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Esplorazione calvinista di salvezza e dannazione: Storia di Hester, Dimmesdale e Chillingw, Appunti di Letteratura Angloamericana

La storia di hester, dimmesdale e chillingworth di nathaniel hawthorne, concentrandosi sulla loro esperienza di grazia, iniziativa divina, umiliazione, peccato originale e accettazione del male. Il narratore onnisciente descrive la storia in terza persona, ma entra in modo più diretto quando hester e dimmesdale incontrano nuovamente ognuno l'altro. Anche la simbologia della rosa canina e della lettera a, e la psicologia di pearl, figlia di hester e dimmesdale. Hawthorne spiega come il comportamento di pearl è dovuto alla sua natura da bambina che ha visto la lettera a sul petto di hester al suo arrivo al mondo.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 11/04/2019

mariasole952
mariasole952 🇮🇹

4.4

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Scarica Esplorazione calvinista di salvezza e dannazione: Storia di Hester, Dimmesdale e Chillingw e più Appunti in PDF di Letteratura Angloamericana solo su Docsity! Lezione 16 – giovedì 22 marzo 2018 Il modo in cui il plot viene costruito è simbolico. Studiamo il modo in cui la modalità di significazione fondamentale del romance SL, il simbolismo di Hawthorne, è costruito e funziona: 1. nella caratterizzazione dei personaggi: • la descrizione fisica è simbolica del carattere spirituale • le qualità rappresentate dai personaggi nel loro insieme dipingono un quadro completo della personalità umana • lo fanno attraverso rapporti di antitesi e simmetria 2. nella descrizione dei luoghi, molto simile: • città=civilizzazione <−−> wilderness=incontaminata dalla civilizzazione e non cristianizzata (paradossalmente più compassionevole verso il peccatore) 3. nella costruzione della trama, storia, intreccio: la storia di Hester e Dimmesdale (e Chillingworth) è fondamentalmente la storia di tre percorsi esistenziali che insieme compongono il disegno della salvezza (e della dannazione) teologica, fondamentalmente di matrice calvinista: le vie della grazia arbitrariamente concessa, l’iniziativa divina, l’«umiliazione» dell’uomo nel peccato, il peccato originale, e l’assunzione della consapevolezza di questo da parte dell’uomo: il riconoscimento e l’accettazione dell’iniziativa divina, il riconoscimento della grazia e la sua accettazione, il riconoscimento e l’accettazione della presenza del male anche dentro di sé, ecc. Il narratore appare in modo tradizione (onnisciente, parla in terza persona), ma ad un certo punto entra nella narra in modo più diretto e presente. Chapter V – Hester and Her Needle La sofferenza di H continua ad aumentare e modifica la sua immaginazione -> qui inizia uno dei momenti di realismo magico perché il narratore ci dice che è come se la percezione di H fosse alterata, come se le persone e le cose avessero comportamenti bizzarri. H si immagina che la Scarlet Letter l’ha dotata di un nuovo senso, quando pecchi e vieni umiliato da ciò sviluppi questo nuovo organi di senso che ti fa vedere oltre l’apparenza nelle persone e ti fa riconoscere chi ha peccato come te ed è nella stessa posizione. Sente delle premonizioni come se l’infamia rossa sul suo petto le desse una pulsazione di empatia ogni volta che incontra questi soggetto. Alla fine si dice che la lettera A è stata tinta del fuoco infernale. Chapter VI – Pearl Pearl ci viene descritta come una bambina perfetta, però H fa tutto il suo discorso basandosi sui temi tipici: • è frutto del peccato e quindi porta sulle spalle l’eredità della colpa dei genitori (Hawthorn considera la colpa come un germe di male che si trasmette di generazione in generazione), le conseguenze sono che appare come un fiore bellissimo che è nato da una passione colpevole. Diventa ogni giorno più brillante ed è perfetta fisicamente. Hawthorne è iperbolico nella descrizione della sua bellezza. Però questa bellezza si mescola con la passione, a causa della legge di prima, la sua natura manca di punti di riferimento o capacità di adattamento al mondo in cui è nata. Non si può ricondurre in alcun modo la bambina alla norma (frase lapidaria) -> è uno spirito antionomiano puro. Inoltre, non c’è filo che Hawthorne manchi di cogliere, non soltanto la Rosa canina, Hester che esce di prigione davanti alla Rosa canina, Ann Hutchingson,… -> è tutto un filo di allusioni che scorrono. Quindi è la bimba che è simboleggiata da quella rosa selvaggia che simboleggia il suo passato e il fatto che forse è nata sotto il passo della Hutchingson, che è un’antinomiana che è Hester: c’è un opporsi di una legge comune. Nel darla alla luce la norma umana era stata rotta e l’effetto era un bambina con elementi belli e brillanti ma tutti in disordine. Hawthorne fa in modo che Pearl sia la lettera scarlatta ingigantita per Hester perché continua a torturarla. Pearl ha uno sguardo intelligente è inquietante per H perché è come se la bambina capisse più di quanto dovrebbe. Pearl ogni volta che incontra Dimmesdale e lui si mette la mano sul cuore (dove dovrebbe stare la A) lei lo nota e lo fa notare. Il modo in cui tratta Hester e Dimmesdale è spietato. Hawthorne dice che è come se si comportasse come un essere umano che non è in grado di percepire e di comprendere il dolore umano, infatti, la sua parabola esistenziale sarà spiegato perché Pearl nasce e si trova già emarginata, non ha fatto niente ma nasce già nella situazione in cui viene guardata, additata e separata dagli altri. Perché essendo l’emblema del peccato non aveva diritto di stare tra gli altri bambini che erano battezzati. Vive la pima parte della sua vita nella solitudine totale. La verità era, dice il narratore, che i piccoli puritani essendo della genia più intollerante che ci sia […] -> era questa la cosa importante. Hawthorne spiega psicologicamente il comportamento di Pearl -> tutto questo accade perché la prima cosa che P nota quando viene al mondo è la Lettera A sul petto della madre e quindi la cosa che fa un giorno mentre la mamma si piega sulla culla è alzare la manina e afferrare la lettera scarlatta sorridere nel suo modo terrificante che dà al suo viso l’immagine di un bambino molto più vecchio. Questo è l’Intelligent touch di Pearl. A volte Hester è inquietata dalla sua stessa bambina perché ci vede una malizia sorridente che però è demoniaca. Quindi la funzione di Pearl sarà uguale a quella della A, ricordare ad H il suo peccato. Questo è uno dei personaggi che si prestano all’accusa di essere allegorici -> lei è lì per essere una funzione. Chapter VII – The Governor’s Hall H veste la bambina di rosso e di ricami d’oro per far evadere che è la lettera scarlatta in altra forma, dotata di vita. la vergogna è marchiata a fuoco nel cervello di Hester che tutti i suoi pensieri assumono questa forma. Così fa di tutto per creare una analogia tra l’oggetto del suo affetto e l’emblema della sua colpa. Pearl era l’una e l’altra cosa insieme. Pearl a differenza della A è anche sua figlia, in lei si incontrano la condanna degli altri, il suo senso di colpa e il suo amore (essendo sua figlia). È l’oggetto di dolore ma anche di amore. Pearl è la più grande manifestazione della A, l’altra avviene quando entrano nell’anticamera del governatorato e c’è un’armatura Pearl fa avvicinare la mamma all’armatura e qui si vede che l’armatura riflette la A e la ingigantisce. La bimba lo fa sorridendo alla madre con questa intelligenza superiore ma anche da folletto cattivo, per ricordare sempre la sua colpa. Chapter VIII – The Elf-Child and the Minister Qui Hester rivede il marito e Dimmesdale e nota che sono cambiati -> questo muove l’azione perché inizia a portarla alla decisione di rompere il suo silenzio. Di loro due vedrà che il marito sembra ancora più brutto, vecchio e deforme. Allo stesso modo Dimmesdale sembra che sia più emaciato e pallido dalla scena della pubblica vergogna di Hester, come se la sua salute stesse cedendo e i suoi occhi avevano un intero mondo di sofferenza. Sono passati tre anni dalla pubblica vergogna di Hester. I magistrati vogliono prendere Pearl perché forse non è in grado di crescerla. Qui Pearl dice che è stata colta dalla rosa canina, loro vogliono portarla via. Hester dice che dio le ha dato la bambina e lo ha fatto in cambio di tutte le cose che mi ha tolto. Poi dice a Dimmesdale di parlare lui in quanto sua guida spirituale e lui la appoggia. Iniziano tre capitoli che trattano il tema della vendetta del marito (Chillingworth). Si prepara lo sfondo per lo scontro Chillingworth e Dimmesdale. Lui arriva alla certezza che si Dimmesdele con grande intelligenza e usando terribilmente la sua empatia (questo per Hawthorne è il peccato imperdonabile) e quando ci arriva mette in scena l’idea della predestinazione, una volta che il seme del male viene fatto cadere nell’animo dell’uomo lo fa condannare per sempre. Abbiamo la decadenza di C, che diventa agente attivo del male. C viene messo a vivere con Dimmesdale e poi ci viene introdotta la sua teoria come medico -> lui è convinto che la mente dell’uomo e il cuore lavorino insieme, che l’uomo sia integrato di queste parti. Il corpo è modellato dalla mente e nel capitolo successivo ci sarà un momento in cui dirà a Dimmesdale che finché lui non gli dirà che problema ha lui non potrà aiutarlo a stare meglio fisicamente -> C decide di arrivarci da solo allora. Ma, prima di arrivare qui, alla fine del chapter IX si parla ancora della folla che diventa un personaggio. La folla vede quello che sta succedendo, cioè che Dimmesdale sta sempre peggio, e vede che Cinningworth è sempre più brutto. C’è una porzione della comunità che all’inizio mette C con Dimmesdale perché crede che questo medico sia stato mandato dal cielo e dato che loro adorano D lo mettono con lui dato che C sarebbe l’assistente migliore che potesse capitare a D; ma un’altra porzione dela comunità ad un certo punto si accorge che c’è qualcosa che non va quindi Hawthorne dice che quando la folla vuole guardare solo con gli occhi molto spesso sbaglia ma quando la folla vede le cose con il cuore allora le conclusione che ottiene molto spesso sono profonde e così infallibili che è come se possedessero il carattere di verità rivelata in modo soprannaturale. Intuizione della folla che sente che arriva alla verità in modo più diretto. Dopo tutto ciò la folla dice che il medico ha imparato le arti della magia nera dagli indiani e sta Facendo del male a Dimmesdale, perché da quando ha iniziato a vivere con lui ha cominciato ad essere sempre più ‘brutto’ e questo è sempre più evidente. Dicono che il reverendo Dimmesdale, come tanti personaggi di una santità speciale, è perseguitato da Satana sempre nella guisa di Chinnigworth. Va avanti raccontando come avviene questa cosa, chillingworth vuole possedere e controllare la verità e quindi comincia a scavare nel cuore di Dimmesdale. Qui c’è il confronto in cui Dimmesdale gli dice che non
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