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L'Europa alla fine dell'Ottocento: Germania, Francia e Inghilterra, Dispense di Storia

La germania di otto von bismarck, che unificò la germania nel 1871, e la sua politica estera e interna. Inoltre, viene analizzata la francia di napoleone iii e l'inghilterra alla fine dell'ottocento, con particolare attenzione alla politica estera, alla legislazione e alla situazione in irlanda.

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 10/05/2024

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Scarica L'Europa alla fine dell'Ottocento: Germania, Francia e Inghilterra e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! L’Europa alla fine dell’Ottocento (Germania, Francia e Inghilterra) La Germania di Otto von Bismarck: In Germania, Otto von Bismarck era stato l'artefice dell'unificazione della Germania con la nascita del Secondo Reich a partire dal gennaio 1871. Infatti la Germania era composta da 25 piccoli stati ed era quindi frammentata. Per cui, Bismarck dovette fare un lavoro strategico proprio di unione di questi 25 Länder. Infatti, sono stati chiamati Länder (stati regionali) che, in apparenza, avevano una grande autonomia perché avevano un proprio governo e un proprio Parlamento per quanto riguarda tutto l'aspetto amministrativo, ma poi c'era un governo centrale per tutti gli altri aspetti. Quindi, solo per l'aspetto amministrativo avevano un proprio governo e un proprio Parlamento. Infatti, il potere legislativo spettava a due camere: il Reichstag (che veniva eletto a suffragio universale maschile) e il Bundesrat (ossia la camera federale, che veniva eletta dai diversi governi locali). Il potere esecutivo, invece, spettava all'imperatore, il Kaiser, insieme al cancelliere. Il Cancelliere Bismarck rimase al vertice del Secondo Reich fino al 1890, portando la Germania a diventare una grandissima potenza mondiale grazie ad una politica estera decisamente incisiva, chiamata 'Machtpolitik', che significa politica di potenza. Tutto questo era stato possibile grazie ad uno sviluppo industriale ed economico molto veloce, con la nascita di industrie che producevano prodotti innovativi, come per esempio le armi nel campo degli armamenti. Inoltre, la Germania di Bismarck si distinse per la costruzione di nuove infrastrutture e per il rafforzamento dell'esercito e della flotta tedesca. La politica interna di Bismarck: La Germania di Bismarck era una Repubblica molto ben strutturata e organizzata, con al vertice l'imperatore e il cancelliere che esercitavano il potere esecutivo. Però, negli anni di governo di Bismarck, ci furono diversi dibattiti politici; perché, oltre al Partito Conservatore e a quello Nazionale Liberale, nacquero nuovi partiti, come il Partito Cattolico, chiamato Zentrum (nel 1871), che contava molti membri, soprattutto nelle regioni a prevalenza cattolica, come la Baviera e l'Alsazia. Inoltre, c’è anche il Partito Socialdemocratico Tedesco, nato nel 1875. Bismarck, ovviamente, reagì a entrambi questi nuovi partiti, in particolar modo al partito dei cattolici, attuando delle misure repressive talmente dure da inclinare, per qualche anno, i rapporti con la Santa Sede. Ma questo non fece altro che rafforzare il sentimento cattolico del partito, infatti aumentò il numero di membri. Bismarck andò contro anche al Partito Socialdemocratico con le cosiddette 'leggi eccezionali antisocialiste', che avevano come intento quello di diminuire i sentimenti socialisti nel paese. Così, fece chiudere alcune testate giornalistiche socialiste e tutte le assemblee, e furono proibite le manifestazioni pubbliche del partito. Bismarck, però, sapeva di dover dare voce al popolo e alle sue esigenze. Così, promosse alcune leggi importanti a tutela dei lavoratori, come per esempio la nascita delle assicurazioni obbligatorie per le malattie o per gli infortuni sul lavoro e la nascita della pensione di vecchiaia. Queste leggi erano veramente innovative per l'epoca e furono accolte in modo molto positivo dai lavoratori, anche se queste non bastarono perché comunque Bismarck non aveva e non stava dando voce agli esponenti del Partito Socialista, per cui nelle elezioni del 1890, i voti del Partito Socialista crebbero in modo molto importante. La politica estera di Bismarck: La politica estera è strettamente collegata allo sviluppo industriale, al rafforzamento dell'esercito e della flotta tedesca e questo rafforzamento consentì una politica estera piuttosto incisiva, dove la Germania si impose come grande potenza, soppiantando l'altro impero germanico, ossia l'Austria, la Francia di Napoleone III e ottenendo alcuni territori che appartenevano alla Danimarca. Però, l'intento di Bismarck non era quello di fare guerra o di rovinare gli equilibri tra le diverse nazioni europee. Anzi, Bismarck voleva far crescere la Germania, garantendo però un equilibrio europeo che le avrebbe consentito di evitare delle guerre sanguinose, che sarebbero state un problema anche per lui, perché avrebbero messo in ginocchio l'economia anche tedesca. Per questo, l'epoca di di 1 4 Bismarck fu un'epoca equilibrata, senza guerre, dal 1870 fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914. In Europa era necessario, prima di tutto, tenere a bada la Francia, acerrima nemica che nutriva dei sentimenti revanscisti di rivincita contro la Germania perché aveva appena perso dei territori: l'Alsazia e la Lorena. Così, la Germania dovette fare due alleanze importanti, molto strategiche per la Germania: 1. Il patto dei tre imperatori, cioè gli imperatori di Germania, quello di Austria-Ungheria e quello della Russia, che è stato siglato nel 1873. 2. Nel 1882, Bismarck firmò l'alleanza tra Germania, Austria-Ungheria e Italia, la cosiddetta Triplice Alleanza. Ma queste due alleanze avevano delle crepe, che influiranno anche per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale: Patto dei tre imperatori (Germania, Austria-Ungheria, Russia) (1873): Il problema del patto con i tre imperatori: in questo caso non c'entrava la Germania, c'entrava la rivalità tra l'impero austro-ungarico e quello russo, perché entrambe miravano ad espandersi lungo la penisola balcanica, per poi arrivare a Istanbul (città strategica per i commerci tra Europa e Oriente). Quei territori appartenevano all'Impero Ottomano, che era in gravissima crisi già da tempo e questo alimentava ancora di più il desiderio di espansione di questi due imperi. Ovviamente, Bismarck non avrebbe voluto un'espansione così importante e strategica, ma la Russia si mosse e nel 1877 la Russia dichiarò guerra all'Impero Ottomano, vincendo e ottenendo il potere sulla penisola balcanica, con la nascita di tre stati slavi indipendenti: la Serbia, il Montenegro e la Bulgaria e il protettorato sulla Bosnia ed Erzegovina. Quindi ora la Russia voleva puntare verso Istanbul. Ma Bismarck, con l'intento di svolgere un ruolo di mediatore, convocò un congresso, il congresso di Berlino, tra le grandi potenze e che si svolse nel 1878. Grazie a questo congresso si presero degli accordi internazionali per cercare di riequilibrare gli assetti europei. In sostanza, la Russia esce un po' con i lividi, perché la Serbia, la Bulgaria e il Montenegro rimanevano stati indipendenti e la Bulgaria veniva un po' ridimensionata per quanto riguardava l'aspetto territoriale; Bosnia Erzegovina rimanevano autonome ma amministrate non più dalla Russia ma dagli austriaci. L’isola di Cipro venne data alla Gran Bretagna, molto importante perché lì c'è il canale di Suez (strategico proprio per i commerci tra Europa e Oriente). Alla Francia venne dato tacitamente un nulla osta per la conquista della Tunisia, cioè come se fosse un “permesso” per poterlo fare liberamente. Così fu fatto. La Germania (Bismarck), in tutto questo, non ottenne nulla. Questa era una strategia proprio per essere agli occhi di tutti, infatti questo fece crescere moltissimo il suo prestigio per quanto riguardava la politica estera, perché fu capace di mediare, ma di non chiedere nulla, perché se avesse chiesto probabilmente avrebbe scontentato qualcuno. I rapporti tra Russia e impero austro-ungarico peggiorarono ancora di più, tanto da essere arrivati quasi a dichiararsi guerra, e anche in questo caso Bismarck ebbe un ruolo di mediatore importante per evitarlo, riuscì a rinnovare il patto dei tre imperatori nel 1881, anche se poi nel 1887 venne sciolto definitivamente perché i rapporti tra Austria-Ungheria e Russia erano ormai compromessi. Successivamente, la Germania firma due patti separati: l'alleanza con l'Austria (che era assolutamente esplicita e ben dichiarata) e poi, senza informare l'Austria, firma un accordo segreto con la Russia, il cosiddetto trattato segreto di contro-assicurazione, dove la Russia si impegnava a non entrare in guerra in caso di conflitto tra Germania e Francia e, al contrario, in caso di conflitto tra la Russia e l'impero austro- ungarico, non sarebbe entrata la Germania. Triplice Alleanza (Germania, Austria-Ungheria, Italia) (1882): L'alleanza tra Germania e Austria-Ungheria c'era già ed era ben consolidata. Poi, l’Italia viene invitata da Bismarck a far parte di questa nuova alleanza chiamata Triplice Alleanza, ovviamente viene chiamata per fini strategici, in ottica antifrancese. Stranamente, anche la Gran Bretagna vedeva di buon occhio questa Triplice Alleanza, perché fino a quel momento aveva avuto dei buoni di 2 4
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