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Letteratura XVIII secolo (Lomonosov, Karamzin, Radiscev, Siskov), Appunti di Letteratura Russa

Letteratura XVIII secolo (Lomonosov, Karamzin, Radiscev, Siskov)

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 17/12/2018

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Scarica Letteratura XVIII secolo (Lomonosov, Karamzin, Radiscev, Siskov) e più Appunti in PDF di Letteratura Russa solo su Docsity! venerdì 5 ottobre 2018 LETTERATURA XVIII SECOLO 
 Spinta all’emulazione e la spinta fortissima di creare qualcosa di proprio -> secolo dell’imitazione e della rielaborazione. La Russia guarda a ciò che è altro però cercando anche di creare il proprio -> significato formante per la cultura russa (iniziano a rielaborare ciò che è in Europa) per creare un io specifico russo -> caratteristica letteratura russa. Questa rielaborazione la vedremo attuarsi a livello letterario:
 1) Problema della lingua letteraria: situazione di diglossia -> schizofrenia linguistica, chi scrive a seconda anche del genere che vuole adottare si pone il problema della lingua da usare (slavo-ecclesiastico) che non poteva più descrivere quella realtà influenzata dalla lingua europea; timore anche dell’inadeguatezza della lingua parlata per descrivere un’opera letteraria -> processo normativo (uomini russi che cerca di codificare una norma che possa guidare la produzione letteraria russa dal punto di vista linguistico) -> Lomonosov (si legge lamanosof) “ il Leonardo Da Vinci russo”; uomo di umili origini che diventò professore, non è solo un letterato linguistica ma è anche un scienziato. Nel 1755 scrive “Grammatica della lingua russa”, vuole rendere giustizia alla capacità espressiva del russo e nel 1758 elabora la “Teoria dei Tre Stili”: fa una catalogazione del lessico e prende sia lo slavo- ecclesiastico che il russo volgare e divide i termini in 3 categorie e a ciascuno fa corrispondere uno stile e un preciso gruppi di generi:
 - lessico dello slavo-ecclesiastico -> stile alto (poema eroico,tragedia, ode);
 - lessico sia dello slavo-ecclesiastico e sia del russo volgare -> stile medio (satira, dramma, epistola in versi…);
 - lessico del russo volgare -> stile basso (commedia, canzone, cronaca giornalistica…);
 Non fa altro che ingabbiare la lingua russa in delle norme che costringono ad attingere a solo un gruppo quando voglio parlare di una cosa e all’altra quando ne parlo di un’altra etc -> la lingua è varia. Tutti violano la sua teoria. 
 2) Problema della versificazione: fino al XVII secolo non si hanno trascrizioni di genere poetico (solo orale). Anche qui c’è un tentativo di codificare la lingua russa poetica scritta. Polozki era il braccio destro del patriarca Nikon e introduce in Russia un sistema di versificazione di origine polacca -> introduce due principi:
 - principio della rima;
 - isosillabismo -> tutti i versi devono avere la stessa quantità di sillabe;
 Anche questa si rivela una gabbia e inadeguato perchè il polacco è una lingua ad accento fisso (russo ad accento mobile). A metà del ‘700 intervengono i normatori, il primo è Trediakovskij che confuta il sistema di versificazione però mantiene l’isosillabismo ma introduce un nuovo metodo di versificazione che si basa sull’accento (trocheo: la prima sillaba accentata l’altra no) -> versi di lunghezza 1 venerdì 5 ottobre 2018 diversa. Lomonosov introduce il jambo (in un piede composto da due sillabe privilegia il ritmo ascendente -> prima sillaba non accentata e la seconda sì —> tetrapodia jambica unità metrica più frequente). RIFORMA TONICO-SILLABICA -> l’unità di misura del verso l’accento. Puskin (1799 - 1837) è ricordato come “il padre della letteratura e della lingua russa moderna”. Aveva capito che la lingua russa attinge da due serbatoio (le due lingue) che hanno contribuito a formare la lingua russa e quindi bisogna attingere queste due lingue in modo uguale -> infrangerà la teoria dei tre stili. All’epoca di Puskin si aggiungerà la cultura europea (francese) -> ci sarà un passaggio molto intenso di termini francese che entrerà nella lingua russa. Nel 1830 scrive “La casetta a Kolomna” che fa vedere come rompe questa gabbia e si riferisce a delle discussioni del suo tempo sulla lingua poetica in particolare quella che diceva che un verso non può mai rimare con un verbo -> Puskin non usa la teatrapodia jambica e vuole usare anche le rime verbali. È un rivoluzionario che rompe gli schemi che avevano cercato di imporre in Russia ma gli rompe dall’alto (uomo più geniale della sua epoca) e riesce a guardare la realtà. 
 3) Problema della catalogazione e russificazione dei generi letterari esteri: grazie a Caterina circola il genere del romanzo;
 La Russia viene catapultata nel mondo classico, bagaglio che non aveva. L’elemento slavo era rimasto fortemente vivo. 
 
 
 Uno dei generi più importanti dell’epoca di Caterina è la rivista satirica che si diffonde in Europa che si ispira ad un modello inglese e puntavano a smascherare i vizi della società e avevano anche un carattere didattico. Anche Caterina II si cimenta con la letteratura e sarà autrice di un paio di commedie e di una rivista satirica (autrice anonima). L’oggetto erano le contraddizioni sociali che caratterizzavano la Russia del tempo. A. Sumarokov, Nikolaj Novikov (uomo al servizio di Caterina) -> direttore di tre riviste che si succedono nel giro di pochissimi anni; fa degli accenni alla servitù della gleba e quindi Caterina fa chiudere le sue riviste e tutte le riviste satiriche (1774). 
 
 
 SENTIMENTALISMO 
 
 Passaggio dal classicismo al sentimentalismo, favorito dalla Rivoluzione francese e la massoneria che dà una nuova importanza alla dimensione interiore dell’individuo che inizia a guardarsi dentro. In Russia il Sentimentalismo dura 10 anni che si trasformerà poi in Romanticismo che anche questo ha vita breve e viene contaminato dal Realismo. Il Sentimentalismo è:
 - nobile: Nikolaj Karamzin
 1792 “La povera Lisa” storia di una fanciulla che viene sedotta ed abbandonata e si 2
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