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Finanza: Tipi di Finanziamento e Renderimento, Schemi e mappe concettuali di Finanza Aziendale

Rischio finanziarioFinanza quantitativaFinanza InternazionaleFinanza Aziendale

Una introduzione alla stipula di Relazioni Finanziarie e ai diversi modi in cui avviene, inclusa la distinzione tra investimenti e finanziamenti. Viene inoltre esplorata la composizione delle fonti di finanziamento e la logica base comune delle attività finanziarie e reali, basata sulla considerazione del rendimento (costo) e del rischio. Il documento include anche una spiegazione sui rendimenti storico e atteso, e un esempio di calcolo del rendimento di un titolo obbligazionario.

Cosa imparerai

  • Come si calcola il rendimento storico e atteso di un titolo finanziario?
  • In che modi può avvenire la stipula di Relazioni Finanziarie?
  • Come determinano la struttura finanziaria di una impresa le fonti di finanziamento?
  • Che cosa significa la distinzione tra investimenti e finanziamenti?
  • Come influiscono rendimento e rischio sulla decisione di investire?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 04/10/2022

eugenia-capitummino
eugenia-capitummino 🇮🇹

4.3

(3)

12 documenti

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Scarica Finanza: Tipi di Finanziamento e Renderimento e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Finanza Aziendale solo su Docsity! La stipula di RELAZIONI DI FINANZIAMENTO può avere luogo in vari modi:  In via DIRETTA sui mercati finanziari (emissione titoli che incorporano la promessa di pagamento  In via INDIRETTA attraverso il ricorso a INTERMEDIARI finanziari, con o senza l’emissione di titoli  In realtà anche nel finanziamento diretto è frequente il ricorso ad intermediari (es. merchant banks, venture capitalists, consorzi di collocamento) Classi di decisioni finanziarie: A. Di INVESTIMENTO: rinuncia al consumo immediato di risorse che sono impiegate per acquistare: i. Attività finanziarie (azioni, obbligazioni, contratti di finanziamento) ii. Attività reali (progetti di investimento) Che offrono attese di ritorni futuri B. Di FINANZIAMENTO: ottenimento di risorse di terzi, dietro promessa di pagamenti futuri Un’impresa prima di investire in un’attività o in un progetto, occorre che abbia reperito il capitale necessario per l’investimento. L’impresa può ottenere finanziamenti a titolo di debito, di capitale azionario o attraverso strumenti finanziari ibridi.  DEBITO (finanziario) o Prestiti, dunque contratti: sono erogati da banche e altri intermediari finanziari, possono assumere varie forme tecniche (mutui, aperture di credito in c/c, anticipi sbf ecc) o Obbligazioni, ossia titoli rappresentativi di un rapporto di debito L’impresa debitrice si impegna:  A corrispondere periodicamente gli interessi  A restituire, normalmente a scadenza, il capitale preso a prestito  CAPITALE AZIONARIO O EQUITY o Azioni, ossia titoli rappresentativi del capitale sociale: varie tipologie (ordinarie, privilegiate, di risparmio) L’impresa può corrispondere dividendi, le azioni sono titoli a scadenza indefinita  TITOLI IBRIDI o Obbligazioni convertibili o Obbligazioni con warrant La composizione delle fonti di finanziamento, che compaiono nel passivo di stato patrimoniale, determina la struttura finanziaria dell’impresa. Nel prosieguo, si farà riferimento al debito (indistintamente) e al capitale azionario (o patrimonio netto equity) Le attività finanziarie e reali sono caratterizzate da una logica di base COMUNE, basata sulla considerazione di: 1. RENDIMENTO (COSTO) 2. RISCHIO RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE Le attività finanziarie possono generare due tipi di FLUSSI o RITORNI: 1) FLUSSI PERIODICI: pagamenti corrisposti dal soggetto che si finanzia secondo un definito SCHEMA CONTRATTUALE 2) DIFFERENZA DI PREZZO: tra il momento dell’acquisto o dell’emissione e il momento della vendita o del rimborso (CAPITAL GAIN/LOSS) RENDIMENTO DI UN’ATTIVITÀ FINANZIARIA DI UNA UNITÀ DI TEMPO RENDIMENRO DEGLI STRUMENTI DI DEBITO - Flussi periodici: interessi - Capital gains (losses) a) Titoli CEDOLARI (tasso di interesse)  A tasso fisso  A tasso variabile b) Titoli DI PURO SCONTO (zero-coupon) RENDIMENTO DELLE AZIONI - Flussi periodici: dividendi - Capital gains (losses) TIPI DI RENDIMENTO, è necessario distinguere: A. RENDIMENTO STORICO (ex post) = R Performance effettivamente conseguita in passato R= COSTO DEL CAPITALE O RENDIMENTO RICHIESTO DALL’INVESTITORE Assumeremo solitamente che i periodi siano anni. Quindi t=1 significa che la somma viene pagata tra un anno, t=3 significa che la somma viene pagata tra 3 anni ecc. Anche il rendimento è allora un rendimento annuale. L’attualizzazione riduce il valore delle somme pagate in futuro in una misura che dipende dal rendimento (costo-opportunità) e dal tempo, tra cui le somme saranno disponibili. Quanto vale un’opportunità di investimento complessa, che paghi flussi in più periodi? E' la formula-basc per le decisioni finanziarie Il tasso di attualizzazione (rendimento atteso) R consente di rapportare ad un medesimo periodo di tempo somme di denaro altrimenti non confrontabili. Il tasso di attualizzazione R rappresenta dunque il costo opportunità del capitale o, equivalentemente, il rendimento richiesto dall'investitore. @ Se ipotizziamo di operare in condizioni di certezza (e dunque in assenza di rischio) R è il tasso di interesse prevalente sul mercato, che definiamo tasso di interesse privo di rischio (risk free) c indicheremo Rf Se il tasso di interesse prevalente sul mercato è il 3%, investendo o prendendo a prestito denaro a questo tasso, è possibile scambiare con certezza 1,03 euro disponibili tra un anno con | euro disponibile oggi. Il valore attuale rappresenta dunque il valore teorico o valore intrinseco o fair value di un'attività finanziaria. Il valore attuale o fair value corrisponde al prezzo delle attività finanziarie Se assumiamo che i mercati (finanziari) siano perfettamente concorrenziali ed efficienti (come vedremo più avanti), allora il valore attuale di un'attività finanziaria, ossia il suo valore teorico, viene a coincidere con il prezzo al quale gli investitori sono disposti a scambiarla. Tn altri termini, in mercati efficienti, i prezzi delle attività finanziarie riflettono il valorè intrinseco delle medesime. Normalmente un investimento (reale o finanziario) comporta il sostenimento di un costo per l'effettuazione dell'investimento stesso (e dunque un'uscita di cassa), mentre i ritorni dell'investimento (e dunque i flussi di cassa in entrata) si avranno in futuro. La convenienza di un investimento dipende dalla sua capacità di generare ritorni per l'investitore superiori al costo sostenuto per l'investimento. Risulta dunque utile valutare la convenienza di un investimento al momento 0 in cui si deve prendere la decisione. S Ciò comporta il calcolo del VALORE ATTUALE NETTO o VAN Chiamiamo VAN (valore attuale netto) di un progetto d'investimento la differenza tra il valore attuale dei flussi di cassa che l'investimento genera per il suo detentore e il costo che quest'ultimo sostiene per disporre dell'investimento. Possiamo quindi scrivere: n VAN = - Io + x F é dr tl (HR) IN INGLESE NPV (NET PRESENT VALUE) Qual è il rischio "rilevante" per gli investitori? Come misurarlo? Come determinare il premio richiesto? 3 IL RISCHIO DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE Possibilità che il rendimento ex post diverga da quello atteso Un investimento è PRIVO DI RISCHIO (RISK FREE) sc non sussiste incertezza sulla misura dei flussi di pagamento che corrisponderà in futuro Il RISCHIO è misurabile - in prima approssimazione - tramite la DISPERSIONE ATTESA dei rendimenti (scarto quadratico medio SOM o 6) o= |) p,- (2, LP Varianza (0) a°=Y p,(R,- ER) I Misurazione del rischio (1) Identificazione di tutti i possibili scenari (2) Stima della probabilità di manifestazione di ogni scenario (3) Determinazione del rendimento atteso in ogni scenario D) (4) Determinazione dello scarto (quadratico) dalla media in ogni scenario (5) Calcolo di SOM Esempio di calcolo (cfr. pag. 39) Stati del mondo Prob. Rend. Scarto da E(R) Scarto quadratico Scartoxprob. Crescita del PIL Pi Ri R-E(R) (RE) p;(R;-E(R)) inferiore a 0,5% 5% -3% -7.15% 0,51% 0,03% tra 0,5 e 1% 10% 0% 4,15% a 0,17% 0,02% tra 16 1,5% 20% 2% -2,15% 0,05% 0,01% tra 1,5 62% 30% 4% -0,15% 0,00% 0,00% tra 2 € 2,5% 20% 6% 1,85% 0,03% 0,01% tra 2,5 e 3% 10% 9% 4,85% 0,24% 0,02% oltre il 3% 5% 12% 7,85% 0,62% 0,03% 100% Varianza 0,11% ER) 4,15% SOM 3,37% Lo SQM è detto anche volatilità VALUTAZIONE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI Al momento dell’emissione è ragionevole assumere che l’impresa fissi un tasso cedolare in linea con il tasso di interesse di mercato. Variazioni di prezzo e vita residua dell'obbligazione La variazione di prezzo tende ad essere tanto più intensa quanto più lontana è la scadenza del titolo Ipotizziamo che siano in circolazione titoli che offrono un tasso cedolare del 5% emessi alla pari (quindi al momento dell'emissione t, il rendimento di mercato era pari al 5%) I titoli hanno un valore nominale pari a 100. Assumiamo che sia trascorso un anno dall'emissione. L'investitore ha dunque acquistato l'obbligazione lo scorso anno a 100 e oggi hagncassato la cedola di 5 Consideriamo 5 obbligazioni (A-B-C-D-E) che si differenziano unicamente per la vita residua Come varia il prezzo del titolo se cambia il rendimento di mercato? Ipotizziamo che la banca centrale annunci una riduzione del tasso di interesse di mercato. Il rendimento di mercato a t; è { 3,00%] Distribuzione dei flussi di cassa attesi obbligazione A B c D E Periodi (vita residua) 2 3 4 5 8 anni flussi di cassa attesi 5 $ 5 I 5 1 105 5 3 d 3 2 105 5 5 5 3 105 5 5 4 105 5 5 5 6 5 " 105 8 Valore attuale dei flussi di cassa attesi Periodi (vita residua) Z 3 4 5 8 anni flussi scontati 4,85 4,85 4,85 4,85 4,85 È 98,97 4,71 4,71 4.71 4,71 2 96,09 4.58 4,58 3 93,29 444 9 444 4 90,57 431 SI 4,19 6 4.07 TL 82,89 8 VA=P; 103,827 105,657 107,434 109,159 114,039 rend. ex post 8,83% 10,66% 12,43% 14.16% 19,04% su un anno 54+(103.82-100) 5+(114,04-100) 100 190 Ipotizziamo che la banca centrale annunci un aumento del tasso di interesse di mercato. Il rendimento di mercato a t) è obbligazione A B e D E Periodi (vita residua) 2: 3 4 5 8 anni flussi scontati 4,67 4.67 4,67 4,67 4,67 1 91,71 4,37 4,37 4,37 4,37 2 85,71 4,08 4,08 4,08 3 80,10 3,81 3,81 4 74,86 3,56 5 3,33 6 3,11 g «61,11 8 VA — Po 96,38 94,75 93,23: 91,80 88,06 rend. ex post 1,38% -0,25% -1,77% -3,20% -6.94% su un anno Il discorso cambia per i titoli a tasso variabile (floating-rate notes - FRN) L'obbligazione a tasso variabile corrisponde interessi periodici ad un tasso di interesse che è indicizzato ad un determinato tasso di riferimento, normalmente un tasso di mercato. Conseguentemente, se cambia il rendimento di mercato cambia anche la cedola di interessi. Pertanto il prezzo tende a non variare e i titoli a tasso variabile sono sempre quojgri alla pari. Ipotizziamo che siano in circolazione 5 diverse obbligazioni a cedola variabile. I titoli sono stati emessi alla pari lo scorso anno (1) quando il tasso di mercato era il 5%. I titoli hanno un valore nominale pari a 100. Poiché il tasso di mercato a t; era pari al 5%, sappiamo fin dal principio che la cedola che verrà pagata a fine anno (t,) sarà pari a 5. Assumiamo che sia trascorso un anno dall'emissione (t1). L'investitore ha dunque acquistato l'obbligazione lo scorso anno a 100 e oggi ha incassato la cedola di 5 Ipotizziamo che a ty (oggi) il tasso di mercato non sia variato. Il rendimento di mercato a tl, è [500%] Distribuzione dei flussi di cassa attesi o obbligazione A B Cc D Periodi (vita residua) 2 3 4 5 8 anni e
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