Scarica Letteratura teatrale della Grecia antica - Prometeo incatenato e più Appunti in PDF di Letteratura Greca solo su Docsity! ESIODO Esiodo: scrittore di alcune opere tra VIII e VII secolo • Teogonia = racconta l'origine del mondo e degli dei • Le Opere e i Giorni = lega le attività umane agli obblighi e alle feste del divino • Catalogo delle donne → frammentario = analizza le stirpi che discendono dall'unione donna+dio Teogonia: non è un testo sacro → è un'opera di poesia: • sono esistite tante altre forme teogoniche • questa è la più famosa e quella che è giunta fino a noi • ha portato alla normalizzazione del rituale in città = non esiste univocità nella religione greca: ogni poeta dà le sue varianti. Comunque la versione di Esiodo è la più conosciuta e diffusa (fonte: Erodoto). PROMETEO SECONDO LA TEOGONIA Genealogia: • Prometeo nasce da un fratello di Crono: è un titano • Zeus nasce da Crono: è un olimpo → sono due figure contrapposte. Titani e olimpi si scontrano per il potere: alla fine Zeus diventa re degli dei. Dunque anche l'istituzione di un equilibrio tra gli dei avviene solo dopo una striscia di morte. Ambientazione: difficile da definire • Esiodo distingue diverse generazioni di uomini, identificate da un minerale • evoluzione progressiva ma non fluida: ci sono generazioni che regrediscono • non tutto viene detto in maniera precisa → non è importante sapere quando Prometeo e Pandora compaiono. Il mondo antico non ragiona in maniera razionale e realistica, ma per immagini = messaggio: l'uomo per diventare civilizzato ha dovuto attraversare fasi alterne. Caratteristica principale di Prometeo: vuole aiutare l'uomo → opposto agli altri dei: nella fase antica cercano di impedire che vivano facilmente. Esiodo non ci racconta la creazione dell'uomo, ma esistono alcune versioni per cui è Prometeo a dargli vita. In ogni caso gli ateniesi di V secolo si basano soprattutto su Esiodo e quindi non accettano questa variante. 1. L'inganno del sacrificio Prometeo prende un manzo, lo sacrifica e lo divide in due parti: • pelle + carne nascosta al suo interno • ossa + grasso Zeus ha il compito di decidere quale delle due parti ricevere e quale lasciare agli uomini → sceglie il grasso, che gli sembra più appetitoso. In realtà è stato ingannato = cambia la situazione durante i banchetti • la carne va agli uomini = si mangia praticamente solo durante le grandi feste religiose • le ossa bruciate e il fumo vanno agli dei → Zeus vuole vendicarsi: decide di colpire l'oggetto di preferenza di Prometeo. 2. L'inganno del fuoco Vendetta di Zeus: ruba il fuoco agli uomini = elemento con cui sopravvivono. Secondo inganno di Prometeo: • nasconde la scintilla del fuoco in una canna vuota • porta la canna agli uomini senza farsi vedere dal dio → Zeus è ancora più arrabbiato e vuole vendicarsi. 3. La vendetta della donna Seconda vendetta di Zeus: crea un male immenso che gli uomini percepiranno come un bene = invenzione della prima donna: Pandora • il fuoco aumenta la possibilità di sopravvivenza degli uomini • la donna diminuisce la possibilità di sopravvivenza degli uomini → ironia tragica: gli uomini nemmeno se ne accorgono, anzi festeggiano. Creazione della donna: fatta di acqua e terra. Ogni dio le dà una caratteristica specifica: • Atena: arte della tessitura • Afrodite: ◦ capacità di destare un desiderio molesto, nocivo, faticoso ◦ capacità di instaurare un affanno che “mangia le carni” = nel maschio nasce un desiderio pesante e allo stesso tempo una grande preoccupazione ▪ da qui nasce l'idea della donna come essere pericoloso ▪ da qui nasce la misoginia greca ▪ da qui nasce l'idea che il desiderio diminuisca, alteri e indebolisca l'uomo ▪ da qui nasce l'idea che la donna sottragga forza, energia, identità, virilità all'uomo = il maschio si snatura: non è più in grado di essere quello che è né di lavorare • Ermes: le dà un “cuore di cagna” = animale che scodinzola e poi morde la mano: significa che ha un'anima ingannatrice Infine le donano un vaso dicendole di non aprirlo → problema: è stata plasmata in modo da non rispettare quest'ordine 1. Versione di Esiodo: i mali dentro il vaso volano via e si diffondono sulla Terra = rimane nel vaso solo la speranza 2. Versione secondaria: i beni dentro il vaso fuggono via dalla Terra = rimane nel vaso solo la speranza Speranza: ha un significato ambiguo • consente all'uomo di sopravvivere • è un desiderio che non si realizza mai → l'uomo agisce solo perché esiste la speranza; ma di solito l'obiettivo prefissato non viene raggiunto. Chi spera troppo può essere accusato di hybris: quindi ha colpa e agisce in maniera scorretta. Conclusione del mito: Epimeteo sposa Pandora → è il fratello di Prometeo. Nomi parlanti: • Prometeo: si accorge delle cose prima che accadano • Epimeteo: si accorge delle cose dopo che sono già successe Collocazione geografica: Caucaso, in Scizia [oggi Georgia/Armenia/Russia] • una delle vette più alte • luogo considerato di lontananza assoluta • non è inesplorato • zona vulcanica • luogo in cui la Natura si mostra nelle sue forze più potenti e vitali • area sottoposta ad una natura aggressiva, incontrollabile = la Natura è fuori controllo perché si sta ancora evolvendo. Prometeo è incatenato lì per tradizione, ma Eschilo sfrutta il dato a livello poetico. La Natura non si è ancora assestata e le sue regole, a cui siamo abituati, non sono valide. PROLOGO CONTRAPPOSIZIONE EFESTO – CRATOS Personaggi: • Efesto • Bia (Potere) = personaggio muto • Cratos (Ira/Violenza) → servono entrambi anche se questo significa ricorrere al terzo personaggio silenzioso: chi attua la sopraffazione necessita sia di potere che di violenza. Le colpe di Prometeo: • aver dato il fuoco agli uomini = colpa “fittizia”, in realtà già vendicata • non aver rivelato a Zeus un segreto → in realtà tutto si riassume nella mancata disobbedienza al re degli dei. Nel prologo si citano sia il fuoco sia il mancato rispetto per Zeus padrone. Contrapposizione: • Efesto: lavora malvolentieri solo perché è obbligato = segnala la criticità del potere, ma deve necessariamente essergli sottoposto • Potere: sostiene Zeus = sostiene il potere, anche se è aggressivo → contrastando con Prometeo: si oppone al potere. Lo spettatore osserva i personaggi: si interroga su quale sia la scelta migliore e di come lui può prenderne spunto per applicarlo nella realtà. Discorsi tra Cratos e Efesto → parlano entrambi di Prometeo. = è tipico far descrivere un personaggio dai pareri altrui, piuttosto che in prima persona 1. Ragionamento politico di Cratos ◦ perché provare pena per un individuo che si pone contro il potere? 2. Risposta di Efeso ◦ consanguineità = leggi non scritte per cui il dio si identifica nel titano → è un concetto molto umano. Zeus è un dio tiranno, mentre altre divinità provano già valori umani: pietà, compassione, empatia. Sono sentimenti che permettono al singolo di superare la propria individualità ed entrare nel gruppo. Efesto è moralmente e fisicamente affaticato. “Nessuno è libero al di fuori di Zeus” • né gli dei • né l'uomo → nonostante l'individuo creda di essere libero. La speranza quindi è un male: mi fa credere di essere libero. Ultime parole di Cratos prima di uscire di scena: dice che l'uomo “tramonta in un giorno” → definizione antica sul suo essere effimero • nasce • non ha futuro né prospettiva • muore Non ha senso per Cratos stare dalla parte di queste creature deboli, senza potere. Ha senso appoggiare Zeus: se ho bisogno, può aiutarmi = se aiuto l'uomo, questo non potrà ricambiare: quindi lo faccio solo per amore puro. Prometeo infatti non si aspetta nulla in cambio dagli uomini: non agisce in maniera utilitaristica. PROMETEO: LA NATURA E LA CECITA' Discorso di Prometeo: comporta un problema di tipo scenico = presenza di quattro personaggi sulla scena, di cui tre parlanti. Ipotesi: • mentre Cratos parla con Efesto, Prometeo è fuori scena • un macchinismo rotante porta fuori scena Cratos e in scena Prometeo = sostituzione che comporta la presenza di soli due personaggi parlanti. Infatti Prometeo inizia a parlare solo quando Cratos smette di farlo. Richiami di Prometeo: • cielo • aria • vento • fiumi • mare • terra • sole → si sta rivolgendo a tutte le forze primordiali che compongono il reale. Prometeo parla a tutta la Natura: sembra una richiesta d'aiuto senza senso perché non è realistico che riceva aiuto da questi elementi. In realtà c'è razionalità nelle sue parole. È il dio ad aver istruito l'uomo a rapportarsi e imporsi su una Natura incontrollabile. Prometeo sta scontando la sua colpa: aver dato il fuoco agli uomini = grande risorsa universale. È “sospeso per aria”: ci fa capire di essere nel teologheion. Dopo le lamentele cambia ritmo • sente dei suoni • sente degli odori • sente l'aria muoversi = progressione di conoscenza dell'elemento misterioso. Sa che qualcosa di appartenente alla Natura sta arrivando, ma non sa se è un dio, un uomo o altro = non riesce a vederlo: ha paura perché si sente cieco. Mitema: il dio che che sa le cose prima che avvengono è ridotto a una debolezza totale • v. Gesù; anche lui è incatenato in un momento di solitudine e fragilità • motivo: ama così tanto l'essere umano che assume la sua paura → non solo non può prevedere, ma non può nemmeno vedere. Ultima domanda dal Coro: Prometeo effettivamente è stato eccessivo → risposta: ha donato speranza a quegli esseri che “tramontano” perché li ama più di se stesso • uomini prima di Prometeo: ◦ esseri effimeri con la morte come unica prospettiva ◦ creature fragili perché consapevoli di dover morire ◦ creature fragili perché consapevoli di essere inetti, senza strumenti per sopravvivere • uomini dopo l'intervento di Prometeo: ◦ ricevono la speranza ◦ ricevono la voglia di vivere ◦ ricevono gli strumenti per sopravvivere = gli uomini acquisiscono quella forza vitale con cui superano la propria fragilità. L'uomo è l'unico che deve acquisire dati “culturali” per sopravvivere, perché non ha dati insiti nella sua natura. L'ARRIVO DI OCEANO Interviene Oceano: ha una posizione simile a quello di Efesto • è amico di Prometeo e prova pena per lui • vuole tentare di far ragionare Zeus → sarebbe un'azione vana, anzi potrebbe causare una rabbia ulteriore al dio. Già altri due titani, Atlantide e Tifeo, sono stati colpiti dalla forza di Zeus. IL PRIMO STASIMO IL PIANTO DELLE OCEANINE Insistenza del Coro: c'è una profonda connessione tra Prometeo e la Natura • Oceanine: il loro pianto è come un fiume che sgorga dalla fonte → sono creature marine che grondano acqua • Terra: il suo gemito è un terremoto che rimbomba • popoli della zona: anche loro lo piangono • sorgenti dei fiumi sacri: si disperano per il dolore Addirittura piange il Regno dei Morti, il punto più basso della terra senza considerare il Tartaro = è un sentimento che va oltre l'insensibilità e l'indifferenza di questo luogo. Area geografica: pendici del Caucaso = terra sconosciuta, ma comunque estrema → non è prevista una vera civilizzazione e gli abitanti sono anomali • Scizia: pianto delle Amazzoni ◦ donne guerriere ◦ terrorizzano i Greci perché rovesciano i parametri della loro civiltà ◦ il femminile incontrollabile e crudele vince sul maschile • Colchide: pianto di maghe e streghe ◦ dominato da Ecate, dea dell'Oltretomba ◦ le donne conoscono la magia nera = nonostante questi popoli siano barbari e crudeli, la Natura si riunisce e piange per lui. Questi gruppi umani sono parte della Natura selvatica, non della civiltà, e per questo si sentono in empatia con la sventura di Prometeo. Scopo di questa ampiezza infinita di pianto: segnala che l'unico a non farlo è Zeus = la Natura è piegata dalla tirannia e dall'ingiustizia del dio che le è a capo. SECONDO EPISODIO LA DEBOLEZZA DEGLI UOMINI Discorso di Prometeo: ha aiutato gli uomini con numerose invenzioni → prima di lui erano “infanti”, ovvero bambini che non conoscono la parola. Il dio li conosce in questa dimensione di fragilità e dà loro conoscenza e pensiero. Non parla con disprezzo di loro → parla con amore; gli altri dei invece li chiamano “effimeri”. Prometeo e gli uomini: • prima del suo intervento: ◦ guardavano, ma erano ciechi = vedono inconsapevolmente ◦ sentivano, ma erano sordi = sentono inconsapevolmente = usavano i sensi, ma non ne erano consapevoli e quindi non rielaborano gli stimoli ◦ erano come formiche: vivevano in buchi sottoterra e in grotte ◦ non conoscevano il passare dei giorni e delle stagioni = non solo non avevano conoscenza di sé, ma anche della Natura in cui vivono → tutti gli altri animali invece hanno una conoscenza innata del ritmo naturale • dopo il suo intervento: ◦ conoscenza del passare dei giorni e delle stagioni ◦ invenzione del giogo per sostituire la fatica umana con quella delle bestie ◦ invenzione delle briglie per sostituire il cammino umano con quello dei cavalli ◦ invenzione di strade e di mezzi di trasporto → su di tutti la nave** ◦ conoscenza della scrittura = crea la memoria e la poesia ◦ conoscenza del numero ◦ conoscenza dei metalli ◦ conoscenza della medicina ▪ l'animale conosce quale erba mangiare se sta male ▪ l'uomo deve produrre i propri farmaci ◦ conoscenza dell'arte profetica = non rivela il futuro, ma i piani del dio = acquisisce caratteristiche umane, che gli animali non possiedono “Fonte di tutte le scienze ai viventi è Prometeo” dice lui stesso. Il dio ha fatto sì che l'uomo capisse come agire sulla Natura a suo vantaggio, rielaborandola per ottenere ciò che gli serve. Prometeo inventa la nave** → mito del Diluvio Universale • periodo in cui gli uomini vivono in armonia con gli dei e li ospitano nei banchetti • Licaone: vuole verificare se gli stranieri alla sua porta sono uomini o dei = uccide il figlio e lo cucina, per vedere se gli ospiti se ne accorgono • Zeus: se ne accorge = vendetta terribile ◦ trasforma Licaone in un lupo ◦ scatena il diluvio per distruggere l'intera umanità • Prometeo: insegna al figlio Deucalione come costruire un'imbarcazione • Deucalione e la moglie Pirra sono gli unici sopravvissuti all'inondazione • chiedono agli dei come ripopolare la terra per non soffrire di solitudine = responso di Apollo: gettare dietro di sé le ossa della madre ◦ apparenza: gesto poco sacro ◦ realtà: linguaggio metaforico → la madre è la Terra, le ossa sono i suoi sassi • nascono uomini dai sassi di Deucalione, donne da quelli di Pirra Nave: doppio compito • atto di civilizzazione: permette di viaggiare = far viaggiare le conoscenze • strumento per la sopravvivenza = l'uomo non si chiude nella propria area come nella sua fase di “formica”, ma amplia il suo territorio → differenza con gli animali. IL SECONDO STASIMO IL RICORDO DELLE OCEANINE Prima parte: le Oceanine continuano a empatizzare con il dio sofferente → ma allo stesso tempo continuano a non capacitarsi dell'amore che ha per gli uomini • non possono contraccambiare i suoi favori • non possono aiutarlo • non sono niente al cospetto di Zeus Seconda parte: immagine di grande armonia e affetto = ricordo del matrimonio tra Prometeo e Esione, una Oceanina loro sorella • rievoca l'Imeneo = canto nuziale festoso cantato dal gruppo • rievoca l'armonia di essere spose = gioia della comunanza di letto: corpo e spirito → problema: dopo aver detto “compagna di letto”, termine dolcissimo, entra Io che spezza il clima di armonia appena evocato. 4. Il tormento Due figure la inseguono: • Gigante Argo dai mille occhi ◦ secondo la tradizione, è la vendetta di Era → solo così Zeus non può avvicinarsi alla ragazza ◦ lo uccide Ermes per ordine di Zeus ◦ Io ne è comunque ossessionata: continua a sentirsi minacciata, è un terrore psicologico • tafano: la punge In più è assetata e affamata, ma non può fermarsi né per bere né per mangiare. Il suo è un tormento per tutte le funzioni fisiologiche. Oistros: pungolo, scudiscio, pungiglione → da qui deriva il termine “estro”: il momento in cui le femmine animali vanno in calore, cercano il maschio e hanno un fortissimo impulso sessuale per la riproduzione. È un tormento = è rappresentato dal tafano che la punge. IL FUTURO DI IO E QUELLO DI PROMETEO Prometeo racconta ad Io la sua previsione sul suo futuro → è anche legata al futuro di Zeus e al segreto che non gli vuole rivelare. Doppia sezione catalogica: 1. Elenca i luoghi in cui Io andrà e le genti che li popolano 2. Elenca i mostri che dovrà affrontare o evitare = viaggio doloroso, lungo e pericoloso. I popoli a cui deve andare incontro sono incivilizzati, sconosciuti, barbari. Elenco: sembra una struttura arcaica → in realtà ha scopi ben precisi • ricreare l'enormità del paesaggio sconfinato = attraverso una cantilena sonora • ammaestrare il pubblico raccontandogli nomi di luoghi e genti • dare un senso alle barbarie che Io subirà Eschilo porta in scena l'infinità del viaggio: non può farlo con le immagini, lo fa con le parole. Lo stesso vale per il catalogo dei mostri: serve per indicare i tormenti, i pericoli e le mostruosità che l'adolescente deve affrontare nel passaggio all'età adulta. Episodi del racconto del dio: • attraversamento di luoghi e gente pericolosa • arrivo in Asia • arrivo in Egitto, vicino al Nilo • Zeus la sfiora: ◦ si completa il passaggio all'età adulta ◦ Io perde lo stato di straniamento, delirio e disorientamento = il dio le ha tolto di dosso “la tempesta” ◦ bilanciamento del tormento passato: adesso non le fa più paura • nascita di un figlio: Epafo, con la pelle nera • susseguirsi delle generazioni: Danao ed Egitto, storia delle Danaidi supplici • susseguirsi delle generazioni: Perseo • susseguirsi delle generazioni: Eracle = è lui, anche se Prometeo non dice esplicitamente il suo nome, ad uccidere l'aquila che lo tormenta e a salvarlo. È una profezia che le ha fatto la madre Temis. [Eracle è figlio di Zeus e Alcmena, nipote di Perseo e Andromaca]. IL TERZO STASIMO PARTENZA DI IO Io riprende il suo delirio: • scalcia, come le mucche • non sa controllarsi • viene punta dal tafano L'immagine è quella di una mucca che si abbevera in una pozzanghera: le parole sono melmose, come l'acqua sporca mescolata al fango. Se Io perde la parola, elemento che contraddistingue l'uomo, allora la sua metamorfosi è compiuta. La profezia di Prometeo non è servita a nulla: • la ragazza è tornata ad essere pazza • ha dimenticato le parole del dio → sta maturando la sua trasformazione totale. Quindi esce di scena, accompagnata dallo stasimo del Coro: spera di non essere mai desiderato da Zeus, viste le conseguenze e l'impossibilità di salvarsi. Io comunque è essenziale: • da lei deriva Europa • è alla base della diffusione degli esseri umani • è la madre dei popoli dell'Asia ESODO LA VERSIONE DI ERMES Prometeo: soffre, ma pregusta il momento in cui Zeus cadrà. Ingresso in scena di Ermes: • lo accusa di aver aiutato gli umani, effimeri • non prova pena o pietà per lui • gli ordina di ubbidire a Zeus e rivelargli la verità • gli suggerisce di ubbidire a Zeus: il suo comportamento non ha senso = anche il Coro è d'accordo con lui: razionalmente, il suo discorso utilitaristico funziona. Ma Prometeo ha una lungimiranza maggiore rispetto agli altri dei; non farebbe cambio con Ermes nemmeno se potesse. Zeus è il più potente, ma lui è il più sapiente. IL TERREMOTO Prometeo crolla: lo fa all'interno della Natura → in particolare lo fa all'interno della madre Gea [Tartaro]. Eschilo evoca l'immagine del dio che sprofonda dentro la madre, in quegli abissi che lei aveva creato prima ancora di unirsi con Urano. È giusto quindi che Prometeo precipiti nelle viscere di Gea. Mito della creazione: • inizio di tutto: Caos, voragine nera che si spalanca • si distinguono Eros e Gea: principio fecondante e madre di tutte le cose • Gea è madre senza bisogno di un'unione sessuale: nascono ◦ Tartaro, abissi della terra ◦ Ponto (credo), abissi del mare ◦ Urano, il Cielo • Gea si unisce con Urano: nascono tutte le cose → il dio non vuole che i suoi figli nascano e lo detronizzino ◦ feconda Gea stendendosi sopra di lei ◦ non lascia che i figli nati escano dal grembo = la Terra è gravida, i figli già compiuti, ma l'uscita è tappata e tutti soffrono • Crono trova nelle viscere della madre (viscere della Terra) l'acciaio → crea una falce ed evira il padre, “stappando” Gea e permettendo l'uscita • allo stesso modo, Crono mangia i suoi figli per non essere detronizzato = è lui che metabolizza i nascituri, li tiene dentro di sé • Zeus si salva: la madre Rea lo nasconde da Crono e lo sostituisce con una pietra → libera i fratelli aprendo il padre Esodo: Prometeo e il Coro escono di scena → le Oceanine sprofondano insieme al dio.