Scarica Letteratura teatrale della Grecia antica - Filottete e più Appunti in PDF di Letteratura Greca solo su Docsity! FILOTTETE Anno di prima rappresentazione: 409. Probabilmente l'ultima opera scritta e messa in scena in sua presenza → “Edipo a Colono” viene portata in scena postuma, dopo la sua morte. Ci sono differenze strutturali rispetto all'Antigone, scritta agli inizi della sua carriera = utilizzo del coro: • Antigone: negli stasimi il Coro canta da solo, i personaggi sono fuori scena • Filottete: anche negli stasimi il Coro canta insieme ai personaggi ◦ segno evolutivo: il coro sta lentamente scomparendo → motivo: il pubblico preferisce le star attoriali ◦ evidenzia l'unione tra il singolo e il gruppo LE VARIE VERSIONI DI FILOTTETE Dione Crisostomo: drammatico del I sec. dC → legge i “Filottete” di Eschilo, Sofocle ed Euripide senza poterli vedere sulla scena. Conseguenza: è possibile valutare varianti e differenze. 1. Ambientazione Variazione di Sofocle: incrementa la solitudine di Filo [Filottete] • Eschilo / Euripide: Coro composto dagli abitanti di Lemno → lo aiutano in alcune situazioni • Sofocle: Coro composto dai marinai di Neo [Neottolemo] → sopravvive solo grazie a se stesso e all'aiuto della natura 2. Personaggio che convince Filo Ogni tragediografo si concentra su un personaggio diverso: • Eschilo: solo due attori sulla scena = è per forza Odisseo a doversi rivolgere a Filo → gioco scenico: sono passati 10 anni dal loro ultimo incontro, Odisseo usa un'altra identità [atteggiamento tipico] e non viene riconosciuto • Euripide: predilige le tragedie avventurose = scontro ◦ Odisseo insieme al compagno Diomede, per i Greci ◦ delegazione troiana → entrambi hanno avuto la profezia sull'arco che vincerà la guerra; sicuramente vincono i Greci, ma non sappiamo come si evolve la situazione • Sofocle: sceglie Neottolemo, figlio di Achille I PERSONAGGI Divisione tra i personaggi: • Filo: fisso nel suo odio verso Odisseo + non voler andare a Troia • Odisseo: fisso nel suo piano per vincere la guerra • Neo: personaggio in evoluzione = si rende conto della situazione che sta affrontando, è dubbioso e cambia → rappresenta realisticamente la logica della mente umana: ordina il disordine, slega i grovigli fino a prendere una decisione anche se con molta fatica L'EVOLUZIONE DI NEOTTOLEMO Decisione greca sulla spedizione verso Troia: vengono convocati tutti i grandi capitani → tra questi anche Achille, figlio della dea Teti. La madre per proteggerlo lo nasconde dal re Licomede, in Tessaglia: lo veste da donna in modo da mimetizzarsi tra le principesse. Problema: Odisseo è incaricato di recuperarlo = si traveste da mercante • regali: oggetti femminili → tutte le ragazzine gli vanno incontro • regali: piccolo bagaglio di armi → solo Achille ne è felice = la sua ingenuità lo porta ad essere scoperto. Secondo problema: durante la sua permanenza da Licomede mette incinta una delle sue figlie = nasce un bambino: • nome reale: Neottolemo → “giovane combattente” • soprannome: Pirro → Achille si faceva chiamare Pirra, “bionda” La sua è già una situazione anomala: è figlio di un disertore, è stato concepito mentre il padre aveva un'identità rovesciata = non guerriero + non uomo. Quindi nasce già come bambino dalla doppia identità e dai possibili rovesciamenti → nato da un padre maschio/femmina, eroe/disertore. Fasi della vita di Neo: 1. Ingenuità 2. Comprensione della malvagità del mondo + avvicinamento a Filo e allontanamento dai Greci 3. Maturazione di una decisione 4. Intervento di Eracle 5. Noncuranza Fase iniziale: giovane eroe puro, entusiasta = fiducioso della “buona fede” della guerra, nobile. Primi problemi: evidenziano come il suo pensiero sia utopistico • crede di essere lui a dover vincere la guerra → in realtà il suo unico ruolo è ingannare Filo per ottenere l'arco • osserva Filo: è stato tradito, ingannato, abbandonato dai compagni → la guerra funziona secondo la legge del più forte, non esiste cameratismo = la guerra assume connotati più realistici: non è eroismo, ma bassezze umane. È il capovolgersi di tutte le storie che gli erano state raccontate in gioventù. Evoluzione del rapporto tra Neo e Filo: • Neo si allontana sempre di più da Odisseo, che rappresenta i Greci • non condivide l'idea che per vincere bisogna accettare le azioni peggiori • si pone dalla parte di chi ha subito un'orribile ingiustizia • riconosce in Filo lo stesso “tradimento” che anche lui sente di star subendo = alla fine abbandona completamente le logiche della guerra: è disposto a perdere la sua identità di guerriero, sacrificando tutto pur di non partecipare a una guerra sporca. È un personaggio integerrimo e puro. Neo ha maturato con grande fatica la decisione di andarsene = ne conosce le conseguenze → il cambiamento etico e psicologico è un fardello pesante da portare: rappresenta il suo passaggio da giovane ad adulto. Problema: intervento di Eracle • tutto quello per cui finora ha ragionato e soppesato pro e contro non vale più nulla • è obbligato ad andare in guerra L'UOMO E LA VOLONTA' DIVINA Il ragionamento è sempre lo stesso: gli uomini possono prendere decisioni anche a costo di conseguenze infelici, ma poi arriva il dio a rovesciare tutto → agli dei non importa delle decisioni e dei ragionamenti di Neo, vogliono solo che lui vada in guerra insieme a Filo. Problema: insorge l'istinto animale • il gruppo non sopporta il rischio di contagio • il gruppo non sopporta l'odore della morte • le urla e la puzza abbassano gli umori • sono terrorizzati dalla morte per colpa del dolore = la paura della morte parallelizza e disgrega il gruppo. Filo poi è riassorbito nel gruppo = torna ad essere sano + diventa eroe civilizzatore. È un altro elemento del mondo animale: solo da sano può essere accettato → serve l'intervento divino per eliminare le sue diversità Non è un'accettazione, ma un risanamento: Filo è reintegrato solo perché è tornato normale. L'unico che lo accetta anche da malato è Neo: • ha ragioni umane, diverse da quelle del gruppo • comprende l'ingiustizia subita da Filo = rappresenta la pietà umana. Il gruppo esclude il diverso, il singolo riesce a provare empatia per lui. L'uomo è individualmente pietoso sopra ogni cosa, ma nella logica del gruppo tutti devono avere un'utilità e non si può essere compassionevoli → lo scontro tra i due punti di vista è necessario. Es. il contadino pietoso salva il piccolo Edipo, ma causa la distruzione della famiglia e della città. PROLOGO L'ISOLA DI LEMNO Arrivo di Odisseo a Lemno: anche l'isola diventa segnale dell'anomalia di Filo • terra non calpestata da piede umano, disabitata • isola: circondata dal mare, ma nessuno mai sbarca = sottolinea la solitudine del suo unico abitante. Problema di Odisseo: non può presentarsi a Filo e farsi riconoscere → motivo: è stato lui ad eseguire l'ordine materiale di abbandonarlo, perché insopportabile. Indica a Neo i luoghi in cui cercare: • grotta con due ingressi: una al sole, una al fresco = cambio di stagione • vicino a una sorgente d'acqua • prodotti artigianali: ciotole di legno molto grezze, create da lui stesso • fasce stese ad asciugare: sono quelle che usa per medicarsi = è isolato, è malato, produce oggetti di bassa qualità per un uso personale: è un subumano. È un momento ricco di movimenti → probabilmente Odisseo e Neo si trovano su due piani diversi • Neo vede cose che Odisseo non riesce a vedere • Neo si muove, esplora la grotta • Odisseo aspetta notizie Nel mentre il Coro è sempre presente sulla scena. Elemento particolare dell'opera è che gli attori non escono mai di scena, nemmeno durante gli stasimi in cui normalmente il Coro è da solo: c'è unione tra le parti. L'INGANNO Dopo l'ispezione della zona, Odisseo spiega il suo piano a Neo = in precedenza gli aveva riferito che lui avrebbe vinto la guerra di Troia; invece adesso gli dice che per farlo ha bisogno dell'arco di Filo. Senza l'arco o senza Neo, la guerra è persa. Problemi: • Neo è puro: vuole combattere, non ingannare → Odisseo conosce la sua natura, ma lo convince ad adeguarsi: ha tutta la vita per mostrarsi forte sul campo • Neo è come suo padre: non vuole essere ricordato come un uomo sleale → suggerisce di provare a farlo ragionare, piuttosto che ingannarlo fin da subito • Neo si sente schiacciato da esigenze di gerarchie → Odisseo sottolinea più volte di essere il suo capo e di esigere ubbedienza Piano di Odisseo: convincere Filo che Neo sia come lui → scusante: odia i greci perché hanno consegnato le armi del padre, Achille, ad altri. Ulteriore elemento d'odio per Filo: a ricevere le armi al suo posto è stato Odisseo. È la verità: sono state date a chi ragiona, a chi usa strategie, non a chi è fisicamente forte [Aiace] o a chi ne è erede di sangue [Neo]. PARODO LE OPINIONI DEL CORO Il Coro di marinai e Neo aspettano l'arrivo di Filo: • paura: non vogliono essere colti in fragrante, vogliono essere loro a vederlo per primo • pena: compatiscono un uomo che non viene pensato o pianto da nessuno • comprensione: la sua malattia è voluta dagli dei affinché si rechi a Troia nel giusto momento, non prima Neo immagina Filo prima ancora di vederlo: si trascina, quasi gattona → l'uomo è eretto, su due zampe; la condizione dell'abbandonato è quella di un animale. Sentimenti del Coro verso Filo: abbastanza ambigui • prova immediata simpatia → deriva dalla pietà per un uomo discriminato = rappresenta un gruppo di non-eroi che sta dalla parte di un non-eroe sofferente • prova generica compassione: tutti gli uomini, in quanto tali, nascono sventurati nonostante i loro sforzi; i diversi lo sono ancora di più • pensa alla propria sopravvivenza → è lo stesso dualismo del Coro dell'Antigone. Questo perché è individuo e gruppo allo stesso tempo. Viene sottolineata la nobiltà di Filo: non è un servo qualunque, ma proviene da una grandissima stirpe → è quasi paradossale il suo rovesciamento in uno stato subumano. È al di fuori di ogni realtà civilizzata: anche gli animali non sono pecore, mucche, asini o cavalli, ma bestie selvagge. Esempio: Ciclopi, Odissea, Omero • vivono in grotte = assenza di case • non coltivano campi • non hanno rapporti familiari • non si curano l'uno con l'altro • vivono in solitudine =per questo sono subumani non civilizzati. È la stessa contrapposizione di Filo rispetto agli altri uomini. I Ciclopi sono divini, connessi al culto della terra, per questo sono anche superumani; allo stesso modo anche Filo diventerà superumano. LE URLA DI FILOTTETE Filo ancora non si vede → ma si sentono le sue urla: • segno di una solitudine immensa • senso dell'eco: è come essere immersi nel dolore • pena: Neo la giustifica, la malattia di Filo è voluta dagli dei e servirà per vincere la guerra = ha fiducia negli umani e negli dei • disorientamento: non si trova l'origine delle urla → sia il Coro che Neo si sentono sballottolati tra una posizione etica e una posizione più severa. Le urla diventano sempre più chiare: non sono il canto gioioso del pastore accompagnato dalla zampogna, ma sono i versi di qualcuno che non cammina bene per il dolore. L'ARCO MAGICO Filo è convinto che Neo lo riporterà in patria: raccoglie i suoi beni prima di partire • erba: serve per curarsi • frecce rimaste nella grotta → inizia il tema dell'arco magico. È uno strumento che Filo non abbandona mai: lasciarlo toccare a Neo è un chiaro segno di totale fiducia, perché è l'unica cosa che lo ha tenuto in vita finora. Arco: regalato a Filottete o al padre Peante = regalo di Eracle per averlo aiutato a morire, dopo che il figlio si era rifiutato di farlo. IL PRIMO STASIMO LA FORMA DRAMMATURGICA Eccezione nell'eccezione: • eccezione dell'ultima parte della produzione sofoclea: durante gli stasimi, gli attori rimangono sulla scena e dialogano con il Coro • eccezione: nel primo stasimo canta solo il Coro → i personaggi rimangono comunque sulla scena o escono? Non c'è una risposta certa, ma probabilmente rimangono. ISSONE E LE PUNIZIONI Issione rappresenta il colpevole per eccellenza: ha tentato di stuprare Era = ha macchiato il letto di Zeus. Punizione di conseguenza: • invece che stuprare Era, stupra delle nuvole a cui Zeus ha dato l'apparenza della moglie • viene legato ad una ruota infuocata fatta girare • è uno dei pochi in cui la colpa viene segnata anche nell'Ade Filo è la figura opposta: il giusto tra i giusti → paragone per contrappunto. I due scontano uno stesso dolore, ma solo uno dei due ha effettivamente colpa. Ritornano i temi già trattati: • non è stato aiutato né assistito da nessuno = è come un bambino senza nutrice: l'unica che lo sfama è la terra, la grotta • non è stato guarito da nessuno • non coglie frutta né semina cereali: segno di mancata civilizzazione • si limita a mangiare la selvaggina uccisa con l'arco • non beve vino, ma solo acqua stagnante → ma finalmente adesso, grazie a Neo, potrà tornare ad una condizione dignitosa. SECONDO EPISODIO IL SONNO Fine dello stasimo: Filo ha una crisi • dolore fisico • piange, invoca gli dei • si sente in punto di morte, la invoca • è delirante → fiducioso, lascia le frecce a Neo prima di addormentarsi: è il modo in cui la sua sofferenza si placa. Gli chiede di non scomparire: ha paura di essere abbandonato di nuovo. IL SECONDO STASIMO I DUBBI DI NEOTTOLEMO Una volta addormentato, Neo e il Coro discutono sul da farsi: • Coro: dovrebbe approfittarsi della situazione a suo vantaggio • Neo: è consapevole che per la vittoria finale anche Filo deve recarsi a Troia → quando Filo si risveglia** è inizialmente tranquillizzato: l'amico è ancora al suo fianco. Tuttavia Neo inizia a parlare in maniera incomprensibile: è bloccato, sente che eseguendo gli ordini va contro la sua individualità, si sente un vile e chiede consiglio a Zeus. [** terzo episodio]. TERZO EPISODIO LA RIVELAZIONE Alla fine Neo rivela a Filo il vero piano: salperanno per Troia = Filo è desolato, tradito: • rabbia verso Neo: lo considerava sincero e degno della sua fiducia • smarrimento: senza il suo arco è perso → topos che riprenderà nel secondo stasimo: inversione, sarà lui a diventare preda degli animali che cacciava con l'arco e poi mangiava. Neo prova pena: Filo percepisce che quello non è frutto del suo sacco, ma gli è stato inculcato. L'INTERVENTO DI ODISSEO Entra sulla scena Odisseo: prende l'arco dalle braccia di un titubante Neo = si pone come “il braccio di Zeus”, il vero artefice del suo piano • prima richiesta: che Filo li segua a Troia ◦ il malato gli ricorda la scusa con cui è stato abbandonato [non consentiva ai Greci di compiere i loro riti]: come mai ora non regge più? ◦ ma piuttosto che farlo preferirebbe suicidarsi, gettandosi da una rupe • cambio di idea: hanno le armi, Filo non è necessario → si sente abbandonato una seconda volta Neo comunque invita il Coro a rimanere con lui, anche per farlo ragionare, fino alla partenza dovendo prima compiere i riti propiziatori. IL TERZO STASIMO IL PIANTO DI FILOTTETE Filo si rende conto che le cose stanno andando male per lui: morirà a Lemno, perché Neo gli ha rubato l'arco e lui non ha più armi per difendersi = si rivolge alla natura con affetto e complicità • grotta: gronda di dolore • acqua: stilla di dolore • Filo è diventato un animale fragile, come un uccello • invita gli animali a vendicarsi, diventando lui la loro preda → ha perso ogni lato umano, la poca civilizzazione che aveva si sta sgretolando. È un rovesciamento totale: non è più né uomo, né animale, né cadavere. Coro: lo compatisce, ma gli ricorda che Odisseo sta agendo per il bene comune e lo accusa = dovrebbe accettare la proposta di partire per la guerra. Ma Filo è un personaggio fisso: si rifiuta di lasciare l'isola, e maledice Troia. L'ultima sua richiesta ai marinai è una lama: vorrebbe togliersi la vita.