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lezione 7 lett.inglese 3, Sbobinature di Letteratura Inglese

lezione 7 lett.inglese 3 carotenuto

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

Caricato il 28/02/2023

giuseppe-cuomo-5
giuseppe-cuomo-5 🇮🇹

3

(1)

33 documenti

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Scarica lezione 7 lett.inglese 3 e più Sbobinature in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! LEZ 7 (03/11) Zadie Smith è la più grande scrittrice inglese di origini jamaicane. E’ nata a Londra nel 75 e attualmente insegna alla Colombia University di NY. E’ diventata famosa grazie al libro “White teeth”, ossia i denti bianche che sono una delle cose che noi notiamo subito in una persona nera. Ha scritto moltissimi libri, nonostante sia giovanissima. Tra i romanzi più importanti che ha scritto troviamo “White teeth” e “The autograph man”. Questa scrittrice fa parte di una delle nuove straordinaria scritture che tratta delle cose del momento. Nella sua carriera ha scritto un po’ di tutto, perché ci sono opere teatrali, racconti, biografie e non-fiction. Anche “Recitative” è un racconto breve scritto da Toni Morrison ma con la postfazione di Zadie Smith. Questo è un libro importante che vi consiglio di leggere se vi piace la letteratura contemporanea britannica. Sia Zadie Smith che Toni Morrison rivendicano la loro differenza. Dicono che sono britanniche perché sono nate in Inghilterra, ma la nostra cultura è diversa. La postfazione di Zadie Smith è più lunga del racconto stesso. Ma è importante perché questo libro nasconde un mistero. Secondo me, molte delle donne di cui vi parlo, pensano che debba rimanere un mistero. Ad esempio, perché Wide Sargasso See non piace come film? Perché l’opera viene rappresentata con questa passionalità corporea che può andare bene, ma chi ha letto il libro ha visto che una delle grandi resistenze di quest’uomo che non si chiama Rochester ma che in realtà pensiamo e sappiamo che è lui. Lui sente questa potenza di Antoinette, la quale fino all’ultimo istante non era convinta di sposarlo. Com’è possibile che lei così ricca e bella deve sposare quell’uomo? Già dall’inizio avverte che c’è qualcosa che non va. Ritroviamo tutto questo eccesso nella letteratura e anche in Jean Rhys. Ma perché tutto questo eccesso? In maniera poetica, chi non viene ascoltato deve urlare per esserlo. Chi non viene reso visibile deve fare di più per essere guardato. Questa è proprio la condizione di queste donne. Un’altra di cui vi voglio parlare è Bernardine Evaristo, è nata in America. Ha scritto “Girl, woman, other”, opera molto famosa in Nigeria, suo paese d’origine. Evaristo prende delle posizioni molto chiare rispetto al razzismo che non è stato ancora debellato in Inghilterra. E’ un libro pieno di storie e solo alla fine sembrano che vengano messe insieme perché noi abbiamo ascoltate tutte le storie di queste donne e capiamo che probabilmente c’è un fine. Ma mentre arriviamo a quel punto la, nel frattempo seguiamo una specie di mistero. Anche Wide Sargasso Sea è pieno di misteri: ci sono i sogni, annunciatori di qualcosa che lei stessa non capisce. Sono dei sogni che non riusciamo a comprendere. Infatti molti dicono che il grande danno di Freud è che lui voleva capire tutto e spiegare tutto. Invece molto spesso sono motivo di narrazione, cioè si può creare una letteratura sui sogni che uno ha, ma non devono essere per forza dei sogni. Se io ho sognato un gatto, posso prendere il potere creativo che quel sogno ha e creare una storia. L’intellettuale non deve spiegare, ma deve farci capire che ci sono delle cose che non si devono spiegare per forza. Quindi questo libro articola un sacco di storie perché pensa che si debba rappresentare una generazione. Ritorniamo a Recitative: “Twyla e Roberta si sono conosciute a otto anni, quando sono state affidate a un istituto per ragazzine sole - perché orfane o, come nel loro caso, figlie di genitori non in grado di prendersene cura. Per quattro mesi sono state compagne di stanza, pronte a difendersi dalle ragazze più grandi ma anche a condividere scherzi e segreti. Poi si sono perse di vista, ma la vita ha sempre fatto in modo di farle rincontrare nel corso del tempo, per caso: prima in un ristorante lungo l'autostrada, poi in un emporio, infine durante una manifestazione di protesta”. Quindi questo è l’inizio. Ci sono due ragazze che hanno condiviso un’infanzia difficile. Zadie Smith, nella sua postfazione, ci fa notare una cosa che rimane misteriosa ma che è bellissima: non sapremo mai chi è bianca o nera tra Twyla e Roberta. E’ un mistero che inquieta moltissimo Zadie Smith. Recitativo è l'unico racconto breve scritto da Toni Morrison nell'arco della sua carriera. Toni Morrison ha scritto undici romanzi e tre raccolte di saggi. La sua responsabilità è di aver rappresentato la comunità africana degli Stati Uniti al suo massimo. Non potete non conoscerla (è come dire che non conoscente Dante!!). Dobbiamo rispettare le grandi maestre e Toni Morrison lo è, quindi Zadie Smith la celebra e si chiede come mai ci sia solo un suo racconto breve. Su questa cosa ci dobbiamo soffermare a pensare. Il grande racconto che viene messo a paragone con questo è “Bartbley the Scrivener” di Herman Melville (autore di Moby Dick). Si tratta di un piccolo racconto che tutti i filosofi del ‘900 hanno commentato. In italiano si chiama “Bartbley lo scrivano: una storia di Wall Street” (trovate il pdf qui: http://moglen.law.columbia.edu/LCS/bartleby.pdf) . La voce che vi narra il racconto è il padrone di un’impresa a Wall Street. A un certo punto, arriva questo scrivano che serve per scrivere delle carte per una casa editrice. Questo scrivano risponde a tutte le sollecitazioni che gli vengono fatte con una frase che ha fatto impazzire tutti i filosofi del ‘900, ossia “I would rather not to” e non c’è altra frase che utilizza. Questo è il racconto più incredibile che sia mai stato scritto. Un grande filoso francese, Gilles, ha scritto un’interpretazione magnifica di questo racconto. Questo ve lo propongo perché penso che siete una generazione che risponderebbe così, ossia non dite né no né sì. Quindi siete anche voi un poco come Bartbley. L’opera inizia con “I am a rather elderly man”. Parla il padrone di questa impresa, il quale impazzisce perché non sa cosa deve fare con lo scrivano. Non può licenziarlo. Quindi significa che questo uomo si deve adeguare perché non può fare niente. Esistono dei segreti dentro la letteratura che nessuno vi dovrebbe chiedere di risolvere. Dentro questo magnifico racconto, si cela questo personaggio piccolo e secondario che potremmo trovare in tutti gli uffici pieni di carta e polvere eppure tutto il mondo ricorderà Bartbley lo scrivano per una frase intraducibile, ossia “I would rather not to”. I linguisti pensano che ogni parola abbia tre quattro traduzioni, ma non è così: c'è nessun uguale a 'I would rather not to" alla difficoltà di capire chi è nera e chi è bianca qui dentro. Sally smith vi spiega con una gentilezza di scrittura, una semplicità, quasi di bambini (si consiglia infatti la lettura in inglese); Ad un certo punto dice "io mi ero convinta che Roberta fosse nera" e invece non era vero, perché non lo è. Toni Morrison (che era una mente geniale come Melville) su questi enigmi e difficoltà non ha una risposta, ma espone a dire "quando io vedo una persona nera, sono convinta nel dire cosa vedo?" Io continuo a vedere che noi, teoricamente meno esposti alle fiacchezze nordiche, abbiamo dei tratti e dei volti che tutto sono tranne che tipici delle persone bianche "pure", che è una deriva orribile. Il problema è: quando vedo una persona nera, sono sicuro di sapere cosa vuol dire? Continuiamo a dire "di colore" ma in realtà loro vedono un'assenza di colore nei nostri visi pallidi, e noi pensiamo che loro hanno il colore?! Già intorno a lui crea un'aura strana, come per tutto il racconto. Non dice I would, dice preferirei, quindi espressione di un desiderio. Quindi non è "non voglio farlo" ma "preferirei di no". È importante perché non usa una negazione, usa una affermazione in cui include una negazione.
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