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Letteratura Spagnola II - Elisabetta Sarmati, Appunti di Letteratura Spagnola

Appunti delle lezioni 2018-2019

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 15/01/2020

fiammastorri
fiammastorri 🇮🇹

4.7

(19)

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Letteratura Spagnola II - Elisabetta Sarmati e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! 5/12/2018 | RE CATTOLICI Castiglia nasce come contea periferica nel regno del Leòn. Nel corso degli anni si passa dalla contea di Castiglia vista da Fernàn Gonzalez come un “pequefio rincén" all'impero di Carlo V d'Europa (o Carlo | di Spagna) che comprendeva “un impero in cui non si vede tramontare il sole", ossia che territorialmente era composto da tutta la Spagna peninsulare, parte del sud Italia, tutto il centro Europa del ex impero austroungarico e tutti i possedimenti d'oltremare. Ciò ambia totalmente il panorama storico influenzando anche i contesti culturali e letterari. Prima della pubblicazione della Celestina cosa succede in Spagna? Assistiamo all'unificazione di diversi regni cristiano-goti contro l'invasore arabo. La Reconquista dura sette secoli, in cui si distingue: * Prima fase + termina nel 1212 con la battaglia di Las Navas de Tolosa dove i cristiani recuperano quasi per intero tutto il territorio escluso il regno di Granada (chiamato anche Natari). * Seconda fase + si indebolisce la tensione unificatrice creata dal desiderio di cacciare l'invasore straniero; hanno seguito una serie di guerre civili tra i sovrani e la nobiltà degli stati cristiani, tra cui quella un cui abbiamo Pedro | de Castiglia (chiamato Pedro el Cruél) che tra il 1350 e il 1369 esercita della violenza sulla nobiltà addirittura attraverso delle esecuzioni pubbliche e quella tra il 1406 e il 1454 con Juan Il che si scontrerà con i principi di Aragona. JA Guerre Civili + sono delle guerre per le successioni dinastiche durante le quali esercitano l'uno sull'altro delle operazioni di supremazia. | re cattolici sono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona. Isabella è la sorella di Enrico IV detto “l'impotente", rilevante nella storia dei re poiché verrà messa in discussione la legittimità di sua figlia che non potrà prendere il suo posto come erede. Isabella salirà quindi al trono a soli 18 anni nel 1476 facendosi interprete delle esigenze della nobiltà, ma già sposata nel 1469 con Ferdinando. Il regno di Aragona includeva la Catalogna e le colonie italiane mentre la Castiglia possedeva quasi tutto il resto della penisola; dall'unione dei due re si costituirà così quell'unità nazionale che oggi conosciamo già da fine ‘400. Inun primo momento le due corone si uniscono ma ognuno dei due re avrà la supremazia sul proprio regno nonostante Ferdinando si trasferirà a Castiglia. | due sovrani di comune accordo decidono di impegnare le loro energie sotto il vessillo di una Guerra Santa contro il regno di Granada. Al re di Granada fu concesso di scappare in Marocco una volta conquistato il suo territorio. Bisogna ricordare che questa guerra veniva venduta come riconquista della cristianità nel paese, ma in realtà era solo per una questione politica. Nel 1492 con l'annessione del regno di Granada all'impero la Spagna caccia gli ebrei non conversiti (autodefiniti come Sefarditi) dalla nazione, che emigreranno in nord Africa verso le coste del Marocco. Tutto ciò interessa la Celestina perché il suo presunto autore, Fernando de Rojas, sembrerebbe a tutti gli effetti essere un ebreo converso. Nel XII secolo abitavano la Spagna un totale di circa 180.000/200.000 ebrei che vivevano in quartieri a loro riservati chiamati aljamas; una serie di ghetti in cui venivano “rinchiusi” soprattutto quando si verificavano delle carestie legate anche alle famose epidemie di peste nera che colpirono l'Europa (1330 e 1348) di cui venivano accusati. La promozione culturale ed economica nella società cristiana oltre alla propaganda del basso clero che vedeva negli ebrei i nemici della fede cristiana determina lo scatenarsi di un odio razziale che ha delle conseguenze pesantissime poiché si va a rappresentare in delle rappresaglie esercitate contro le persone e le comunità ebraiche. Progressivamente gli ebrei vengono: - Esautorati da una serie di uffici = Proibiti i matrimoni misti = Proibito ai non conversos di accedere alla cariche amministrative pubbliche = Obbligo di portare dei segnali di riconoscimento, come portare la barba molto lunga. A causa di questa politica discriminatoria molti ebrei ricorrono all'emigrazione o alla conversione al cristianseimo, non sempre sincera. Anche gli ebrei convertiti però non vengono lasciati del tutto in pace, infatti a partire dall'istituzione della Santa Inquisizione (tribunali inquisitori dipendenti dalla chiesa di Roma) la vita degli ebrei si fa molto difficile. Con Enrico IV nel 1460 era stata richiesta l'attivazione di questi uffici sotto il diretto controllo della corona”, concessa solo nel 1478 tramite la bolla papale intitolata Exigit Sincerae Devotionis grazie alla pressione esercitata da Ferdinando D'Aragona. | tribunali della Santa Inquisizione si occupano di verificare che la fede manifestata dai conversos fosse sincera o meno poiché gli ebrei venivano accusati di “cripto-giudaismo", ossia mantenere tra le pareti domestiche i riti della propria religione come festeggiare il sabato e non la domenica, non mangiare la carne di maiale, non mangiare pesce senza squame (ad esempio molluschi, ecc...). Si crea così una perenne situazione di conflitto nella società con il timore di essere accusati di cripto-giudaismo attraverso una sempre più alimentata e favorita denuncia anonima. *[Enrico IV aveva richiesto 4 tribunali inquisitori, due nella nuova Castiglia e due nella vecchia per debellare le eresie. Nel 1480 viene concretamente istituito il tribunale della Santa Inquisizione che rimase attivo fino a tempi piuttosto recenti, anche in Sudamerica, ossia fino al 1884. Questi tribunali però assunsero nel tempo una dimensione politica: ciò che si esaminava non erano più solo le eresie ma anche le dissidenze politiche.) La società si divide tra: * Cristianos viejos + potevano vantare la limpieza de sangre * Cristinos nuevos + sinonimo di conversos A Si poteva comprare la propria limpieza de sangre come si compravano le eresie cristiane. A Opere inquadrate come letteratura della contestazione + “Lazarillo de Tormes" (1554) e “La Celestina" (1499 prima pubblicazione). LA CELESTINA - Fernando de Rojas (Burgos, 1499) La prima edizione della Celestina si intitolava “Comedia de Calysto y Melybea", opera teatrale in cui la figura della mezzana diventa il capostipide di questo genere letterario, redatta a Burgos nel 1499. Nel titolo delle edizioni medievali si ponevano in risalto i protagonisti della “comedia" o “tragicomedia" di taglio sentimentale, oggi invece viene chiamata Celestina poiché il personaggio rappresentato dalla mezzana risulta più dominante sulla narrazione rispetto agli amanti. Per quanto concerne l'autore si scopre il nome di Fernando de Rojas nel paratesto, ossia un documento posto prima dell'opera vera e propria. Esistono però delle edizioni critiche che ipotizzano la creazione della Celestina da parte di due autori, el primer autor y Fernando de Rojas. La Celestina si compone di un corpo centrale e una serie molto abbondante di materiale paratestuale: approfitta dell'assenza dei suoi compagni per le feste (si pensa alla chiusura dell'Università per la Settimana Santa) Le differenze tra l'atto | e gli atti II-XV: - Il primo atto costituisce quasi un quinto dell'opera, contiene quasi tutti i personaggi e quasi tutti gli snodi della trama, il che fa pensare all'esistenza di un primo autore - Alcuni tra gli atti sono solo alcune paginette - Troviamo una differenza nello sfondo intertestuale dove nel | atto sono molto presenti le citazioni di Aristotele (cultura classica) mentre nei restanti prevale l'opera di Petrarca (cultura moderna) - L'azione narrativa nel | atto è molto più lenta e abbiamo una maggiore presenza dei dettagli (descrizione del laboratorio della Celestina: mezzana/strega poiché è un laboratorio alchemico), negli atti successivi prevale l'azione e il racconto è più dinamico - La lingua si presenta più arcaica nel | atto e più sviluppata negli altri; fattore non percepibile in una prima lettura JA Se effettivamente gli autori sono due il secondo autore è stato molto bravo a rispettare gli elementi della trama e dello stile del primo autore. Si rinviene un unità schematica e stilistica, ripetizione di frasi ed espressioni, coerenza psicologica dei personaggi, ecc... 4. Il fatto di aver ritrovato un manoscritto e di averlo poi pubblicato, presentandosi come editore piuttosto che autore è un meccanismo chiamato espediente del manoscritto ritrovato (come Manzoni nei Promessi Sposi, l'autore nel Don Quijote de la Mancha e sempre presente nei libri di cavalleria spagnoli), che da l'ipotesi di poterci trovare davanti a un autore unico. Probabilmente Rojas usa questa tecnica per porre le mani avanti sulla critica. 12/12/2018 La Celestina è forse una delle prime opere della letteratura spagnola per le quali possiamo parlare di un “best seller". Questa fortuna è legata da una parte per motivi intrinsechi, dove il pubblico la accolse con entusiasmo, dall'altra per motivi estrinsechi, poiché iniziò ad affermarsi la stampa e la facilità di divulgazione inizia a farsi avanti. A 70 anni dalla sua pubblicazione essa era già diventata un classico, non solo nella penisola iberica ma aveva anche ottenuto un gran numero di traduzioni in Europa. {Prélogo] Esso non è presente nella prima edizione poiché l'opera inizia con un riassunto iniziale e poi direttamente con il primo atto. Dall'edizione successiva troviamo invece la lettera a un amico e le ottave acrostiche ma non il prologo, il quale compare solo nella prima edizione della tragicomedia in 21 atti del 1507. La lettura attenta di questo prologo ci illuminerà su altri aspetti: * Dimensione significativa del mondo dell'autore » Come e perché l'opera passa da intitolarsi “comedia" a “tragicomedia" * Perché e in che modo l'autore sente di dover aggiungere/interpolare degli atti (da 16 a 21 atti, vengono inseriti nello svolgimento dell'opera, infatti il finale è sempre lo stesso) a visione del mondo di Rojas: Qui si presenta la visione di Rojas sulla vita vista come caos e dell'universo visto come un campo di permanente conflitto attraverso una costruzione che dall'universale scende al particolare. L'assioma derivato da Eraclito e ripetuto da Petrarca viene applicato prima 5 all'universo, poi al mondo animale, successivamente a quello degli uomini e infine alle polemiche che si sono aperte attorno alla sua opera. In sostanza Rojas riprende e cita ciò che è scritto nel “De Rimediis" di Petrarca, designando la sua cosmovisién: - Pessimismo + la vita è vista come uno stato di guerra continua, frutto della visione di chi non può partecipare a pieno nella società perché ne viene espulso; essendo ebreo viene assediato da una realtà difficile a causa delle possibili denunce all'inquisizione. “ Nichilismo + impossibilità di credere in nessun'altra via di fuga; in una visione cristiana il nichilismo viene stemperato con la promessa di una ricompensa se meritata. Questo suo punto di vista viene testimoniato dal suicidio di Melibea alla fine dell'opera. Questi argomenti servono all'autore per descrivere come il pubblico ha percepito la Celestina. l Se la letteratura doveva essere utile o dolce come diceva Orazio, Rojas arrivò a trovare una sintesi: la letteratura deve dilettare e ammaestrare, quindi fare entrambe le cose «deleitar aprovechando». Non tutti ritenevano che “comedia" fosse il titolo adatto all'opera dato il triste finale, la critica presume che bisognerebbe chiamarla tragedia. L'opera in 21 atti si intitola “tragicomedia" poiché Rojas mischia la sua opinione con quella delle critiche arrivando a formare un concetto più moderno ma già utilizzato in precedenza nell'Anfitrione di Plauto, il quale in realtà ha un finale positivo, così da sembrare una commedia. L'utilizzo del lemma tragicomedia è in realtà dovuto alla classe d'appartenenza sociale dei personaggi poiché una commedia non poteva presentare personaggi dell'alta società in quanto non era possibile ridere e ridicolizzare la classe alta. [Appare il nome di Sosia, presente anche nella Celestina. Nell'opera di Plauto Giove si innamora di una patrizia, Sosia]. e interpolazioni nell'opera: Si apre però un altro fronte, quello della critica del pubblico. | lettori chiedono di basare l'opera più sul aspetto del rapporto e degli incontri tra gli amanti così da far interpolare a Rojas cinque atti all'interno dell'opera. Gli atti aggiunti si riscontrano a metà del 14esimo fino a metà del 19esimo dove la narrazione di fa più distesa con un mese di incontri in più dei due innamorati. La Celestina in 16 atti si svolgeva in questo modo: dopo aver passato una notte con Melibea, Calisto deve andarsene all'alba e uscendo cade dalla finestra della torre morendo, nonostante l'immediato soccorso di Tristàn e Sosia. Alla notizia della sua morte Melibea si suicida. Qui Rojas inserisce un intrigo di carattere secondario: Pàrmeno e Sempronio, i due servi di Calisto, mossi verso le grandi passioni che hanno per il denaro e verso la Celestina, scoprono che lei vuole tenere il denaro tutto per se così che i due la uccideranno e poi uscendo da casa della donna cadono e vengono catturati, morendo nel atto XII. A Le due passioni che muovono tutti i personaggi sono il denaro e la lussuria. A partire dal 1526 si aggiunge un 22esimo atto, il quale non ha portato fortuna all'opera e viene chiamato “atto di Traso", nel quale Rojas insiste su un personaggio che a malapena appare nella versione più diffusa (da 21 atti) de la Celestina. Celestinesca + nuovo genere che conosce molta fortuna con protagoniste le figlie di Celestina (o meglio delle altre prostitute istruite da Celestina nell'arte della seduzione e della magia). Ilproblema del genere letterario; Ma stiamo parlando di un'opera drammatica, in quanto sinonimo di teatrale? La Celestina è un dramma nel senso che sono presenti delle dramatis personae, ossia personaggi che recitano un'opera teatrale. C'è una prima questione che contraddice la sua dimensione teatrale: 16 o 21 atti sono troppi rispetto a quelli riscontrati nelle opere teatrali poiché una volta messa in scena si dovrebbe cambiare sipario tante volte quanti sono gli atti. Secondo la critica ciò che Rojas definisce “atti" dovrebbero essere più che altro dei capitoli. Non si hanno infatti delle notizie su l'allestimento dell'opera a teatro e addirittura ai giorni d'oggi è stato difficile metterla in atto. Nel tentativo di inquadrare la Celestina in una dimensione strettamente teatrale si dovrebbe chiamare il suo genere come “dialogo puro" poiché si tratta di un racconto “recitativo”. É solo grazie ad Alonso de Proaza (editore, correttore di bozze) che si intende come bisognerebbe leggere la Celestina; nelle ottave finali del paratesto egli ci descrive che va utilizzata una lettura recitativa a voce alta di un'unica persona che fa la voce di ognuno dei personaggi. [Di questo tipo di lettura ne abbiamo la presenza nel Don Quijote]. 14/12/2018 La “Rota Virgili" Esso è uno schema che definisce come devono essere scritte le opere che prendendo come esempio le opere di Virgilio: Eneide + stile grave; Georgiche + stile mediocre; Bucoliche + stile umile. Girone 1 + protagonisti: - Stile grave: miles o domini (soldati o {of È & Gr. signori); appartenenti a classi alti della . I SS È FE i società, per dare poesia eroica o tragedia. o E fo NT ( - Commedia: pastore; sono questi i ES Je EL personaggi su cui si può fare ironia poiché 8 RES 7 Paes RAT — sono gli unici protagonisti possibili peruna S/EZSI | CWEV È a\t commedia. È SE I a \ - Tragicommedia: qui è presente una J \ €]3 mescolanza di ceti; ciò comporta che CC SL un'opera non sia definibile completamente O Ga né come tragedia né come commedia x baculas (genere misto). <a {aé i cironi ; i Lato sost — Altri gironi + nomi che devono avere i Uimrifis” la 5 personaggi, gli animali che devono avere, . gli strumenti che devono utilizzare, le piante che li rappresentano La Celestina si colloca in mezzo alla vecchia tragicommedia, rappresentata dall'Anfitrione di Plauto, e la nuova tragicommedia (basta guardare non solo l'ampio ventaglio dei personaggi ma anche i nomi che portano: alcuni derivanti dal greco e con significati importanti e altri tipici del popolino). Picaro + “El buscén" di Quevedo ne è un altro esempio importante poiché diviene un modello letterario che ispira i grandi romanzi inglesi ottocenteschi come David Copperfield, Oliver Twist, ecc... il successo ottenuto è dovuto alla possibilità che l'autore ha attraverso questo personaggio di descrivere in modo realistico i contesti sociali. Il Lazarillo è i primo del suo genere e narrativo/realistico poiché i i generi a lui contemporanei sono sempre caratterizzati da un taglio irrealistico, rispetto ai quali il Lazarillo rappresenta una novità che porterà poi al suo grande successo. © I libros de caballerias + narrano le avventure di un cavaliere in una dimensione storica lontana, indecifrabile poiché non viene delineato né il tempo (acronico) né lo spazio (utopico), in cui l'eroe dopo essersi allontanato dalla propria patria riesce a ritornare da eroe e a generarvi una futura stirpe. Questi racconti rappresentano la declinazione spagnola della materia cortese e trovano il capostipite in “Amadis de Gaula", il primo racconto cavalleresco il cui genere è inquadrabile come “letteratura di massa" (in quanto non solo conta una settantina di titoli ma nascendo nel XVI secolo insieme alla divulgazione della stampa fu sottoposto alla politica editoriale di edizioni e riedizioni ad uso commerciale). = La novela sentimental + genere in voga dalla seconda metà del Quattrocento, che ripete una struttura narrativa abbastanza stereotipata ossia la storia delle vicende non eroiche ma sentimentali di un cavaliere, descritte tramite una narrazione epistolare. 4 Il Lazarillo riesce a sfuggire alla censura inquisitoriale fino al 1573, quando entra nell'indice dei libri proibiti; la sua circolazione sarà permessa solo tramite delle revisioni che censurano alcuni elementi, come i trattati incentrati sulle figure ecclesiastiche. Nasce così il Lazarillo Castigado (versione censurata dell'opera) che circola dal 1573 fino al 1800. Caratteristiche del Lazarillo de Tormes: Sono presenti sette trattati preceduti da un prologo il quale entra da subito nella finzione narrativa (il romanzo inizia direttamente da qui). Si scopre che esso viene redatto dal protagonista stesso e non da terzi. Al suo interno troviamo: * Luoghi comuni dell'esordio + viene sottolineato carattere di assoluta novità dell'opera attraverso uno stratagemma chiamato “attentum parare", già visto nel prologo della Celestina * Citazioni + riferimento ad “auctoritas" come Plinio «No hay libro...buena» o Cicerone — chiamato per nome, Tullio «La honra...las artes» * Utilizzo di «Vuestra Merced» + il destinatario dell'opera è un personaggio altolocato che ha richiesto che si narrasse “el caso": racconto, confessione, spiegazione della storia di Làzaro. «n
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