌA il primo poema epico a Roma scritto in versi saturni, la cui invocazione alla musa Camena proviene da una tradizione indiretta (divinità fluviale indigena). È la versione latina dell’Odissea, che trasforma Odisseo in Ulisse, considerato come uno degli eroi che fondarono le città italiane insieme a Enea. L'epica è l'espressione dei valori della classe dominante ciò include che vi siano legami tra il personaggio stesso e l'eredità ellenica di Roma. La resa Latina espande il testo di Omero provocando una serie di variazioni, facendo coesistere tratti dello stile tragico come immagini patetiche e un ritmo più serrato. La traduzione fu per la prima volta impiegata nella dimensione letteraria per fini didattici e scolastici. L'intento di Livio era avvicinare il testo greco ai destinatari latini rendendolo più accessibile portando all'ampliamento la semplificazione e la romanizzazione attraverso una sostituzione di espressioni, concetti e istituzioni greche con quelle romane come l'utilizzo del verso saturnio al posto dell'esame greco. Diffusa attraverso le recitazioni orali così da arrivare ad un pubblico più ampio comprendente tutte le classi sociali. GNEO NEVIO originario della Campania godeva della cittadinanza romana che gli permise d prendere decisioni indipendenti riguardo ai potenti. Partecipò alla prima guerra punica e si impegnò a scrivere un poema mentre Roma era in guerra contro Cartagine. Viene definito orgoglioso data una serie di invettive contro la famiglia dei Metelli, e fu poeta e uomo di teatro scrisse commedie e tragedie sotto il controllo della classe dirigente. BELLUM POENICUM carmen scritto in 4/5 mila versi saturni sulla guerra cartaginese. È un poema storico secondo il modello dell'epica ellenistica, che dava voce alle aspirazioni nazionali in un momento di grave crisi per lo stato. Successivamente diviso in 7 libri, la prima sezione fu dedicata all'Archeologia trattando le origini mitiche di Roma fino ad arrivare alla causa della prima guerra punica. Le notizie su quest'opera pervengono da frammenti ma raccontano come Nevio collega la storia di Roma e la leggenda troiana con l’incontro di Enea (romano) e Didone (cartaginese). Le caratteristiche sono quelle del racconto epico con tratti dello stile tragico come la tendenza al patetico, la drammatizzazione del racconto epico e nelle parti storiche emerge uno stile cronachistico quasi fattografico della collettività del popolo romano con andamento meno mosso. Rendendolo l'antecedente di Virgilio, riprese la materia dall'opera di Nevio (l'ultima notte di Troia). Praetexta dal tipico abito orlato di porpora dei magistrati romani indossato dagli attori nuovo genere drammatico di carattere patriottico con trame che trattano la leggenda e la storia di Roma mescolando di lingua latina e lingua greca con una varietà di ritmi. Si inizia a formare un legame tra la forma letteraria e la politica che diedero vita alla memoria storica e nazionale con il ROMULUS che tratta il passato mitico e il CLASTIDIUM che tratta un presente storico, la battaglia tra i romani e i Galli che aveva vissuto personalmente anticipando le commedie di Plauto. STORIOGRAFIA: QUINTO FABIO PITTORE considerato come il primo storico romano si allontana dagli Annales pontificali perché scritta in greco, evidenziando con la sua opera dal titolo Annales, la continuità. Esponendo al confronto la tradizione indigena con ciò che avevano scritto i greci su Roma. Con finalità politiche e propagandistiche vuole presentare nella luce migliore le iniziative militari di Roma, giustificando per la prima volta l'imperialismo. L'importanza dell'opera si evince dalla trasformazione della semplice registrazione annalistica alla narrazione storica di tipo greco che non escludeva osservazioni di costume, descrizioni di riti e annotazioni autobiografiche. Costruita su una struttura tripartita, dedica: 1. Ampio spazio alle origini raccontando 2. Grandi linee la storia intermedia 3. Finisce con gli avvenimenti contemporanei TREATRO: PLAUTO nato in Umbria a Sàrsina intorno al 250 avanti muore nel 184 avanti. Le notizie provengono da fonti antiche non sempre attendibili o da testimonianze dirette che gli attribuiscono circa 130 commedie. La sua attività di commediografo cominciò nell'ultimo decennio del III secolo e terminò nel 202 a.c con la fine della seconda guerra punica. La tradizione grammaticale gli attribuisce 21 commedie che ci sono aggiunte quasi per intero data la sua formazione artistica nel teatro latino italico e in quello ateniese, ispirandosi a modelli quali: Menandro, Dìfilo e Filèmone IV-III secolo della nuova commedia greca (Nea) Livio Andronico e Nevio per la traduzione adattata al latino. Secondo il canone varroniano, di Varrone, le commedie attribuite sono in realtà 13:  Amphitruo Anfitrione  Asinaria La commedia degli asini mos maiorum (costume romano), fu rigido nel seguire le leggi e andò contro il circolo degli Scipioni in ambito culturale e politico. Il circolo scipionico un gruppo politico di carattere filo ellenizzante avente contatti con personaggi culturali greci come Panezio e Polibio che prende il nome da Scipione Emiliano, caratterizzato da un amore per la cultura greca di cui faceva parte anche Gaio Nevio. Si parla di rivoluzionaria prassi catoniana il chiudersi della preistoria e acquistare maggiore senso artistico nella prosa Latina. Egli vuole fare della parola scritta una parola parlata secondo un intento retorico con l'esclusiva esecuzione orale vuole rimpiazzare l'improvvisazione con la recitazione. I testi sono strutturati in quattro elementi  Actio recitazione  Inventio argomentazione  Dispositio collocazione  Elocutio elaborazione formale Impiegando uno stile semplice e un ritmo dato dalle pause e dalle ripetizioni di intonazioni, accenti e gestualità definendo le regole della prosodia. Nonostante il rifiuto della cultura greca egli recuperò alcuni elementi divenendo un'importante figura nell'ambito storiografico. DE AGRICULTURA unica opera giunta per intero di un testo letterario in prosa latina, un poema didascalico con struttura tripartita è una composizione disomogenea che dona istruzioni per la gestione economica di un terreno e un carattere pragmatico raccomandando le colture più redditizie come l'ulivo e la vite.  Libro I proprietà e le sue patri  Libro II le attività agricole nell'anno  Libro III successione di consigli in ambito culinario medico religioso e magico ORIGINES operatore grafica che rientra nell'attività politica descrivendo i doveri del cittadino, nel proemio dichiara di volersi allontanare dagli Annales per scrivere un'opera in latino. Otium delle virtù Plate al pari di quelle pubbliche, poiché anche nel privato il cittadino doveva preoccuparsi dello Stato. La struttura è bipartita perché scritta durante la vecchiaia, 7 libri divisi in due parti  Libri I, II, III le origini di Roma e dai città italiche  Libri IV, V, VI, VII la prima guerra punica Nella visione storicistica emerge il carattere polemico e rifiuto di citare le cariche delle figure preminenti indicando lo stato come opera collettiva. Si tratta di una storia di Roma come complesso e mai singolarmente, con l'autocelebrazione di sé che alla fine dovette soccombere allo spirito individualistico. RIVOLUZIONE TEATRALE: TERENZIO natio di Cartagine, giunge a Roma come schiavo del senatore Terenzio Lucano poi liberato data la sua bellezza e intelligenza e accolto da Scipione Emiliano e Gaio Lelio, molto apprezzato da Cecilio. Nel 160 partì per la Grecia e morì durante il viaggio di ritorno la data di nascita di Terenzio risale alla morte di Plauto nel 184 a.c. Le notizie provengono dall'opera di Svetonio De Poetis e dal commento a 5 commedie del grammatico Elio Donato. Attribuite 6 commedie viste come lo strumento di diffusione delle opere del circolo Scipioni. Sconfitta Cartagine Roma sì impose sul mondo greco instaurando un periodo di pace relativa di vent'anni in cui la Macedonia divisa in tre parti, aumentarono i contatti con la cultura greca attraverso iniziative private della nobilitas che aveva il controllo di strumenti come la retorica che permetteva di apprendere la capacità persuasiva non esistendo scuole e biblioteche pubbliche la circolazione di persone e testi dava una conoscenza di nuove idee e nuovi modelli di vita in contrasto appunto col Mos Maiorum. Si parla di rivoluzione teatrale quando il teatro è visto come veicolo di paideia insegnamento delle masse controllata la nobilitas che vede l'esaltazione di valori individuali e favoriva le iniziative politiche, è un teatro di parola dove l'attenzione è posta sull'azione verbale e sull' introspezione psicologica si tratta dell'individualismo che definisce l'autonomia della persona con il rifiuto dei tipi fissi il passaggio dal monologo al dialogo il raddoppio degli intrecci e di coppie di personaggi analoghi, in circostanze uguali con azioni che sono condizionate dalle convenzioni sociali. Terenzio era letto in contesto scolastico come esempio linguistico si inserisce nel periodo di crisi della polis essendo favorevole al ritorno di modelli come Menandro che per eccellenza riflette il nuovo periodo ellenistico volendo riportare sulla scena il dramma realistico ispirato a nuove filosofie una nuova concezione orizzontale del genere umano e al pessimismo ovvero l'uomo che si scopre solo. È un tipo di teatro psicologico e riflessivo che cerca di mantenere l'illusione con il rifiuto della tradizione melodrammatica romana le limitazioni dell'elemento cantato in favore di quello recitato la soppressione delle interazioni con il pubblico. La sostituzione del prologo espositivo con quello polemico sviluppa una polemica dell'autore costituendo qualcosa di estraneo che porta allo spettatore in uno stato di continua tensione c'è una serie di use di contaminazioni attraverso le fonti greche che portano. Concetto di Humanitas: con l'affermazione dello stoicismo e dell'ideale del cosmopolitismo vi è una maggiore attenzione verso l'uomo il primo secolo costituisce una crisi sociale e dei valori la terminologia secondo Varrone si divide in tre casi mentre secondo Cicerone in 229 casi fu teorizzata da quest'ultimo come l'appartenenza dell'essere umano istituzionalizzato il quale ha consapevolezza dei diritti e dei doveri che accomunano tutti gli uomini ma è anche l'identificazione di un concetto tramite una parola coniata dai romani che non ha corrispettivi in greco. Proprio Terenzio introduce questo valore sottolineando il cambiamento dei rapporti familiari con vicende ambientate ad Atene e trame che riflettono i problemi di attualità secondo uno stile che si allontana dalla finzione scenica con un linguaggio che è quello della conversazione quotidiana fine ed elegante ricco di atticismo che influenzerà i suoi successori. PACUVIO nato a Brindisi è il nipote di Ennio, ebbe successo a Roma e si Lega ad ambienti aristocratici frequentati dallo zio morendo nel 130 a.c a Taranto, fu il primo poeta a dedicarsi solo alla tragedia con la tecnica della contaminazione di cui restano 15 titoli e 450 versi. Si ispirò a modelli greci quali Eschilo, Sofocle e Euripide. Tipico è il gusto ellenistico della ripresa di tratti meno noti del mito attraverso colpi di scena trame romanzesche personaggi e situazioni commoventi, da Ennio riprende espressioni della lingua e a lui si devono autentiche invenzioni teatrali come il carro fiammeggiante, continuatore appunto della tragedia con temi che riguardano i conflitti generazionali tra genitori e figli, coppie antitetiche di personaggi. Novità è l'introduzione di tematiche e dibattiti etico-filosofici contemporanei: ANTIOPA i gemelli Anfione e Zeto impersonano due opposte concezioni della vita quella contemplativa e quella attiva, dove compare una tendenza a conciliare i due opposti privilegiando la legge morale del giusto mezzo. Io sono la madre naturale Antiope e credendola una schiava la consegnano alla crudele regina Dirce, solo in un secondo momento avviene il riconoscimento e i due decidono di salvare Antiope e punire Dirce. Idea che uno schiavo fuggiasco può essere una persona vicina alla quale si deve rispetto e aiuto, si ispira al relativismo etico. CECILIO STAZIO nativo di Milano di origini servili coetaneo a Pacuvio muore nel 168 a.c assai vecchio di cui rimangono 40 titoli e frammenti e circa 300 versi che faticano ad imporsi per alcuni elementi che aggiravano il pubblico. Riprende nelle commedie il modello di Menandro modificando il testo greco ma contenendo la coerenza degli intrecci amplia e riduce da pezzo recitato a pezzo cantato con una serietà di fondo è l'ethos dei personaggi sentenziosità nei risvolti sociali il frammento più ampio è quello di AULO GELLIO. TURPILIO ultimo autore di commedie greche muore tra il 104 e il 103 a.c, di cui rimangono 13 titoli e circa 200 versi, coetaneo di Terenzio, è noto per il fascino esotico non più estraneo che diminuisce il conflitto di valori. Nella seconda metà del II secolo il conflitto tra valori greci e romani era sentito come troppo attuale per essere ancora comico. Fabula togata commedia in costume nazionale si trasferiscono trame delle commedie greche nel contesto italico e romano. Con la morte di accio il dramma greco finì col perdere i favori del pubblico e sopravvissero solo le forme teatrali più popolari e primitive Farsa Atellana e Mimo. Abbandonarono l'improvvisazione si trasformarono in versioni e ridotte del teatro popolare greco con l'alternanza di partire citata e cantate giochi di parole predilezione per la figura di suono ripetizione delle situazioni topiche create dall'ignoranza e dal fraintendimento con una maggiore propensione verso soluzioni inaspettate e buffonesche per l'espressione volgare legata al basso corporeo e una più accentuata sentenziosità. SATIRA: genere nato a Roma LUCILIO nato a Sessa Aurunca proveniente da una ricca famiglia di cavalieri partecipo alla campagna di Numanzia con Scipione Emiliano. Ebbe legami con personaggi culturali e politici, possedimenti in Campania e morì a Napoli tra il 103 -102 a.c, celebrato con un funerale pubblico. La sua attività comincia secondo Orazio nel 132 a.c che lo definisce come senex ossia vecchio; quindi, la sua data di nascita si collocherebbe tra il 168-167 a.c. Viene considerato come il primo letterato proveniente dalla classe dirigente che si dedicò totalmente all’otium rifiutando l'impegno politico. La poetica di Lucilio viene definita realistica per i temi, il tono colloquiale e la poesia breve perché si basa sul rifiuto del genere tragico ed epico storico e sull'impiego della satira. Con la crisi della nobilitas romana vi è la fine dell'espansione nel Mediterraneo preceduta dalla caduta di Cartagine e Corinto distrutte nel 146 a.c. Questo nuovo clima vide la nascita di una nuova classe sociale di imprenditori detti cavalieri oltre che l'influenza di nuove dottrine provenienti dall'oriente greco insieme alla pressione degli alleati videro la nascita di riforme politiche come quella di Gracchi. SATURAE nome originario poemata o ludus ac sermones del corpus di satire diviso in tre raccolte di conservazioni scherzose in 1400 versi distinte per criteri metrici.  Libri 26-30 antica scritti metri enniani  Libri 1-21 recente scritti metri esametri  Libri 22-25 frammenti scritti in distici elegiaci metro tipico della satira La forma poetica della satira vede numerosi elementi greci, caratterizzata dalla varietà di metri e di temi trascurate nelle altre forme letterarie. Egli rinnova e reinventa lo stile introducendo l'aggressività e la critica sociale data la sua posizione di conservatore moderato trae i suoi giudizi dall'esperienza personale sui comportamenti sociali e politici dei cittadini biasimando le personalità più importanti e il popolo. Rinuncia alle attività pubbliche e ai guadagni rivelando l'autonomia personale del poeta che smaschera il Mos Maiorum e aggredisce istituzioni come il matrimonio e la famiglia. Lo stile viene adattato alla critica sociale e politica o polemica etica, secondo la sua individualità crea una corrispondenza tra la forma e il contenuto trattando argomenti come  ricordo di amicizie  rancori personali  amori e viaggi  osservazioni su vari aspetti della vita quotidiana  dispute estetiche, filosofiche, letterarie ho grammaticali La lingua è colloquiale e prosastica ricca di poetismi, arcaismi, grecismi e figure retoriche con parole adeguate che sono conformi all'ideale di voler riprodurre la conversazione sul piano letterario con l'utilizzo del sermo familiaris. ACCIO nato a Pesaro nel 170 a.c da genitori liberti si trasferì a Roma dove ebbe successo con il suo primo dramma contato Pacuvio si impose come poeta tragico e morì nell’85 a.C incontrando il giovane Cicerone. Della sua attività teatrale restano titoli si divide in:  Cothurnatae scritti tragici 40 titoli e circa 700 versi.  Preatexta BRUTUS dedicata a Decimo Gunio Bruto e AENEDES SEU DECIUS un episodio eroico della storia romana.  Opere di varia natura ANNALES e SOTADICI di carattere epico-storici in esametri. ETÀ DI CESARE: LUCREZIO fa parte degli autori dell'età di Cesare ossia della fine della Repubblica, collocato tra il 98 e il 55 si sarebbe suicidato a 44 anni e sarebbe impazzito a causa di un filtro d'amore questa notizia pare sorta già nel IV secolo d.c in ambito cristiano per giustificare l'opera lontana dalla morale cristiana. Con la diffusione della filosofia epicurea nella Grecia di età ellenistica ritroviamo dei principi in conciliabili con quelli civili romani. Notizie della sua follia da: 1. San Girolamo traduce il Chronicon di Eusebio di Cesarea 2. Cicerone scrive una lettera a suo fratello dove apprezza Lucrezio 3. Svetonio narra della morte dell'autore che coincide con la presa della toga da Virgilio L'epicureismo a differenza dello stoicismo si basa sull'individuo e non sulla collettività non prevede il coinvolgimento civile del cittadino poiché sono filosofie ellenistiche a diffondersi quindi Roma non ha veri e propri filosofi ma pensatori che riprendono i principi di queste. Si basa su tre principi  kepos il giardino luogo di meditazione e di speculazione di massime di vita come il “vivi nascosto” ossia una vita lontana dall'impegno civile e dal contesto sociale  atarassia desiderio di una vita senza dolore che esortava la riflessione personale  dei che gli epicurei non consideravano come divinità e non credevano che si occupassero delle vicende umane mentre i romani avevano allestito un Pantheon simile a quello greco Damnatio memorie da parte di Cicerone per Tito Lucrezio ritenendo la sua opera pericolosa e l'eliminazione di una persona dal ricordo generale per far sì che non sopravviva il suo pensiero nonostante la ritenne un'opera di tecnica letteraria elevata ed ingegno. DE RERUM NATURA la natura delle cose o sulla natura è un trattato filosofico sulla natura e sul ruolo dell'essere umano in un universo basato sul principio di Epicuro peri fiuseos, con una struttura diversi in esametri per fare una poesia didascalica è diviso in sei libri speculari. L'opera si conclude con un episodio angosciante quello della peste di Atene del 430 a.c descritta nei minimi dettagli come anche il fatto che non seppero affrontarla, essendo una conclusione tragica si è pensato fosse incompleto:  Libro I fondamenti della fisica epicurea l'atomo è un qualcosa che non può essere tagliato o diviso riprende i principi di Democrito cade dall'alto verso il basso, le cose sono generate dal clinamen un movimento orizzontale spontaneo che si scontra con la caduta verticale degli atomi e garantisce il libero arbitrio dell'uomo  Libro II movimento degli atomi  Libro III la vanità del terrore della morte cita una delle massime più importanti di Epicuro se c'è la morte noi non ci siamo  Libro IV la teoria gnoseologica  Libro V l'origine del cosmo, della terra e dei primi uomini  Libro VI i fenomeni atmosferici, terrestri e l'origine delle epidemie peste di Atene Vi è una speculazione positiva su Epicuro e siccome abbia portato la sua filosofia alla civilizzazione utilizzando uno stile in chiave callimachea, conia nuove parallele latine utilizza i significati fonici, epica enniana arcaismo che da solennità discorso argomentativo. Il linguaggio ricco di similitudini per avvicinare e spiegare attraverso l'esperienza del fenomeno qualcosa di cui si discute in modo astratto. CICERONE le notizie sulla sua vita sono riprese dai frammenti, nacque ad Irpino nel 106 a.c da una famiglia di rango equestre non appartenenti alla nobilitas ma si formò in ambiti giuridici e filosofici retorica. Morì per mano dei sicari di Antonio nel 43. Viaggiò in Grecia e in Asia Minore dove riprese gli studi filosofici. Ebbe una carriera politica completa  PRO SEX. ROSCIO AMERINO esordì come avvocato con il processo in difesa di Sesto Roscio di Ameria, accusato di parricidio da un liberto di Silla.  ACTIO SECUNDA Nel 75 divenne questore e governatore della Sicilia Occidentale e nel 70 divulgò 5 discorsi della seconda parte del processo contro il governatore Verre (VERRINE), seguace di Silla, mai pronunciati. Fissando così il suo stile oratorio equilibrato e solenne racconta di Verre in esilio, dei siciliani liberi e delle simpatie verso la sua figura.  PRO LEGE MANILIA O DE IMPERIO CN. POMPEO nel 66 l'anno della pretura sostenne la necessità di conferire a Pompeo pieni poteri nella lotta contro Mitridate guadagnandosi i favori degli ambienti equestri.  DE LEGE AGRARIA nel 63 ottenne consolato, con l'appoggio del Senato contrastò una riforma sulla legge agraria e difendendo le personalità più importanti.  CATILINARIE partecipò alla repressione del colpo di stato ordito da Catilina scrivendo 4 orazioni violente che lo videro come garante di una pace stabile. Nei periodi di coalizione tra ottimati e cavalieri di cui si fece garante, con la fine di Catilina tornarono a divergere. Con le lotte interne e il primo triumvirato composto da Pompeo Cesare e Crasso fu costretto all’esilio nel 58 e in seguito venne approvata una l Negge dal suo nemico il tribuno Clodio. Fu un anno di disperazione tra Durazzo e Salonicco in cui penso al suicidio fino a quando Pompeo decise di farlo rientrare a Roma nel 57 ringraziando il senato con 2 discorsi (POST REDITUM IN SENATUM e POST REDITUM AD QUIRITES) e attaccando i colpevoli. Ricostruì la sua casa scrivendo anche il DE DOMO SUA e ottenne successi con le orazioni che gli garantirono fama e prestigio.  PRO SESTIO pose le basi di un nuovo programma politico data la precarietà delle alleanze degli ordini egemoni senatorio ed equestre concordia ordinum volendo formare il consensus omnium bonorum un accordo di tutti i cittadini: aristocratici, cavalieri. Difende i principes personalità importanti attive in politica.  DE PROVINCIIS CONSULARIBUS sulle province consolari fu costretto a dare il suo favore alla proroga dei comandi gallici di Cesare accettando di difendere i suoi nemici come Vatinio e Gabinio.  PRO MILONE in difesa di Milone accusato dell'omicidio di Clodio durante uno scontro, ci e giunta la rielaborazione che fece circolare l'autore dopo la conclusione del processo.  CESARIANE è prova di fedeltà a Cesare dopo la morte di Pompeo, fu obbligato all'ozio letterario e privato dell'influenza sulla vita politica.  PRO MARCELLO con la morte di Claudio a Milone vi fu un conflitto armato tra Cesare e Pompeo dopo la morte di crasso che portò Cicerone a schierarsi in difesa dei suoi nemici. Grazie a Cicerone e alla divulgazione scritta dei suoi discorsi fu data all'oratoria una precisa dimensione letteraria che fino ad allora fu vista uno strumento pratico di persuasione. Le orazioni di Cicerone mirano ad allargare i consensi intorno alla sua figura. Nella tradizione scritta oh trascrizioni tachigrafiche egli tentava di riprodurre lo stile dell'oratoria pronunciata aggiungendo alla stesura scritta particolari superflui o omettendo sezioni tecniche fondendo gli interventi avvenuti in momenti diversi del dibattito per dare una veste elevata ai suoi discorsi. L'affermazione del modello di superiorità civica mette in crisi il patrono di Cicerone facendo passare in secondo piano l'autorità dell'oratore politico poiché i capi militari sono gli unici che possono imporre le precisioni. I trattati:  DE ORATORE 3 libri dove contrappone al generale vittorioso un oratore ideale capace di guidare la res publica, dimostrando attraverso la produzione di una nuova e rivoluzionaria l'attività filosofica come i trattati siano un veicolo pedagogico destinati ai giovani delle famiglie nobili con dialoghi di matrice platonica formati da tesi antitesi e sintesi e il metodo argomentativo. Aderisce all'accademia del pensiero platonico contemporaneo che gli permette di integrare i valori romani nel sistema filosofico  DE RES PUBLICA sullo stato 6 libri perduti composti tra il 54 e il 51 per riproporre analizzando la costituzione Di Roma lo stesso programma politico del Pro Sestio.  DE LEGIBUS e DE GLORIA sulle leggi iniziato e mai terminato vi restano 2 libri e parte del terzo.  FILIPPICHE 14 ore azioni in difesa della Repubblica contro Marco Antonio che lo fece assassinare durante il secondo triumvirato di Marco Antonio lepido e Ottaviano  LAELIUS DE AMICITIA un'opera dedicata a gaio Lelio appartenente al circolo Scipioni basata sulla tematica dell'amicizia.  DE OFFICIIS tre libri dove vi è l'esempio del concetto di Humanitas con la figura di Romolo e il riconoscimento dei valori romani di pietas, civis romanus e uguaglianza considerati positivi e della dimensione culturale come la paideia, con una natura non pessimistica. EPISTOLARIO 930 epistole dove si denota la figura umana diviso in quattro epistolari messi insieme dopo la morte e divisi per destinatari e contenuti. Lo stile varia in base al contenuto e al destinatario è importare poiché non vi è stata una revisione, le epistole private potevano contenere anche informazioni compromettenti ed è un esempio per gli epistolografi posteriori. 1. AD ATTICUS 16 libri Letta indirizzate all'amico Tito Pomponio attico 2. AD FAMILIARES 16 libri agli amici ma anche ai parenti e a conoscenti vari 3. AD QUINTUM FRATREM 3 libri 4. raccolta parziale di lettere al cesaricidi Marco Bruto. La sua concezione storiografica si ispira a Polibio e fu introdotta a Roma da Sempronio Asellione, la cui legge fondamentale è la verità con un'organizzazione oggettiva dei fatti e una precisa documentazione, ricercando le cause e le modalità delle azioni umane analizzando i caratteri dei personaggi. L'unico elemento soggettivo è il giudizio per l'autore. Per Cicerone la biografia non è una disciplina scientifica ma un genere letterario di dominio della retorica o della letteratura egli definisce la storia come un munus oratoris ovvero compito dell'oratore e propone un discorso storico con un ambito retorico adeguato ricco di digressioni discorsi esortazioni e con un linguaggio uniforme e armonioso opus oratorium maxime. SALLUSTIO autore di origini Sabine della cui formazione non si hanno notizie ma si sa che abbiamo presto la sua carriera politica come tribuno della plebe ma venne accusato di indegnità morale e poi espulso. Seguì Cesare e fu riammessa al Senato ma in seguito a nuove accuse fu costretto alla vita privata, morì tra il 35 e il 34. Della sua carriera letteraria si hanno due monografie di prologhi che evidenziano una situazione politica degradata e vi è una denuncia alla crisi favorendo l'otium al negotium. Vengono analizzate le cause e indicate: lo strapotere dell'oligarchia senatoria, la corruzione della nobilitas e le rivendicazioni degli strati popolari più umili. Idea di un regime autoritario capace di ristabilire la pace e salvare lo stato secondo l'ideologia di un cesariano moderato, viene inserito tra gli autori di storiografia per via della sua concezione della storia di Roma la crisi ha origini lontane nel tempo secondo una concezione moralistica vi è un excursus che danno un'interpretazione morale vista come il movente della crisi la distruzione di Cartagine un'azione della fortuna. Lo stile è nuovo aspro, ellittico e frammentario con frasi breve e una sintassi poco articolata ma ricca di antitesi sul modello di Tucidide, mentre la lingua è arcaica come Catone.  BELLUM CATILINAE la congiura di Catilina vede l'alleanza di esponenti della nobilitas con gli strati popolari, contrapponendo alla decadenza del presente l'idealizzazione del passato analizzando la vicenda secondo un rapporto di causa effetto la distruzione dalla Cartagine fino alla concordia ordinum.  BELLUM IUGURTHINUM la guerra giugurtina analisi pessimistica della crisi causata dalla sconfitta dei nemici esterni non più data dalla sorte.  HISTORIAE continuazione e polemica delle storie di Sisenna dove si analizzano le discordie e le ambizioni accentuate dalla natura umana come vitium umani ingenii ossia elementi di un'interpretazione già data da Platone e Cicerone della tradizione Latina concetti filosofici greci e visione Catone miana aggiunge il ruolo di personalità importanti. ASINIO POLLIONE discendente da uno dei capi italici che si ribellò a Roma si chiaro poi con Cesare durante la guerra civile alla sua morte cerco di evitare la rottura tra i cesariani si adoperò per il secondo triumvirato e divenne console. Si ritirò a vita privata per dedicarsi alla letteratura. Fondò la prima biblioteca pubblica nel tempio di Libertas inaugurando la pratica delle recitationes lettura delle opere anche oratorie davanti ad un gruppo di amici invitati definito come un evento sociale e venne considerato come un letterato aristocratico
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