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Lezione 17 Letteratura Spagnola I (Prof Castaldo), Sbobinature di Letteratura Spagnola

Analisi dell'episodio de "Las Serranas" del libro de buen amor + El Rimado de Palacio

Tipologia: Sbobinature

2020/2021

Caricato il 29/04/2021

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ida-caiazzo 🇮🇹

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Scarica Lezione 17 Letteratura Spagnola I (Prof Castaldo) e più Sbobinature in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! LEZIONE 11/05/20 Ultimi riferimenti a Trotaconventos:​ Il nostro protagonista, dopo il rifiuto netto di Dona Endrina, si rivolge ad una mezzana che dovrà aiutarlo nella conquista (attraverso le sue arti manipolatrici) di Dona Endrina. Abbiamo già visto nelle quartine precedenti alcune delle qualità peculiari di Trotaconventos e uno dei temi principali trattati attraverso Trotaconventos, e relativi a questo mondo molto caro alla letteratura spagnola che è quello delle mezzane, è quello del ​profitto​. Si tratta di vere professioniste che nell’esercizio delle loro funzioni mirano solamente ad ottenere un profitto. Quello è il loro scopo principale, non certo mostrarsi di alcun aiuto o conforto al diretto interessato. Questo aspetto emerge esattamente nelle quartine che seguono. QUARTINA 719-720:​ ​Io le dissi: “madre e signora, voglio ben ricompensarvi, i miei beni e la mia casa sono tutti al vostro comando. Per ora prendete questa pelliccia e andate, statele vicino; ma prima che voi andiate vi voglio consigliare: che tutta la vostra cura sia in questo affare, lavorate in maniera tale da ottenere profitto. Per tutto il vostro lavoro sarete ben ricompensata​ (notiamo come si pone l’accento sulla giusta ricompensa per una buona prestazione di lavoro). ​Pensate a ciò che direte con buon senso, con un significato preciso e correttamente, onestamente”. QUARTINA 721-722:​ Dal principio fino alla fine pensate bene a quello che dite, parlate soltanto in modo da non pentirvene dopo: nella fine sta l’onore e il disonore, credete bene. Se ben capisce la cosa allora tutto andrà a buon fine. Migliore cosa per l’uomo è che sia saggio e che sia coraggioso. Tacere, se non gli nuoce, e, per questo, lo riterranno sapiente, perché parlare dove non è opportuno è cosa da evitare per non pentirsene in seguito. Pensa bene quel che dici o sta’ muto, taci​. In queste due quartine leggiamo chiari consigli per il protagonista per il lettore per ben gestire la conversazione e, naturalmente, la sua missione (​conquistare Endrina​), ma allo stesso tempo sono rivolti anche al lettore, a dimostrazione del fatto che in ogni luogo del testo si può annidare un ammaestramento anche se, appunto, si trova all’interno di una situazione che chiaramente non bisogna seguire (in quanto il protagonista in questo episodio sta seguendo i dettami del ​Loco Amor​ perché tutto è volto alla conquista del proprio oggetto del desiderio). Questo nuovamente ci fa riflettere sulla complessa struttura dell’opera e sui suoi molteplici livelli di interpretazione. Pag 257:​ Bisogna fare un’ultima osservazione nel momento in cui vediamo comparire ​Don Melon de la Huerta ​(nome attribuito al protagonista dell’episodio dopo che l’autore lo ha svolto tutto in prima persona lasciandoci credere che quella prima persona coincidesse col nostro protagonista per poi chiudere l’episodio capovolgendo completamente la prospettiva e le coordinate fino ad allora fornite al lettore). LAS SERRANAS Siamo di fronte ad una ​cantica de serrana​. Quando abbiamo riassunto l’opera, ad un certo punto abbiamo menzionato 4 avventure che costituiscono una serie organica nell’opera che si svolgono nella ​Sierra de Guadarrama​ dove il protagonista decide di trascorrere del tempo per superare il dolore provocato dalla morte prematura di una donna che era riuscita a conquistare. Protagoniste di queste avventure sono alcune Serranas. Queste 4 avventure sono variazioni di un altro genere letterario di ascendenza provenzale: ​la Pastorella​ (come già abbiamo detto). JR nella sua opera fa una vera e propria parodia del genere, ne ribalta completamente i caratteri essenziali. Se la Pastorella è ambientata in un ​Locus Amoenus​, Juan Ruiz la ambienta in luoghi inospitali, particolarmente selvatici e freddi (alla primavera sostituisce l’inverno) e le protagoniste femminili abbandonano quei tratti di delicatezza e pudicizia propri della pastorella provenzale per presentarsi in tutt’altro modo: si tratta di donne ​selvatiche​ e di​ discutibile bellezza​. Inoltre, i ruoli in queste ​Serranillas​ si capovolgono. Infatti sono proprio queste donne brutali a mostrarsi aggressive sottomettendo l’uomo ai propri desideri e volontà. La serranilla che vediamo di seguito non presenta queste caratteristiche. Si tratta dell’ultima delle 4 avventure che JR inserisce nel ​Libro de Buen Amor​ e rappresenta una sorta di ​“rovesciamento del rovesciamento”​. L’aurore, in quest’ultima serranilla, ​mitiga i tratti della parodia​: non incontreremo, quindi, serranas aggressive e brutali, ma allo stesso tempo non incontreremo nemmeno la pastorella tipica del genere provenzale. Qui incontriamo un’altra tipologia di serrana che fa dell’amore​ uno scambio​ e che guarda all’amore come ad un affare​. La prospettiva è, dunque, nuova e non appartiene alle due realizzazioni del genere che abbiamo visto. In questa serranilla vi è uno scambio tra il personaggio maschile e il personaggio femminile che potremmo definire ​equilibrato​, non forzato nei toni e molto più sereno. Però, allo stesso tempo, al centro di questo scambio vi è una questione forte: quella della ​penalità dell’amore​. Quindi si tratta di una trasgressione del codice pur sempre presente (perché, appunto, il codice dell’amore cortese certamente non contempla tra le sue norme la penalità del sentimento amoroso). 1022-24-25-26:​ ​[​Si tratta di strofe ​pentastiche​ (di cinque versi) composte da ​senari]​. ​Presso la Tablada, oltrepassata la Sierra, mi imbattei molto presto e di buon ora. In cima al passo credevo di morire per la neve e per il freddo e c’era brina tutt’intorno ed una grande gelata. Così, alla discesa, feci una gran corsa, incontrai una pastorella bella, florida, graziosa e colorita. Io le dissi:​ ​“M’inchino”, e lei rispose: “Tu che ben corri, qui non ti fermare, continua il tuo viaggio”​. ​Le dissi: “Ho un gran freddo, per questo mi rivolgo a voi, mia bellezza, perché per favore mi diate dimora”​. Un altro elemento che ci dice di questo doppio rovesciamento è proprio questa ​proposta​ che viene dal cavaliere. Per il momento abbiamo solo pochi dettagli che riguardano l’aspetto esteriore della pastora, ma non la conosciamo completamente. 1027-28-29-30:​ ​Mi disse la giovane: “Amico, qui è la mia casa, chi dentro riposa o con me si sposa o ben mi paga”. Rispose il cavaliere: “Vorrei, ma sono sposato qui in Ferreros, ma io vi farò dono dei miei denari, mia amata”​.​ Lei mi portò con sé e mi accolse nella sua casa, accese un buon fuoco, come era d’uso. Mi diede del pane scuro di segale duro, del vino cattivo, aspro e annacquato e carne salata. 1031-32-33-34-35-36:​ ​Mi diede del formaggio di capra e disse: “Amico, apri le tue braccia, allunga le tue mani e prendi quel tozzo di pane che ho li conservato. Ospite, mangia pure, bevi, fatti forza e paga. Che mal non ti accada fino al tuo ritorno. Chi mi ha dato i doni che chiedo avrà buona cena e buon giaciglio, che non costa nulla”​. ​“Voi che questo dite, perché non chiedete? Cosa volete”​, ​le dissi, “magari vi sarà dato”. “Vorrei una cinta vermiglia ben tinta e una camicia buona, fatta a mia misura, e con un bel colletto. E dammi una bella collana, con nastri, e dammi scarpe ben alte di collo, e dammi pelle conciata”​. Sono tutte richieste precise di oggetti ricercati e di lusso che hanno la funzione di definire ​l’avidità​ di questa pastora. 1037-38-39-40-41-42-43-44:​ ​“Dammi un copricapo con nastri, e ancora scarpe e pelle ben conciata. Con queste gioie​ (regali)​, ascoltami bene, sarai mio marito e io la tua sposa”​. ​“Mia signora, tanti doni ora non portai con me per caso, ma io mi impegno, ti do la mia parola, che te li porterò un giorno”​.​ Mi disse questa donna sgradevole​ (adesso la percezione, dopo tutte queste richieste, sta cambiando, e la bellezza iniziale diventa qualcos’altro): ​“Dove non c’è moneta non c’è mercanzia, a me non sta bene chi non mi dà niente. Non c’è un mercante che non abbia denaro, e io non sono soddisfatta di colui che non mi dà nulla, né gli do alloggio. Non con le promesse si paga l’alloggio, l’ospitalità, per i soldi si fa tutto ciò che agli uomini piace, è cosa provata”. Tutto ciò ci aiuta a definire ulteriormente che tutto il mondo del ​Libro de Buen Amor​ è essenzialmente letterario​. la lezione sulla condizione umana che JR intende trasmettere ai suoi lettori si presenta proprio filtrata da concetti letterari e modelli letterari. Quindi la letteratura funge da ​filtro​ e ​pervade l’intera opera​. Si rivolge ai più disparati modelli letterari e fonti: dalle sacre scritture fino alla lirica d’amore e anche altri generi singolari come quello della pastorella, appunto. Quindi ​letteratura sacra e profana si incontrano​ e condividono gli spazi del​ Libro de Buen Amor​ che ci conduce, ribadiamo, in un mondo completamente letterario, e con questo mondo ci gioca e coinvolge anche noi in questo gioco. RIMADO DE PALACIO Terminiamo così con JR e ci inoltriamo in una fase importante di transizione tra la ​cultura medievale ​e il Preumanesimo​ in un momento in cui, appunto, vediamo affacciarsi degli elementi nuovi, penetrare influenze nuove, registrarsi un’apertura all’esterno significativa. Tutto ciò non avviene solo in campo letterario, ma vediamo proprio come la Spagna entrerà nel vivo dello scacchiere politico europeo e si inserirà con le sue vicende nel più ampio quadro politico incontrando contestualmente come suoi alleati da una parte l’Inghilterra​ e dall’altra la ​Francia. ​Quindi è un momento di cambiamento graduale e importante in cui alcuni consolidati equilibri politici si infrangono e delle lotte fratricide iniziano a percorrere la Spagna e queste tensioni e questi conflitti intestini caratterizzeranno le vicende politiche e storiche spagnole quasi fino alla fine del 400 quando saliranno al trono i ​re cattolici.​ Quindi proprio adesso questi conflitti hanno inizio e si avviano verso quel periodo complesso che riusciranno solo i re cattolici a chiudere riportando la pace nella Penisola Iberica. Protagonista di questi anni è l’autore del ​Rimado de Palacio​: ​Pedro López de Ayala​. Tutti gli autori di questo periodo vivono la corte; nel caso di Pedro López de Ayala siamo di fronte ad un funzionario di corte che ricoprirà vari incarichi diplomatici e anche gli autori successivi (come il ​Marqués de Santillana​ o ​Jorge Manrique​) sono tutti profondamente immersi e coinvolti dalle vicende politiche a loro coeve. Con Pedro amori. ​[​L’espressione ​fin amor​ ​si riferisce a all’​amore irraggiungibile​ della lirica cortese, nei confronti di dame crudeli che freddamente rifiutano l’amante​]​. ​Hanno dimenticato l’anima e non provano più rimpianti. QUARTINA 316:​ ​Se voleste avere consiglio da loro a proposito di una causa, si pongono in posa solenne e corrugano il ciglio e dicono “Questa è questione che comporta un gran lavoro, la causa sarà lunga perché riguarda perché riguarda l’intera comunità”.​ L’autore svela una delle strategie degli avvocati: presentare come complicata una causa per dedicargli più tempo e trarne maggior conflitto. QUARTINA 317:​ ​Ma penso che questo potrebbe aiutare un po’, che io, addossandomi tutto il lavoro e tutto il grandissimo impegno, nei miei libri cominciassi a studiare e conviene che lasci tutti i miei impegni, che li lasci in secondo piano, e mi dedichi esclusivamente alla vostra causa. QUARTINA 318:​ ​Davanti al misero chiede di portare tutti i libri che dovrà studiare. Decretali e clementine sono i tomi che venivano usati dagli avvocati per sviluppare il procedimento. Trovo ben venti capitoli che vi possono danneggiare e nemmeno uno che vi possa aiutare. ​?? QUARTINA 319:​ ​Credetemi amico, che il vostro caso è particolarmente scuro, una questione di diritto così complicata che non ve n’è uguale al mondo ma se io mi faccio carico della vostra difesa, vi assicuro fate conto di avere senza alcun dubbio le spalle protette da un buon muro ​(sarete al sicuro)​. ​Quindi l’avvocato prima intimorisce, poi offre una soluzione. QUARTINA 320:​ ​Non vi preoccupate se la causa di prolungherà perché non si possono accorciare i termini. Vedremo che cosa vi chiederanno e come imposteranno la causa e così come loro suoneranno, a noi converrà danzare.​ A questo punto emerge ad uno sguardo un po’ più scaltro una strategia poco chiara: non viene già delineato un piano d’azione, ma decideranno come muoversi in base a come andranno le cose. QUARTINA 321:​ ​Ma io sono un dottore in leggi e a decretare pochi sono in questo regno così buoni e validi. Questo mio sapere l’ho appreso superando molti mali e spendendo nelle scuole molto denaro ​(monete d’oro e argento)​. ​Qui c’è poi la ​promozione di sé​, in un certo senso, accompagnata al sottolineare (non in modo casuale) che la sua formazione sia stata alta e questo implica che la ricompensa che gli spetterà sarà altrettanto alta. QUARTINA 322​: ​L’eredità di mio padre, tutta la spesi per continuare il mio studio e apprendere qualcosa di buono. Alla fine mi trovai completamente privo di tutto e questa scienza continua a rimanere QUARTINA 323:​ ​Non voglio stabilire con voi nessun prezzo previo quanto io avrò disputato, tanto mi sarà pagato, ma ho un buon libro ​(un altro caso già aperto)​ impegnato nella mia città. Voi datemi venti doppie (monete d’oro) quelle costituiranno una buona garanzia. ​Altra strategia: non stabilire da subito un prezzo per avere la possibilità di aumentarlo in seguito a proprio piacimento. QUARTINA 323:​ ​“Signore”, disse il misero, “mi offrono un patteggiamento perché io mi ritiri da questa causa e mi daranno una certa somma e quanto mia moglie farebbe in questa circostanza e in confessione così mi consigliano ogni giorno”.​ Il cliente, a questo punto, prospetta l’ipotesi del patteggiamento il che comporterebbe la restrizione della causa e, addirittura, una somma che servirebbe per chiudere tutto il processo. QUARTINA 324:​ Chiaramente sconsiglia il patteggiamento. Notiamo qui il suo ​atteggiamento critico​, perché sta usando un tono duro, la definisce una ​“vergogna”​, quindi sarebbe un disonore non provare la propria “innocenza” (stiamo parlando di una causa civile, non penale), vuole dimostrare la propria correttezza, la propria integrità quindi fa leva sul fattore dell’​onore​, il suo nome potrebbe essere infangato. E continua a fargli credere di avere la situazione sotto controllo, quindi procede insieme significherebbe mirare alla vittoria. QUARTINA 325:​ ​Le cause all’inizio sono tutte così. Chi pensa di condurle male dopo trova un’opinione (una soluzione) di alcun dottore famoso, che sosterrà la sua tesi e, col passar del tempo, scaturisce un’altra conclusione​. Ancora una volta l’avvocato sta portando acqua al suo mulino e sta per proteggendosi da un eventuale fallimento perché, dopo aver fatto leva sull’​amor proprio ​dell’assistito lo mette in guardia perché non è detto che un causa possa risolversi subito, ma questo non ne comporta il fallimento perché è proprio lo svolgimento naturale delle cose che può portare a trovare un escamotage che può capovolgere improvvisamente la situazione a proprio favore.
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