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Letteratura Spagnola - La Celestina, Schemi e mappe concettuali di Letteratura Spagnola

Dispensa riassunto di Letteratura Spagnola. Scheda

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2009/2010
In offerta
30 Punti
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Offerta a tempo limitato


Caricato il 07/10/2010

ilariaM
ilariaM 🇮🇹

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Scarica Letteratura Spagnola - La Celestina e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Letteratura Spagnola La Celestina La Celestina, scritta da Francisco de Rojas, è composta da 15 capitoli; solo 14 sono stati scritti da Rojas poiché egli stesso ci dice di aver trovato un manoscritto anonimo col primo atto della vicenda, da lui continuata. La narrazione inizia con una descrizione della stessa Celestina, fatta da Parmeno. La madre di Parmeno, Claudina, era un’amica di Celestina, bruciata sul rogo perché accusata di stregoneria. L’opera mescola generi che fino ad allora erano rimasti ben divisi; per questo motivo è definita tragicommedia. Anche i caratteri ed i valori dei personaggi non sono quelli che dovrebbero essere; i nobili ad esempio (in realtà più degli altoborghesi che dei nobili) non sono più portatori dei valori feudali. All’epoca l’opera dovette probabilmente sembrare rivoluzionaria. Ma non va dimenticato che Celestina venne pubblicata nel 1499, in piena Inquisizione, e data la delicatezza dei temi (magia e stregoneria), l’autore dovette ricorrere a degli espedienti per evitare la condanna. Fu così che Rojas, uomo di legge di origine conversa, fece apparire Celestina non come schiava del demonio, bensì come sua sfruttatrice. Non essendosi sottomessa al diavolo, Celestina non può essere mandata al rogo come strega. I personaggi, la ruffiana per prima, ci tengono alla loro libertà e non vogliono sottomettersi a nessuno. Il libro è ricco in proverbi e sentenze, pronunciate nei momenti più disparati. Per questo possiamo dire che c’è verosimiglianza ma non realismo. (Avete mai visto un popolano parlare di mitologia greca??? O un moribondo che si mette a sparare aforismi e sentenze???? Ma andiamo!) L’opera è pervasa di moralidad, tant’è vero che Rojas fa morire tutti i suoi personaggi sin confesión, e quindi dannati. Il suo fine ultimo è quello di creare un escarmiento, ossia la rappresentazione di un comportamento da non seguire. Da questo punto di vista l’opera è ancora spiccatamente medievale Rojas e la magia Pur essendo laico, anche Rojas credeva nella magia, come del resto tutti gli uomini del suo tempo. Celestina, il personaggio da lui creato, è hechichera (= fattucchiera) e alcahueta (= ruffiana,) nonché partera(= levatrice). La magia più ricorrente all’epoca era la philocaptio, una magia volta ad attrarre l’amore attraverso un oggetto incantato appartenente all’innamorato. Alla fine del ‘400 in Germania esce il manuale di Sprenger ed Isinfor, due frati, sulle modalità di condanna delle streghe. Il “ Martello delle Streghe” (o “Malleus Maleficarum”, questo il suo nome) elencava le modalità di riconoscimento di possessione demoniaca, fatture e stregonerie, nonché delle pene ad esse legate. Fino ad allora i generi erano stati sempre divisi nettamente; la loro divisione rispecchiava quella tra le classi. Per questo, la tragedia,espressione dello stile alto, aveva per temi le gesta eroiche e la nobiltà di sentimenti delle classi alte. La commedia, al contrario, esprimeva lo stile basso, collegato a persone di bassa estrazione sociale e ad elementi della quotidianità. C’era poi una categoria intermedia, quella dello stile medio appunto, in cui confluivano generi misti.
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