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Lezione 3 lezione 3 uni, Appunti di Relazioni Internazionali

Lezione appunti lezione appunti

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 13/06/2024

marta-selmi-1
marta-selmi-1 🇮🇹

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Scarica Lezione 3 lezione 3 uni e più Appunti in PDF di Relazioni Internazionali solo su Docsity! Il Medioevo La tradizione dell’Europa nel corso dei secoli ha avuto diverse sfaccettature: ● organizzazione politica (polis greca) ● organizzazione militare (Grecia e Roma + a Roma c’era anche una cultura giuridica) ● unità religiosa (nel Medioevo, in contrapposizione agli arabi) ● ricerca scientifica e intellettuale (Illuminismo e Romanticismo) ● razza e colore della pelle Periodizzazione: Normalmente si fa iniziare il Medioevo nel 476 dC. La fine invece è discussa; vengono proposte tre date: ● 1492: scoperta dell’America (l’Europa non è più occidente) e conquista del sultanato di Granada, ultima roccaforte islamica ● 1453: fine della Guerra dei cent’anni tra Inghilterra e Francia e presa di Costantinopoli da parte dei turchi ● 1517: Lutero avvia la Riforma protestante. La religione cristiana che aveva tenuto unita tutta l’Europa subisce un duro colpo Per classificare gli occidentali si usa il termine “Romània” che indica un’area spirituale, di civiltà, la “culla delle civili virtù” di cui parla Sant’Agostino. Egli descrive i regni della Terra, distinguendone due: ● regno Occidentale ● regno Orientale N.B. Sant’Agostino intende un’area, non una connotazione politica. La fine di quello Orientale porta alla nascita dell’altro, superiore e più forte perché è riuscito a dominare il mondo diventando sede della cristianità (la civiltà e la cultura nascono in Oriente ma si trasferiscono e prevalgono poi nell’Occidente). Caratteristiche del cristianesimo altomedievale: La cristianità è il nuovo collante dei popoli occidentali, distinguerà l’Occidente cristiano ● forme di organizzazione di piccole dimensioni: tutta la cristianità è divisa in 5 sedi episcopali (Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia, Gerusalemme). Tutte le sedi hanno la stessa importanza anche se il patriarca di Roma si chiama papa. All’interno della pentarchia c’è una struttura gerarchica: il vescovo sorvegliava i preti, i quali dovevano officiare i riti e trasmettere la parola di Dio. ● molteplicità delle definizioni sociali: si costituiscono monasteri. Sono comunità autonome e quindi decentrate dal potere principale ● flessibilità dottrinale: il cristianesimo medievale ha una dottrina molto fluida, non esiste ancora un consenso generale su cosa significhi essere cristiani. ● potere politico e potere ecclesiastico spesso coincidono: I confini tra potere ecclesiastico e potere politico sono ancora complicati, uno sconfina nel campo dell’altro. Quando il potere politico viene meno (caduta dell’Impero d’Occidente) e finisce nelle mani dei barbari, la Chiesa diventa sempre più forte. Nel 494, quando in Italia regnava Teodorico re degli Ostrogoti, papa Gelasio I fa valere la propria autorità davanti all’imperatore d’Oriente e si preserva un potere maggiore del suo. Naturalmente l'autorità papale è sottoposta ad alti e bassi nel corso della storia, ma a dare al papa un'autonomia politica è proprio l'invasione longobarda del VI sec. d.C. All’inizio del VII sec., Papa Gregorio I inizia la grande opera di conversione della popolazione longobarda (a partire dalla regina Teodolinda) ma non ci sarà mai armonia. Infatti, spesso i longobardi si convertono a religioni cristiane eretiche e hanno mire nei confronti del papato e di Roma, a causa delle quali il papa deve chiedere protezione ai Franchi. Espansione dell’Islam Nel VII secolo, l’islam si è preso una grande parte del Mediterraneo ed è arrivato fino alle porte d’Europa. L’espansione islamica viene fermata a Poitiers da Carlo Martello, il capo dell’esercito dei Franchi. Egli compie un’impresa alla quale i contemporanei non hanno dato il valore simbolico che le viene dato oggi (arabi fermati ed europei salvati). L’unica fonte riguardante la battaglia di Poitiers risale a una trentina di anni dopo: Isidoro il giovane scrive della battaglia parlando delle truppe arabe contro quelle cristiane, chiamandole “truppe europee”, per contrapporle alle “truppe semite” (quindi nell’VII secolo europeo = cristiano). I Franchi sono governati dalla dinastia Merovingia, la quale non è in grado di guidare il popolo. Dopo la battaglia di Poitiers, Carlo Martello chiede al Papa se fosse giusto che guidasse il regno chi si batte per la propria gente o chi solamente ottiene il titolo per eredità Nel 754, Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, con un “colpo di stato”appoggiato dal papato diventa re dei Franchi. Questo evento causa la fine della dinastia merovingia e l'inizio di quella carolingia. Carlo Magno Pipino promette al Papa gran parte dell’Italia centrale in caso di vittoria contro i Longobardi. Questa promessa è mantenuta dal figlio Carlo Magno (salito al potere nel 768), che nel 774 sconfigge re Desiderio e si fa incoronare anche re dei Longobardi, oltre che dei Franchi. In questo modo, la sua alleanza con il papa si fa ancora più forte. Carlo viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell’800 da Papa Leone III, questo rafforzò il legame tra Roma e i Carolingi anche se Carlo non avrebbe voluto diventare imperatore. Il Sacro Romano Impero ormai ha poco a che fare con l’Impero Romano, sia per la gente che ne fa parte, sia per i territori che occupa, ma viene chiamato “romano” dal papa in ricordo dell’ultimo grande impero occidentale, e poi “sacro” perché nato dalla volontà della Chiesa. In realtà, l’unica persona che avrebbe potuto coronare un imperatore era Irene, imperatrice d’oriente, infatti lei non riconosce il titolo a Carlo. Il papa allora si appella alla “donazione di Costantino”, che è un falso storico: secondo questo documento l'imperatore romano Costantino I (IV sec), avrebbe donato al papa le terre di Roma; simbolicamente, donare un bene immobile al papa significa anche donargli un potere temporale, grazie al quale Leone III si arroga il diritto di poter nominare un imperatore. La donazione di Costantino dà quindi al papa: ● Un potere temporale (grazie al quale può nominare l’imperatore) ● La supremazia sulle altre chiese patriarcali ● La superiorità del potere papale su quello imperiale Con Carlo Magno ritorna il concetto d’Europa: egli viene chiamato “Europae venerande apex” o “Europae venerande pharus”, o ancora ”rex, pater Europae”. Si dice che egli fu il primo uomo consapevolmente europeo. “Europa” ha ancora una connotazione geografica, che include tutta l’Europa cristiana. Dunque l’impero coincide con la Christianitas e la vecchia contrapposizione romano-barbaro diventa una contrapposizione fedele-infedele. Tutti i principi cristiani erano tenuti ad essere fedeli e a correre in aiuto alla Chiesa sia per fini religiosi che politici (es. nelle crociate). Carlo Magno era convinto che un buon regno dovesse basarsi sulla cultura, infatti doveva servirsi di funzionari istruiti per governare un impero tanto vasto. Perciò nel suo impero si affermano la cultura libraria e quella notarile. Le scuole notarili sono laiche e accessibili a tutti. Carlo fa anche costruire l’Accademia Palatina: una scuola di palazzo, gestita da chierici che insegnavano le arti del trivium e del quadrivium. Essa è l’antenata dell’università. L’educazione cristiana viene rafforzata attraverso l’emendamento ( = trascrizione e spiegazione) delle scritture in modo da assicurarne la correttezza e l’uniformità. Si afferma anche la scrittura carolina e si inizia a introdurre la punteggiatura. Il periodo storico in cui Carlo è re viene nominato rinascita carolingia. Carlo Magno continua a governare come se l’impero fosse un’estensione del regno dei Franchi, come una proprietà privata. L’impero di Carlo Magno viene chiamato “il gigante dai piedi d’argilla”: un impero grosso, ma fragile.
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